Intervista a Max Schneider

In un'intervista esclusiva per Swide Magazine, il modello Max Schneider rivela come è stato lavorare per Dolce & Gabbana al fianco di Madonna.
Poco conosciuto prima della campagna D&G autunno inverno 2010, Max è ora sulla cresta dell'onda. Non solo fa il modello, ma il mese scorso Max ha anche pubblicato il suo primo album, intitolato “First encounters”. Nato per l'obiettivo, Max ha iniziato ad esibirsi quando aveva tre anni, e ha iniziato la sua carriera sulle scene di Broadway. Il 2010 sarà il suo anno: è stato scelto tra 6000 persone per partecipare al YoungArts Program di Miami, ed è stato fotografato con Madonna da Steven Klein per Dolce&Gabbana. Niente lo pul fermare… Vediamo cosa ha dichiarato a Swide e a Models.com riguardo alla sua carriera, appena agli inizi ma già così promettente.
1: Dove sei nato, e dove vivi ora?
Sono nato e cresciuto a Manhattan (New York).
2: Descriviti in 3 parole.
Concentrato, impetuoso ed entusiasta.
3: Come è cominciato tutto? (le agenzie, il contratto con Dolce & Gabbana per la loro campagna autunno/inverno 2010…)?
Qualche tempo fa, un'agenzia che si chiama ‘A Street Cat Named Desire” (ASCND) mi ha contattato per alcuni lavori. Tuttavia, questi progetti non sono andati bene e così hanno continuato a cercare altre opportunità per me. Proprio all'inizio di quest'anno, mi ricontattarono per lavorare con Dolce & Gabbana, nella campagna con Madonna realizzata da Stephen Klein. Da lì in poi, tutto è andato in maniera vorticosa: il casting il venerdì, e sul set già dal mercoledì successivo. Mi hanno detto che sono stato scelto da Madonna in persona, che mi sembra ancora incredibile.
4: Cosa ricorderai di quest'esperienza?
Sono stato completamente a mio agio con Madonna. E' state molto amichevole. Domenico anche mi è stato molto vicino, rassicurandomi. Tutto il team era composto da professionisti incredibili.
5: Quest'esperienza ha cambiato i tuoi progetti?
Questo lavoro mi ha aperto gli occhi sulle infinite opportunità che ci sono nel mondo.
6: Sei fortunato o vai in palestra?
Vado in palestra ogni giorno prima di scuola, e ballo per due o tre ore al giorno.
7: Blackberry o iPhone?
iPhone.
8: Qual è il tuo blog preferito?
“Lil Secret”.
9: E cosa ne pensi di Facebook?
Facebook è fantastico per mettere in contatto le persone. Promuovo la mia musica, la mia carriera e la mia organizzazione non-profit “MOVE for Autism” grazie a Facebook. E' un amico ma non il mio migliore amico.
10: E Twitter?
Non mi ci trovo molto.
11: Studi e lavori insieme?
Sì, studio, vado ancora a scuola. Comunque, mi piace imparare di tutto, anche cose non necessariamente scolastiche.
12: E le tue città preferite?
Adoro Roma, Parigi, Porto Rico, e la Spagna. E poi c'è un'isoletta greca che si chiama Hydra, dove non ci sono macchine ma solo muli.
13: E cosa desideri ancora realizzare?
In generale, vorrei ampliare le mie opportunità.

Addio a Pietro Taricone "o' guerriero" della tv

Lo schianto con il paracadute, un intervento di oltre 9 ore. Poi la morte, nella notte. L'attore, 35 anni, lascia la compagna Kasia Smutniak e la piccola Sophie. Schietto, generoso, curioso, aveva conquistato l'affetto del pubblico e dei colleghi. Che lo ricordano come "una persona su cui contare"

