Lei mi segue

Ovunque io vada
Lei mi segue
In silenzio
Senza farsi notare
Discreta
Ogni tanto mi sembra
Di sentirne il respiro
Dietro ogni angolo
Dietro ogni porta
Dietro i miei passi
Non serve correre
O rifugiarsi
O andare chissà dove
Perché lei ci sarà sempre
Perché lei mi segue
E non lo posso sopportare
Non riesco ad allontanarla da me
Mi ossessiona
Io sono l’unico ad accorgermi di lei
Sono l’unico a vederla
Ma forse una soluzione c’è
Non cadrò nelle sue braccia
Non sarò il suo burattino
Ormai ho deciso
Sarà il mio coltello
A farmi fuggire da lei
Per sempre…
William Wilson

Molestie pubbliche per Cher

Un signore di Nashville è stato arrestato per molestie pubbliche subite dalla cantante Cher durante una serata al club "Tootsies Orchid Lounge". La polizia afferma che il 36enne Calvin Hutton avrebbe tentato i primi approcci con la cantante durante le prime ore di mercoledì e che, a causa di ciò, sarebbe stato allontanato tempestivamente dal locale. Hutton sarebbe poi ritornato dopo pochi minuti nel locale e avrebbe avvicinato Cher, mettendole un braccio intorno alla vita. Scortato fuori dal locale una seconda volta, l'uomo avrebbe tentato nuovamente di entrare, scatenando una reazione più dura da parte della polizia che lo ha poi arrestato, senza comunque riscontrare resistenza da parte del molestatore. Dopo l'accertamento dell'incapacità di intendere e di volere di Hutton, la polizia ha disposto il rilascio dell'uomo su cauzione, corrispondente alla cifra di 3 mila dollari. Aol Music

Sex Pistols, REM e Babyshambles allo Sziget

L'edizione di quest'anno dello Sziget Festival punta decisamente sui grandi nomi: Iron Maiden, REM, Sex Pistols, Jamiroquai, Babyshambles e Alanis Morrissette campeggiano nelle prime righe del cartellone promozionale.Lo Sziget si svolge anche quest'anno a Budapest, sull'isola di Obuda, in mezzo al Danubio. L'edizione 2008, che si sovrappone a Pukkelpop e Frequency, si tiene dal 12 al 18 agosto. L'abbonamento ai concerti costa 120 euro, più una maggiorazione se si decide di usufruire del campeggio del festival.Lo Sziget guarda con deciso interesse ai potenziali partecipanti italiani: c'è infatti un sito intero nella nostra lingua con tutte le informazioni utili e proposte di pacchetti viaggio che possono soddisfare ogni esigenza.
indie-rock.it

AMY WINEHOUSE "SENTO DI NON AVERE NULLA PER CUI VIVERE"

A Londra ha fatto il suo ritorno sul palcoscenico per festeggiare i 90 anni di Nelson Mandela, ma Amy Winehouse e' sempre lontana dal risolvere i suoi problemi. In una intervista al magazine 'Rolling Stone', infatti, la soul singer confessa una volta di piu' il suo stato di depressione acuta, iniziata, spiega, dal momento dell'arresto del marito Blake Fielder Civil. "Ad essere sinceri - spiega Amy - mio marito non c'e' e io sono troppo giovane e troppo annoiata. Mi sento come se non avessi nulla per cui vivere". Infine la Winehouse confessa che per quanto riguarda il periodo di riabilitazione trascorso in clinica "e' come se non l'avessi mai fatto, o meglio: non ha funzionato. Sono giovane e innamorata... e a volte vado fuori di testa".
(AGI) - Londra, 29 giu.
Ha preso a pugni, cercando di colpirlo piu' volte con foga, un suo fan: al festival di Glastonbury, acclamata da migliaia di entusiasti, Amy Winehouse ne ha combinata un'altra delle sue. La cantante -che venerdi' sera era uscita per qualche ora dall'ospedale in cui era ricoverata per un enfisema polmonare per partecipare al concerto in onore di Nelson Mandela- il giorno dopo ha cantato per circa un'ora davanti al pubblico di Glastonbury, uno dei piu' famosi festival del rock mondiale (Inghilterra sud-occidentale). Un'ora di entusiamo generale conclusa con le due ultime canzoni, scandite direttamente in mezzo al pubblico. La Winehouse, apparsa in forma eccellente nonostante le voci sul suo precario stato di salute, e' scesa infatti dal palco ed e' stato proprio in quel momento che e' accaduto l'incidente: la registrazione del filmato non fa capire che cosa abbia scatenato la sua rabbia contro uno spettatore che non si vede, perche coperto dalla folla; ma si vede chiaramente Amy che tenta a piu' riprese di colpire un fan. "Qualcuno ha tentato di afferrarle i capelli e lei ha reagito", ha spiegato un suo portavoce (Ha fatto bene!).
(AGI) - Londra, 29 giu.

"Il musical? Sopravviverà anche alla tv"

CHRISTOPH DALLACH, WOLFGANG HÖBEL
Signor Lloyd Webber, quasi ogni abitante del mondo occidentale conosce Cats o un altro dei suoi musical. Come mai solo pochi sanno che lei ha scritto anche una canzone per Elvis Presley? «Presumo che dipenda dalla mia canzone, che faceva parte dell’ultimo album di Presley. Ero un grande ammiratore di Elvis e qualche volta mi ha sfiorato l’idea che sia stata la mia canzone a ucciderlo (ride)». Quanto è cambiato il musical dall’inizio della sua carriera? «Non è cambiato quasi per nulla. Sicuramente in un prossimo futuro ci sarà un artista astuto, cui verrà in mente di mettere in scena in modo divertente uno show sul mondo di Internet. La situazione, tuttavia, resta sostanzialmente sempre la stessa: si deve inventare uno spettacolo che diverta le persone al momento giusto nel posto giusto. Broadway resta sempre Broadway, e lo stesso vale per il West End». La differenza è che lei di recente è diventato una star della televisione in show per la selezione dei cast, per esempio American Idol. Un artista del palcoscenico con la fama di molto timido si lancia in tivù? «Sciocchezze, non sono mai stato un timido e ho sempre amato la televisione. Per mancanza di tempo i miei genitori non hanno potuto portarmi a teatro praticamente mai. Perciò tutte le mie esperienze emozionanti per quanto riguarda teatro, opera e musical le ho fatte guardando la tivù. Mi ricordo quando ho visto per la prima volta in tivù West Side Story oppure la Callas in Tosca. Per me la televisione non ha quindi assolutamente ucciso il teatro». Rientra nel ruolo di insegnante severo in tivù anche un pizzico di sadismo? «No. Imparo a conoscere veramente bene i candidati di questo show, in modo più approfondito rispetto a un provino per un musical. Ho 60 anni; lavorare con questi giovani è il mio modo di dire grazie per il mio successo. Per esempio, c’era una ragazza che cantava l’aria di Cabaret come una canzonetta insulsa. Le ho detto: leggimi il testo e cerca di capirlo! Si tratta di una giovane donna che canta per l’ultimissima volta in uno dei club più popolari della Berlino degli anni Venti, la città all’epoca più effervescente del pianeta. E improvvisamente la ragazza capisce. Splendido!» Un’attrice geniale, ma in condizioni di salute pessime, come Amy Winehouse avrebbe una chance nei suoi show? Si dice che lei abbia accostato l’auto al bordo della strada sentendo per la prima volta la voce di Amy. «Mi spiace deludere, ma io non guido l’auto, mi faccio portare. Certamente ritengo Amy Winehouse un supertalento. Possiede questo fuoco meraviglioso e raro, ma si è messa in una situazione tragica. È effettivamente una cantante originale, una compositrice fantastica, ma se non riesce a smettere, morirà giovane come James Dean». Lei siede alla Camera dei Lord e lo scorso anno ha superato Paul McCartney nell’elenco dei musicisti inglesi più ricchi. Le sue comparse in tivù non hanno soprattutto lo scopo di attirare ai suoi musical un pubblico più giovane? «Certamente, e funziona! Da quando partecipo agli show per la selezione del cast, vendiamo il 25% in più dei biglietti rispetto a prima. Sembra proprio che improvvisamente tutti i giovani vogliano salire alla ribalta. Attualmente, il numero dei candidati che vogliono studiare alle scuole di teatro inglesi supera quello dei candidati a Oxford e Cambridge messi insieme!» Nel musical non c’è mancanza di nuovi talenti? «Mi piacciono alcuni compositori giovani, soprattutto americani. Amo Into the Hoods, uno show londinese piuttosto breve. E sono orgoglioso di mio figlio Alistair di 16 anni che è un eccellente compositore e un giocatore formidabile di polo». Nonostante gli annunci, è ormai diverso tempo che lei non produce più un grande musical. Dove sta il problema? «Sono pronto per metà con un rifacimento del Fantasma dell’opera. Si dovrebbe chiamare solo Phantom e avere come sottotitolo Once Upon Another Time. Si svolge a Coney Island e racconta una storia fantastica, assolutamente nuova, anche se, naturalmente, ci sono gli stessi quattro protagonisti del Fantasma. Per il momento sono assolutamente entusiasta, ma fra tre settimane ascolteremo per la prima volta il primo atto completo. Se mi sembrerà terribile, getteremo via tutto». Con gli anni le risulta più difficile comporre? «Diventando più vecchi, si hanno più scrupoli, soprattutto per la trama. Perché la storia, ancora meravigliosamente avvincente nel primo atto, potrebbe naufragare nel secondo. Quando ero giovane, non ho mai prestato attenzione alle bucce di banana, su cui il pubblico poteva scivolare. Oggi ci sto attento anche troppo».
Copyright «Der Spiegel» Traduzione a cura del Gruppo Logos

