From Madonna World...

Lo store di Madonna apre le porte all'Hi-Tech!
Ci sono dei nuovi gadget sul Madonna Official Store, in perfetto tempismo per le feste. Questo Natale potrete personalizzare i vostri cellulari, lettori mp3 elaptop con i nuovi skin di Madonna.
Sono disponibili le mascherine per IPhone, iPod e laptop con le foto dai servizi per "True Blue" e da quello di Give It 2 Me, che figura in elenco come "Vogue".
Si tratta di skins 'attacca e stacca' realizzati su vinile di qualità, e pertanto possono essere facilmente rimossi senza lasciare residui di colla.
Li trovate sul Madonna Official Store.
Parola di Maripol
"Non ho mai visto Madonna fumare sigarette come gli altri. Non si è mai fatta di coca. Ecco perchè è Madonna, ecco come è riuscita a diventare così grande. Lei ha sempre il controllo."
Parola di Maripol, che commenta una delle sue foto di Madonna scattata alla Danceteria nel 1983, ora in mostra per "Who Shot Rock & Roll: A Photographic History, 1955 to the Present", l'esposizione organizzata dal Brooklyn Museum.
"Questa foto è comunicativa. E' come se lei ci dica 'Guardatemi. Non sono famosa ma lo diventerò'. Non era solita bere, ma le piaceva il Martini. Non credo fumasse nemmeno. Le misi la sigaretta in mano perchè le dava quel certo tono."

Locandina italiana per E' Complicato

Vi mostriamo in esclusiva la prima locandina italiana di E' Complicato, la divertente commedia con Meryl Streep e i due nuovi presentatori degli Oscar 2010, Alec Baldwine Steve Martin!

Abbiamo pubblicato su BadPoster, in esclusiva, la prima locandina italiana di E' Complicato, la commedia di Nancy Meyers che negli Stati Uniti arriverà a Natale.

Il film segue le vicende di Jane (Meryl Streep), madre di tre figli ormai grandi che gestisce un ristorante a Santa Barbara. A dieci anni di distanza dal divorzio, la donna ha instaurato un rapporto di amicizia con l'ex marito, l'avvocato Jake. Ma quando Jane e Jake si trovano insieme fuori città per la laurea del figlio la situazione si complica. Un innocente pranzo insieme riaccende la passione tra i due e e Jane si trova nella scomoda posizione dell'amante dell'ex marito, sposato in seconde nozze alla giovane Agness. Nel cast assieme alla Streep i due presentatori degli Oscar di quest'anno:Steve Martin e Alec Baldwin.

Potete vedere il poster cliccando sulla miniatura a lato.

E' Complicato uscirà il 19 marzo 2010 in Italia.

Glastonbury 2010: Prime indiscrezioni

Si rincorrono voci e indiscrezioni per l'edizione 2010 del festival di Glastonbury, uno dei più importanti d'Inghilterra: l'edizione 2010 sarà particolarmente importante, in quanto ricorre il 40° anniversario.
Al momento, risulta confermata la partecipazione degli U2: il gruppo di Bono suonerà la sera del 25 giugno, e in 32 anni di carriera sarà per loro la prima volta che partecipano al festival.
A differenza degli U2, non ci sarà David Bowie: lo stesso "Duca Bianco", tramite il suo sito ufficiale, ha smentito le voci che vedevano come probabile una sua partecipazione.
Ancora nessuna conferma ufficiale, invece, per i Muse, la cui partecipazione al festival è stata ventilata sul Twitter del presentatore inglese Jonathan Ross, che ha parlato con loro nel dietro le quinte del suo show, durante il quale il gruppo era ospite.

Madonna è morta? Una bufala su Wikipedia!

Il 29 novembre 2009 la cantante viene rinvenuta morta nella sua casa di New York alle ore 13:50, sono ancora sconosciute le cause della sua morte.”

Non è una mia dichiarazione. Non è nemmeno lo stupido tentativo di far leggere questo articolo e farlo arrivare in vetta a qualche classifica di qualche social news, ma è quello che effettivamente possiamo leggere tra le pagine di Wikipedia:

Madonna Louise Veronica Ciccone (Bay City (Michigan), 16 agosto 1958 – New York, 29 novembre 2009) è stata una cantautrice, attrice ma anche scrittrice, regista, ballerina e produttrice discografica e cinematografica pornostar statunitense, molto popolare in tutto il mondo sin dagli anni ottanta.”

