Madonna, una passione per il cocco...

Una delle storie più curiose della settimana è apparsa ieri sulle pagine del New York Post:
Madonna ama così tanto l'acqua di cocco che ha deciso di investire 1.5 milioni di dollari nelle azioni di una delle società leader del settore, la stessa che ha conquistato New York e Hollywood con la sua acqua di cocco, si legge sul New York Post.
Guy Oseary, il manager della cantante, ha dichiarato in esclusiva a On the Money che la superstar ha deciso di investire nel prodotto dopo avere letto un articolo apparso proprio sul Post.
Lo stesso Oseary ha delle quote della compagnia, la Vita Coco di New York, insieme ad altri personaggi famosi come Mathew McConaughey, Demi Moore, e Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers. Tutti hanno investito sulla società, anche se in maniera meno incisiva rispetto a Madonna.
Stando a quanto ha raccontato Oseary, Madonna ha iniziato a bere l'acqua di cocco l'anno scorso - durante il suo ultimo tour mondiale. E a quanto pare, ha già iniziato a dare suggerimenti creativi alla compagnia, che secondo lei dovrebbe produrre anche dei ghiaccioli al cocco.
Madonna è così entusiasta del succo di cocco che durante lo Sticky & Sweet tour lo beveva tutti i giorni, e si dice anche che presto potrebbe fare un secondo investimento.
Oseary ha dichiarato che lui e Madonna sono interessati alla parte finanziaria dell'attività, perchè si tratta di una società indipendente - i produttori sono anche proprietari delle coltivazioni. "Il fatto che siano rimasti indipendenti è ammirevole."

Successi del passato: Coldplay-The Scientist

Anche Madonna, Beyonce e Lady Gaga hanno un Avatar

Post dedicato all’Avatar Mania che ha contagiato anche il magazine Rolling Stone che ha creato le versioni avatarizzate degli artisti del music biz. Ecco allora gli avatar di Britney, Madonna, Beyonce, Jay-Z, Lil Wayne, Bono e Lady Gaga. Clicca qui per gli altri

Christina Aguilera - Bionic (Official Full Promotion Video)

R.E.M. fan 30!

