Il Sesso

La sessualità è un aspetto fondamentale del comportamento dell'essere umano che comprende quegli atti (finalizzati alla riproduzione, alla ricerca del piacere ma anche sociali) che si sono sviluppati in relazione alle proprietà tipiche dell'apparato riproduttivo. Infatti l'ambito sessuale investe in modo massiccio tutta l'evoluzione e la crescita dell'individuo e coinvolge tutta la sua vita relazionale. Il termine "sessualità" è riferito anche agli aspetti psicologici, sociali e culturali del comportamento sessuale umano, mentre col termine "attività sessuale" ci si riferisce più specificatamente alle pratiche sessuali.
Prima che in relazione all'atto sessuale vero e proprio la sessualità dell'individuo comprende tutti quegli aspetti che differenziano i maschi (uomini) dalle femmine (donne). Infatti ogni individuo fin dalla nascita è accolto e trattato anche in base alla sua appartenenza biologica ad uno dei due sessi e crescendo si costruisce un'identità sessuale in base ai rapporti con l'ambiente familiare e culturale in cui è inserito. Tutte le sue relazioni con gli altri si impostano in base al sesso, anche prima di raggiungere la maturità sessuale. Una divisione basata sull'identità di genere è più complessa di una basata semplicemente sui comportamenti sessuali in quanto l'identità dell'individuo è più difficile da definire ed ogni essere umano ha una concezione diversa della propria identità sessuale e del ruolo di genere che può derivarne. Possiamo comunque distinguere: Maschi Femmine Intersessuali Transessuali Transgender La sessualità umana può essere inoltre concepita come una parte della vita sociale degli uomini, governata da regole di comportamento e dallo status quo. Così, si dice, la sessualità influenza le norme sociali e la società per converso influenza i modi in cui la sessualità può essere espressa. Dall'invenzione dei mass media, film e pubblicità hanno dato alla sessualità maggiori opportunità di modificare l'ambiente in cui viviamo.
Pur partendo sempre dai due generi sessuali, società diverse adottano modelli sociali molto diversi tra loro, per esempio nella gestione della famiglia (patrilinearità o matrilinearità), della società (patriarcato o matriarcato) nella distribuzione del lavoro, ecc. Tali differenze riguardano il modello stesso di famiglia. A seconda del numero di persone coinvolte nella relazione sessuale, abbiamo: Monogamia Poligamia Poliandria Poliginia
L'Educazione sessuale è l'introduzione di argomenti legati al sesso in un contesto educativo. Negli Stati Uniti, praticamente tutti gli stati occidentali hanno delle forme di educazione sessuale, ma di varia natura. In alcuni stati europei, l'età appropriata per l'educazione sessuale spesso comincia in età pre-scolare, mentre in altri stati è l'adolescenza, o addirittura la tarda adolescenza. L'educazione sessuale copre un grande campo di argomenti, da “da dove vengono i bambini?”, alla contraccezione, le malattie legate al sesso, e le implicazioni sociali e psicologiche legate alle relazioni sessuali, comunque riguardanti la prevenzione e gli aspetti "relazionali". In Italia poco o niente si parla di qualità della vita sessuale, delle pratiche erotiche e delle "fantasie" ad essa connesse. Sono pubblicati manuali in merito, di cui il più noto è di certo il "Kama Sutra".
Il comportamento sessuale umano è in molti individui influenzato, o pesantemente compromesso, dalle regole della cultura in cui l'individuo vive. Esempi di queste norme sono la proibizione di rapporti sessuali prima del matrimonio, o contro l'omosessualità, o altre attività, poiché le religioni proibiscono tali attività (vedi tabù). A volte, se non nella maggior parte dei casi, questi comportamenti indotti culturalmente, non riflettono le naturali inclinazioni sessuali dell'individuo. Coloro che desiderano esprimere una sessualità dissidente sono spesso forzati a formare subculture all'interno della cultura principale. In altri casi, forme di sessualità possono svilupparsi in un feticismo o alternativamente svilupparsi come forma di disordine psichico o parafilia
Una prima e relativamente semplice divisione può essere basata sulle inclinazioni sessuali, in primis sul genere sessuale verso cui si prova attrazione: Asessualità Bisessualità Eterosessualità Omosessualità Si definisce invece castità l'astinenza sessuale temporanea o definitiva, assunta come forma di impegno di solito dovuto a motivazioni di tipo morale o religioso (ad es. celibato ). Tuttavia oltre al sesso del partner, molti altri aspetti possono caratterizzare la vita sessuale degli esseri umani. Alcuni comportamenti sessuali sono considerati patologici, altri sono vietati da alcune legislazioni, altri (più o meno bizzarri, più o meno diffusi) costituiscono un esempio della varietà comportamentale umana.
Le caratteristiche dei rapporti sessuali variano in società e periodi storici diversi. Tra i fattori da considerare l'età del primo rapporto sessuale, la prosecuzione dell'attività sessuale in età avanzata, la frequenza dei rapporti sessuali, ecc.
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L'Amicizia

