Crisi per James Bond e la MGM...

...ma anche per tanti mass media, che hanno affrontato i problemi economici della società e il blocco della produzione con la solitasuperficialità e tanti rumour non confermati...
Mettere assieme economia e un titolo popolare come James Bond significava senza dubbio creare grossi problemi alla stampa italiana, che ovviamente non ha mancato di offrire il 'meglio' di sé. Così, la notizia della sospensione del nuovo film di James Bond è stata affrontata in maniera decisamente discutibile (a parte, è giusto ricordarlo, Elena Nieddu sul Secolo XIX, che ci ha regalato un pezzo efficace e senza sbavature). Intanto, molti hanno parlato di crisi mondiale, come se i problemi dell'economia planetaria si riflettessero sulla MGM, che invece da tempo non riesce a far quadrare i conti.
Lo hanno fatto il sito de Il sole 24 ore, La Voce e Borsa Finanza (annamo bene, se le dicono loro queste cose), ma anche Silvia Maria Perfetti della Stampa, che ci regala anche questo:
"Con la sospensione di «Bond 23» sfuma anche per il momento il sogno di Lady Gaga. Solo qualche settimana fa infatti era circolata la notizia che la superstar newyorkese di origine calabrese, al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta, avrebbe interpretato il tema musicale del nuovo 007 in barba ai suoi celebri colleghi Amy Winehouse e Michael Bublé, anch’essi in lizza per l’incarico. Ma niente paura: come ben sanno i fan di 007, il domani non muore mai."

Inutile dire che siamo nel campo dei rumour più fantasiosi, fermo restando che i sogni diLady Gaga probabilmente sono un po' diversi (e peraltro ha origini siciliane, non calabresi). E sempre lo stesso articolo della Stampa (insomma, lo avrete capito, è un capolavoro) è uno di quelli che dà credito alla voce (assolutamente non confermata) che vorrebbe nel cast Rachel Weisz (che nel pezzo si sostiene possa essere il capo della Spectre). Giusto per non farsi mancare niente, si riporta ancora il falso rumour di Freida Pinto, già strasmentito. A dare per scontata la presenza della Weisz anche Il mattino e Libero (che correda l'articolo con una sua foto enorme).
E a proposito di Giorgio Carbone su Libero, sostiene che "Quantum of solace, l’ultimo (per ora) episodio, ha incassato più di ogni altro film bondiano, da Sean Connery ai giorni nostri". Già paragonare gli incassi di Sean Connery con quelli di Craig senza considerare l'inflazione è pratica abbastanza discutibile, ma in realtà Casino Royale aveva ottenuto 8 milioni di dollari in più di Quantum of Solace (594 milioni contro 586).
Tanta confusione nel pezzo di Repubblica di Silvia Bizio. Intanto, si dice "L'intervento che Tom Cruise e Paula Wagner hanno compiuto pochi anni fa per salvare e rilanciare la MGM", ovviamente confondendola con la United Artists. Poi si parla di incassi tiepidi (falso) perQuantum of Solace e che il film ha raccolto 500 milioni di dollari nel mondo (se ne dimenticano 84, non un'inezia). Infine, rivelazione choc (ma che sa tanto di indiscrezione letta sul Sun):

"Il film sarebbe stato la canzone (non era il 'canto'? NdR) del cigno per Jude Dench come M, probabilmente vittima di ingegneria genetica e influenza suina".

Ma un po' di antrace non ce lo vogliamo mettere, giusto perché tutto fa brodo?
Come detto, quando si parla di economia i nostri giornalisti vanno nel pallone. Per esempio, su Trovacinema si è scritto:

"Nonostante lo scorso anno la MGM abbia prodotto (con accordi di coproduzione con altri studi) tre titoli di successo: il remake di 'Fame', 'The pink panther 2', 'The taking of Pelham 123'

In realtà, se questi sono i successi (tutti film che hanno ottenuto meno di quanto si pensasse, anche se Fame - Saranno famosi i costi sicuramente li ha recuperati), abbiamo capito tutti perché la MGM sia in crisi. Non oso pensare ai flop...

Sky tende all'apocalittico come neanche in un romanzo di Dan Brown:
"Potrebbero essere questo l'orazione funebre per l'agente segreto più famoso della storia del cinema. A pronunciarle sono stati Michael G Wilson e Barbara Broccoli, executive della Eon Production che ha prodotto tutti e 22 i film della serie usciti finora, sin dallo storico Licenza di uccidere datato 1962.
"Insomma, la crisi finanziaria in cui versa l'Mgm potrebbe mettere la parola fine alle avventure cinematografiche del personaggio nato dalla fantasia di Ian Fleming.

Ma ci piace pensare che la perla migliore oggi la offra Deborah Ameri sul Mattino:

"Si teme che l'attore (Daniel Craig, NdR), che ha rivitalizzato la figura di Bond al cinema, potrebbe decidere di rinunciare al ruolo se lo stop delle riprese durasse troppo a lungo. E c'è già chi sarebbe pronto a sostituirlo. Secondo i bookmaker i papabili sarebbero Christian Bale, Will Smith e Sam Worthington, il protagonista di Avatar."

Ora, non so francamente che droghe prendano i bookmaker, ma scrivere una cosa del genere significa non aver capito nulla di come funziona la saga di Bond, che prende sempre attori non molto famosi e li fa diventare delle star. Non ha senso ingaggiare dei divi costosissimi, così come per loro (Will Smith che si mette in fila ad aspettare che la MGM si risani? Ma andiamo...) non conviene rimanere coinvolti in queste produzioni. E adesso, aspettiamo qualche altra voce assurda...