Il prossimo 5 aprile saranno 30 anni dalla nascita di una delle band più amate (e criticate, e chiacchierate...) del rock. A partire, ovviamente, dal suo leader, da sempre nell'occhio del ciclone fra sessualità multilaterale, amicizie dolorose, buona musica e presunte malattie. Ora anche un libro fotografico rende omaggio ai "Rapid Eye Movement"... di Matteo Cioffi
Quando a soli 16 anni, dopo aver letto la recensione sul “Village Voice”, ho ascoltato per la prima volta questo album, sono rimasto estasiato e ho pensato: è tutto incredibilmente vero! Da allora la mia vita non è stata più la stessa». Folgorato sulla strada di “Horses”, l’opera prima di Patty Smith, ha illuminato Michael Stipe. È stata proprio la regina del punk a stelle e strisce a spingere questo giovanotto dall’aria malinconica, nato nel 1960 ad Athens, città della Georgia, a dare vita, insieme a tre amici concittadini tutti appassionati di musica, a una delle band musicali più importanti della storia del rock. Sì, i mitici R.E.M.: 14 dischi all’attivo, trent’anni di carriera, milioni di fan. E ora anche un bellissimo libro fotografico: “Hello” (Isbn edizioni): la loro vita documentata in più di 150 scatti, eseguiti dal fotografo David Belisle che li ha seguiti passo passo negli ultimi sei anni (in queste pagine, alcune immagini concesse a noi di Velvet). Osannati, ma anche spesso criticati, i R.E.M. dividono da sempre critica e pubblico. Una spaccatura creata fin dal 1983, quando viene inciso “Murmur”, una dozzina di ballate “sospirate” (la parola data all’album significa appunto “mormorio”), intrise di vitalità sonora, in un contesto armonico e graffiante al tempo stesso. «Eppure a noi sembrava solo di divertirci e di fare un gran fottuto casino», racconta Stipe. La sua voce nasale si integra magnificamente con la chitarra folleggiante di Peter Buck, il basso sincopato di Mike Mills e la batteria ritmata di Bill Berry. La critica applaude, ma non si sbilancia. Delude la seconda prova: “Reckoning”, di cui si narra sia stato registrato in tempi record (soli 12 giorni?). Esce vincente solo la voce di Stipe. L’avventura sembra già giunta al termine, quando ecco che la band dal 1985 al 1988, ovviamente oscillando tra alti e bassi, registra ben quattro album, tra cui “Document”, dove spicca la traccia “The One I Love”, il primo singolo dei R.E.M. a entrare nella chart inglese. Ancora Stipe: «Il titolo è un mio sfizio, volevo scrivere una canzone con la parola amore, cosa che non avevo mai fatto prima». Né fino ad allora la band aveva assaggiato il successo vero, che piomba loro addosso nel 1991 con “Out of Time”, il loro capolavoro da 15 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo, decisamente più mainstream rispetto ai lavori precedenti e trainato da un singolo che farà storia: “Loosing my Religion”. L’album ha una forte connotazione politica e sociale con testi dichiaratamente contrari alla guerra e a favore della tutela ambientale. L’impegno ha sempre fatto parte della loro storia. Ed è vivo ancora oggi, soprattutto in Stipe, agguerrito sostenitore di Barack Obama. «È l’uomo giusto per ridare fiducia alla politica. Se non avesse vinto le elezioni avrei abbandonato gli Usa e sarei andato a vivere in un altro Paese». I R.E.M. piacciono, “ma sono troppo commerciali”, si sente dire da più parti. Ecco allora l’ennesimo colpo inaspettato: nel 1992 esce “Automatic for the People”, opera struggente dove il concetto della morte aleggia prepotente.
E da lì a poco, Stipe perderà due cari amici: River Phoenix e Kurt Cobain. Proprio con il leader dei Nirvana progettava un album: «Sarebbe stata una via di uscita al totale casino che aveva in testa», confessa Stipe con un po’ di amarezza. La tristezza di quel periodo si ritiene provocata dalle sue condizioni fisiche: non appare in grande forma, c’è chi afferma che sia affetto da Aids, notizia subito smentita, mentre continuano a rincorrersi le voci su una sua presunta omosessualità. Va detto: il gossip piace a Stipe, che ha sempre la risposta pronta condita da un tocco di sottile ironia. «Non mi considero né etero, né gay, né bisessuale: sono semplicemente attratto da tutte le opportunità allo stesso modo». E ancora, a chi dichiara la sua sieropositività: «Sono magro, lo sono sempre stato, ho capelli strani e una brutta pelle: ma non credo che questo sia sufficiente a creare un caso, no?». Bando alle ciance, ciò che conta nei R.E.M. è la musica: con “Monster”, propongono un mix di suoni e generi diversi tra loro, mentre nel 1996 esce l’antologico “New Adventures in hi-fi”, dove nel singolo “E-bow the Letter”, Stipe corona un sogno duettando con Patty Smith, la sua musa di sempre e con la quale nel 2007 si trova a spartire il palco per ritirare la tessera onoraria della Rock and Roll All of Fame. I quattro amici diventano tre con l’uscita di “Up” (1998), il primo album orfano della batteria di Berry, che deve tristemente abbandonare la band per motivi di salute. Non vi farà più ritorno, se non qualche anno dopo in occasione di una breve performance al matrimonio di un amico comune. Senza il batterista storico il risultato è al di sotto delle attese, così come la sua assenza si fa sentire nei cupi “Reveal” (2001) e in “Around the Sun “(2004). La band ha di nuovo il dito puntato contro, dopo questi passi falsi. C’è bisogno di una scossa per ripartire di slancio e riconquistare i fan. E ciò non può che avvenire con un album chiamato, appunto, “Accelerate”, nel quale rispolvera quelle melodie rock del loro esordio. Un inno not politically correct: «“Accelerate” comunica energia e anche rabbia: da cittadini americani è difficile non essere arrabbiati per quel che ha fatto il governo negli ultimi otto anni». Sì, siamo all’era Bush. Ai giorni nostri. I R.E.M. sono già al lavoro da alcune settimane su un nuovo progetto, prodotto da Jacknife Lee, lo stesso di “Accelerate”. Tutti insieme di nuovo per cercare di stupire la platea, magari senza sollevare dubbi. Si vedrà, anche se è proprio vero che per loro gli esami non sembrano finire mai.

Apparatjik, la band di Berryman dei Coldplay: l'album esce il primo febbraio

E' ancora senza titolo il debutto discografico degli Apparatjik, la band formata dal bassista dei Coldplay Guy Berryman, Magne Furuholmen degli A-ha e Jonas Bjerre dei Mew, ma finalmente è stata confermata la data di pubblicazione. Il disco, precedeuto dal singolo "Electric eye", come già anticipava Rockol a novembre, uscirà il prossimo primo febbraio e verrà presentato al WMF di Berlino lo stesso giorno.