Con amicizia si indica un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. Insieme all'amore, è uno degli stati emozionali fondanti della vita sociale. In quasi tutte le culture, l'amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte. Il tema dell'amicizia è al centro di innumerevoli opere dell'arte e dell'ingegno; fu trattato già da Aristotele e Cicerone ed è oggetto di canzoni, testi letterari, opere filmiche e via dicendo. In genere, si distinguono diversi gradi di amicizia, dall'amicizia causale legata a una simpatia che emerge fortuitamente in una certa circostanza magari in modo temporaneo, all'amicizia cosiddetta intima, ovvero associata a un rapporto continuativo nel tempo fra persone che arrivano a stabilire un grado di confidenza reciproca paragonabile a quella tipica del rapporto di coppia.
Il termine deriva dalla radice latina di amare, da cui amicus.
Nel divenire dello sviluppo dell'emotività individuale, le amicizie vengono dopo il rapporto con i genitori e prima dei legami di coppia che si stabiliscono alla soglia della maturità. Nel periodo che intercorre fra la fine dell'infanzia e l'inizio dell'età adulta, gli amici sono spesso la componente più importante della vita emotiva dell'adolescente, e spesso raggiungono un livello di intensità mai più eguagliato in seguito. Queste amicizie si stabiliscono il più delle volte, ma non necessariamente, con individui dello stesso sesso ed età. Le prime forme d'amicizia si possono avere anche nei primi anni di vita quando i bambini condividono gli stessi giochi e le stesse esperienze ludiche e di crescita. I bimbi piccoli incontrano i loro coetanei all'interno del nido e con loro instaurano delle semplici relazioni che ancora non si possono definire amicizia. Due bambini che giocano insieme entrano in relazione e si conoscono a vicenda. Con l'ingresso nella scuola materna, i bambini imparano le abilità fondamentali che servono per lo sviluppo e la nascita delle nuove amicizie. Negli anni della scuola materna preferiscono stare insieme ad alcuni bambini rispetto ad altri e nelle sezioni nascono anche i primi gruppi di amici. Ma le amicizie che sono destinate a durare più a lungo e a rimanere impresse nella memoria di ogni bambino, sono quelle che nascono tra i banchi di scuola. Nella scuola elementare i bambini trascorrono molte ore con i loro compagni e cercano punti di riferimento all'interno della classe. Solitamente il punto di riferimento è un compagno dello stesso sesso, ma può anche accadere che nascono amicizie tra coetanei di sesso differente. Le amicizie alla fine della scuola elementare sono ormai consolidate e solitamente destinate a cambiare con l'ingresso nella scuola
Come si diceva un gruppo di amici consiste di due o più persone gratificate a stare insieme da sentimenti di cameratismo, esclusività e reciproco interesse. Ci sono varie "gradazioni" e "sfumature" nel modi di intendere questo sentimento, tanto che, nelle varie culture, ci sono da sempre stati diversi modi di intendere e manifestare l'amicizia. Russia. In Russia è usanza accordare a pochissime persone la qualifica di amico, ma quello che viene perso in quantità viene più che recuperato in intensità. Solo fra amici ci si chiama per nome (o col diminutivo) mentre fra semplici "conoscenti" ci si chiama usando il nome completo, a cui si aggiunge anche il patronimico.Gli amici possono essere colleghi di lavoro da lungo tempo, vicini con cui si scambiano visite o inviti a pranzo, ecc. Il contatto fisico fra amici è considerato cosa del tutto normale anche fra persone dello stesso sesso, che si abbracciano, si baciano e camminano in pubblico a braccetto o mano nella mano, senza il minimo imbarazzo o connotazione di tipo sessuale. Secondo uno scritto di Oleg Kharkhordin sulle implicazioni politiche dell'amicizia, ai tempi del regime stalinista le amicizie erano viste con un certo sospetto, in quanto la fedeltà fra amici poteva essere in contrasto con la fedeltà al Partito. "Per definizione un amico è una persona che non ti abbandona nemmeno quando è direttamente minacciata, una persona a cui si possono fare tranquillamente confidenze di ogni tipo, una persona che non ti tradirà mai, nemmeno se messa sotto pressione". In un certo senso l'amicizia divenne l'ultimo valore-baluardo del dissenso politico in Unione Sovietica. Centro di strategie internazionali." Asia. Anche in Medio Oriente ed Asia centrale l'amicizia fra maschi, sebbene meno stretta che in Russia, tende ad essere particolarmente intima, e si accompagna con una grande quantità di effusioni fisiche di natura non sessuale, tenersi per mano, ecc. Paesi occidentali. In Occidente i contatti fisici intimi hanno assunto nell'ultimo secolo una connotazione decisamente "sessuale", e praticarli fra amici è considerato un tabù, soprattutto fra maschi. Tuttavia un modo appena accennato, quasi "rituale", di abbracciarsi e baciarsi può essere accettato, anche se solo in determinati contesti.Fanno eccezione i bambini, la cui amicizia può tradursi in manifestazioni di stretta intimità, che vengono soppresse successivamente per uniformarsi alle convenzioni sociali.
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L'Amore