First unofficial trailer out. STORY OF JEN

First unofficial trailer out, for the upcoming movie STORY OF JEN by Francois Rotger, with Laurence Leboeuf, Marina Hands and Tony Ward.

tony-ward.com

Stà arrivando Give It 2 Me... Intanto la cover.

Patty Pravo nel suo nuovo videoclip fa il verso ad Amy Winehouse

Il quotidiano La Repubblica le dedica un articolone, il TG1 con Mollica va addirittura sul set del remake del suo celebre brano La bambola e la trova splendida, addirittura truccata da Amy Winehouse.Una personalita' come quella di Nicoletta Strambelli ci ha sempre affascinato: non so chi l'abbia convinta a rifare questo suo successo, ma non sappiamo nemmeno quali siano state le trattative e gli incontri preparatori a questo nuovo videoclip. Quello che sappiamo e' che sono elementi strasgressivi quelli che Patty Pravo ha buttato sul tavolo e questo la rendono ancora una artista attuale e grintosa! L'articolo su La Repubblica inizia cosi'...Reggiseno rosso a vista, capigliatura corvina su piu' piani e abitino a corolla nera che copre appena il sedere. La cantante sul palco non e' la cantante inglese Amy Winehouse... ma Patty Pravo!
musicalnews

Mandela,90 anni:Amy star dello show

Amy Winehouse è stata la regina della serata di Hyde Park in onore di Nelson Mandela: la cantante inglese ha infiammato i quasi 50mila presenti. Sono bastati "Rehab" e "Valerie" ad Amy per rubare la scena agli altri artisti. Inizialmente insicura, traballante sui tacchi, ha poi dato sfoggio del suo grande talento vocale e carismatico, messo a costante rischio dalla turbolenta vita personale e dagli eccessi con la droga. Winehouse, in vestitino bianco e nero, con un fermaglio nei capelli con la scritta "Blake" (il nome del marito in carcere), ha fatto una passerella tra il pubblico adorante, al termine del secondo brano.Il concerto è stato una grande festa con decine di star del pop e del rock, un tributo politico-musicale a un uomo che simboleggia la lotta contro tutte le oppressioni, una notte di mobilitazione contro l'aids: l'evento per i 90 anni di Nelson Mandela è stato tutto questo, anche se dal punto di vista strettamente musicale forse non è stato indimenticabile, come fu il Live Aid o il concerto londinese del 1988 che chiedeva la libertà proprio di Mandela.
Ma quando il grande leader sudafricano, simbolo della lotta per i diritti umani, è apparso sul palco di Hyde Park, intensissimo nonostante la fragilità dei suoi quasi 90 anni, il concerto 46664 (era il numero del carcerato Mandela nei suoi 27 anni in cella) di Londra si è trasformato in un evento emozionante, memorabile.Da Zucchero ai Queen, da Jamelia a Joan Baez, da Johnny Clegg all'attesissima Amy Winehouse (che è stata decisamente la regina della serata, in buona forma, nonostante l'enfisema che l'ha fatta finire in clinica fino a qualche giorno fa), ai molti artisti sudafricani, tutti hanno augurato un calorosissimo buon compleanno a Mandela. Nuvole nere e vento hanno accolto i 46664 spettatori paganti. Come sempre, nei concerti in Inghilterra, l'attenzione e la partecipazione del pubblico sono modeste, persino a un evento che si vuole "storico" come questo: la gente chiacchiera durante la musica, ma soprattutto fa avanti e indietro per procacciarsi la birra. Uno slancio emotivo (negativo) lo ha provocato il video di "tanti auguri" di Victoria Beckham sul maxischermo (insieme a quelli di Richard Branson, dello chef Gordon Ramsey e di altri vip più o meno conosciuti), accolto da un boato di fischi. Qualche applauso convinto lo strappano Leona Lewis, bellissima regina delle chart Usa e Gb, e anche la straordinaria Jamelia. Per il resto, quasi una scampagnata del weekend al palco, per i più.Le cose sono cambiate però quando è arrivato lo statista, che avanzava a fatica, sorridente solo a momenti, e ha preso la parola dopo che dal pubblico è esploso un calorosissimo "happy birthday". Sul palco, quasi tutti gli artisti della serata. "Vent'anni fa - ha detto Mandela con voce sicura e lenta, mentre nel grande parco londinese calava un silenzio assoluto - Londra ospitò questo concerto che chiedeva la nostra libertà, che ci ispirò nelle nostre prigioni. Stasera siamo qui liberi, e siamo onorati. Ma anche se siamo qui a festeggiare, il nostro lavoro non è finito. Perché c'è povertà, oppressione, aids. Il nostro lavoro vuole portare la libertà a tutti... stasera diciamo, a quasi 90 anni, è tempo di avere nuove mani per sollevare questo fardello". "E' nelle vostre mani", ha detto l'anziano leader, ripetendo lo slogan della campagna anti Aids 46664. Poi si è allontanato tra le ovazioni della folla. Per tutto il concerto, Mandela è stato nella tribuna d'onore con accanto il premier Gordon Brown, mentre una sfilza di celebrità passavano ad omaggiarlo. A Hyde Park c'era anche Zucchero, che ha augurato il suo Buon Compleanno a Mandela interpretando al piano sul palco di Hyde Park a Londra "Everybody's got to learn sometime", insieme a Jivan Gasparyan, grande compositore autore tra l'altro della colonna sonora de "Il gladiatore".Senza intoppi, ma anche senza grandi brividi, il concerto si è concluso, mentre sui grandi schermi scorrevano le migliaia di messaggi di buon compleanno inviati da tutto il mondo al sito del concerto, e sul palco scorrevano Annie Lennox, Simple Minds (sempre travolgenti Don't you forget about me e Mandela day), Eddie Grant, Queen (gli unici a fare un mini concerto), e nel gran finale, ancora Amy Winehouse superstar a guidare tutti gli altri, per una Free Nelson Mandela, inno della lotta all'apartheid.
tgcom

Bjork & Sigur Ros in diretta Web

Lei è uno dei personaggi più stravaganti, creativi e influenti degli ultimi quindici anni. Loro sono uno dei gruppi più apprezzati apparsi sulla scena musicale alternativa del Terzo Millennio. Entrambi arrivano dall'Islanda e proprio nella capitale della madre patria suoneranno domani sera, in un concerto gratuito organizzato per difendere il paesaggio naturale del paese dal crescente sfruttamento industriale. Il doppio show di Bjork e Sigur Ros si chiamerà "Náttúra concert", si svolgerà ai Giardini Botanici di Laugavegur, vicino al centro di Reykjavik e sarà trasmesso in diretta video sul sito di NatGeo Music, il canale "musicale" del network National Geographic. Il Webcast durerà tre ore e l'orario di inizio è fissato alle 19.00 GMT (le 21.00 in Italia).Nelle prossime settimane Bjork e i Sigur Ros saranno anche protagonisti di alcuni concerti nel nostro paese. La camaleontica signora Gudmundsdottir sarà il 25 luglio all'Auditorium Parco della Musica di Roma e il 28 luglio all'Arena di Verona. I Sigur Ros suoneranno invece l'11 luglio a Firenze (Giardino di Boboli), il 12 a Roma (sempre all'Auditorium Parco della Musica) e il 13 a Milano (Arena Civica).
Luca Castelli

