Natalie Portman sarà una principessa... ancora!

Dopo la seconda trilogia di Star Wars, la bella Natalie Portman aveva decisamente evitato il genere fantastico, forse perchè traumatizzata da Cavalieri Jedi, Lati Oscuri e robot parlanti.

Fino ad ora! L'attrice lanciata nel lontano 1994 dal thriller di Luc Besson Leon, reciterà, infatti, nella commedia intitolata Your Highness. La storia vede Danny McBride, anche co-sceneggiatore insieme con Ben Best, interpretare un principe arrogante e pigro costretto ad intraprendere una pericolosa avventura per salvare il suo regno e la fidanzata del fratello, interpretato da James Franco. Nel corso di questo suo viaggio, il principe finirà con l'innamorarsi di una coraggiosa principessa guerriera che avrà le splendide sembianze proprio della Portman.

Questo Your Highness è solo l'ultimo dei moltissimi progetti in cui vedremo impegnata l'attrice nei prossimi mesi e sarà preceduto prima da Brothers, pellicola di Jim Sheridan con Tobey Maguire e Jake Gyllenhaal, e poi da Hesher, che vede anche il debutto della Portman nelle vesti di produttrice con la sua Handsomecharlie Films.

Per tutti gli amanti di quest'affascinante e talentuosa attrice, c'è solo l'imbarazzo

http://www.moviesushi.it/html/news-Natalie_Portman_sara_una_principessa__ancora-2112.html

JEFF BUCKLEY - In loving memory

“…Kiss me, please kiss me, but kiss me out of desire, babe, and not consolation Oh, you know it makes me so angry ’cause I know that in time. I’ll only make you cry, this is our last goodbye”. Una giornata calda. Di quel sole opprimente che annebbia i sensi e rilassa le forze. Probabilmente il 29 maggio di dodici anni fa Jeff Buckley aveva deciso che quella luce sarebbe stata l’ultima. L’ultima da assorbire. L’ultima da consumare. Il 29 maggio di dodici anni fa alle 21.15 Jeffrey Scott Buckley spariva per sempre, inghiottito dalle spire del Wolf River. Sarebbe stato ritrovato solo cinque giorni dopo. Avvistato da un turista in gita su un battello. Uno di quelli che viaggiano fino alla confluenza con il Mississippi. Memphis non sarebbe stata più la stessa. Quel bellissimo, tenebroso ragazzo californiano di Anaheim è ormai trasfigurato in angelo. Non c’è altra definizione. E non la vogliamo trovare.

Jeffrey aveva scelto il 91 North Rembert della città del Tennessee per ristorare la sua anima tormentata. Per cercare pace dalle pressioni del dopo debutto: ‘Grace’. “Uno dei dischi più significativi e commoventi degli anni ‘90″. Un esorcismo del dolore. Un capolavoro assoluto. Straordinario in una decade straordinaria. Jeff non amava si parlasse in pubblico del padre. Aveva tassativamente concordato con la casa discografica di omettere qualsiasi cenno biografico sui comunicati ufficiali. Ma Jeff amava Tim a suo modo, così profondamente. Un amore mai conclamato ma per questo più forte. Quella voce unica era l’eredità paterna, unita a quegli occhi che hanno già visto e deciso tutto. La fine di Jeff fu archiviata come “morte per annegamento senza traccia di ferite”. Un’onda anomala provocata dal passaggio di un vaporetto, da un rimorchiatore. Non era la prima volta che decideva di farsi il bagno con i vestiti. Una giornata afosa a Memphis. Nell’armadio la maglietta con Iggy Pop faceva bella mostra. Sempre. Del resto Jeffrey aveva da poco compiuto trent’anni. Prima di uscire con l’amico Keith Foti, a bordo di quel pulmino scalcinato, aveva ascoltato con il volume al massimo qualche disco dei Dead Kennedys e dei Flipper. Sensazioni forti. Entrò in acqua dopo aver tirato qualche boccata di Dunhill, canticchiando ‘Whole Lotta Love’, con in tasca 43 chiavi (la sua collezione adorata, si noti la grafica di ‘Grace’) ed un apri bottiglia. Appesantito. Quindici minuti. Gli ultimi. La sua influenza sul mondo musicale è stata lenta ma inesorabile come la forza letale di quelle acque melmose. Dichiaratamente scossi da cotanta bellezza possiamo giusto citare i più noti. Thom Yorke, Matt Bellamy (Muse), Coldplay… e tutta quella schiera di nuovi cantatutori che lo hanno scelto come spirito guida. Non solo. Alla celebrazione che si tenne nell’arco di due giorni (31 luglio e 1 agosto - forma privata e pubblica) presenziarono Elvis Costello, Marianne Faithfull, Katell Keineg… ed il legale di Lou Reed autorizzò la lettura del testo velvettiano di “I’ll Be Your Mirror”. “I’ll be your mirror, Reflect what you are, in case you don’t know I’ll be the wind, the rain and the sunset…”. A lui hanno dedicato brani Chris Cornell, Hole, Duncan Sheik, Juliana Hatfield, Aimee Mann e PJ Harvey con un pezzo rimasto purtroppo inedito.