ROMA - Pietro Taricone non ce l'ha fatta. L'attore, 35 anni, è morto dopo le 2 all'ospedale di Terni, dove era stato ricoverato ieri, in condizioni disperate, in seguito a un incidente durante un lancio con il paracadute 1. Si è spento nel reparto rianimazione, dopo un intervento chirurgico durato più di nove ore. Il decesso - riferiscono i sanitari - è stato provocato da improvvise complicazioni. Il direttore sanitario dell'ospedale, Leonardo Bartolucci ha parlato di uno "stato di choc protrattosi per tutto il tempo". Con l'attore è sempre rimasta in ospedale la compagna Kasia Smutniak, che si era lanciata con il paracadute poco dopo di lui dallo stesso aereo. Insieme a loro, i parenti più stretti.
Era molto simpatico, Pietro Taricone, di una simpatia immediata, diretta. Spiegava le cose con una foga da studente che cerca di far capire bene il concetto: "Aho', so' stato chiaro, vero? Perché con voi non si sa mai". "Voi", i giornalisti, "che tanto state sempre di punta: se fai così sbagli, se fai colà pure. Ma un povero Cristo che deve fare?". Schietto, sempre, a costo di sembrare arrogante. Figlio del reality, ma deciso a non farsi stritolare dal meccanismo televisivo.
L'ex guerriero del Grande Fratello aveva carattere. La sua parabola di macho deciso a sfruttare lo stereotipo per uscire dallo stereotipo - canottiera, muscoli, guasconeria - per trovare la sua strada, oggi che non c'è più, fa ancora riflettere sulla sua personalità. 'O guerriero che trionfa al reality è un ragazzo del Sud che ascolta i consigli del padre ("Pietro, non fare il pagliaccio"), che capisce il rischio che corre: può diventare un fenomeno da baraccone, ma lui non cade nella trappola. Taricone raccontava divertito di quando, uscito dalla casa delGrande Fratello, perfino il figlio del presidente del Consiglio lo aveva chiamato ad allenarsi, che Agnelli gli faceva le battute in napoletano, lui, ragazzo di provincia, proiettato in un mondo "che non potevo neanche immaginare".
Aveva buttato soldi, comprato auto, frequentato discoteche, fatto calendari, ma aveva chiaro in testa che non sarebbe diventato una marionetta: il Taricone della Casa, l'eroe del popolo, cercava un'altra strada. Ai Taricone d'Italia, in cerca di visibilità e successo facile, era sembrato persino snob vedere come il macho nazionale prendeva le distanze da un certo mondo, ma Pietro Taricone da Frosinone, curioso di tutto - quando lo intervistavi faceva lui un sacco di domande - non voleva vivere la sua vita da eterno "ex del Grande Fratello".
Il cinema lo ha adottato subito, ha una faccia che piace, lui ci prova e funziona, anche se ha sempre mille dubbi, perché il macho che butta via la maschera si deve confrontare con la vita vera, i ruoli da interpretare, la disciplina del set, i coleghi che all'inizio sono sospettosi ma poi lo adottano. Quando girava Codice rosso, eroico vigile del fuoco, facevano a gara per fargli i complimenti: "generoso", "simpatico", "una persona su cui puoi contare".
In molti restano stupiti quando sul set di Radio West fa innamorare la bellissima Kasia Smutniak, ex modella diventata attrice, ragazza d'acciaio che conquista le copertine di mezzo mondo. Sono una coppia che sfugge ai fotografi, vanno a vivere in campagna, lui ha l'aria felice. Nasce Sophie. Superano una crisi, lui soffre - lo confessa pubblicamente - continua a farsi domande, sulla vita, sui valori, sulla famiglia "perché non è come una volta, è tutto complicato, la società è cambiata, oggi crescere un figlio è una bella responsabilità". La carriera decolla - fiction, film d'autore - il guerriero a 35 anni è quasi fiero di sé. Ma la favola non prevede lieto fine.

Le celebrity più potenti per Forbes

Anche quest’anno è arrivato il momento per la celebre rivista di stilare la chart dei personaggi dello showbiz più potenti. Tra new entry, salite e discese ecco chi può vantare un posto in questaimportante lista.

Da Lady Gaga a Beyoncè passando per la regina dei talk show Oprah Winfrey, da Britney Spears aSandra Bullock senza tralasciare l’immancabile Madonna, quest’anno la chart si tinge di rosa.

Il criterio utilizzato è sempre lo stesso: più una star incassa più è potente. Certo poi contano altri fattori come il carisma, la continua presenza sui media, la capacità di dominare nel proprio settore e le copertine conquistate.

Al primo posto torna la regina dei talk show Oprah Winfrey, scalzata l’anno scorso da Angelina Jolie(ora solo diciottesima), e dietro di lei si piazza Beyoncè grazie agli 87 milioni di dollari guadagnati nell’ultimo anno (suo marito Jay-Z è solo 15esimo).