Il super mash-up di Girl Talk: 300 canzoni in un unico album

Nella settimana in cui Viva la Vida dei Coldplay domina le classifiche di praticamente qualsiasi paese dove esista un negozio di dischi, c'è un altro album - decisamente più underground - che fa parlare di sè su Internet. Si intitola Feed the Animals, è firmato dal dj di Pittsburgh Girl Talk (nome reale: Gregg Gillis) e - sebbene sia suddiviso in 14 tracce - è praticamente un unico gigantesco collage di canzoni.In Feed the Animals Gillis ha inserito qualcosa come trecento campionamenti di altrettanti brani chiave della storia della musica leggera degli ultimi quarant'anni. Dentro ci sono A Whiter Shade of Pale e Bohemian Rhapsody, Rebel Rebel e God Only Knows, i Cure e i Police, Sinead O'Connor e i Metallica, per arrivare fino ai Nirvana, ai Cranberries, ai Radiohead, agli Underworld, agli Air, agli Hot Chip, ad Avril Lavigne. Spesso le citazioni sono di pochissimi secondi, fuse tra loro e presentate in una veste sempre caratterizzata da martellanti ritmi hip hop (anche in questo ambito, tra l'altro, non mancano i big: Ludacris, Jay-Z, LL Cool J, Beastie Boys...)Difficile che Girl Talk possa insidiare i Coldplay nella hit parade, visto che il suo lavoro è distribuito soltanto su Internet, su un sito dall'indirizzo assai problematico da memorizzare e con modalità del tutto simili alla formula "name your price" inventata dai Radiohead per In Rainbows: l'utente può decidere quanti dollari pagare, da zero in su. Ci sono però molte ragioni che fanno di questo piccolo grande album un simbolo piuttosto intrigante e significativo della musica su Internet nel 2008.Come spesso capita quando si abbinano i due termini - musica e Internet - saltano subito fuori questioni di natura legale. Sebbene Gillis sostenga di essere legittimato a utilizzare i samples dalle normative americane sul "fair use", è facile pensare che un progetto come Feed the Animals riaccenderà le polemiche in materia di diritto d'autore, remix e campionamenti. Da The Grey Album (il mash-up tra Beatles e Jay-Z distribuito nel 2004 dal futuro Gnarls Barkley Danger Mouse) in giù, la casistica giudiziaria relativa ai campionamenti e ai remix è piuttosto nutrita. E un disco che di campionamenti ne presenta diverse centinaia, quasi tutti di canzoni famosissime, per i quali non sono state richieste autorizzazioni o versati compensi, ha tutti i requisiti richiesti per attirare l'attenzione degli autori dei brani originali o dei detentori dei diritti. A maggior ragione se coinvolge un passaggio di denaro (l'offerta libera chiesta da Girl Talk per il download) e se l'etichetta che lo ha prodotto si chiama Illegal Art. C'è però da sottolineare un aspetto a mio modo di vedere molto importante. Visto che spesso i compensi richiesti per le licenze dei campionamenti sono molto alti e che Girl Talk presumibilmente non avrebbe mai potuto permetterseli, opere come Feed the Animals teoricamente non avrebbero diritto legale d'esistenza. E' una situazione paradossale, che diventa sempre meno logica man mano che Internet e le nuove tecnologie mettono a disposizione di chiunque gli strumenti per tagliare, copiare e incollare pezzi di canzoni (al punto che spesso sono gli stessi artisti a invitare i fan a remixare i propri brani, contribuendo ad avvicinarli all'arte del remix e del mash-up). Il corto circuito tra il vecchio sistema del copyright e il sistema creativo digitale è evidente: il progresso tecnologico spinge a tutta forza verso una direzione espressiva che è vietata (o rigorosamente limitata) dalla legge. Eppure i risultati artistici sono sempre più interessanti e non è un caso se opere d'ingegno teoricamente "proibite" come The Grey Album o Feed the Animals vengano ormai considerate alla stregua di album tradizionali anche dalla stampa specializzata (ecco la recensione in cui "Rolling Stone" premia Feed the Animals con 4 stelle).Ancora più interessante è il discorso che tocca linguaggio ed estetica musicale. Il mash-up è una forma di remix ormai diffusissima su Internet, che prevede l'intreccio tra brani diversi. In genere si tratta di due o tre canzoni che viaggiano parallele lungo tutta l'opera, spesso ritornando anche nel titolo (uno dei primi mash-up, Smells Like Teen Booty, sommava per esempio Smells Like Teen Spirit dei Nirvana a Bootlycious delle Destiny's Child).Con Feed the Animals, Girl Talk innalza ulteriormente l'asticella, portando la rivoluzione del linguaggio mash-up a risultati espressivi ancora più estremi. Qui le canzoni citate sono molto più numerose e non ha quasi senso considerare separatamente i 14 brani che "ufficialmente" costituiscono il disco. Ci troviamo invece di fronte a un flusso unico, che in qualche modo richiama alla mente i classici mix da discoteca, ma nel quale scompaiono quasi del tutto i concetti di strofa e ritornello. Molte delle canzoni originali appaiono a stento riconoscibili. Per questo, per molti non sarà niente più che un'accozzaglia di suoni. Ma per le nuove generazioni che stanno sviluppando le proprie capacità e abitudini di ascolto su Internet, sull'iPod, su YouTube, Feed the Animals non è altro che la summa delle loro esperienze. E' il "Blob" di Internet: una parodia/interpretazione/spiegazione/espressione di come sta mutando e diffondendosi la neolingua musicale della Rete. A dire il vero, mica solo quella musicale, visto che anche i filmati di cui ci nutriamo avidamente su YouTube sono spesso frutto di montaggi e video-remix.In mezzo a tutte queste seriose considerazioni, c'è anche un elemento di leggerezza: Feed the Animals è un divertente passatempo per l'estate. Ascoltandolo si può giocare a riconoscere i vari brani campionati, molte volte rimanendo sorpresi dalla capacità con cui Gillis li ha ricontestualizzati (chi scrive non avrebbe mai immaginato di trovare Hungerstrike dei Temple of the Dog così perfettamente incastonata in ambito hip hop). E' probabile che nei prossimi giorni si discuterà sulla legittimità dell'album e in fondo è giusto che sia così (se non altro perchè prima o poi bisognerà affrontare e risolvere tutto il discorso concernente i remix su Internet), ma una cosa è certa: il suo autore ha fatto davvero un lavoraccio, con risultati per lo più virtuosistici e/o geniali.
P.S. Chi volesse una mano per riconoscere i campionamenti, può rivolgersi a Wikipedia.
Luca Castelli - lastampa.it

Estate

L'estate è una delle quattro stagioni dell'anno. L'estate astronomica ha inizio il giorno del solstizio d'estate (20 o 21 giugno, nell'emisfero australe il 21 o 22 dicembre) e termina nel giorno dell'equinozio d'autunno (22 o 23 settembre, nell'emisfero australe 20 o 21 marzo). Si tratta del periodo dell'anno in cui il sole, raggiunto il suo punto più alto sull'orizzonte, il 20 giugno, inizia a scendere, fino al 22 settembre, giorno dell'equinozio d'autunno, quando la durata del giorno è uguale a quella della notte. In media, durante l'estate astronomica, si raggiungono le temperature più alte nella seconda metà di luglio, ma a tale riguardo non bisogna confonderla con l'estate meteorologica. L'estate meteorologica comprende invece per convenzione i mesi di giugno, luglio e agosto nell'emisfero boreale, quelli di dicembre, gennaio e febbraio in quello australe

Le Ultime Su Lady Madonna!