Michael Stipe per le vittime del terremoto di Haiti

di Eugenio Goria

"Everybody hurts", il successo dei Rem del 1993, sarà il singolo che una all-stars band, coordinata da Simon Cowell in collaborazione con il "Sun", realizzerà per dare il proprio contributo alle missioni di soccorso sull'isola di Haiti.

Michael Stipe, autore del brano ha dichiarato: "Come potremmo non rspondere di sì a una richiesta che giunge in un momento così terribile? Siamo anzi onorati di avere una parte, anche se piccola, in questo tentativo di aiuto. Questa canzone, da quando è uscita, ha vissuto una vita propria. Il suo messaggio è molto semplice e molto umano: è la sua semplicità che risuona nelle persone. Punta dritto alla nostra fragilità e alla nostra forza sia essa fisica, emozionale, mentale o spirituale".

Apprendiamo da Bertis Downs, manager della band nuovaiorchese, che il gruppo rinuncerà ai diritti d'autore sul brano come proprio contributo alla ricostruzione Gordon Brown annuncia che sul disco sarà abolito il VAT, corrispettivo dell'IVA.

Non sono ancora stati resi noti tutti gli artisti che parteciperanno al disco, ma si vocifera di una collaborazione di Paul Mc Cartney, dei Colplay, dei Take That e di Robbie Williams, mentre dovrebbe essere certa la partecipazione di N-Dubz, Leona Lewis, Will Young e Rod Stewart. L'uscita del singolo è prevista per la fine di gennaio, ma non ci sono notizie più precise. Bisogna però ricordare che anche Bono degli U-2 e Jay-Z stanno portando avanti autonomamente un proprio singolo per aiutare la popolazione di Haiti.

http://www.nuovasocieta.it/spettacoli/4239-michael-stipe-per-le-vittime-del-terremoto-di-haiti.html

Amy Winehouse al lavoro con Snoop Dogg

Tornata lucida e in salute dopo le intemperanze che ne avevano minato la vis creativa, Amy Winehouse sta lavorando a del materiale inedito in vista della pubblicazione di un nuovo album: stando alle prime indiscrezioni riportate dalla stampa britannica, il nuovo disco della diva soul pop, tanto atteso quanto rimandato, potrebbe avere atmosfere spiccatamente hip hop. La cantante, infatti, avrebbe ingaggiato come produttore nientemeno che Snoop Dogg, uno dei rapper più in vista della scena west coast statunitense: ad aiutarla nella registrazione dei brani sarebbero stati chiamati, inoltre, Nas e Mos Def. "Il suo staff è estremamente contento di sapere che Amy sia tornata in forma e si stia dedicando anima e corpo alla sua musica", ha fatto sapere una fonte vicina alla cantante. Nel frattempo, alla figlioccia della Winehouse, Dionne Bromfield, è stata assegnata una parte nell'ultima stagione della serie televisiva musicale "Hannah Montana"

‘Hope for Haiti’ in testa alla classifica Usa con record

L'album contiene le performance live di artisti quali Madonna, Bruce Springsteen Justin Timberlake, Shakira, Christina Aguilera, Beyoncè, Jay-Z, Coldplay, Rihanna e altri.

L’album “Hope for Haiti now” ha debuttato al numero uno della chart americana stabilendo ilrecord di primo disco distribuito esclusivamente in download a raggiungere la vetta delle classifiche per album statunitensi.

“Hope for Haiti now”, realizzato da MTV Networks con l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere a favore delle vittime del sisma di Haiti ha venduto, 171.000 copie, secondo la società Nielsen SoundScan.

L’album, che contiene le esibizioni dal vivo di stelle internazionali quali Madonna, Bruce Springsteen Justin Timberlake, Shakira, Christina Aguilera, Beyoncè, Jay-Z, Coldplay, Rihanna e altri artisti, è disponibile dal 23 gennaio. Ciò significa che i dati Nielsen, registrati settimanalmente, si riferisco a soli tre giorni (da venerdì a domenica).

Al secondo posto, stabile, sempre Susan Boyle con “I dreamed a dream” con 86.000 copie vendute. Scivola al numero 3 l’album “Contra” dei Vampire Weekend di cui aveva parlato la scorsa settimana per aver debuttato al primo posto nella Top 200 di Billboard.

http://music.fanpage.it/hope-for-haiti-in-testa-alla-classifica-usa-con-record/

Classifica baci degli ultimi anni :-)

Ricordate il famosissimo bacio lesbo del 2003 durante gli sviluppi degli ‘Mtv Music Awards’ tra le due note celebrità dello star system Madonna e Britney Spears? Oggi, a distanza di ben sette anni se ne parla ancora grazie a un sondaggio proposto dalla ‘Selfridges’, la quale l’ha incoronato come lamiglior effusione di tutti i tempi.