In terza posizione troviamo il regista James Cameron che scala la classifica grazie al successo planetario di Avatar, in quarta stupisce (o forse no) la new entry Lady Gaga. Il suo guadagno è stato di ’soli’ 62 milioni di dollari, ma in quanto a presenza sui media in pochi possono farle concorrenza.

Seguono Tiger Woods, la rinata Britney Spears, gli U2, Sandra Bullock (a parte lo scandalo del marito è stato davvero il suo anno fortunato coronato con la vittoria dell’Oscar) e il bel tenebrosoJohnny Depp. Chiude la top 10 Madonna ferma a quota 58 milioni di dollari.

Oltre a Lady Gaga altre giovani star possono vantare di essere entrate nella classifica. Tra queste il vampiro Robert Pattinson al 50esimo posto e la sua compagna di set (e non solo?) Kristen Stewart al 66esimo, Miley Cyrus al 13esimo, il maghetto Daniel Radcliffe e il calciatore Cristiano Ronaldo che si aggiudica il 48esimo posto grazie soprattutto al suo contratto con la Nike che gli frutta da solo 8 milioni di dollari all’anno.

Glee, la puntata su Madonna proiettata al Roma Fiction Fest 2010

Dal 5 al 10 luglio sarà possibile per tutti i Gleeks vedere la puntata The power of Madonna che verrà proiettata nel corso di una giornata del Roma Fiction Fest 2010.

Mangia Prega Ama - Trailer ufficiale italiano in HD

Just Kids: l'omaggio letterario di Patti Smith a Mapplethorpe, compagno di mezza vita

di Delfina Rattazzi
Patti Smith è in Italia. Ha cantato davanti a un pubblico di cinquantamila spettatori, assieme a Carmen Consoli, per gli Mtv days in Piazza Castello a Torino. Espone le sue opere alla Triennale Bovisa. E, assieme a Luca Sofri, ha presentato il suo libro Just Kids a Milano. Pubblicato in Italia da Feltrinelli, racconta la fine degli anni Sessanta a New York, quando la futura cantante e poetessa conobbe Robert Mapplethorpe, con cui convisse a lungo. La Smith scrive che promise all’ex-amante, diventato amico del cuore, che un giorno avrebbe scritto la loro storia. Lui stava morendo di Aids.E’ una storia dolorosa e avvincente, che si svolge fra sordide topaie e loft di collezionisti miliardari, nel retro di Max Kansas City o nelle stanze senza bagno del Chelsea Hotel. E’ la storia di due ragazzini senza un soldo, con pochissime conoscenze nella città che non dorme mai, ma animati entrambi dalla voglia di sfondare nel mondo dell’arte. Lui è bellissimo e ambiguo, pronto a prostituirsi quando mancano i soldi. Lei ha carattere, determinazione e originalità. Con il suo lavoro da libraia mantiene entrambi per anni. Lei lo cura quando lui si ammala, accetta la sua omosessualità, è spaventata dall’attrazione del suo compagno per il mondo che ruota attorno al sadomasochismo.Con un’onestà che le fa onore, la Smith parla di quando rimase incinta nel New Jersey e diede il figlio in adozione a una coppia che le sembrava stabile e rassicurante. La sua era una famiglia che faceva fatica ad arrivare a fine mese. Quando arriva a Manhattan, la futura star del locale CBGB’s, sulla Bowery, dorme a lungo nei parchi o sulle panchine. Poi incontra Mapplethorpe, fuggito da un padre militare rigido e autoritario e da una madre dura e priva di curiosità.Lui le offre un tetto, a casa di un amico. Nasce un rapporto simbiotico, strettissimo, che niente può incrinare. Si separano fisicamente, quando il futuro fotografo incontra Sam Wagstaff, ricchissimo collezionista che gli compra la sua prima Hasselblad. Anche Patti ha degli amori, giovani spesso drogati e inaffidabili.Mentre sotto ai suoi capelli tagliati alla punk prima del tempo, gli abiti trovati nelle fiere di beneficenza e sulle bancarelle dell’usato, Patti Smith è disordinata ma di indole buona, generosa, forse anche religiosa, il bellissimo Mapplethorpe è affascinato dal Diavolo e dalle situazioni sulfuree. Patti ne soffre ma accetta tutto. Dice che è rimasta scioccata da alcune delle fotografie di Robert ma che non lo ha mai giudicato per questo. Ha accettato la sua discesa agli inferi, nei bar sadomaso più indescrivibili della Manhattan di allora. Volevano diventare artisti e lo sono diventati entrambi. Quando Patti Smith scrive, assieme a Bruce Springsteen,Because the night, Mapplethorpe è felice che lei abbia finalmente scritto la sua prima canzone ballabile. "Sei diventata famosa prima di me" le dice, sorridendo.Diventerà famoso anche lui, anche se molte delle sue mostre fotografiche sono proibite ai minori di 18 anni. Con lui il sadomasochismo è diventato una gelida opera per collezionisti ricchissimi. Lei è fiera di lui, di quello che ha fatto nella sua vita. Anche se è arrivato l’Aids e ha portato via prima Sam Wagstaff e poi Robert Mapplethorpe.E’ affascinante e stomachevole allo stesso tempo la New York della fine degli anni Sessanta che la Smith racconta nel suo libro. C’è la fame, lo squallore, la sporcizia ma anche le serate con Janis Joplin che è appena stata piantata dal suo accompagnatore. O l’incontro con Jimi Hendrix che è venuto a mangiare al Chelsea Hotel. La cultura ha sempre sorretto la Smith, è stata la sua incrollabile fede. Ama Arthur Rimbaud, è amica di William Burroughs, è del suo tempo ma con radici che affondano fra le pagine scritte di migliaia di libri.Un mistero nel libro c’è. Come mai la Smith non parla di Bruce Springsteen, con cui ha scritto una delle sue canzoni più belle? Il Boss ha fatto suo il dolore degli operai del New Jersey, dove è cresciuto e dove è cresciuta anche Patti. Ma lei ha voluto lasciare dietro di sé quel mondo di fatica e miseria. Mentre Springsteen lo ha abbracciato, lo ha cantato, lo ha fatto diventare universale.
http://notizie.tiscali.it/articoli/collaboratori/rattazzi/2010/06/patty_smith_libro_bello.html