DJ Enferno in tour con Madonna
DJ Enferno, lo stesso DJ/Turntablist del promo tour di Hard Candy, accompagnerà la Queen of Pop durante lo Sticky 'n Sweet Tour. Ecco quanto scrive sul suo sito ufficiale: Per quanti di voi si stavano chiedendo quale fosse il motivo della mia lontananza dai club, posso annunciare ufficialmente lo scoop: andrò in tour con l'inimitabile Madonna. Faccio infatti parte della band dello "Sticky & Sweet" tour. Trovate tutte le informazioni sui concerti nel mio sito, ci saranno anche altri show che verranno annunciati non appena saranno confermati. Per ora mi trovo a NY per le prove, e il tour comincerà a fine agosto. Mi sento molto fortunato per questa opportunità.Potete vedere qualche video del promo tour su www.myspace. com/djenferno.
Paul Oakenfold insieme a Madonna l'11 Settembre a Londra
I fan di Londra che non sono riusciti a comprare un biglietto per vedere la Queen of Pop hanno ancora un'ultima possibilità. Insieme a Madonna, sul palco ci sarà anche Paul Oakenfold, che sarà l'opening act del concerto dell'11 settembre al Wembley Stadium. In seguito alla definizione dei dettagli di produzione dello Sticky & Sweet Tour, Live Nation ha annunciato che i posti a visibilità limitata sono in realtà migliori di quanto ci si aspettasse, e così è stato reso disponibile un ulteriore lotto di biglietti, da subito in vendita tramite www.livenation.co.uk o il call center 0844 576 5483. E' possibile acquistare un massimo di 6 biglietti a persona. Paul Oakenfold è forse il nome più importante della club culture moderna. E' stato uno dei primi dj fissi ad Ibiza, dove ogni anno si svolge un festival. Dopo la regolare gavetta a Londra, dove ha attirato l'attenzione di una vasta fetta di pubblico, ha remixato artisti come The Stone Roses e The Happy Mondays. Insieme a Steve Osborne, ha lavorato alle canzoni dei New Order, The Cure e Massive Attack. Nel 1991, ha remixato per gli U2 "Even Better Than the Real Thing" e "Mysterious Ways" estratti dall'album Achtung Baby. E' iniziata così una lunga collaborazione con la band irlandese, che ha anche accompagnato durante lo ZOO TV tour. Suoi sono anche i remix di "Beautiful Day," un successo che arrivò alla numero 1 delle dance charts in UK e USA. Durante gli ultimi anni ha remixato i brani di molte star, da Madonna a Elvis Presley a Justin Timberlake ai Muse e Snoop Dog. E' il primo dj ad essere entrato nel Guinness Book of World Records - per essere il dj più famoso del mondo. Oakenfold è anche l'unico dj ad avere dei pezzi in mostra all'Hard Rock Cafe's Rock & Roll Museum. Ha partecipato poi alla realizzazione delle soundtrack di molti film, tra cui Swordfish, Collateral, Planet Of The Apes & Matrix Re loaded.
Intervista: Missione Madonna
Sta per partire lo Sticky and Sweet World Tour, e "4 Minutes," il primo estratto da Hard Candy, è in vetta a tutte le classifiche. Madonna ha poi aggiunto anche un documentario alla lista dei suoi traguardi.I Am Because We Are, presentato qualche tempo fa al Cannes Film Festival, racconta le sofferenze dei bambini del Malawi che hanno perso i genitori a causa dell'AIDS. Si tratta di una questione di estrema importanza per la superstar.Cosa l'ha spinta a realizzare il documentario?"Sono stata contattata da una donna che vive lì e che mi ha detto 'Lei ha dei figli, è una madre. Scrive libri per bambini, fa donazioni alle associazioni di beneficenza. So che le importa. Qui in Malawi viviamo in uno stato di emergenza, ci sono più di un milione di bambini rimasti orfani per l' AIDS. La gente presta attenzione a quello che lei fa. Perchè non ci aiuta?' E così mi sono detta che non avrei potuto dirle di no.'"Come è stato girare in Africa?"Quando mi sono resa conto personalmente di quello che accadeva, sono stata travolta. Grazie a Dio ho accettato di fare questo documentario. Ho incontrato delle persone meravigliose, e spero di aver cambiato la vita di molti bambini. Credo che sia stata un'esperienza che mi ha fatto crescere ed imparare molto. Penso che il film sia improtante non solo perchè descrive ciò che sta capitando in Malawi, ma anche perchè spiega come tutti siamo collegati, e come tutti siamo responsabili nei confronti degli altri."Sapeva che le avrebbe portato un altro figlio?"No, naturalmente. Ma non dimenticherò mai quando ho visto David. Se avessi potuto, avrei adottato altri dieci bambini. C'è così tanto bisogno di gentori, e questi piccoli sono uno più adorabile e bello dell'altro."Per Hard Candy, ha lavorato con artisti di grande successo: da Justin Timberlake a Kanye West. Chi comandava durante le registrazioni?"Mi piace lavorare con gente che sa il fatto suo. Justin, Timbaland e Kanye sono delle vere e proprie superstar e hanno le idee molto chiare su ciò che vogliono. Ma anche io. Perciò è stato come mettere insieme molte forze, ma eravamo in sintonia."Sembra che lei sappia molto bene come si sopravvive nel music business."Penso di si. La gente lo dice di continuo ma io non penso a me stessa come una grande donna d'affari. Forse ho un buon intuito."Spesso di lei si dice che sia un genio delle re-invenzioni. Qual è il segreto dell'essere sempre moderni?"Penso che sia perchè sono curiosa. Faccio attenzione a ciò che mi accade intorno, cerco sempre nuove energie, nuovi talenti, nuove voci. Quando ci si comporta così è più facile avere idee originali. Non è che la mia carriera si basi sul fattore sorpresa, è proprio una sfida verso me stessa. Fare sempre cose nuove, ampliare i miei orizzonti e - spero - riuscire a stare vicino alla gente."Come riesce a proteggere i suoi figli dall'attenzione dei media?"E' una battaglia continua. Cerco di evitare quei posti dove so che i miei figli sarebbero travolti dai paparazzi. In Inghilterra, c'è una legge che proibisce di fotografare i bambini. Perciò lì è un po' piu facile, ma altre volte è inevitabile. Anche perchè non mi piace tenere i miei figli in una gabbia dorata. Non voglio vivere dietro una porta chiusa, voglio poter andare in giro, voglio poter essere libera. Ma so che devo essere sempre attenta."
Fonte: Parade.com
La Material Girl zittisce i dubbiosi: il suo tour sarà il più grande del 2008
Non il vento, non la pioggia, non il costo della benzina nè l'economia in recessione possono fermare i fan di Madonna, che le stanno regalando un record dopo l'altro nella rincorsa ai biglietti del prossimo "Sticky & Sweet" Tour. La stessa Live Nation ha confermato oggi che i due concerti al Foro Sol Stadium di Città del Messico hanno fatto vendere più di 100,000 biglietti in appena tre ore - registrando così il tutto esaurito. Quello di Città del Messico è l'ultimo di una serie di sold out tra cui quelli di Parigi, Lisbona, New York, Zurigo, Boston, Chicago, Denver, East Rutherford, NJ, Oakland, Las Vegas, Houston, Montreal, Toronto e Vancouver: in ognuna di queste città, i biglietti per i rispettivi concerti sono stati venduti tutti nel giro di poche ore. Ad oggi, Madonna ha venduto il 90% dei biglietti disponibili per le 42 date del suo tour mondiale, che partirà da Cardiff il 23 agosto. Con più di 70,000 biglietti venduti per la tappa dello Sticky & Sweet Tour a Zurigo, i 75,000 biglietti di Lisbona e i 50,000 delle date a Vancuver e al Madison Square Garden di New York City, a cui si aggiungono i biglietti per lo show all'Izod Center di East Rutherford per un totale di 65,000 biglietti venduti nella sola area di New York, Madonna ha già venduto più di un milione di biglietti. 'Hard Candy', l'ultimo disco di Madonna, ha debuttato alla numero 1 nelle classifiche di 30 nazioni, accompagnando il nuovo traguardo che la Queen of Pop si è imposta: superare i record da lei stessa stabiliti con i precedenti tour. Sono già iniziate le prove dello 'Sticky & Sweet,' a cui Madonna sta lavorando con Jamie King, suo collaboratore storico. I due stanno realizzando un palco straordinario, che garantirà effetti visivi ed acustici senza precedenti. Madonna sarà accompagnata da un nuovo gruppo di 18 ballerini per questa serie di eventi che i fan non possono davvero perdere. "Con lo 'Sticky & Sweet,' Madonna batterà il suo stesso record di incassi," ha detto Arthur Fogel, presidente della divisione Touring di Live Nation. "Le sue vendite sono straordinarie in ogni mercato a dimostrazione di quanto un concerto di Madonna sia un evento imperdibile per i fan della buona musica."
Fonte: PR NewsWire
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Al Madison di New York l’ultimo concerto gratis dei Coldplay: la serata

Si è svolto al Madison Square Garden di New York, dopo le date di Londra e Barcellona, il terzo ed ultimo concerto gratuito che i Coldplay hanno tenuto per promuovere il loro nuovo album “Viva la vida or death and all his friends”, disco che già tutti chiamano solamente “Viva la vida”. Il gruppo britannico ha suonato per circa settanta minuti concentrandosi naturalmente sul nuovo lavoro di studio; tuttavia è stata passata in rassegna anche una manciata di “vecchi” successi. Giornalisti musicali statunitensi annotano che la band si è inceppata in un paio di occasioni, tuttavia si è tolta d’impaccio con stile. E’ accaduto su “God put a smile on your face”, sul cui inizio Chris Martin ha avuto difficoltà nel ricordare il testo, e su “Lost!”, sul cui finale il cantante ha fermato il resto della band perché aveva perso la cuffia. Tra gli altri pezzi eseguiti, “Viva la vida”, “Chinese sleep chant”, “Fix you”, “42”, “Death will conquer all” e “Yellow”. © Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l.