Dodici anni dopo di Jeff Buckley rimane tutto. Intatto come allora. Magico e misterioso come i testi premonitori che non smettono di emozionare e sorprendere. “Resta con me sotto queste onde, stanotte sii libera per una volta in vita tua, stanotte”. Non ho mai pianto per un’artista. Per Jeff Buckley si. “…ogni volta che qualcuno dice di amarti, quel ti amo se ne vola via, e dovrai aspettare che venga pronunciato di nuovo”.

Emanuele Tamagnini

http://www.nerdsattack.net/?p=7293

"Amy Winehouse" di Chas Newkey-Burden

L’enorme talento di Amy Winehouse ha scosso gli animi di un’intera generazione. La sua voce da cantante soul le ha dato il favore della critica, le ha fatto vincere innumerevoli premi e le ha assicurato l’affetto di milioni di fan in tutto il mondo. Il suo stile di vita turbolento e ‘pericoloso’, invece, l’ha resa facile preda della stampa scandalistica. L’affascinante biografia di questa incredibile cantante prende il via dall’infanzia, trascorsa nella zona nord di Londra, e la segue da vicino nei primissimi successi, sotto la guida dell’agente considerato un guru del pop, Simon Fuller, fino al primo contratto con la Island Records. Poi il secondo album di Amy, Back to Black, e il lancio sul mercato internazionale, culminato con i 5 Grammy Awards vinti nel 2008 a Los Angeles. Con interviste e racconti inediti svelati direttamente da Amy al suo pubblico, questa biografia racconta i retroscena di una leggenda vivente, una star ribelle, selvaggia, ma anche una cantante straordinaria.

Chi è davvero Amy Winehouse? Questo libro, che contiene i testi in italiano di tutte le sue canzoni e un poster a colori in omaggio, promette di svelarlo.

Fanucci, pagine 288, euro 14,90

http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/DettaglioRubrica.aspx?id=126655

In arrivo Cannes e dintorni

Dal 10 al 16 giugno Cannes e dintorni porterà a Milano una qualificata selezione dei film presentati all'ultimo Festival Internazionale di Cannes e soprattutto alla Quinzaine des Réalisateurs. Saranno programmati 26 titoli tra cui la Palma d'oro Il nastro bianco di Michael Haneke, il nuovo film di Ken Loach Looking for Eric, il Gran Premio della Giuria Un Prophète e il film del maestro Alain Resnais Les Herbes Folles. Tra i 12 titoli della Quinzaine des Réalisateurs segnaliamo l'americano Humpday, il belga La Merditude des choses (De Helaasheid der dingen) e l'isrealiano Ajami (menzione speciale Camera d'or). Tra i Dintorni anticipiamo Sacro e profano (Filth and Wisdom) di Madonna con Eugene Hutz (Gogol Bordello) e i due film vincitori del Bergamo Film Meeting Cordero de Dios ( Agnello di Dio) di Lucia Cedron (Argentina/Francia, 2008) e >Planet Carlos di Andreas Kannengiesser (Germania, 2008). Come sempre tutti i film saranno proiettati in versione originale con sottotitoli elettronici in italiano. Il programma completo sarà online il 4 giugno su www.lombardiaspettacolo.com. Da giovedì 4 giugno parte infatti la vendita degli abbonamenti validi per la visione di tutti i film. Gli abbonamenti, al costo di 30 €, potranno essere acquistati: on line su www.lombardiaspettacolo.com e dalle ore 15.00 presso Anteo spazioCinema e Colosseo Multisala Per tutte le proiezioni, 15 muniti prima dell'inizio del film, sarà anche possibile acquistare i biglietti al costo di 7 € (e al costo ridotto di 5 € per i possessori delle tessere Agis-Vieni al Cinema, soci Fnac, MYmovies Moviecard, Centre Culturel Français) Martedì 9 giugno, ore 18.00 presso la Fnac Milano [via Torino 45] Daniela Persico e Giancarlo Zappoli introdurranno i film e i percorsi di visione proposti da Cannes e dintorni. cineQuiZ Domande impossibili per cinefili doc Sei davvero il cinefilo che pensi di essere? Metti alla prova le tue conoscenze sulla Settima Arte rispondendo alle domande che alcuni critici cinematografici hanno appositamente formulato per l'occasione. Una sfida all'ultimo film. Info, regolamento e premi su www.lombardiaspettacolo.com Per Informazioni Agis lombarda piazza Luigi di Savoia 24, 20124 Milano telefono 02 67397824/39 - www.lombardiaspettacolo.com

http://cinema-tv.corriere.it/articoli/in-arrivo-cannes-e-dintorni/c_89_61.shtml

Arte: all’asta tela di Madonna e Guy Ritchie

Verrà dibattuto all’asta un nudo di Madonna ritratta insieme all’ex marito Guy Ritchie. Si tratta di un dipinto di un’artista scozzese, Peter Howson, il quale ha dipinto l’opera nel 2005, poco tempo prima che i due divorziassero.

Un’occasione che i veri collezionisti d’arte non potranno certo perdersi. Si tratta di un vero e proprio nudo di Madonna e del marito Guy Ritchie, o meglio lo era ai tempi, che l’artista scozzese dipinse infatti nel 2005 a distanza di poco meno di un anno dalla loro separazione.

L’asta verrà ospitata sabato prossimo da McTear’s, casa d’aste di arte contemporanea di Glasgow. Nel quadro i due sono ritratti nudi con lei sdraiata sul fianco e lui con una mano sulla sua coscia. Si tratta di un olio su tela e pare che sia stato stimato intorno alle 20.000 sterline.

