R.E.M. - Murmur (1983, IRS)

Sebbene i REM siano soprattutto una band da singoli, capace di sfornare con regolarità una sequenza impressionante di canzoni da ricordare (e magari da collezionare in un’antologia), non è azzardato sostenere che il loro esordio su 33 giri, "Murmur", sia stato uno dei capolavori della storia del pop, ma soprattutto il disco che forse più di ogni altro ha cambiato le coordinate della musica "alternativa" degli anni 80. E' proprio con questo lavoro - oggi probabilmente assai più innocuo di quanto potesse apparire all'epoca - che il concetto di "musica alternativa" troverà negli Stati Uniti un formidabile veicolo di diffusione, cominciando a influenzare, di lì a poco, anche la produzione "mainstream".
In un panorama musicale affollato di elettronica patinata, di hard-rock dozzinale e di rigurgiti nostalgico-punkeggianti (sempre enfatici, anche nei casi migliori, come quello degli U2) il gruppo di Athens (Georgia) traccia una sua peculiare via al successo, che imbocca sobri binari acustici, e passa attraverso il recupero di certe sonorità "sixties" (Byrds, Who e Velvet Underground su tutti), combinate con il punk e la new wave (Patti Smith, Wire, Gang Of Four). [...]
Claudio Fabretti su ondarock.it
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