Black Swan: pazzia, piume e un bacio tra la Portman e la Kunis

Sebbene qualcuno può essere scoraggiato nel vedere Black Swan di Darren Aronofskyperché è un film incentrato nel mondo del balletto, dopo aver visto il primo trailer uscito ieri per la Fox Searchlight, non potrà fare a meno di cambiare idea.
Lo stile del regista (L'albero della vita, The Wrestler) è certamente riconoscibile in questo video dai toni sovrannaturali in cui vengono presentati i protagonisti del film interpretati daNatalie Portman, Mila Kunis e Vincent Cassel. La voce fuori campo della Portman introduce il pubblico nelle atmosfere sinistre di questo thriller che ricorda le opere di Roman Polanski.
Il film racconta la storia di Nina (Portman), una ballerina in una compagnia di balletto di New York City la cui vita, come per tutti quelli della sua professione, è completamente consumata dalla danza. Vive con sua madre Erica un'ex ballerina (Barbara Hershey), che sostiene con zelo l'ambizione professionale della figlia. Quando il direttore artistico Thomas Leroy (Vincent Cassel) decide di sostituire la prima ballerina Beth MacIntyre (Winona Ryder) per la produzione d'apertura della nuova stagione, Il lago dei cigni, Nina è la sua prima scelta. Ma Nina ha una concorrente: una nuova ballerina, Lily (Kunis), che impressiona Leroy. Il lago dei cigni richiede una ballerina che può interpretare sia il Cigno Bianco con l'innocenza e la grazia, e il cigno nero, che rappresenta astuzia e sensualità. Nina si adatta al ruolo del Cigno Bianco perfettamente, ma Lily è la personificazione del cigno nero. Mentre le due giovani ballerine espandere la loro rivalità in una contorta amicizia, Nina comincia a entrare sempre più in contatto con il suo lato oscuro con una temerarietà che minaccia di distruggerla.
Black Swan verrà presentato in anteprima mondiale alla 67. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e al Toronto Film Festival. Il film verrà distribuito nei cinema americani dal primo dicembre.
Nel 1979 lo scrittore Edward Stewart pubblicava “Ballerina”, un discreto romanzo ambientato nel mondo della danza che vedeva due giovani promesse – migliori amiche e rivali – contendersi il ruolo di prima ballerina nello spettacolo finale. Quelle pagine ispirarono Carol Heikkinen a scrivere la sceneggiatura di Il ritmo del successo che usciva esattamente vent’anni dopo Fame, padre di tutti i film sul balletto.
E se persino Robert Altman si è lasciato convincere a dirigere un’opera su un gruppo di ballerini (The Company), Darren Aronofsky promette di stravolgere i canoni del genere con Black Swan, un drama-thriller soprannaturale o psicologico (a voi la scelta) che racconta la storia di una ballerina del New York City Ballet, Nina (Natalie Portman), in perenne competizione con la rivale Lilly (Mila Kunis), personaggio di origini russe che potrebbe essere solo frutto dell’immaginazione di Nina.
Dopo aver narrato la ballata del lottatore errante e guadagnato la candidatura all’Oscar con The Wrestler Aronofsky lascia il ring per il palcoscenico e osservare, da dietro le quinte del celebre balletto musicato da Tchaikovsky (di cui il cigno nero rappresenta il terzo atto), l’antagonismo tra due corpi perfettamente in bilico sulle punte. Corpi che arriveranno a sfiorarsi in una scena sensuale che vede le due attrici protagoniste scambiarsi un bacio saffico creando ulteriori dubbi su chi tra le due sia reale e chi immaginaria. Se la trama di Black Swan lascia spazio al mistero, nell’esplorare i meccanismi della mente umana il regista di Requiem For A Dream sembra essere interessato a fissare l’obiettivo su quello che accade a una persona quando raggiunge l’apice della sua carriera. Nina è una ballerina tecnicamente perfetta ma teme Lilly perché pur non essendo altrettanto preparata è un talento naturale ed è guidata da una passione irrefrenabile che lei sa di non avere.
Lilly rappresenta tutto quello che Nina vorrebbe essere e il suo improvviso arrivo la metterà in crisi, mandando poco alla volta il suo mondo in rovina. Ed è qui che la mente entra in gioco, creando una spirale distruttiva che condurrà Nina verso gli inferi nel momento in cui cercherà di tirare fuori il suo lato oscuro per poter interpretare il cigno nero.