ALANIS MORISSETTE SCUOTE ROMA TRA PASSATO E PRESENTE

Cosa c'e' di piu' ironico che incontrare l'uomo dei tuoi sogni e poi scoprire che ha un bellissimo marito? E' trascorsa poco meno di un'ora e mezza dall'inizio del suo concerto romano, quando Alanis Morissette, al penultimo bis, stravolge il senso di una delle strofe di "Ironic", uno dei cavalli da battaglia del suo repertorio, e rimpiazza l'atteso "wife" con un sorprendente e ben scandito "husband" facendo esplodere la platea della Cavea dell'Auditorium in un piccolo grande boato. Variazioni sul tema a parte, l'atteso appuntamento d'apertura romano di 'Luglio suona bene 2008' ha gia' regalato una certezza assoluta: Alanis non e' cambiata molto da tredici anni a questa parte, da quando cioe' il pubblico italiano la scopri' fresca del clamoroso successo planetario di "Jagged Little Pill". I capelli erano tornati lunghissimi gia' da un pezzo dopo il 'taglio netto' anche metaforico di qualche tempo fa, sull'energia e il carattere d'altronde c'erano pochi dubbi da nutrire. Cosi' la rocker 'canadian-american' mette su un concerto che in 90 minuti netti balza continuamente avanti e indietro nel tempo dal 1995 ad oggi, ballando tra le tante 'pillole amare' del suo disco piu' amato e le escursioni piu' recenti, quelle del nuovo album "Flavour of Entanglement", uscito da poche settimane. Se l'introversa "Moratorium" apre le danze, la scatenata "All I really want" le infiamma definitivamente gia' dal terzo brano. Da li' in poi, prevale la linea piu' classica del rock "Fender e armonica" di Alanis e dei suoi compagni d'avventura, con qualche riuscito episodio romantico ("Perfect", la nuova "Underneath" tutta al pianoforte).
repubblica.it

Hilary Duff e Winona Ryder insieme per “Stay Cool”

S’intitola "Stay Cool" il film diretto da Michael Polish che avrà per protagoniste Hilary Duff e Winona Ryder. La commedia racconterà la storia di uno scrittore di successo, interpretato da Mark Polish, gemello del regista, che, dopo aver ritrovato una vecchia fiamma (Winona Ryder), si innamora di una giovane e conturbante studentessa di liceo (Hilary Duff). Dopo il ballo sexy con lo scorpione che ha sedotto John Cusack in "War Inc.", chissà cosa combinerà questa volta la fantastica Winona...

Amy Winehouse sta meglio e prova per il concerto per i 90 anni di Mandela

Londra, 24 giu. - (Adnkronos/Ign) - Amy Winehouse sta meglio e ha iniziato le prove per il concerto per il 90mo compleanno di Nelson Mandela e per il Festival di Glastonbury, previsti per questo fine settimana. Ne ha dato notizia un portavoce della diva del soul, secondo cui la cantante britannica è tornata a lavoro, ma dovrà ripresentarsi in ospedale per ulteriori cure.La Winehouse era stata ricoverata in una clinica di Londra la settimana scorsa, in seguito a un malore accusato mentre si trovava a casa. Nei giorni scorsi i medici hanno avvertito la cantante che se non smetterà di fumare crack nel giro di un mese potrebbe finire sulla sedia a rotelle costretta a respirare con una maschera d'ossigeno.Secondo il portavoce, la Winehouse "dovrebbe" esibirsi, ma è in attesa dell'"autorizzazione finale" dei medici. Ieri il padre della cantante 24enne aveva detto a 'Bbc Radio 1' che sua figlia stava "rispondendo molto bene alle cure" e che recupererà completamente non appena smetterà di fumare. Secondo il portavoce della star, la Winehouse "ha qualosa che può portare all'enfisema e deve fare le cose giuste affinché questo non avvenga".

HJF 2008: 22 GIUGNO - IV Alanis Morissette

Due mani giunte in preghiera cercano di opporsi pacificamente a del filo spinato... Una colomba bianca vola libera... Sono le immagini raffigurate nell'enorme dipinto che fa da fondale al concerto di Alanis Morissette in un Parco San Giuliano ormai finalmente pieno di fan della buona musica. Un pubblico composto ed educato accoglie festoso la songwriter canadese, che parte con una splendida versione di "Uninvited": la voce di Alanis è un vero miracolo della natura, la vedi aprire appena la bocca eppure il suono che viene rimandato al mondo fuori è forte e chiaro. Splendida come sempre nonostante qualche chilo in più, Miss Morissette percorre il palco in lungo e in largo per sostenere anche con il corpo l'energia delle sue parole. In effetti, è il modo migliore per restituire l'aggressività e la rabbia contenute nell'ultimo capolavoro "Flavors Of Entanglement": in questo senso, "Versions Of Violence" è l'esempio perfetto. Al contrario, più lenta e rarefatta risulta essere la rendition di "Hand In My Pocket" - che si scioglie in una bella versione del recente singolo "Underneath". A dispetto delle cronache che la davano depressa per la fine di una importante relazione personale, nel pomeriggio l'abbiamo incontrata nel backstage e - sorridente e superdisponibile - ci ha confidato che sta lavorando a un libro, una sorta di diario in cui raccoglie impressioni, pensieri e immagini dei suoi viaggi. Ovvero, quelle peregrinazioni intorno al mondo che sono spesso entrate nelle sue canzoni. Come nel brano scelto per il congedo, "Thank You": l'emozione si fa carne e la si può toccare con una mano. Grazie a Te, Alanis. E' tempo di chiudere, l'Italia del Calcio incombe.Ci si lascia un unico rammarico: quello della mancanza in scaletta di "Citizens Of The Planet" e "In Praise Of The Vulnerable Man", due clamorose tracce tratte da "Flavors Of Entanglement".Speriamo di poter rivedere presto Alanis in azione, nella speranza di poterci rifare del maltolto...
ALANIS MORISSETTE HJF SETLIST
Moratorium
(Intro)Uninvited
All I Really Want
8 Easy Steps
Perfect
You Learn
Versions Of Violence
Hand In My Pocket
Underneath
Unprodigal Daughter
Moratorium
You Oughta Know
Ironic
Thank You
mtv

Amy Winehouse ha un enfisema polmonare

Amy Winehouse rischia di morire. A lanciare l'allarme è il padre della cantante britannica, Mitch Winehouse. "Amy ha un enfisema polmonare provocato dall'abuso di droghe e di sigarette e tra un mese potrebbe finire su una sedia a rotelle - ha spiegato al Sunday Mirror -. I medici le hanno detto che se non smetterà di fumare crack non solo rovinerà la sua voce, ma morirà". Complicato il quadro clinico della 24enne la bizzarra star del soul. Oltre ad avere un enfisema polmonare, Amy presenta infatti anche un battito cardiaco irregolare e avrà bisogno di una maschera di ossigeno permanente se non abbandonerà le cattive abitudini legate al fumo e agli stupefacenti. Lunedì scorso la cantante era collassata davanti alla sua casa a nord di Londra, mentre stava firmando autografi ai suoi fan. Dopo il ricovero alla London Clinic, si sono succedute diverse voci sulle cause del suo malessere. Per alcuni tabloid, l'interprete di "Back to Black" era affetta da tubercolosi, ma la diagnosi in realtà è assai differente. Amy Winehouse è una delle star più attese al concerto che si terrà il 27 giugno ad Hyde Park, a Londra, in onore del novantesimo compleanno di Nelson Mandela, ma, date le sue pessime condizioni fisiche, sarà quasi impossibile che possa prendervi parte.
tgcom

Alanis Morissette a Venaria il 25/6

(ANSA) - TORINO, 18 GIU - Alanis Morissette si esibira' il 25 luglio alla Reggia di Venaria, per il ciclo di concerti del Venaria Real Festival. La cantante canadese sara' preceduta sul palco da una delle piu' promettenti cantanti italiane emergenti, L'Aura, quest'estate impegnata nelle prime date del tour 'Non qui ma qui', che e' il titolo di una canzone contenuta nell'album L'Aura, uscito in febbraio 2008, durante il Festival di Sanremo al quale la cantante ha partecipato.