L'amore è un sentimento intenso, totalizzante e tendenzialmente esclusivo rivolto verso un oggetto, un animale, una persona, o verso un concetto, un ideale.
L'amore "romantico" non ha un significato, o almeno un significato preciso; quando l'amore fra due esseri umani assume caratteristiche riconducibili al romanticismo (struggimento, comunione, affetto, passione anche fisica), questo viene definito amore romantico, per distinguerlo dal sentimento d'affetto verso i membri di una famiglia o verso altri esseri umani, o anche tra esseri umani e animali domestici. Non ha una definizione, non può averla: l'amore è semplicemente quella sensazione che può (iperbolicamente) "uccidere" una persona oppure renderla l'essere più felice del mondo. L'amore è l'amore, e se non lo si prova non si può capire, poiché non lo si può spiegare a parole. Il termine amore viene anche utilizzato per definire l'intensa passione per qualcosa (un'attività, un oggetto), o come forma di dedizione totalizzante a un ideale, per es. spirituale o religioso. Il gesto della condivisione disinteressata di qualcosa di proprio con un altro, è solitamente inteso come un gesto d'amore. Il dibattito sul significato di amore nella lingua italiana è ampio, il termine racchiuderebbe comunemente le seguenti sfaccettature: amore familiare, verso familiari o parenti amore per gli amici amore per sé stessi amore romantico amore sessuale (considerato da alcuni più un istinto che una vera e propria forma d'amore) amore platonico, amore romantico verso qualcosa o qualcuno in cui un eventuale coinvolgimento fisico è solo un mezzo per raggiungere l'amore spirituale amore caritatevole (detto anche bontà o misericordia), aiutare i bisognosi, gli affamati, gli animali feriti amore ideale, per qualcosa di astratto o inanimato, come un'idea o un obiettivo amore politico o sociale, per i propri principi, la propria nazione o patria, la propria dignità, il proprio onore e l'indipendenza amore di fede verso qualche essere divino o Dio (detto anche devozione) "amore di scogg e macacus"
Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola "amore" sono maggiori e perciò più precisi, rispetto che in molte lingue moderne. philia indica l'amore tra amici o l'interesse verso qualcosa eros definisce l'amore sessuale agape è amore incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli storge è l'amore familiare Anche nel greco antico non è comunque possibile tenere i vari sensi ben separati e così troviamo agape talvolta con lo stesso significato di eros, e il verbo agapao con lo stesso significato di phileo (come nell'antico testo greco della Bibbia). L'ebraico contiene la parola ahava per "affetto" e "favore", ma la più importante è la parola khesed che combina i concetti di "affetto" e "compassione" e viene talvolta tradotta con "tenerezza".
Pur essendoci dei caratteri comuni, la maggior parte delle reazioni o delle pulsioni amorose sono soggettive e variano da individuo a individuo. Ci sarebbero, secondo alcuni, tre fasi principali nell'amore fra esseri umani: infatuazione o (Innamoramento), attrazione e attaccamento, composte da vari elementi (passione, affetto, attaccamento, fedeltà, ecc.)
Generalmente, l'amore comincia nella fase dell'"infatuazione", forte nella passione ma debole negli altri elementi. Il primo sprone di questa fase sarebbe l'istinto sessuale. L'aspetto fisico, e altri fattori, giocherebbero infatti un ruolo decisivo nel selezionare possibili compagni o compagne. Tuttavia, il procedimento psicofisiologico tramite cui l'uomo si innamora rimane tuttora un mistero per la scienza. Con il passare del tempo gli altri elementi (affetto, attaccamento) possono crescere e la passione può diminuire d'importanza, mantenendo però quell'equilibrio alla base della relazione. Quello che inizia con l'infatuazione può svilupparsi in uno dei tipi d'amore più pieni. Nella fase dell'"attrazione", la persona si concentra su un singolo compagno e la fedeltà assume importanza. Sebbene gli esseri umani non siano generalmente sessualmente monogami, sono di solito emozionalmente monogami: possono amare (romanticamente) una sola persona alla volta. Quando una persona condivide con un'altra un amore per un lungo periodo di tempo, sviluppa un "attaccamento" sempre più forte verso l'altro individuo. In accordo con le recenti teorie scientifiche sull'amore, questa transizione dall'attrazione all'attaccamento avverrebbe in circa 30 mesi: il tempo di portare a termine una gravidanza e di curare la prima infanzia del bambino. Dopo questo periodo la passione diminuirebbe, cambiando l'amore da romantico a un semplice piacere nello stare insieme. Quest'ultima fase durerebbe dai 10 ai 15 anni: finché la prole ha raggiunto l'adolescenza o più tardi (con variazioni considerevoli da cultura a cultura). Di solito una relazione che si basa su più fattori (affetto, attaccamento, stima, attrazione sessuale) ha più possibilità di riuscita di una basata sulla sola attrazione sessuale. Questo "determinismo dell'amore", funzionale unicamente alla cura del bambino, è stato criticato da più parti, in particolare dai sostenitori dell'intelligenza emotiva. L'amore e la paura di perdere la persona o la cosa amata, accompagnano spesso un sentimento di protezione e/o gelosia verso l'oggetto di tale sentimento. In taluni casi l'amore assume aspetti patologici, quando è la causa che impedisce la conduzione di una vita normale o l'elemento scatenante di un attaccamento morboso. Alcuni in ogni caso affermano di non aver mai provato, nella loro vita, alcuna forma di amore o di innamoramento.
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Winona fa sesso con un... pupazzo