Al momento la tela appartiene ad un collezionista privato che probabilmente spera di farci un bel gruzzoletto e tutto il gossip sul divorzio potrebbe probabilmente far lievitare il prezzo notevolmente, ma non dimenticate che siamo in un momento di crisi nera.

(Ma dove era Madonna mentre il tipo dipingeva? E come mai Guy Ritchie era nel letto con un gorilla con la parrucca? :-)

http://www.myluxury.it/foto/nudo-madonna-e-guy-ritchie/2/

David Lynch, l’inquietudine e le voci dei fantasmi di Twin Peaks.

Vi ricordate la triste melodia, uscita dalla mente ispirata del maestro Badalamenti, che vi ha sicuramente turbato agli inizi degli anni Novanta… ricordate la dolce Laura Palmer e il malefico, spaventoso Bob.

Che fine avranno fatto i personaggi di Twin Peaks?… Vagano ancora come spettri nel Great Northern Hotel in attesa di continuare il viaggio o hanno seguito l’agente Cooper nella surreale Red Room? Una cosa è certa, resteranno sempre vivi nella mente dei fan di David Lynch!!! Lynch il regista del “viaggio”, capace di angosciare, spaventare e allo stesso tempo emozionare ed intenerire. Chiunque cerchi di seguirlo prima o poi si perde nella vasta terra solitaria della sua mente, toccando il nulla e ritornando giù, sotto terra, nel più profondo ed oscuro dei posti, dove si nascondono le copie di noi stessi, unicamente dedite al Male.

Finalmente qualcuno ha dedicato una intera monografia a questo grande regista, che continua a sorprenderci. Basti pensare che Inland Empire è il primo film che ha girato in video, abbandonando quindi la pellicola, e lo ha fatto con una camera a mano nervosa e a tratti schizofrenica. La monografia di cui vi parlo, in cui convergono saggi scritti da eminenti esperti di cultura cinematografica provenienti da tutto il mondo, è il primo numero di una nuova collana intitolata MOVIEMENT. E’ interessante perché vi sono saggi mai tradotti in lingua italiana, ma soprattutto perché guarda al futuro, guarda alla nuova vera arte, la “Settima”.

http://news.kataweb.it/item/589931/david-lynch-l-inquietudine-e-le-voci-dei-fantasmi-di-twin-peaks

Lupin4th: WolfTaurus At 280509






















PHOTOS BY AA VV. ARTWORK BY PITOU AND LUPIN4TH

Madonna in Israele!

MadonnaTribe ha sentito dire da fonti affidabili che Madonna concluderà lo Sticky & Sweet Tour in Israele. I fan israeliani saranno felici di sapere che la Queen Of Pop si esibirà per loro il 1 settembre 2009. La location prescelta è Hayarkon Park. I biglietti andranno in vendita il 3 giugno 2009.

Winona Ryder si racconta

Winona Ryder si è confessata in una lunga intervista e ha rivelato di aver sofferto di una grave forma di depressione quando aveva 20 anni e si trovava all'apice del successo. L'attrice, oggi 37enne, ha fatto fatica a gestire la sua vita quando è stata catapultata nel mondo dello show-biz dopo aver interpretato, negli Anni 90, pellicole di grande impatto sul pubblico come "Dracula" e "Edward Mani Di Forbice".Winona, che nel 2001 è stata arrestata per taccheggio, ha dichiarato: "Avevo appena fatto 'Dracula' e 'Edward A Mani Di Forbice'. Avevo appena avuto anche la mia prima delusione amorosa. Credo sia stata una situazione paradossale, perché invece gli altri pensavano che avessi tutto quello che una persona può desiderare. Non avevo alcun motivo di essere depressa, tutto era al massimo, ma dentro ero completamente persa. Ricordo la sensazione che provavo e quello che mi dicevo: 'Non posso lamentarmi di nulla, perché sono così fortunata, così fortunata...' ma poi ho capito che dovevo prendermi del tempo libero regolarmente".La Ryder, che è stata fidanzata con Johnny Depp, ha anche raccontato alla rivista Elle di essere stata vittima del bullismo ai tempi della scuola e che, a causa dei suoi capelli cortissimi, i compagni pensavano fosse un "ragazzo gay". "Portavo davvero i capelli cortissimi e al terzo giorno di scuola questi bambini mi sono saltati addosso perché credevano che fossi un ragazzo gay e mi hanno picchiato. Penso che dopo ciò, io mi sia creata una sorta di film nella testa perché non riuscivo a far fronte a quello che stava accadendo".

Britney ha Madonna come family-guru :-)

Più che a sua madre Britney Spears chiede consigli a Madonna per la gestione dei figli. Pare, infatti, che Madge abbia suggerito a Britney di portare i figli sempre con sé anche in tour. E pare che Britney le abbia dato retta. Con il consenso del papa Kevin Federline, la popstar porta, infatti, i piccoli Jayden James e Sean Preston a ogni suo concerto.

Christina Aguilera al cinema con Cher?