Sfruttata fino all'osso. Le radiografie di Marylin vendute per 45mila dollari

Las Vegas, 28 giu. - (Adnkronos/Ign) - ''Quel che ho dentro nessuno lo vede, ho pensieri bellissimi che pesano come una lapide'' disse un giorno Marylin Monroe. Sarà per questo suo 'dentro' inafferrabile che ha stregato il mondo che i suoi ammiratori continuano a volersi accaparrare ogni cosa le sia appartenuta, l'abbia sfiorata e magari appena un po' 'svelata'.
Su quest'onda da anni intorno al mito Marylin continua un mercato fiorente. Ultimi pezzi andati all'incanto sono tre sue radiografie aggiudicate in un'asta a Las Vegas per 45 mila dollari (35 mila euro).

Le lastre, ha spiegato la casa d'aste risalivano al novembre 1954, quando circolavano le voci di una possibile gravidanza o di un aborto dell'attrice all'epoca 28enne.

Nella stessa asta sono stati aggiudicati per 25mila dollari anche i pendenti che Kate Winslet aveva alle orecchie in 'Titanic' e, per 26mila dollari, un vestito indossato da Cher nel 1975, mentre l'abito di Audrey Hepburn in 'Funny Face' (Cenerentola a Parigi), è andato al miglior offerente che ha sborsato 56.250 dollari.

Con James Franco, la soap va al museo

Si erano sorpresi tutti, a partire dai produttori della soap General Hospital (trasmessa dal 1963), quando James Franco li aveva contattati, dicendo che avrebbe voluto fare la guest star per due mesi: era nato così il personaggio di Franco, misteriosissimo e ambiguo artista in effetti più consono a una puntata di CSI che alla soap (guardate sotto il promo). Adesso si è scoperto il motivo: l’attore ha trasformato quell’esperienza in General Hospital in un vero e proprio evento artistico e l’ha presentato come “Soap at Moca” al Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles. In pratica il pubblico e gli ospiti hanno assistito alla ri-registrazione di una delle puntate con Franco, l’hanno vista, hanno visto quella originale già passata in tv e infine hanno assistito al film che James Franco ha realizzato sulla sua esperienza di attore di soap! Insomma, anche la tanto bistrattata soap è arte contemporanea? Il dibattito è aperto, grazie a James Franco e al suo “socio”, l’artista e filmaker Carter, e al nuovo direttore del Moca. J. F., nella sua abituale versione di attore e non di artista d’avanguardia, lo vedremo a fine agosto in Howl (dove interpreta, guarda caso, uno dei padri della Beat Generation, Allen Ginsberg).