Momento di stupore. Un semplice ricerca del nome di battesimo della cantante si trasforma in qualcosa che non capisco: nessun telegiornale ne parla, tra le notizie ansa non viene detto nulla.

Probabile che sia una grandissima bufala che per la maggior parte dei navigatori non scoprirà nemmeno, ma come è possibile che Wikipedia non controlli istantaneamente la fondatezza di certe affermazioni?

Questa una preview della pagina sotto accusa, nella speranza che la bufala non porti effettivamente sfiga alla cantante ( e che nel frattempo wikipedia non se ne sia già accorta permettendovi di leggere con i vostri occhi).

Download Chris Isaak Files from Generalsearch

Romain Duris on jessesnudecelebs

Edward il vampiro: l'evoluzione del mito

Guardando l’Edward Cullen della saga di Twilight, giunta al suo secondo capitolo, New Moon, attualmente nelle sale, verrebbe da dire: “Non ci sono più i vampiri di una volta…”

Senza alcuna offesa per il fascinoso Robert Pattinson, che presta il volto sullo schermo al personaggio creato da Stephenie Meyer, e per le sue numerose ammiratrici, non si può non evidenziare un cambiamento sostanziale nella rappresentazione cinematografica del mito del vampiro. Il fascino, l’attrazione da esso suscitati rimangono, senza dubbio, immutati, così come l’aura d’indefinita pericolosità che lo circonda. Tuttavia, questa figura leggendaria sviluppata a partire dal terribile Conte Dracula ideato dallo scrittore inglese Bram Stoker nel 1897, ha perso progressivamente la malvagità, l’orrore puro che la caratterizzavano nelle pellicole del passato.L’aristocratica superiorità del conte, e della razza dei vampiri in generale, chiamata a sostituire gli esseri umani al vertice della catena alimentare, ha lasciato il posto alla malinconia e al senso di solitudine dei membri di questa specie a parte, conseguenze dirette dell’essere gli unici immortali in un mondo di mortali. Depressione, paura di essere incompresi e, di conseguenza, soli, terrore non esercitato sugli altri ma subito da parte di questi ultimi a causa della propria diversità: queste le caratteristiche predominanti del vampiro moderno.

Elementi introdotti, anni prima di Twilight, da due straordinarie pellicole: Martin (Wampyrnell’edizione italiana) di George A. Romero e The addiction di Abel Ferrara.
Nel primo, del 1976, il vampirismo è considerato alla stregua di una malattia che non ha nulla a che vedere con la mostruosità e la crudeltà storicamente attribuite agli immortali signori della notte. Anzi, Romero ci dice, puntando, come suo solito, il proprio sguardo «di genere» sulla realtà sociale che lo circonda, che esse sono insite nella natura degli esseri umani cosiddetti «normali», la cui incomprensione verso il diverso sfocia inevitabilmente, tra temente nella violenza.Prospettiva analoga per la pellicola di Ferrara, sottolineata dal titolo che richiama esplicitamente la «dipendenza» dalle droghe e la misera condizione di chi ne è affetto. Kathleen Conklin, la giovane studentessa trasformata in vampiro interpretata da Annabella Sciorra, vede se stessa come una vittima di tale malessere, dal quale cercherà una via di fuga, una forma di redenzione che la purifichi dai peccati commessi in risposta al suo bisogno malato. Ma non sarà facile, in un mondo in cui speranza è una parola vuota e il male è una malattia dalla quale è quasi impossibile guarire.

Martin e Kathleen: due vampiri che, come l’Edward di Twilight, suscitano affezione e compassione nello spettatore, in luogo di ripugnanza e terrore.

Indubbiamente, siamo lontani anni luce dallo spaventoso Max Schreck (letteralmente «massimo orrore») del Nosferatu il vampiro realizzato dal maestro tedesco Friedrich Wilhelm Murnau nel 1922. O dall’ancor più raccapricciante Klaus Kinski del remake, Nosferatu il principe della notte, firmato Werner Herzog a più di mezzo secolo di distanza dall’originale.
In entrambi, il vampiro è sinonimo di malvagità e terrore, un parassita che non ha nulla a che vedere con il mondo degli uomini, prede indifese delle quali cibarsi, anche se hanno il volto angelico e affascinante di Isabelle Adjani. Un viso pallido e spaventoso, con occhi infossati nelle orbite e orecchie a punta, risplende nell’atmosfera cupissima delle due pellicole, entrambe private di ogni forma di consolazione per lo spettatore, invischiato nel nichilismo e nella crudeltà delle immagini che gli scorrono davanti (soprattutto il film di Herzog è stato per anni un punto di riferimento fondamentale per l’iconografia del conte succhia sangue).

