Amy Winehouse, la sua storia in un libro scritto dal padre

Uscirà il 26 giugno il libro di memorie del padre di Amy Winehouse. Mitch Winehouse ha infatti descritto la vita della cantante in una biografia intitolata 'Amy, figlia mia'. Paura del palcoscenico, l'intervento al seno, la voglia di rifarsi il naso, per non parlare del difficile rapporto della star della musica con alcol e droghe e delle sue numerose ricadute. Scrive tutto il padre di Amy non risparmiando neanche le pesanti accuse nei confronti di Blake Fielder-Civil, marito della figlia dal 2007 al 2009: "Non ha portato qualcosa di buono nella sua vita - ha scritto Mitch - o almeno così è sembrato a me".
Mette in piazza molti dettagli personali Mitch che descrive l'abitudine della figlia, morta nel luglio 2011, di annotare frasi su un quadernetto che poi trasformava in canzoni. E non risparmia nemmeno i commenti sulla nota dipendenza da alcol e da droghe della Winehouse: "Molto prima che Amy diventasse una tossicodipendente - ha dichiarato - nessuno poteva dirle cosa fare. Una volta iniziato a drogarsi la sua ostinazione è peggiorata. Ci sono stati momenti in cui voleva essere pulita ma erano molto inferiori agli altri".
Secondo alcuni amici e lo stesso padre il disco 'Back to Black', particolarmente incentrato sulla storia di Amy con l'ex marito, avrebbe creato molti problemi alla cantante che beveva prima delle esibizioni per non pensare alla sua storia. Una famosa ripresa di pochi mesi prima della morte la ritraeva in effetti sotto l'effetto di alcol poco prima di un'esibizione. "L'alcol creava problemi perchè è liberamente disponibile e lei poteva bere ovunque, perlopiù senza la critica pubblica - ha scritto il padre nel libro - la sua malattia potrebbe finire per ucciderci entrambi".