Sarà una ragazza di provincia che inseguirà la fama presso un locale neo-burlesque di Los Angeles il ruolo di Christina Aguilera in "Burlesque", film che segnerà il ritorno della grande cantante sul grande schermo. A sorpresa, negli ultimi giorni, la produzione della pellicola - il cui arrivo nelle sale è previsto entro la fine del 2010 - ha fatto sapere che ad affiancare Xtina sul set protrebbe arrivare anche un'altra grande voce americana: nel cast infatti potrebbe essere inclusa anche Cher, leggendaria artista tanto abile davanti al microfono quanto a proprio agio davanti alla macchina da presa. La veterana cantante californiana ha infatti alla spalle una filmografia di oltre una decina di titolo, tra i quali vanno ricordati "Sirene" e "Le streghe di Eastwick".

Rolling Stones e Amy Winehouse contro i cambiamenti climatici

The Rolling Stones, Amy Winehouse, Fall Out Boy e The Killers sono tra i nomi di artisti che hanno dato la loro disponibilità a realizzare delle cover per un album che finanzierà progetti sui cambiamenti climatici del pianeta e fondi internazionali di assistenza per i disastri naturali. Oltre a loro, altri nomi di spicco internazionali si uniranno al gruppo cubano Rhythms Del Mundo per un disco intitolato “Classics”. I Killers cantano “Hotel California” degli Eagles, i Rolling Stones si cimentano con “Under the Boardwalk” dei Drifters, Amy Winehouse “Cupid” di Sam Cooke, mentre i Fall Out Boy e John Mayer hanno scelto “Beat it” di Michael Jackson.Il progetto fa seguito a un altra operazione simile che vide i Rhythms Del Mundo collaborare con i Coldplay. L’album “Classics” sarà disponibile a luglio.

Madonna ''The Eighties''

Dopo il successo di "Madonna On Stage" e "European Sticky & Sweet Tour Memories", Frédéric Gilloteau torna con un nuovo libro che analizza nel dettaglio la discografia della queen of pop. "Madonna, the Eighties" è il primo tomo di una trilogia che sicuramente raccoglierà l'interesse dei fan. Si tratta infatti della prima retrospettiva del materiale pubblicato da Madonna durante il corso della sua lunga carriera. Grazie al contributo dei più grandi collezionisti di Madonna, questa trilogia comprende ben 2500 voci, ripercorrendo tutta la carriera della star come una sorta di bio-discography. Il primo volume, dal 1980 al 1989 cataloga centinaia di prodotti (vinili, CD, cassette…), articoli dalla stampa, dati sulle classifiche per i singoli e gli album, materiale promozionale e molto altro... tutto 100% ufficiale! Infine, il libro è arricchito da foto rare stampate a piena pagina, direttamente dagli archivi dei fotografi che hanno collaborato con Madonna, tra cui Herb Ritts, Steven Meisel, George Holz, Ian McKell, Helmut Werb, Kees Tabak … Sicuramente questo libro diventerà una bibbia per tutti i collezionisti.
Potete prenotare la vostra copia qui.Con i primi cento ordini, in regalo una foto rara autografata stampata su carta lucida (30 cm x 21 cm) in edizione limitata.

Elle UK July 2009 Winona Ryder

She is hot, she is young, she is “Forever”. gives an interview titled Winona Forever - Inside the mind of a reclusive icon. More in Elleuk.com

Il significato di Viva la vida dei Coldplay.