Nella stessa occasione, Madonna fece scalpore anche per aver baciato la bellissima cantante Christina Aguilera, ma in tal caso l’acclamazione, lo stupore e lo sconcerto del pubblico non arrivarono ai livelli del bacio con Britney. Il commento a caldo di alcuni spettatori presenti all’epoca dei fatti ha fornito una visione piuttosto chiara dell’accaduto: “Madonna ha baciato sia Britney che Christina ed è stato un gran momento televisivo che nessuno, nemmeno quelli di Mtv, si aspettavano. E’stato un evento memorabile”.

Sempre stando alla classifica di gradimento, al secondo posto starebbe il bacio che Tobey Maguire e Kirsten Dunst si sono scambiati nello stesso anno durante le riprese di ‘Spiderman‘, mentre al terzo, risalente al 2005, si stanziano Heath Ledger e Jake Gyllenhaal, per la loro interpretazione omosessuale nel film passionale “Brokeback Mountain“. Seguono Robert Pattinson e Kristen Stewart in ‘Twilight’, Scarlett Johansson e Penelope Cruz in ‘Vicky Christina Barcelona’, Lindsay Lohan e Samantha Ronson (2008) presso il Mercer Hotel di New York City, Brad Pitt e Angelina Jolie in ‘Mr and Mrs Smith’ (2005), Freida Pinto e Dev Patel in ‘Slumdog Millionaire’ (2009), Sacha Baron Cohen e Will Ferrell per gli ‘Mtv Movie Awards’ del 2007 e Winona Ryder e Jennifer Aniston nel telefilm ‘Friends’.

E’ evidente che si tratti di una classifica di tutto rispetto, che è riuscita a rintracciare le migliori effusioni dell’ultimo decennio: baci tra donne, tra uomini, tra donne e uomini, intensi sentimenti e voglia di mettersi in mostra. Queste le principali caratteristiche che hanno reso famosa la lunga carrellata di gesti affettivi appena descritta… niente male!

http://www.newnotizie.it/2010/01/29/classifica-baci-degli-ultimi-anni/

Brit Awards 2010: Lady GaGa piglia tutto?

Il prossimo 16 febbraio si terranno a Londra i Brit Awards 2010. Si tratta dei premi musicali che ogni anno nel Regno Unito vengono conferiti ad artisti di musica popolare dalla British Phonographic Industry. La prima edizione risale al 1977. I premi ovviamente saranno riferiti al 2009.

Questa edizione vede come superfavorita lei, Lady GaGa con le sue tre nomination, nella categoria miglior artista internazionale, ma anche Leona Lewis nella categoria “British Female Solo Artist”, Robbie Williams nelle categorie “British Male Solo Artist” e “Outstanding Contribution Awards”.
Ancora lei, dunque, ancora nomination e, siamo quasi sicuri, ancora premi. L’artista più controversa del momento ha infatti ricevuto tre nomination per i Brit Awards, che quest’anno verranno assegnati nell’Earls Court Arena di Londra. GaGa è stata nominata nelle categorie Miglior Artista Femminile Internazionale, Miglior Esordio e Miglior Album. Cosa ne dite? Li vincerà tutti e tre? Pensiamo proprio di si, i presupposti non mancano di certo. Ma diamo un’occhiata anche alle altre nomination. Tre ne sono andate anche a Lily Allen, a Pixie Lott, ai JLS e a Florence and the Machine.

La grande delusa delle nomination sembra essere Susan Boyle che, sebbene sia schizzata in testa alle classifiche mondiali con il suo album d’esordio non ha ricevuto le stesse nomination dei suoi colleghi. Proprio lei che è stata il fenomeno dello scorso anno in Inghilterra, è rimasta fuori dai giochi. La classifica inglese vede attualmente al primo posto l’album Lungs di Florence and the Machine, che ha ricevuto le nomination per Miglior Esordio, Miglior Artista Femminile e Miglior Album. Grande lotta anche per Miglior gruppo, dove si contenderanno il titolo i JLS, i Muse, i Kasabian, i Doves e i Friendly Fires. Robbie Williams, nominato Miglior Artista Maschile, dovrebbe far parte della manifestazione. Già vincitore del premio in quattro precedenti edizioni, Robbie dovrà vedersela con Paolo Nutini, Mika, CalvinHarris e Dizzee Rascal.

http://www.newnotizie.it/2010/01/29/brit-awards-2010-lady-gaga-piglia-tutto/