Viva la vida or death and all his friends - Coldplay

Vi risparmierò digressioni storiche e gossip sui Coldplay e per chi non li conoscesse, si può dire che uno dei pregi migliori di questa band, è sicuramente la capacità di risultare alternativi e orecchiabili allo stesso tempo, merito della splendida voce del cantante solista Chirs Martin, della grande sensibilità negli arrangiamenti e della passione e ispirazione che trapela in ogni brano. Il 15 giugno, a soli tre giorni dalla sua uscita in Inghilterra, terra di origine del gruppo, l’album “Viva la vida or death and all his friends” è già primo in classifica con oltre 302,000 copie vendute, un nuovo record per il mercato discografico. Intro strumentale un pò lunga quella di "Life in Techincolor", brano a cui è affidato l’onore e l’onere di aprire l'album, ma vabbè... abbiamo aspettato tanto per poterli ascoltare di nuovo, non saranno certo 2 minuti e mezzo di intro a scoraggiarci, anzi, questa scelta audace ci fa ben sperare.E infatti il primo pezzo cantato dell’album “Cemeteries of London”, non poteva iniziare meglio.Splendide le atmosfere ottenute anche grazie ad una magistrale scelta di suoni, che lasciano cadere improvvisa anche la prima dissonanza quasi a sottolineare la cura che verrà riposta in tutto il progetto, non solo negli arrangiamenti, ma anche nelle scelte armoniche e melodiche.Ci sembra quasi impossibile che il pezzo scorra così liscio, senza doverci prima o poi nauseare con il classico beat "quadrato" indie, eppure al termine della seconda traccia, nessuna delusione è ancora sopraggiunta anzi, cresce forte la sensazione di ritrovarsi ad ascoltare qualcosa di veramente pregevole, fresco, ispirato, ma con lo stile inconfondibile che da sempre identifica il gruppo e la voce di Chris Martin.Complice nella cura delle sonorità e degli arrangiamenti, è sicuramente anche la presenza dietro le quinte di Brian Eno, produttore dell’album insieme a Markus Dravs (già coinvolto in altri progetti con i Depech Mode, Arcade Fire, Björk e altri)La sezione ritmica strizza l’occhio in modo più marcato che negli altri pezzi, alla contaminazione “spagnoleggiante” che pervade tutto l’album, a partire proprio dal titolo “Viva la vida ...”, frutto del “making of” del cd, tra tournée e registrazioni in vari paesi dell’America Latina e in Spagna.Ancora una conclusione audace, che definirei “progressive”, per questo brano che termina con un inserto inaspettato di pianoforte su tutt’altra armonia.Certo il compito di incantarci come sempre, per i Coldplay è fin troppo facile; con la sua voce Chris Martin potrebbe anche cantare su una sinfonia di trapani e frullatori e risultare comunque piacevole.Non è proprio quello che succede nella terza traccia “Lost!” ma, premesso che tutto l’album è un degno successore dei precedenti, questo è sicuramente il brano che ci convince di meno.Per fortuna arriva subito “42” a fugare ogni fantasma, con quella dolcezza in penombra tipica di “Parachutes” (2000) che, per quanto sia il meno “alternativo” tra gli album del gruppo inglese, rimane tutt’oggi il nostro preferito. Piacevole svolta “progressive” anche in questo pezzo intorno al minuto e mezzo, con ritmi spezzati e chitarra distorta in riff con un sound molto personale.Più lineare invece la quinta traccia “Lovers in Japan/Reign of Love”, che sprizza sole e spensieratezza già dalle prime note (Ndr. o forse è solo che non ne possiamo più di tutta questa pioggia…). Il classico pezzo che farebbe da sottofondo ad una bella decappottabile ripresa dall’alto, mentre sfreccia al tramonto su una serie di curve da panico, con la montagna a costeggiare la carreggiata da un lato e il mare dall’altro. Come si desume dal titolo però, il brano riserva una sorpresa e infatti a circa quattro minuti, inizia un secondo brano completamente diverso “Reign of love” appunto, molto melodico, con arpeggi veloci di piano e voce solista in assoluto rilievo.Nella sesta traccia, Chris abbandona decisamente il suo peculiare falsetto per una esplorazione provocante nei registri bassi delle sue corde vocali. Niente da ridire anche in questo caso, neanche per i riff “arabeggianti” di violino e per i controcanti alla Grant Lee Buffalo.Il pezzo sembra chiudersi con un solo di Jon Buckland e il suono di chitarra che ha contribuito fortemente, dopo la voce solista, a caratterizzare questa band.Anche in questo caso però, cè un finale a sorpresa, con una seconda traccia completamente slegata dalla prima, che allunga il pezzo di altri due minuti e mezzo.Curiosa la scelta del gruppo di realizzare queste tracce con doppi brani, piuttosto che dividerli direttamente in tracce separate, quasi si fosse voluto rispettare il limite di 10 canzoni, come numero simbolico di qualcosa. Questo non stupirebbe visto che l’album è farcito di citazioni culturali, a partire dalla copertina dell’album, fino al titolo “Viva la vida”, ispirato ad un dipinto di Frida Kahlo.I Coldplay ce la mettono tutta per non risultare scontati e non hanno paura di cambiare gli accenti dal battere al levare simulando un tempo dispari in ottavi o modificare l'arrangiamento ogni quattro battute, sparando come fuochi d'artificio bellissimi quanto brevi, alcune finezze armoniche o suoni sorprendenti, vuoti e pieni incastrati magistralmente, come nella traccia che da il nome all'album "Viva la vida".Una delle peculiarità degli arrangiamenti dei Coldplay è sicuramente l’utilizzo”indiscriminato” di riverbero, che viene applicato abbondantemente ad ogni canale del mix; arrivano così come un rilassante balsamo i secchi violini di “Viva la vida” intorno al minuto e cinquanta, per farci apprezzare ogni tanto un suono più pulito e meno “lavorato.”Pregevole anche l’ottava traccia, “Violet Hill”, con un inizio duro e tirato, con atmosfere quasi rock ’70, che sfuma infine in un dolcissimo quanto breve duetto piano/voce, stile Coldplay dei tempi andati.Bellissima anche la nona dell’album, “Strawberry swings”, che si apre con incastri di chitarra elettrica che giocano fare le cornamuse e Chris Martin che finalmente si lascia libero di sfoggiare il falsetto che l’ha reso famoso. Probabilmente uno dei pezzi più belli dell’album, a metà tra la giga, il brit pop e l’indie.“Death and all his friends”, in pochi minuti racchiude tutta la vena “epica”della band, affidando la vera chiusura dell’album alla ghost track di 2.40 minuti “The Escapist”, che riprende l’intro iniziale di “Life in technicolor”, quasi un allusione al ciclo infinito vita-morte-vita e chissà, forse, “The Escapist” è ogni essere vivente che, nonostante le apparenze, “sfugge” alla morte per rinascere ad una nuova vita e ad una nuova speranza.In conclusione, un plauso ad una band che non finisce mai di stupire e di reinventarsi, ma lo fa gradualmente, dandoci modo di seguirli in questo viaggio di emozioni che procede di pari passo con la nostra quotidianità.Per i fan gli appuntamenti sono già stati fissati: il 29 a Bologna, al Palamalaguti o il 30 a Milano, al Datchforum. ATTENZIONE: Se metterete questo CD nello stereo, vi risulterà molto difficile riuscire a toglierlo…siete stati avvisati! (ndr. io non ci sono ancora riuscito).
Massimiliano Mattei - Fonte: Terni in rete