Il senso d’inquietudine del Nosferatu espressionista verrà lievemente smussato dalla caratterizzazione che Bela Lugosi offrirà del personaggio in Dracula, nel 1927. I capelli «imbrillantinati» e lo sguardo magnetico dell’attore ungherese, enfatizzato da precise scelte di regia, testimoniano la volontà di Tod Browning (che raggiungerà la piena notorietà cinque anni più tardi con il bellissimo e, per certi aspetti, maledetto Freaks) di focalizzare la propria attenzione sulla malinconica esistenza del vampiro e sul fascino, pur sempre macabro s’intende, di un assassino spietato che attrae irresistibilmente le sue vittime come fa la luce con la falena.
Nonostante l’impostazione estetica del film di Browning si discosti, in parte, da quella ben più marcatamente horror di Murnau ed Herzog, il peso del dover portare sullo schermo un personaggio così mostruoso (unito a scelte discutibili che ne compromisero la carriera) avrà nefaste conseguenze sulla vita privata e la psiche di Lugosi, che morirà morfinomane in una villa cinta da un cancello sormontato da pipistrelli scolpiti, prima di esser sepolto con indosso il mantello di Dracula.

Spetterà alla Hammer Film Production, negli anni ’50, il compito di riportare il celebre conte alle sue terrorizzanti origini, affidando il ruolo all’imponente Christopher Lee in Dracula il vampiro, pellicola segnata da quel carattere gotico che farà la fortuna della casa di produzione britannica. Lee porta sullo schermo un vampiro nuovamente sanguinario e crudele, carismatico e privo di scrupoli. Il film ha uno dei suoi punti di forza nel duello tra Dracula e il cacciatore di vampiri Van Helsing, che si trasforma in un duello di bravura tra i due rispettivi attori: Lee, da un lato e Peter Cushing, dall’altro.
Elementi che hanno reso Dracula il vampiro uno dei film più memorabili nella storia del cinema horror, punto di riferimento per molteplici produzioni future incentrate sul principe delle tenebre.

Questo, almeno, fino al 1992, anno dell’arrivo nelle sale di Bram Stoker’s Dracula.

Fin dal titolo, la pellicola di Francis Ford Coppola si propone come la più fedele trasposizione del romanzo e, in effetti, dal punto di vista dell’intreccio narrativo e per il ruolo centrale riconosciuto, per la prima volta sul grande schermo, ai diari dei protagonisti (il libro appartiene, infatti, alla categoria dei romanzi epistolari), l’intento può dirsi raggiunto. Tuttavia, il regista americano imprime una svolta fortemente romantica alla propria rappresentazione di Dracula, con l’introduzione di una novità sostanziale rispetto alla trama dell’originale letterario. Il personaggio di Mina Harker (Winona Ryder), oggetto del desiderio del conte interpretato daGary Oldman (dopo la rinuncia di Daniel Day Lewis, impegnato sul set de L’ultimo dei Mohicani), si scopre essere la reincarnazione dell’amore perduto del vampiro, rimpianto da quest’ultimo per tutti i secoli della sua vita immortale.
Ancora una volta, come con Lugosi, la malinconica solitudine e l’affascinante diversità del vampiro ne oscurano l’intrinseco orrore cancellandone, stavolta in maniera decisa, la malvagità.

Il film di Coppola, sontuoso nella messa in scena ma freddo nella sua indecisione tra horror e melò, diventerà il nuovo modello cinematografico per la raffigurazione del vampiro, prontamente evidenziato, due anni dopo, da Intervista col vampiro di Neil Jordan.
Il confronto tra Louis (un Brad Pitt agli esordi), vampiro pieno di rimorsi e rancore per la sua infelice condizione di non-vita, ed il perfido Lestat (Tom Cruise, in una delle interpretazioni migliori della sua carriera), che, al contrario, trae un piacere profondo dal togliere la vita agli inferiori esseri umani, è la perfetta sintesi dello scontro tra le due differenti visioni di quest’icona leggendaria.

A giudicare dal successo straordinario che circonda la saga di Twilight e il suo impacciato, pensieroso protagonista, non è molto difficile capire quale delle due abbia vinto, per il momento, questa battaglia dell’immaginario.

http://www.moviesushi.it/html/speciale-The_Twilight_Saga_New_Moon_Edward_il_vampiro_l_evoluzione_del_mito-3828.html

Concerti, a settembre il tour di Amy Winehouse?