Viva la vida è la mia canzone preferita. Ad oggi su iTunes l’ho ascoltata oltre 260 volte che equivalgono a circa 18 ore di bombardamento. Valori impressionanti per una canzone, eppure fin da quando l’ho conosciuta, non ho mai apprezzato fino in fondo il suo significato. Mi piacciono le voci, il ritmo, gli archi: è così allegra, euforica e felice che il suo testo è passato in secondo piano. Solitamente succede sempre il contrario… Tra le particolarità di “Viva la vida”, la prima che salta all’occhio quando si inizia ad analizzare il testo è che proprio “viva la vida” non appare mai durante l’intero brano rimanendo a far da titolo ad un pezzo così particolare che nel tempo ha collezionato varie teorie sul suo significato. Esistono varie interpretazioni perché la storia descritta è quella di un uomo, possibilmente un re, che prima possedeva ricchezza, fama, gloria e potere e il giorno dopo si è ritrovato solo, povero, costretto a vivere “nascosto” dal resto del mondo, consapevole dello sfarzo e degli errori fatti in precedenza ma capace di capire che “morto un re se ne fa un altro” e che la vita, in ogni caso, continua ad andare avanti. Per questo motivo il popolo di fan dei Coldplay si è scatenato alla ricerca della soluzione e sembra che il gruppo stesso non abbia voglia di smontare questo alone di mistero. Di Violet Hill, Chris Martin (il leader del gruppo) ha dichiarato ad esempio che è possibile leggerne vari significati. Analizzando meglio il testo però, si intravedono delle parole chiave che potrebbero aiutare nell’identificazione di questo particolare personaggio. Concentriamoci innanzitutto sul titolo. “Viva la vida” fa da titolo sia alla canzone che all’album e, secondo quanto dichiarato da Chris, la scelta di questa frase è dovuta ad un quadro realizzato dalla pittrice messicana Frida Kahlo otto giorni prima di morire. Come sappiamo lei è passata attraverso tanta di quella merda (era affetta da poliomelite e spina bifida, soffriva di dolori cronici e in seguito ad un incidente dovette sottoporsi a 32 interventi) eppure dopo tutto ciò ha voluto realizzare un grande quadro in cui si leggeva, appunto, Viva la vida. Ho amato il coraggio di questo gesto. So che a molti verrà in mente la canzone di Ricky Martin, che rispetto come artista, ma vi assicuro che non c’entra nulla. Nell’ispirazione della canzone, c’è dunque, un chiaro riferimento ad un cambiamento reale di una persona realmente esistita oltre alla capacità di sorridere nonostante le difficoltà. Tutto potrebbe semplicemente fermarsi qui… ma non sembra abbastanza. Chris Martin ha dichiarato d’aver letto molte novelle di Charles Dickens durante la stesura dell’album e, come sappiamo, la storia di questo scrittore inglese del 1800 non è delle più felici. A dieci anni infatti, nonostante vivesse in una agiata famiglia londinese, il padre fu arrestato per debiti e così, il piccolo Charles a 12 anni si ritrovò a lavorare per dieci ore al giorno in una fabbrica che realizzava lucido per scarpe e per guadagnare qualche soldo extra iniziò anche a spacciare oppio. “Chi è quel re?!” è la domanda che ci poniamo un po’ tutti e di cui Chris avrà una valida risposta avendo ricevuto un riconoscimento nella British undergraduate degree classification in Ancient World Studies (studi sul mondo antico) durante i suoi studi presso l’University College di Londra (UCL). Un ulteriore indizio potrebbe arrivare dalla copertina del brano ed anche dal video della canzone che ritrae il gruppo imprigionato all’interno del dipinto di Eugène Delacroix “La Libertà che guida il popolo”. L’opera è espressione di quel desiderio di uguaglianza tra le diverse classi sociali che imperversava in quel periodo storico. Volendo approfondire, arrivano subito davanti agli occhi due grandi personaggi della storia francese di quel periodo: Carlo X (cui è direttamente ispirato il quadro) e Napoleone Bonaparte. Entrambi videro il loro impero cadere e furono costretti ad abdicare. Io dominavo il mondo. Le maree si alzavano quando lo ordinavo.Adesso al mattino spazzo da solo, spazzo le strade che una volta possedevo.Io tiravo i dadi, vedevo la paura negli occhi dei miei nemici… L’incipit della canzone potrebbe aver trovato dunque il suo padrone. Purtroppo per noi… la ricerca della chiave di volta non termina qui. Continuando a leggere il testo, infatti, si legge: [...] sento le campane di Gerusalemme suonare i cori della cavalleria romana. Napoleone o Carlo X hanno ben poco a che fare con Gerusalemme. Entrambi infatti si preoccuparono di espandere il loro dominio all’interno dell’Europa, arrivando fino in Prussia (che Napoleone sconfisse il 14 Ottobre 1806 durante la battaglia di Jena). A questo punto c’è da cercare un nuovo Re (è proprio vero che “morto un re se ne fa un altro”… ) e ovviamente bisogna iniziare a risalire al tempo dell’impero romano. Andando avanti col testo si legge: [...] Per alcune ragioni che non posso spiegare, io so che San Pietro non pronuncerà il mio nome… Che c’entra San Pietro? Chi è questo Re che può riferirsi a San Pietro, che lo conosce, che lo reputa motivo di disperazione e che sa in anticipo come si comporterà? Si potrebbe pensare a qualche imperatore romano non ben definito ma un paio di dichiarazioni di Chris Martin potrebbero dare una una nuova chiave di volta all’intera canzone. In una intervista al Rolling Stone magazine, Martin, parlando della sua visione della religione ha detto: “Credo in Dio. Come puoi guardare qualsiasi cosa e non essere sopraffatto dal meraviglioso miracolo che porta con se?” e in una intervista fatta dal magazine NME ha dichiarato “Sto sempre cercando di trovare cosa “Lui” o “Lei” sia”. Potrebbe esser dunque Cristo il Re di cui parla la canzone? In effetti, rileggendo il testo in chiave cattolica, tante frasi riescono ad avere un senso. Innanzitutto Gerusalemme torna ad avere un significato storico valido, inoltre “il vecchio re è morto, lunga vita al re” e il senso di cambiamento e novità possono significare tutto ciò che la venuta di Cristo comportò nella storia dell’uomo. Siate il mio specchio, la mia spada e scudo,i miei missionari in un territorio straniero,per alcune ragioni che non so spiegare.Una volta lo sai che non c’era mai una parola onesta, mai,ma quello era quando dominavo il mondo.(ohh) In questo pezzo si rivede il mandato che Cristo diede ai suoi discepoli: “Andate e predicate il vangelo” e la frase successiva può esser letta, invece, come la differenza che la sua venuta comportò: “Io sono la via, la verità e la vita” e dunque tutto ciò che esisteva prima era falsità e disonestà. L’ultima frase invece può esser segno della fine che fece. Cristo morì infatti in croce, trattato come il peggiore dei ladri. E San Pietro? Beh… “Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte”. Ecco dunque perché San Pietro non pronuncerà il suo nome. Cristo, insomma, potrebbe essere il Re di cui Viva la vida parla e ciò che portò dopo il suo declino nella vita terrena, dopo che ciò che aveva predicato e costruito fu distrutto, è il regno che tutti noi conosciamo e che si sposa benissimo con la frase: [...] People couldn’t believe what I’d became… “Le gente non credeva a ciò che ero diventato”. Chi se non Lui può pronunciare una frase simile? Insomma, tra tutte le congetture lette tra forum, blog e giornali, questa cattolica sembra essere quella che alla fine regge meglio. In realtà anche questa rimane pur sempre una supposizione (molto diffusa nei forum americani in cui si parla di Viva la vida) ma, alla fine, nessuno sa trovare la vera soluzione. Probabilmente ai Coldplay sta bene così… anche se sarebbe bello conoscere la fonte di ispirazione reale di questo capolavoro. Se nel 2008 “Viva la vida or death and all his friends” è stato l’album più venduto al mondo e “Viva la vida” è stata eletta come “miglior singolo” ai Grammy 2009, una bella storia dietro dovrà pur esserci. :-)
EMANUELE