Può il pupazzo di un ventriloquo soddisfare le voglie di una delle attrici più belle di Hollywood? La risposta è sì. E' quello che accade a Winona Ryder che interpreta l'adultera Kelly LaFonda nella commedia corale "The Ten" diretta da David Wain, ispirata ai dieci comandamenti. La star è in una stanza di un motel che geme di piacere facendo sesso con un pupazzo, ma ecco che entra il marito che prende a pugni l'insospettabile playboy... Disperata Winona lo implora di smettere, ma il marito non ne vuol sapere. A salvare la sua "creatura" ci pensa il proprietario ventriloquo. La commedia "The Ten" vede la partecipazione di altre star del cinema come Jessica Alba, Adam Brody, Famke Janssen e Paul Rudd. "Lo so benissimo - ha detto Winona al tabloid The Sun a proposito del suo ruolo - che questa non è una di quelle sceneggiature che gli agenti vorrebbero tu leggessi. Ma è una di quelle cose che ho sempre desiderato fare. Il film è ovviamente satirico e politicamente scorretto, ma non ha importanza. Confesso però che molte persone hanno cercato di convincermi a non prenderne parte, ma ovviamente ho fatto di testa mia. Girare 'The Ten' è stato divertentissimo".
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Warner Music firma nuovo contratto con la famiglia di Sinatra

NEW YORK, 29 novembre (Reuters) - Solo poche settimane dopo aver perso la pop star Madonna, l'etichetta Warner Bros. ha firmato per avere un'altra grande star nel suo portfolio: Frank Sinatra. Warner Music Group e la famiglia di Sinatra hanno annunciato oggi una partnership globale per l'integrazione di contenuti, gestione dei diritti e la conservazione del lavoro dell'artista sotto una singola entità. La partnership opererà con il nome di Frank Sinatra Enterprises e gestirà tutti i suoi lavori musicali, cinematografici e teatrali, oltre ad amministrare tutte le licenze legate al nome della star, morta nel 1998 a 82 anni. La famiglia di Sinatra, rappresentata dai suoi tre figli, Nancy, Tina e Frank Sinatra Jr, ha detto che è importante per la famiglia preservare e onorare la sua eredità. "Siamo stati estremamente selettivi nel scegliere un partner per gestire i lavoro di nostro padre. E' un processo in cui abbiamo impiegato diversi anni", ha spiegato la famiglia in una nota. "Nostro padre fondò la Reprise Records circa 50 anni fa, abbiamo lavorato con la Warner Music Group per molti anni, e siamo emozionati all'idea di continuare il viaggio con loro e con la nuova società in futuro". Warner Music, la terza più grande casa discografica al mondo, e altre etichette stanno esplorando nuove relazioni con gli artisti, che vadano oltre la vendita della musica.
© Reuters 2007. Tutti i diritti assegna a Reuters.