Pare piuttosto sciocco disquisire ora, che deve ancora arrivare Natale, di un tour che, se si farà, non sarà effettuato prima del prossimo settembre. Ma in Gran Bretagna stanno prendendo la cosa maledettamente sul serio perché Amy Winehouse, il personaggio pubblico che nell'immaginario collettivo ha preso decisamente il posto di Pete Doherty, tranne qualche rara data isolata non effettua tour dalla fine del 2007. A rivelare quelle che sarebbero le intenzioni di Amy ha provveduto, visto che la cantante lesina le dichiarazioni, la sua figlioccia. La ragazza, Dionne Bromfield, 13 anni, e peraltro già un album all'attivo, ha detto che la sua madrina vuole portarla con sé. "Per ora sono ancora troppo giovane", ha affermato Dionne. "Ma l'anno prossimo, verso settembre, dovrei essere in grado di fare da supporter ad una certa persona". Dionne, il cui disco d'esordio è stato pubblicato dall'etichetta che Amy ha messo in piedi per l'occasione, ha anche zittito le voci secondo le quali la madrina starebbe per risposare l'ex marito Blake Fielder-Civil. "Non ascoltate quel genere di voci", ha detto, "sono tutte bugie. E' felice senza di lui".

Lupin4th New Videogallery! FuckOff! :-)

Photos by: Pitou - Serge "Big" Barden - Murdok - Margot Mine - Lupin - Alberto Coulter
Videoedit by Alberto Coulter

Cher in silenzio per i diritti LGBT

Lo scorso 4 novembre lo Stato della California, governato da Arnold Schwarzenegger, ha approvato la “Proposition 8”, una proposta di modifica della Costituzione dello stato per proibire le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Una vera e propria rivoluzione nell’ordinamento dello stato americano che, fino ad ora, era stato tra quelli in cui le unioni civili erano ammesse e che, grazie alla presenza tra i suoi residenti di tante star internazionali, aveva anche avuto una maggiore visibilità su queste tematiche. Il passo indietro del governatore Schwarzenegger ha le sue radici nella quasi totale indisponibilità tra i conservatori (schieramento politico a cui l’ex attore appartiene) ad ammettere la possibilità di unioni civili che non siano quelle “tradizionali” tra un uomo e una donna. E mentre l’intero paese vive ormai da un anno l’esperienza di essere governato da un ciclone di innovazione come il presidente Obama, lo stato più glamour degli USA sottrae ai suoi cittadini un diritto già in precedenza acquisito con tante difficoltà. Le proteste in seguito a questa decisione sono state moltissime, così come le iniziative per mostrare il proprio dissenso nei confronti di un simile arretramento: tra le più incisive c’è la campagna promossa dal fotografo delle star Adam Bouska, in collaborazione con il suo partner Jeff Parshley, intitolata “NoH8”, ossia “No Hate”, contro l’odio che secondo il fotografo si cela dietro provvedimenti di questo tipo, ritenuti omofobi e più attenti a coltivare la paura negli elettori conservatori che a estendere i diritti civili a tutti i cittadini. “NoH8” è una campagna fotografica che ha coinvolto diversi personaggi celebri, ma anche tantissima gente comune invitata a mandare i propri scatti: i soggetti, ritratti nelle foto, hanno un pezzo di nastro adesivo grigio che chiude loro la bocca, e il logo della campagna disegnato su una guancia (o ovunque essi lo abbiano preferito). Una protesta silenziosa ma capillare contro le discriminazioni e l’odio omofobo. Alla campagna hanno aderito, tra gli altri, la star internazionale Cher, indistruttibileicona gay e madre di Chastity Bono, attrice, musicista, scrittrice e militante per i diritti LGBT che solo pochi mesi fa ha annunciato la sua decisione di diventare uomo, sottoponendosi al complicato percorso che segna il cambiamento di sesso e rinascendo con il nome di Chaz. Anche le sorelle Kardashian, popolari star dei reality statunitensi, hanno prestato la loro immagine alla campagna, assieme ad altri volti noti della televisione americana, da Kristin Cavallari a Shanna Moakler, da Aubrey O’Day aOlesya Rulin. Indipendentemente dal loro orientamento sessuale, queste adesioni mostrano come il tema dei diritti civili per la comunità LGBT stia a cuore a una parte consistente di americani.