Asia Argento per Jodorowsky

Torna dopo alla regia dopo vent'anni il celebre e poliedrico artista cileno Alejandro Jodorowsky che girerà presto King Shot, uno "spaghetti western metafisico" come l'ha lui stesso definito. Con un budget di oltre sette milioni di dollari, di cui al momento ne sono stati raccolti cinque e mezzo, le riprese dovrebbero prendere il via da ottobre in Spagna, grazie anche a una coproduzione italiana che si è aggiunta da poco alle già annunciate UJ Budapest Film Studio e alla Absurda di David Lynch. E nel cast ci sarà anche Asia Argento, fresca di giuria a Cannes, al fianco di Nick Nolte, Udo Kier e Marilyn Manson.

Vince la Palma d'Oro Il Nastro Bianco di Michael Haneke

Trionfa al Festival di Cannes, rispettando tutte le previsioni, Il nastro bianco di Michael Haneke, il regista che già in passato aveva ricevuto applausi per il controverso Funny Games e vinto la Palma d'Oro nel 2001 per La pianista. Il regista austriaco era tornato con questo feroce racconto diretto in bianco e nero e ambientato in un paesino rurale, nel quale strani eventi riveleranno l'ottusità e la violenza del mondo adulto, con inevitabili ripercussioni su quello dei bambini, figli apparteneti alla generazione che poi aderì al nazismo. Applausi e standing ovation e bis meritato per questo grande regista. Rimangono esclusi da tutti gli altri premi gli applauditissim film di Ken Loach e Jane Campion e anche l'unico italiano in gara, Marco Bellocchio con Vincere. Insieme alla Palma d'Oro, in una edizione che ha visto applauditi molti film, ma secondo almeno la critica, nessun vero capolavoro, si sprecano i premi della giuria, tra speciali, eccezionali, ex-aequo e chi più ne ha più ne metta. Il Gran Prix è andato all'unico film su cui forse qualcuno si è espresso in termini di capolavoro, ed è il gangster movie francese Un prophète, diretto e scritto da Jacques Audiard (sceneggiatore dell'apprezzato Nemico pubblico n.1, con Vincent Cassel). Premio Eccezionale della Giuria va invece ad Alain Resnais (cui un premio, possiamo dirlo, verrebbe a questo punto da dire che non si nega mai), che vince con Les Herbes Folles, storia curiosa di alcuni personaggi che ruotano attorno al misterioso contenuto di una borsetta rubata. Il Premio della Giuria è andato ex-aequo all'inglese Fish Tank di Andrea Arnold e al sud-coreano Thirst di Par Chan-Wook. Il primo era dato tra i favori per la Palma d'Oro grazie agli applausi riscossi per la delicata storia di questa quindicenne sbandata che si vede sconvolgere la vita dal nuovo fidanzato della madre, un uomo che entra nelle loro vite affermando che tutto dal quel momento sarebbe stato diverso. Il secondo segna il ritorno del regista Par Chan-Wook a Cannes dopo il successo di Old Boy. Il film non aveva pienamente convinto la critica, ma a quanto pare la giuria sì. Sorpresa nei premi per gli attori. A vincere il premio come Migliore Attrice è infatti Charlotte Gainsbourg per il fischiatissimo Antichrist di Lars Von Trier. C'erano speranze per la nostra Giovanna Mezzogiorno, ma si vociferava già dalla mattinata un premio per la difficile prova dell'attrice nel film horror a sfondo sessuale del regista di Dogville. Per il premio come miglior attore sono state al contrario confermate le voci che volevano trionfatore Christoph Waltz per Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino. La Palma d'Argento per la miglior regia finisce quest'anno in mano all'orientale Brillante Mendoza per Kinatay, storia di mafia ambientata nelle Filippine, dove uno studente di criminologia è mandato a riscuotere il pizzo imposto a delle attività commerciali per conto della malavita. Utilizzerà quei soldi per la propria fidanzata, chiedendole persino di sposarlo. La miglior sceneggiatura ha invece visto trionfare il controverso, e in realtà non molto apprezzato, Spring Fever di Ye Lou, storia di un triangolo a sfondo sessuale in cui i tre protagonisti rimangono vittime di una malattia dei sensi che fuorvia il loro cuore. Vincitore della Camera d'Or come miglior opera prima è l'israeliano Ajami, un racconto corale di persone che vivono a Jaffa, una città che è incrocio di cultura ebraica, musulmana e cristiana. Di personaggio in personaggio, si analizza la vita quotidiana in questo luogo in cui l'odio e la violenza sono i principali valori. Dopo l'applauditissimo Valzer con Bashir dell'anno scorso, un altro successo per il cinema israeliano. Il premio della Settimana della Critica è andato invece a Goodbye Gary Cooper del francese Nassim Amaouche, storia di un gruppo di persone che si ostina a vivere in un paesino ormai abbandonato, perfetto come scenario per un western contemporaneo. Tra gli abitanti c'è anche José, convinto di essere il figlio di Gary Cooper e che trascorre le sue giornate ad aspettare di vederlo tornare tra le strade di quella città fantasma. Vince infine nella sezione Un Certain Regard il greco Dogtooth di Yorgos Lanthimos, storia di tre figli cresciuti tra le alte mura di casa, senza influenza del mondo esterno. Unico contatto è con una vigilante che viene per esaudire i bisogni sessuali del figlio maschio. Un giorno però, la donna offre un giocattolo a sua sorella, e in cambio le chiederà qualcosa di inaspettato.