Torna Van Sant con PARANOID PARK

Il nuovo film del regista cult di Portland, già premiato a Cannes, sarà nelle sale il 7 dicembre.
"Paranoid Park. E' questo il punto di partenza. Il Paranoid Park è un ritrovo per skater nel centro di Portland. Sta sotto l'Eastside Bridge, dalle parti dei vecchi magazzini. E' uno skaterpark non autorizzato, non ci sono regole né padroni e per entrare non si paga. (...) Ci vanno degli skater pazzeschi, gente che arriva dalla California, dalla East Coast e un po' da ogni parte. E' anche un punto di ritrovo per i ragazzi che vivono per strada. Si raccontano mille storie, come quella di uno skinhead che una volta è stato accoltellato. Per questo lo chiamano Paranoid Park: perchè è pericoloso, insomma fa brutto".
A parlare è Alex, in prima persona. Alex è un adolescente di Portland, è uno skater, ha una famiglia disastrata ed un amico, Jared. Jared un giorno lo porta a Paranoid Park ed Alex confessa a Jared di non sentirsi abbastanza bravo, di non sentirsi pronto. Jared gli risponde: "nessuno è mai pronto per Paranoid Park".Alex è il protagonista di Paranoid Park, il romanzo di Blake Nelson che esce per la prima volta oggi in Italia per Rizzoli e dell'omonimo nuovo film di Gus Van Sant, in uscita nelle sale il 7 dicembre.Dopo lo spiazzante 'Elephant' sulla strage nel liceo di Columbine e la parentesi di 'Last Days', personale reinterpretazione del suicidio di Kurt Cobain, Van Sant torna all'adolescenza come non-luogo in cui in realtà "nessuno è mai pronto". Lo fa con la storia di un ragazzo timido, spaesato, normale. Un ragazzo con un divorzio in famiglia, un padre assente e mai abbastanza parole per chiedere aiuto. Quando il padre gli chiede cosa può fare per lui, Alex resta muto. Perchè non sa di cosa ha bisogno.
Paranoid Park è la storia dostoievskiana di una colpa di cui il protagonista si fa carico (l'involontario omicidio di un agente di sicurezza) e con la quale non riesce a fare i conti. Ma se in 'Elephant' l'inadeguatezza e il male di vivere sfociavano nella violenza più estrema della strage, qui non riescono a trovare sfogo. Alex non ha una guida, figurarsi se può fare i conti con qualcosa di tanto grande e tanto grave. Eppure resta sempre innocente. Van Sant ha dichiarato: "Sono sicuro che esistano adolescenti non innocenti, ma credo che siano rari. In ogni caso quelli dei miei film lo sono. Sempre. Sono innocenti anche quando diventano killer. A guardare indietro nelle loro vite c´è sempre un problema; sono stati a loro volta vittime, anche dei genitori. Per questo sono basicamente autodistruttivi. Sono colpevoli di sparare sui loro compagni di scuola, certo, ma lotterebbero contro qualunque cosa pur di liberarsi da un peso". E allora a lui non resta che osservarli, seguirli, contemplarli. Nella loro deriva interiore, ma con uno sguardo che non è mai completamente esterno, perchè non è mai quello "della generazione dei padri". E lo sguardo di Van Sant (complice la fotografia di Chistopher Doyle, già al lavoro per Wong Kar-Wai) in Paranoid Park è davvero parte della storia: decostruendo completamente l'asse temporale della narrazione e alternando il 35 mm del cinema classico, al super 8 semi amatoriale delle evoluzioni degli skater, continui ralenti che segnano la deriva di Alex e una partitura musicale e sonora che fanno da contrappunto all'incapacità dei protagonisti di fare i conti con se stessi.
Stupefacente come il regista di Portland riesca sempre e comunque a trovare dei volti in grado di incarnare perfettamente non tanto un protagonista, quanto l'adolescenza come stato d'animo.Questa volta, a parte la bionda Taylor Momsen-Jennifer, tutti gli attori sono non professionisti e per la maggior parte veri skater, trovati con un annuncio su MySpace. Il giovanissimo Gabe Nevins, Alex nel film, si era presentato per fare la comparsa ed è finito per essere scelto come protagonista di quello che è l'ennesimo capolavoro di Van Sant, già premiato a Cannes con la palma del 60esimo anniversario.Anche questa volta, un film per il quale sicuramente "nessuno è veramente pronto" e che alla fine ci lascerà inquieti, imperfetti, incompleti. Come eravamo all'inizio. Sotto il cielo di Portland.
Alessia Gargiulo

I Am Because We Are - In uscita nel 2008

C'è un piccolo aggiornamento direttamente dal sito di I Am Because We Are, il nuovo documentario di Nathan Rissman per Semtex Films, che descrive la vita degli orfani del Malawi e offre speranza e soluzioni alle sfide che quotidianamente questa gente così povera deve affrontare. Il sito ufficiale del progetto, descritto come il nuovo film di Madonna, è ancora in costruzione, ma c'è una nuova splashpage contenente una foto inedita e un accenno alla possibile pubblicazione del documentario - al momento prevista per il 2008.