Party, cocktail, serate. Milano mette i lustrini

di Laura Asnaghi
La moda uomo porta feste e mondanità. Sabato debutta a Milano la quattro giorni maschile con cinquanta sfilate in calendario e un ricco elenco di party, cocktail e cene placé. Dopo anni in cui le passerelle della moda uomo erano avare di eventi spettacolari, adesso si inverte la rotta e si riaprono le danze. Di giorno i riflettori sono puntati sui vestiti e, di notte, Milano stende uno o più "red carpet" in giro per la città. A dare il via ai festeggiamenti tocca, sabato sera, alla maison Versace con una cena nel giardino di via del Gesù. Chi ama il "vip watching" può appostarsi all´ingresso e vedere l´arrivo di Janet Jackson, ma anche quello di Barbara Berlusconi e Geronimo La Russa invitati alla serata insieme con Federico Costantini, l´interprete della serie tv "Il liceale". A fare gli onori di casa Donatela Versace, con sua figlia Allegra che il 30 giugno compie 22 anni. Menù con specialità mediterranee, amatissime dal parterre americano che stravede per Versace. A due passi da via Gesù, a palazzo del Senato, celebra i suoi 40 anni di attività Carlo Pignatelli, lo stilista famoso per aver vestito prima i calciatori della Juventus e ora quelli della Roma. Domenica notte sono di scena due colossi. Da un parte Prada con un cocktail che sarà offerto nel quartier generale di via Fogazzaro, attrezzato con una scenografia per ora "top secret", dedicata al lancio del nuovo profumo. Dall´altra, c´è la festa "super vip" organizzata da Franca Sozzani per i 40 anni della rivista "Uomo Vogue". Nei saloni di Palazzo Litta, in corso Magenta, allestiti come fastosi giardini all´italiana, si terrà una cena a cui interverranno, tra gli altri, Roberto Bolle, Adrien Brody, Naomi Campbell, Lapo Elkann, Rupert Everett, Adriano Giannini, John Malkovich, Claudia Schiffer, e Tilda Swinton (e anche qui ci sarà Janet Jackson). Con loro, gli stilisti al gran completo. Sempre per domenica notte, per chi ama gli "anti party", può fare le ore piccole al Lime Light, dove sono di scena ballerini e gruppi rock estremi radunati da Frankie Morello. Senza un attimo di tregua, il popolo della moda sarà proiettato, lunedì sera, nel magico mondo di Gucci e in quello di Tom Ford. Frida Giannini, la stilista di Gucci, ha organizzato una cena esclusiva per 100 persone seguita da un festone per 800, all´hotel Diana. Tutto ruoterà attorno all´attore americano James Franco che ha appena finito di girare il film "Milk", a fianco di Sean Penn, e sarà il testimonial del nuovo profumo Gucci. Tra gli appuntamenti da non perdere di questa serata c´è anche quello, in via Mozart 9, di Tom Ford, l´ex creativo di Gucci, bello come un divo di Hollywood, che torna a Milano per festeggiare la sua boutique milanese di via Verri. Martedì, ultima giornata delle sfilate, si chiude in bellezza, con tre eventi notturni. Giorgio Armani riceve a Villa Necchi, splendido esempio di architettura razionalista, con piscina e giardino nel cuore della Milano bene. Non più di 250 gli invitati e tra loro Clive Owen e il giovane torero Cayetano Ordonez Rivera. La nottata prosegue con i ribelli alla James Dean di Hogan (in via Savona 56) e la cena di Calvin Klein al Ricci di via Vittor Pisani.

I Coldplay conquistano vetta delle vendite di cd in Usa

New York, 20 giu. (Ap) - I Coldplay con "Viva la vida" conquistano la vetta delle vendite di cd negli Stati Uniti secondo la classifica del settimanale americano specializzato Billboard. Al secondo posto "I kissed a girl" di Katy Perry. Questa la classifica delle top ten: 1. "Viva La Vida," Coldplay. Capitol. 2. "I Kissed a Girl," Katy Perry. Capitol. 3. "Lollipop," Lil Wayne con Static Major. Cash Money/Universal Motown. 4. "Bleeding Love," Leona Lewis. SYCO/J/RMG. 5. "Take a Bow," Rihanna. SRP/Def Jam/IDJMG. 6. "Pocketful of Sunshine," Natasha Bedingfield. Phonogenic/Epic. 7. "No Air," Jordin Sparks Duetto con Chris Brown. 19/Jive/Zomba. 8. "Forever," Chris Brown. Jive/Zomba. 9. "Love in This Club," Usher con Young Jeezy. LaFace/Zomba. 10. "Shake It," Metro Station. Red Ink/RED/Columbia.
Copyright 2008, Nielsen SoundScan, Inc. Fonte: Apcom

Bestie Rare: in concerto il gruppo di Elio Germano

Si chiamano Bestie Rare, e saranno in concerto sabato 21 giugno al Villaggio Globale, nella serata Rioni Sonori. Questo gruppo decennale che spazia fra punk e stornello ha una peculiarità nascosta: è la band di Elio Germano, talentuoso attore romano che non sbaglia un film. Per stare sul palco si è scelto un improbabile nome d’arte, Olindo Jazz. Poco tempo fa, parlando di questa sua sua passione a Repubblica, Germano aveva annunciato qualche novità a proposito di questo progetto: “Con il gruppo abbiamo appena finito un disco, Come un animale. Facciamo un genere tra punk e stornello, più che l’hip hop americano che non ci riguarda. I titoli sono Precario, Signor padrone, Mondiali 90, cose anche molto forti. Per me è un modo di dire cose che non posso come attore. Abbiamo sempre venduto i dischi ai concerti, ora il dramma è che vorremmo un distributore ma chi è disposto vorrebbe lanciare il gruppo di Elio Germano. Non è giusto, Le bestie rare esistono da dieci anni, prima che io conoscessi un po’ di popolarità. Magari lancio un appello”. Appuntamento sabato dunque. Insieme a loro sarà di scena Lorenzo Marsili, cantautore anch’egli romano in uscita con il secondo singolo Causa Effetto, un lavoro dalle forti sonorità elettroniche di respiro europeo.
06blog.it

Ritornano i Gogol Bordello

GOGOL BORDELLO+ special guests28 agostoMilano - Idroscalo
I Gogol Bordello, bizzarra band dallo strano nome (Gogol Bordello si riferisce allo scrittore ucraino Nikolai Gogol ed al bordello connesso alle sue scritture volgari ed a sfondo erotico) si formano nel lontano 1993 a New York, ma più della metà dei componenti provengono dall´Europa dell´Est. I Gogol Bordello nella loro musica esuberante mescolano reggae, punk, hip-hop e musica popolare ucraina.Il loro suono è molto energetico e veloce, e le performance dal vivo sono rese spettacolari dalle coreografie, dalle due percussioniste, da visoni circensi e soprattutto dall´estro del cantante Eugene Hutz.Ora li attendiamo per questo nuovo appuntamento italiano, all´Idroscalo di Milano, previsto per giovedì 28 agosto.
(red)

''Coldplay'' cavalcano l'onda del successo, in 5000 al concerto

Trionfano a Londra i "Coldplay", esibitisi alla Brixton Academy, davanti ad un pubblico di 5000 fans in delirio. Il loro successo live non stupisce affatto, visto che, una settimana dopo l'uscita, il nuovo disco "Viva la vida" ha venduto più di 300 mila copie, raggiungendo la cima della classifica e battendo un record sul mercato inglese. Erano due anni che la band britannica non si esibiva per il pubblico, rimasto col fiato sospeso fino all'ultimo minuto, a causa di un infortunio al ginocchio del cantante Chris Martin, che avrebbe potuto impedirgli di salire sul palco. Accanto al grande trionfo per il concerto, in cui i Coldpaly hanno alternato brani nuovi a pezzi cult dei precedenti album, non sono però mancate le polemiche. Il leader di una band americana, poco conosciuta, chiamata "Creaky Boards" ha accusato gli inglesi di plagio: essi avrebbero, a detta del cantante newyorchese, copiato "The songs I didn't write" con cui lui e la sua band avevano partecipato allo scorso CJM Festival, nella grande mela. I Coldplay non hanno ovviamente dato peso all'accusa, smentendone la veridicità. In scaletta: Life in Technicolor, Violet Hill, Clocks In My Place, Viva La Vida, Chinese Sleep Chant, God Put A Smile Upon Your Face, 42, Square One,Trouble, Lost!, Strawberry Swing,Yellow, If I Should Fall From, Grace With God, Fix You e Lovers In Japan.
romagnaoggi.it

Michael Stipe: scultore fashion a New York

Michael Stipe, leader e voce dei R.E.M. ha svariati interessi artistici oltre alla musica, uno di questi é la scultura.Il frontman dell’alternative band per eccellenza ha creato una collezione di oggetti in bronzo che saranno esposti al Rogan Store al 330 di Bowery Street a New York a partire dal 26 Giugno.La collezione comprende diversi oggetti dal design vintage: dal modello di una macchina fotografica polaroid ad una radiosveglia passando per un vecchio registratore a cassette. Il Rogan Store è situato nell’ex spazio del famoso locale culla del punk CBGB (ora occupati dal fashion brand John Varvatos). Rogan è invece la linea di abbigliamento di Rogan Gregory, designer tra gli altri della collezione Edun, la linea di abbigliamento di Bono e della moglie Ali Hewson.Le opere d’arte create da Stipe non saranno in vendita ma Rogan ha disegnato delle t-shirt ispirate alla collezione che saranno in vendita nello store.