In preparazione un documentario su Amy Winehouse a Santa Lucia

E’ in preparazione un documentario sulla vita che Amy Winehouse sta conducendo a Santa Lucia. La cantante soul-jazz, come noto, si trova sull’isola caraibica –tranne una breve interruzione per sbrigare alcune faccende a Londra- da cinque mesi. Il documentario, riporta la rivista “People”, è a cura di Daphne Barak, intervistatrice israelo-statunitense specializzata in incontri con celebrità internazionali. La Barak si è recata a Santa Lucia ed ha trascorso alcuni giorni sia con Amy sia con suo padre Mitch. Gli incontri sono avvenuti sia a casa dell’artista, che avrebbe “una vita complicata”, sia presso lo studio di registrazione dove la Winehouse sta (lentamente) assemblando il suo terzo album.

Sharon Stone omaggia a Cannes Natasha Richardson

Presente al Festival di Cannes per l'evento "Cinema Against AIDS" promosso dall'amfAR, fondazione per la ricerca contro l'AIDS, Sharon Stone ha reso omaggio alla sua grande amica (e sostenitrice anche lei dell'amfAR) Natasha Richardson, scomparsa accidentalmente dopo una caduta dagli sci lo scorso 18 marzo. "Quest'anno abbiamo perso un angelo dalla nostro famiglia dell'amfAR", ha dichiarato visibilmente commossa l'attrice, "è stato uno di quegli eventi del caso che ti lasciano in uno stato di shock e di profondo dolore. Era una persona estremamente divertente, dolce ed elegante. Ha lasciato suo marito, due bambini sbalorditivamente belli e l'eterna missione di aiutarci a trovare una cura contro l'AIDS". Dopo il suo discorso, la Stone ha versato la cifra di 50.000 dollari per la Fondazione in onore proprio della Richardson, chiedendo a tutti di continuare questo loro grande lavoro. Tra gli invitati all'evento benefico c'erano anche Annie Lennox, Robert Pattinson, Robin Wright Penn, Emile Hirsch, Josh Hartnett, Marion Cotillard, Mike Meyers, Eli Roth e tantissimi altri. Per saperne di più sull'amfAr, potete visitare il sito ufficiale della Fondazione.
(Fonte: Entertainment Weekly)

Le ultime su Lady Madonna...

Blame it on Tatler
Le foto dal servizio "Blame it on Rio", realizzato da Steven Klein durante la leg brasilana dello Sticky & Sweet Tour, sono arrivate anche sull'edizione russa di Tatler magazine. Tatler pubblica in copertina la stessa foto apparsa sulla prima pagina di W, mentre il servizio è illustrato con quasi tutti gli scatti del portfolio. Negli ultimi tempi, molti giornali europei hanno riproposto lo stesso servizio, concentrandosi però sulle foto in cui Madonna appare insieme a Jesus Luz. Tatler, al contrario, pubblica anche le foto con gli altri modelli.
Mai sotto al sole
"Madonna è una mia paziente. Ha una pelle fantastica ed è anche molto disciplinata. Mi ascolta quando le dico di non prendere mai il sole. Ma non vi dirò a quali trattamenti si sottopone."
Il dottor Fredric Brandt a The Insider riguardo ai suoi consigli di bellezza per Madonna.
All'asta una foto dalla campagna LV
Sharon Stone è stata raggiunta da Bill Clinton e Harvey Weinstein in occasione del sedicesimo gala dell'amfAR - Cinema Against AIDS che si è tenuto ieri a Cannes. Per le aste di beneficenza di quest'anno, Robert Pattinson ha aiutato la Stone a piazzare una foto unica di Madonna scattata da Steven Meisel per la campagna Louis Vuitton. L'immagine è stata venduta a 30,000 euro. Come ricorderete, anche Madonna si unì a Sharon lo scorso anno, trovandosi a Cannes per la presentazione di "I Am Because We Are" al Festival.

Premio del Doppiaggio: quali sono le migliori voci italiane?