Massive Attack, news sul nuovo LP

Buone nuove giungono da 'Uncut.co.uk' circa il 5° album in studio dei Massive Attack. Al momento 3D e soci sarebbero in studio (quindi le registrazioni sono iniziate, evviva!) con Stephanie Dosen, cantautrice americana molto carina che alcuni di noi hanno recentemente visto a Milano di supporto ai Midlake.La Dosen ha esordito quest'anno con l'album 'A Lily For The Spectre'. I Massive Attack hanno una lunga tradizione di brani affidati a voci femminili, tra cui Tracey Thorn, Liz Fraser e Sinead O'Connor.

Libertà

« Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare »
La libertà indica l'essere libero la condizione di chi non è prigioniero e non ha restrizioni, non è confinato o impedito. La libertà in senso più ampio è anche la facoltà dell'uomo di agire e di pensare in piena autonomia, è la condizione di chi può agire secondo le proprie scelte, in certi casi grazie ad un potere specifico riconosciutogli dalla legge. Si può dire che chi compie un'azione è libero, quando ha la possibilità di scelta, e l'azione stessa è: intelligente; spontanea; contingente e non lesiva degli altri. Intelligente, in quanto l'azione libera comporta la conoscenza dell'oggetto della deliberazione, senza di essa, infatti, chi delibera non potrebbe determinarsi a seguire il fine della sua azione poiché questo non è conosciuto. Spontanea, in quanto la causa dell'azione sta in chi la delibera come conseguenza della volontà e non all'esterno, poiché, se così non fosse, l'azione non sarebbe libera ma necessitata da cause esterne. Contingente, in quanto l'azione non deve essere conseguenza di una necessità assoluta. La libertà non va confusa né con il diritto né con la licenza. Ecco alcuni esempi. In Italia tutti hanno la libertà di studiare, ma solo i giovani meritevoli hanno diritto ad un aiuto economico. In Italia nessuno ha la libertà di esercizio della medicina, ma i medici hanno la licenza di esercizio della medicina. La libertà del singolo discende dal rispetto verso un dato comportamento a prescindere delle condizioni personali. Una libertà è anche un diritto per una persona quando tale persona può pretendere dalla collettività che siano garantite le condizioni per l'attuazione di tale comportamento. Nel caso dello studio, un giovane meritevole, non dotato di adeguate risorse economiche può pretendere una borsa di studio dallo stato. Un anziano o un giovane non meritevole, può studiare, ma non può pretendere che il suo studio sia finanziato dalla collettività. La licenza è invece l'ammissibilità legale di compiere un dato comportamento in base a particolari condizioni personali. Per chi non avesse tali condizioni, la licenza è negata e quindi tale comportamento è illecito. Nel caso della medicina, un cittadino generico non può praticarla, ma se è dotato della laurea in medicina e chirurgia, ne ha facoltà (o autorizzazione). La libertà e inoltre la qualità fondamentale e specifica dell'uomo, che lo costituisce come persona, e che consiste nel non essere assoggettato ad un ordine chiuso e precostituito, ma nell’avere una natura aperta, che, pur nei limiti derivanti dalla sua caratteristica di essere finito, gli consente di autoprogettarsi e ad autorealizzarsi in base alle scelte che compie; e, corrispondentemente, condizione esistenziale dell’uomo che, con un impegno morale e intellettuale, supera gli ostacoli che impediscono la messa in opera di tale sua qualità, e , al contempo, l’attua progressivamente e ne fruisce.
wikipedia

Madonna Randompics

Undp: è l'Islanda la nazione più vivibile

L'Islanda, l'isola dell'Europa settentrionale che ha dato i natali alla celebre cantante Bjork, è il Paese più vivibile al mondo: nella speciale classifica 2008 del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) - stilata in base a condizioni e aspettative di vita e livello di educazione scolastica - la piccola repubblica nordeuropea ha superato la Norvegia.
Per quanto riguarda il resto della classifica della vivibilità, dietro a Islanda e Norvegia troviamo Australia, Canada, Irlanda, Svezia, Svizzera, Giappone, Olanda, Francia, Finlandia, Stati Uniti, Spagna, Danimarca e Austria. In fondo alla graduatoria ci sono invece i soliti nomi noti, come Africa sub-sahariana, Guinea-Bissau, Burkina Faso e Sierra Leone.Tutte queste zone pagano, in particolare, l'impatto dell'Hiv e di un'aspettativa di vita alquanto limitata (circa 40 anni). Nella classifica dell'Undp, l'Italia occupa l'ottava posizione per quanto riguarda l'aspettativa di vita (80,3 anni), mentre è al 20esimo per alfabetizzazione (over 15 anni), il 24esimo per istruzione e il 21esimo per il Pil (pro capite).
jugo.it