Elio Germano in versione rapper dal cinema al palco

Olindo Jazz, Jonny Para, Dynamike, Mr Plug, questi i nomi d’arte dei componenti delle Bestie Rare, formazione capitolina attiva da oltre un decennio, con un genere di musica ‘tra punk e stornello, piu’ che hip hop americanò a detta di Elio Germano, nelle vesti, insolite per il grande pubblico, di rapper con il nome di Olindo Jazz. Ma guai a chiamarlo ‘il gruppo di Elio Germano’: in un’intervista rilasciata pochi mesi fa, l’attore ha detto: ‘Con il gruppo abbiamo appena finito un disco, Come un animale. I titoli sono Precario, Signor padrone, Mondiali 90, cose anche molto forti. Per me e’ un modo di dire cose che non posso come attore. Abbiamo sempre venduto i dischi ai concerti, ora il dramma è che vorremmo un distributore ma chi è disposto vorrebbe lanciare il gruppo di Elio Germano. Non è giusto, come band esistiamo da dieci anni, prima che io conoscessi un po? di popolarità‘. Le Bestie Rare si esibiranno sabato 21 giugno al Villaggio Globale di Roma durante la serata organizzata da Rioni Sonori, nuovo network indipendente capitolino. AGI

Classifiche UK, album dei Coldplay numero 1

A “Viva la vida or death and all his friends” dei Coldplay sono bastati tre soli giorni nelle rivendite per bruciare 302.000 copie ed affermarsi al numero uno della nuova classifica britannica. Uscita il 12 giugno, domenica sera, quando vengono rese note le chart del Regno Unito, l’attesa prova di Chris Martin e soci ha venduto più di tutti gli altri titoli della Top 5 messi insieme. “22 dreams” di Paul Weller, sul trono la scorsa settimana, scende sulla quarta tacca mentre “Here we stand” dei Fratellis debutta in quinta posizione. Coldplay e Fratellis sono le sole due nuove entrate in Top 10. “Home before dark” di Neil Diamond risale dal numero 3 e va al 2, dopo 15 settimane “Rockferry” di Duffy è numero tre. “Tha Carter III”, il disco di Lil Wayne che negli USA sta facendo segnare record su record, in Gran Bretagna per ora debutta in ventitreesima posizione. E, dopo sole sette settimane, “Hard candy” di Madonna scivola al numero ventisei. Per quanto riguarda i singoli, al numero 1 rimane “Singin’ in the rain” dei Mint Royale mentre “Take a bow” di Rihanna non si sposta dal secondo posto. “Closer” di Ne-Yo (3), “That’s not my name” dei Ting Tings (4) e “Love song” di Sara Bareilles completano la Top Five. © Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l.

Amy Winehouse, chi gioca sulla pelle dell'ultima maledetta

A sperare in un crollo fatale della più talentuosa cantante bianca di soul e R&B degli ultimi vent'anni è quel sistema mediatico-discografico che lucra sulla sua fragilità, e che confida di aver individuato la prossima leggenda da inserire nel Pantheon dei defunti pop. Con la differenza che i dischi non si vendono più come una volta: la lobby trasversale dei "killer" di Amy non potrebbe contare su introiti a lungo termine, e sperare che la miliardaria danza macabra attorno alla sua anima duri chissà quanto, come accaduto invece nei casi di Elvis, Hendrix, Marley, Morrison o Cobain. O di Janis Joplin, il "caso" di riferimento. Miti che hanno fatto incassare, con le loro registrazioni postume, più di quanto non avveniva con loro vivi e vegeti. Certo, lei ci mette del suo, e il cordone sanitario di parenti e ammiratori non sembra saldissimo. Annie Lennox ha pregato i giornali di lasciarla stare, di non metterla sempre sotto i riflettori in quello stato pietoso, quando la Winehouse sembra «una macchina dopo un incidente». Papà Mitch confida che presto, quando sua figlia potrà coronare il sogno di avere dei bambini e un menage familiare più sano, tutto si risolverà. Ma intanto la situazione precipita: l'altra sera l'artista (vincitrice di cinque Grammy Awards con il sensazionale secondo album "Back to black") è caduta di schianto nel suo appartamento. Soccorsa, è stata ricoverata alla London Clinic, dove i medici la trattengono per capire la natura di quel malore. Ma non serve essere dei luminari per intuire in che stato versi la ragazza: il 30 maggio, dopo molti show cancellati all'ultimo minuto (e prima della prevista apparizione al maxiconcerto del 27 giugno ad Hyde Park in onore dei 90 anni di Nelson Mandela), Amy è salita su un palco importante, quello del "Rock in Rio" di Lisbona. Ha cantato meno di un'ora, non ha concesso bis, è parsa piuttosto spaesata. E inquietavano quelle fasciature alle braccia: perché lei - alla quale è stata diagnosticata una psicosi maniaco-deressiva - non fa mistero di «sentirsi viva solo quando una lama affonda sulla pelle, e vedo il sangue che scorre». Lo fa quando è infelice, e dunque molto spesso. Anche in pubblico. Prende una scheggia di vetro, rompe un bicchiere di champagne, e via con l'autolesionismo. Vuole attirare l'attenzione di suo marito, il produttore Blake Fielder-Civil. I due si erano amati e separati, in un primo tempo, dopo l'uscita del disco d'esordio, "Frank". Allora Amy era formosetta, ma bulimia e anoressia vanno a braccetto, e lei perse quattro taglie fino a ridursi pelle e ossa. Incise "Black to black" per esorcizzare - come una Aretha Franklin bianca e con il dna tragico da russo-ebrea - i suoi tormenti sentimentali. Non bastava: così, durante le interviste, si incideva con un vetro il tatuaggio con il cuore e il nome di Blake che sfoggia sotto al petto, come a scarnificare se stessa, e mangiare via il suo amore ingombrante e maudit. Poi i due si ritrovarono e sposarono, un anno fa a Miami: e la storia dirà se è stato un bene. Perché l'aspirazione di Amy non è diventare la superstar del Ventunesimo Secolo, ma solo diventare «una buona moglie» per il sordido Fielder-Civil. Lui di tanto in tanto minaccia il divorzio, e la fa piangere nelle aule di tribunale. Nel novembre scorso lo hanno arrestato per aver cercato di corrompere un barista dopo averlo aggredito, e sua moglie ha ricominciato a scendere uno a uno i gradini verso l'inferno. Tanto che a gennaio, quando il "Sun" ha pubblicato il video-scoop di lei che fuma una pipa di crack, è stata lei a finire per qualche giorno in cella, dove era già stata per aver fumato marijuana. A suo modo, dietro le sbarre, il maritino cerca di proteggerla anche adesso: ha promesso a un sodale detenuto una ricompensa di 20mila sterline se «farà a pezzi» Pete Doherty, ex di Kate Moss e rocker di mezza tacca, sospettato di condurre l'amica Amy nei gorghi più allucinati della perdizione. Ce la farà, stavolta, l'interprete di quella "Rehab" dove ostinatamente (e invano) ripeteva di non voler finire in un centro di disintossicazione per droga e alcool? Qualcuno mette continuamente in circolazione suoi video privati imbarazzanti: come quello in cui, smarrita ed ebbra, canticchiava una filastrocca contro "neri, gialli, giapponesi e pakistani", costringendola a difendersi dall'accusa di razzismo. Invitarla in tv è un problema: farfuglia o interrompe ospiti importanti (accadde anche con Bono); dal vivo devi sperare che non arrivi ubriaca o strafatta davanti al microfono (e quando è sobria è inarrivabile); in studio c'è di che mettersi le mani nei capelli: è ormai definitiva la rinuncia a intepretare il tema del prossimo 007, "Quantum of solace", che pure aveva composto di suo pugno. Il produttore Mark Ronson ha ripiegato sulla più gestibile voce di Leona Lewis. L'unica cosa che la Winehouse è riuscita a fare in questi giorni, prima di svenire, è stata l'esibizione a porte chiuse al party di compleanno per la fidanzata del magnate russo Roman Abramovich. Il compenso? Un milione di sterline. Poca cosa, al confronto di quel che il Diavolo mediatico è pronto ad offrirle, pur di averla tutta per sè. Stefano Mannucci