Si svolgerà il 5 giugno a Roma la terza edizione del Gran Premio Internazionale del Doppiaggio, l'evento che premia i migliori doppiatori italiani che quest'anno hanno prestato voce ai personaggi del grande schermo.
Sono state annunciate le nominations decretate dalla giuria ed è stato deciso che quest'anno vedremo battersi come miglior lavoro complessivo: Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher, The Millionaire di Danny Boyle e Milk di Gus Van Sant. Nelle categorie per i migliori personaggi troviamo invece, tra gli uomini, Richard Nixon di Frost/Nixon (Frank Langella/Luciano de Ambrosis), Walt Kowalski di Gran Torino (Clint Eastwood/Michele Kalamer), Harvey Milk di Milk (Sean Penn/Massimo Rossi), mentre tre le donne ci sono April Wheeler di Revolutionary Road (Kate Winslet/Chiara Colizzi), Christine Collins di Changeling (Angelina Jolie/Claudia Catani) e Suor Alysius Beauvier di Il dubbio (Meryl Streep/Maria Pia di Meo).
Le nominations (che vedono dominare, con 5 candidature totali, il film The Millionaire) saranno vagliate dalla giuria presieduta da Arnoldo Foà e composta anche da Francesco Pannofino, Giuliano Gemma, Elena Sofia Ricci e Claudia Gerini. Sarà inoltre possibile per gli utenti di internet assegnare un Premio Speciale del Pubblico. Come? Trovate ogni informazione al sito ufficiale dell'evento, con l'elenco completo di tutte le nominations delle 12 categorie.

PER MOTIVI DI SALUTE, AMY WINEHOUSE ANNULLA CONCERTO LONDRA

I fan di Amy Winehouse dovranno attendere piu' del previsto per tornare a vederla esibirsi in Inghilterra. L'inquieta cantante ha cancellato il concerto in programma al London's Shepherd's Bush Empire dopo una prolungata vacanza a St. Lucia, oscurata dalle notizie di problemi cardiaci. La 25enne vincitrice del Grammy, avrebbe dovuto cantare a Londra il 31 maggio, ma il suo manager ha diffuso un comunicato in cui ha espresso "rammarico" per l'annullamento. Winehouse si e' scusata con chi aveva gia' comprato i biglietti e ha assicurato che verranno rimborsati. L'artista britannica era stata ricoverata in ospedale dopo aver perso conoscenza in vacanza.

Vincent Cassel a Cannes con un nuovo look

21 maggio 2009 - Vincent Cassel alla conferenza stampa per presentare "À deriva", film del brasiliano Heitor Dhalia in concorso al Festival di Cannes.

Cannes 2009, il viaggio nel vuoto di Gaspar Noé

di Marco Agustoni
Il giovane Oscar e la sorella Linda, appena diciottenne, arrivano a Tokyo. Mentre il primo si guadagna da vivere spacciando, la seconda lavora come spogliarellista in un night club. Un infausto giorno Oscar viene ucciso, ma il suo spirito, memore della promessa di non abbandonare mai la sorella, rimane legato al mondo dei vivi e continua a vegliare su Linda, mentre visioni del passato e del futuro cominciano ad affollare la mente allucinata del fantasma.Con queste premesse narrative, Enter the Void di Gaspar Noé, pellicola in concorso al 62° Festival di Cannes, si preannuncia interessante soprattutto per lo stile visivo cupo e ardito che Gaspar Noé pare aver adottato. Del resto, il regista francese si è già fatto conoscere per le sue pellicole crude e per il gusto di sperimentare sia in fase di ripresa che di montaggio, come ha in passato dimostrato con il controverso Irréversible, con Monica Bellucci e Vincent Cassel, discusso soprattutto per le scene di violenza esplicita.Per questo suo nuovo film, Noé ha scelto l’esordiente Nathaniel Brown per il ruolo di Oscar, e Paz de la Huerta, di recente vista in Soffocare di Clark Gregg, per quello di Linda. Una curiosità riguarda la colonna sonora di Enter the Void, firmata nientemeno che da Thomas Bangalter, ovverosia una metà dei Daft Punk, il duo che assieme ad altri artisti ha lanciato, alcuni anni orsono, la scena della musica elettronica francese a livello mondiale.

I Muse svelano il titolo del nuovo album su Twitter!

Twitter è divenuto un vero e proprio must per artisti di ogni genere e nazionalità, possiamo affermare che sia trendy quasi quanto MySpace, facebook e tutte le altre social-diavolerie del momento. Se fino ad oggi erano stati attori come Demi Moore e il suo toyboy fidanzato Ashton Kutcher a guadagnarsi lo status di celebrities più attive sul sito di microblogging, ora anche cantanti e musicisti di grido pare ci abbiano preso gusto. Nelle ultime ore Mariah Carey prima ed i Muse poi hanno svelato via-twitter i titoli degli album a cui stanno lavorando, per la gioia dei fan e la disperazione delle “vecchie” riviste e televisioni che fino ad ora avevano goduto dell’esclusiva su questo genere di annunci. La prossima fatica discografica di Mariah (della quale vi abbiamo recentemente raccontato) si intitolerà “Memoirs of an imperfect angel”. Quanto a Matthew Bellamy e compagni invece, l’atteso successore di “Black Holes and Revelations” sarà…rullo di tamburi…“The Resistance”. Questo è quanto, al momento. Per saperne di più continuate a leggere SoundsBlog oppure fate un giro su Twitter, questo è il canale dei Muse.
"The Resistance" è il titolo del nuovo disco dei Muse. La rivista NME ha riportato che l'annuncio è stato fatto questa mattina sulla pagine Twitter della band. Matthew Bellamy e soci stanno lavorando al follow-up di "Black Holes And Revelations" (2006) dallo scorso anno, tra Milano e Como. Il set sarà prodotto dai Muse e mixato da Mark 'Spike' Stent (Oasis, Depeche Mode). Il frontman del gruppo aveva affermato che era stata recluta un'orchestra per le registrazioni, descrivendo il disco 'sinfonico'. L'album dovrebbe uscire a settembre.
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