Nella Valle di Elah

Nella Valle di Elah (In the Valley of Elah, USA, 2007) di Paul Haggis; con Tommy Lee Jones, Charlize Theron, Susan Sarandon, Jason Patric, James Franco. Non si mettono mai le bandiere al contrario: è segno che la nazione rappresentata sta chiedendo aiuto. E per Hank Deerfield, un veterano ormai in pensione, fiero di essere americano e di essersi battuto per la propria patria, è normale rimetterla a posto e farla sventolare fieramente dritta, in tutta la sua bellezza. C’è un’altra cosa per cui l’uomo è orgoglioso, ed è il figlio, che ora si trova in Iraq e segue le sue orme. Ma a volte trovare la verità è più facile che accettarla. Ed è questo che accadrà nella vita di Hank Deerfield: da quando verrà a sapere della morte del figlio in condizioni misteriose, e deciderà di conseguenza di indagare, una serie di atroci verità e inquietanti fatti gli apriranno gli occhi per sempre. Punta in alto, Paul Haggis, con il suo Nella Valle di Elah. Dopo un manifesto corale anti-razzista, diviso tra disillusione e speranza come Crash, che ha alle spalle l’Oscar ma non ha convinto tutti, il bravissimo sceneggiatore di Clint Eastwood gira un film fortemente umano e politico.
L’inizio è preoccupante: un insieme di bandiere americane -non a caso-, frasi razzistelle, momenti patriottici. Si storce il naso. Ma è tutto calcolato, perchè il fine di Haggis è di rovesciare questa America. Quell’America che manda i suoi soldati orgogliosamente in Iraq, facendo loro credere che l’ideale in questo caso è l’unica cosa da seguire, mentre vanno al macello, verso l’orrore. Non un film di guerra o sulla guerra, evidentemente, ma di profonda denuncia. La “parabola” di Hank Deerfield (un ottimo Tommy Lee Jones, rugoso e impeccabile), accompagnato dalla detective di polizia Emily Sanders (Charlize Theron), non si tira indietro nel mostrare orrori e inquietudini, a svelare misteri che tali non sono, ma oggi come oggi tutto questo non può fare che bene all’America stessa (non a caso molti hanno odiato il film). Nella Valle di Elah è un film che fa male, che commuove, e Paul Haggis, che sicuramente alla regia non è Eastwood, ci si avvicina sempre più pian piano come poetica cinematografica. Il suo cinema è classico, il suo rigore stilistico sempre più convincente, la sua idea di umanità condivisibile. Il film è pervaso da un’alone di mistero intrigante e preoccupante, e coinvolge lo spettatore. E in mezzo ci sono toccanti momenti di disperazione, come la telefonata tra Tommy Lee Jones e la moglie Susan Sarandon, che dopo la morte di due figli ha il cuore spezzato e gli occhi pieni di lacrime: Haggis riesce ad amministrare la materia che ha in modo ottimo, tanto da colpire lo spettatore con un climax emozionale sempre ascendente. Nella Valle di Elah farà discutere, come ha fatto a Venezia -e questo è uno dei suoi fini-, dov’era in concorso e non ha vinto nessun premio ufficiale. Tanto il messaggio finale, grazie ad un’inquadratura finale splendida che incrina il cuore, è chiaro e palese, pacifista e doloroso. Quell’inquadratura, che non vale la pena rivelare come hanno fatto la maggioranza delle recensioni in giro per la rete e sui giornali, sta lì ad urlare. Per non vedere mai più Davide scendere nella valle di Elah per combattere contro Golia.
Gabriele C.

European Film Awards, 6 italiani in gara fra cui Germano

Alla ventesima edizione degli European Film Awards sono 6 gli italiani in gara, tra cui Giuseppe Tornatore. La ventesima edizione degli Efa si terrЮ il primo dicembre all'Arena di Berlino. Padroni di casa l'attrice Emmanuelle Beart e l'attore tedesco Jan Josef Liefers e, insieme al presidente Wim Wenders, a dare il benvenuto ci saranno anche l'attrice francese Jeanne Moreau e quella norvegese Liv Ullmann. Oltre Tornatore, che con 'La sconosciuta' Х in palio per il premio miglior regista europeo, in gara ci sono Fatih Akin (Ai confini del paradiso); Roy Andersson regista di Du Levande (You, the Living); Stephen Frears (The Queen); Kevin Macdonald (L'ultimo re di Scozia) e Cristian Mungiu (4 mesi, 3 settimane e 2 giorni). 'La sconosciuta', oltre al candidato per la migliore direttore della fotografia, Fabio Zamarion, ha un altro asso nella manica, quello della sua attrice protagonista Ksenia Rappaport che avrЮ invece come concorrenti come miglior attrice europea: Marion Cotillard (La Vie en Rose); Marianne Faithfull (Irina Palm); Carice van Houten (Black Book); Anamaria Marinca (4 mesi, 3 settimane e 2 giorni) e Helen Mirren (The Queen). Come Miglior attore europeo 2007, l'Italia ha in corsa Elio Germano per il film 'Mio fratello e' figlio unico' di Daniele Lucchetti, mentre Francesca Sartori Х in corsa per i costumi di 'Alatriste' e Lucia Zucchetti per il montaggio di The Queen. L'Italia non Х invece presente nella categoria principale, quella del Film Europeo 2007. A correre il supefavorito '4 mesi, 3 settimane, 2 giorni' del regista romeno Cristian Mungiu, giЮ vincitore della Palma d'Oro a Cannes, insieme a 'Ai confini del paradiso' di Fatih Akin; 'L'ultimo re di Scozia' di Kevin Macdonald; 'La Vie en Rose' di Olivier Dahan, il film di animazione 'Persepolis' di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud e The Queen di Stephen Frears.

ACROSS THE UNIVERSE

'Across the Universe' è la storia d'amore di Lucy e Jude, del '68, di chi protestava contro la guerra in Vietnam e di chi in guerra ci andava e ci moriva. Il film è la terza regia di Julie Taymor, dopo Titus e Frida al cinema, The Lion King a Broadway e alcune messe in scena operistiche. Un musical visionario, colorato, senza quasi dialogo: 120 minuti narrati attraverso le parole e le musiche di 33 canzoni dei Beatles, riarrangiate da Elliot Goldenthal e incredibilmente registrate in presa diretta dagli attori. Su tutti i bravissimi Jim Sturgess, emergente inglese semisconosciuto ed Evan Rachel Wood, la ragazzina di Thirteen. Coreografie di Daniel Ezralow e cammei di Bono degli U2, Joe Cocker e Salma Hayek. Il celebre critico cinematografico Roger Ebert ha scritto: "E' il tipo di film che guardi e riguardi di nuovo, come si ascolta il proprio disco preferito". Da venerdì 23 novembre al cinema.
Lucy (in the sky with diamonds) è una ragazza americana alto borghese, ha un fratello ed un fidanzato. Lucy conosce (Hey) Jude, portuale inglese di Liverpool che si trasferisce a New York. Il fidanzato di Lucy muore. Lucy e Jude si innamorano. E alla fine All you need is love.'Across the Universe' è fondamentalmente una storia d'amore. Quello che fa la differenza è il contesto.
Probabilmente gran parte di coloro che stanno leggendo in questo momento non erano nemmeno nati negli anni '60. Fortunatamente neanche chi scrive. Probabilmente gran parte di coloro che stanno leggendo vive, lavora, si diverte (e forse anche innamora) attraverso la mediazione di un pc, e il massimo della sovversione è stata l'occupazione del liceo a 16 anni. Probabilmente se gran parte di coloro che stanno leggendo in questo momento fosse stato ragazzo in America negli anni '60 avrebbe partecipato alla protesta che ha segnato il discrimine tra quello che il mondo era prima e quello che è diventato dopo, vissuto e lottato a ritmo di un tipo di musica che non si era mai sentito, provato ogni tipo di droga, fatto sesso con chiunque. E tutti quelli che verranno saranno giustificati nel dire: "tutto è già stato detto, tutto è già stato vissuto".
'Across the universe' forse non aggiungerà nulla di nuovo all'epopea dei Sixties già splendidamente narrata in musica da 'Hair' e alla scena finale in cui una folla sterminata riunitasi davanti alla Casa Bianca protesta cantando 'Let the Sunshine In'; nulla di più rivoluzionario dei simboli del capitalismo che esplodono in 'Zabriskie Point' di Michelangelo Antonioni sulle note distorte dei Pink Floyd; nulla di tanto illuminante come la molotov del '68 francese che spacca il vetro della finestra dietro la quale si erano trincerati i 'Dreamers' di Bernardo Bertolucci. Non un pugno nello stomaco come la carica della polizia sugli studenti in sit in di Fragole e sangue con Joan Baez che canta 'Give Peace a Chance'.
Ma 'Across the Universe' va visto anche o forse soprattutto per questo. Per ricordarci di tutto questo. Perchè oggi il futuro è legato al progresso tecnologico, alla scoperta scientifica, a qualche disastro climatico o nucleare, ma è sempre e comunque qualcosa che agisce indipendentemente da noi sopra le nostre teste. Perchè invece doveva essere bello credere che fosse possibile essere quelli che facevano la differenza.
Perchè "there's nothing you can do that can't be done. Nothing you can sing that can't be sung. Nothing you can say but you can learn how to play the game. Nothing you can make that can't be made. No one you can save that can't be saved. Nothing you can do but you can learn how to be you in time. It's easy...All you need is love...Love is all you need". Tutto ciò di cui hai bisogno è amore.Perchè ora come ora se qualcuno mi dicesse "possiamo cambiare il mondo", io gli risponderei "il massimo che possiamo fare è cambiare canale".
Alessia Gargiulo