Il DNA di Madonna...

Potete vedere sotto alcune clip dal Tonight Show with Jay Leno in cui Madonna parla di MDNA, del Super Bowl e di W.E.. Vi ricordiamo che la puntata del talk show andrà in onda anche in Italia il 4 Febbraio sul canale 528 di Sky.




Ed ecco la copertina di MDNA...

La copertina di MDNA, il nuovo album di Madonna in uscita il prossimo 26 marzo, è stata pubblicata sulla pagina ufficiale Facebook. Eccola in HQ.

MALAWI, MADONNA CI RIPROVA: "COSTRUIRO' 10 SCUOLE"

(AGIAFRO) - Lilongwe, 31 gen. - Madonna torna alla carica in Malawi, nazione dove in passato ha ottenuto l'adozione di due bambini. La cantante americana ha intenzione di costruire dieci scuole con la collaborazione di un'istituzione locale, diversa da quella che l'aveva affiancata per un analogo progetto precedente, naufragato nel 2011 per un'antipatica storia di "cattiva gestione" e "corruzione". Con le dieci scuole in cantiere, Madonna punta a dare istruzione a mille bambini all'anno, il doppio rispetto alla precedente iniziativa. Ad affiancare la star di origini italiane sara' un'associazione non-profit ('buildOn') che in meno di 20 anni ha costruito in Malawi 54 scuole. Il Paese dell'Africa australe, secondo i dati Onu, e' tra le nazioni piu' povere al mondo, e ha almeno mezzo milioni di bambini rimasti orfani a causa della morte dei genitori per Aids. (AGIAFRO) .

Chris Isaak BEYOND THE SUN

Vanguard (CD)
Qualche tempo fa Chris Isaak, di cui tutti ricordano la hit “Wicked game” del 1989, si è imbattuto in un'intervista del 2000 in cui Sam Phillips, capo della storica etichetta Sun Records di Memphis, definiva lo stesso Isaak un artista talentuoso e la sua musica dannatamente onesta.
Il musicista e attore americano ne fu ovviamente entusiasta e decise di registrare un album tributo alla leggendaria label che negli anni Cinquanta lanciò gente come Elvis Presley, Johnny Cash e Jerry Lee Lewis, rileggendo alcune della canzoni più significative incise con il marchio Sun.
A due anni di distanza dal suo ultimo lavoro (“Mr. Lucky”), Chris Isaak presenta quindi “Beyond the Sun”, un disco composto da quattordici riletture di storici brani tra cui “Ring of fire” e “I walk the line” di Johnny Cash, “Trying to get to you”, “Can't help falling in love” e “It's now or never” di Elvis Presley, “Great balls of fire” di Jerry Lee Lewis e molte altre.
La pubblicazione è disponibile in edizione deluxe con un secondo CD contenente altre undici canzoni.
L'ultimo capitolo della carriera cinematografica di Isaak, la cui madre è di origini genovesi, è il film “The informers” del 2009.

TRACKLIST:
“Ring of fire”
“Trying to get you”
“I forgot to remember to forget”
“Great balls of fire”
“Can't help falling in love”
“Dixie fried”
“How's the world treating you”
“It's now or never”
“Miss Pearl”
“Live it up”
“I walk the line”
“So long I'm gone”
“She's not you”
“My happiness”

Classifiche UK, Ed Sheeran 1° ma vendite mai così male da 17 anni

Onori ed oneri per Ed Sheeran, il ventenne cantautore di Halifax. Il suo album "+" va al primo posto della nuova classifica britannica, e lo fa spodestando il supercampione "21" di Adele, ma vendite così basse al vertice non si registravano da ben 17 anni. "+" infatti muove solamente 20.607 unità; era dal 1995, con le 13.885 copie di "Zeitgeist" dei Levellers, che un disco non aveva bisogno di un numero così basso di esemplari per imporsi al numero uno. "+" inoltre distanzia di una incollatura "Mylo xyloto". L'album dei Coldplay termina la corsa di questa settimana al numero 2 con 19.405 pezzi smerciati. Tinte fosche, che dovrebbero ravvivarsi nella prossima tornata con l'irruzione di "Born to die" di Lana Del Rey. In ogni caso "+" si porta a 881.000 copie complessive. "21" inizia il suo secondo anno in chart al numero 3. "Doo-wops & hooligans" di Bruno Mars, altro disco veterano, ripiega sul 4 e "Stereo typical" del duo hip-hop Rizzle Kicks scalcia dal 9 al cinque. Inaspettato numero 6 per "Beyond the Sun" di Chris Isaak, mai così in alto nella classifica della Union Jack; i suoi due album precedenti non erano neppure entrati in Top 150. "Who you are" di Jessie J è settimo, "What did you expect from The Vaccines" dei Vaccines ottavo, l'album solista di Noel Gallagher nono, chiude i Magnifici Dieci "Ceremonials" di Florence + Machine. Scarsissime le altre nuove entrate in Top 50, tra le quali spicca "Dark adrenaline" deiLacuna Coil in quarantottesima posizione. Per quanto riguarda i singoli, balzano sul trono i Cover Drive delle Barbados con "Twilight" mentre "Titanium" di David Guetta è secondo.

Sinead O’Connor: nuovo singolo il 27 febbraio, nuovo album il 5 marzo 2012

Sinead O’Connor sta per tornare. Negli ultimi tempi abbiamo avuto sue notizie soprattutto in ambito sentimentale con le nozze e il divorzio imminente dopo poche settimane. Poi gli strascichi della separazione ma, adesso, la donna torna a far parlare di sè per quanto riguarda ciò che l’ha fatta conoscere al grande pubblico: la musica.
E’ confermato un nuovo singolo, in uscita il prossimo 27 febbraio, “The wolf is getting married” che anticipa l’uscita dell’album di inediti, previsto una settimana dopo, il 5 marzo, “How About I Be Me (And You Be You)?”. Il lavoro rappresenta il suo ritorno in studio di registrazione, atteso da anni.
Il singolo, che segna una sorta di nuovo inizio, è prodotto dal suo collaboratore John Reynolds, mentre le tracce all’interno del nuovo album sono dieci e parlano di amore, perdita, speranza, rimpianti, dolore, redenzione, rabbia e giustizia. La voce di Sinead promette di essere calda, appassionata e al massimo della sua intensità. E proprio a marzo partirà il suo nuovo tour, in giro per l’Inghilterra. Ecco le date finora stabilite:
9th March Brighton St Georges Church
10th March London Queen Elizabeth Hall
12th March Bristol St.Georges Hall
14th March Glasgow Oran Mor
15th March Manchester Manchester Cathedral

Quello che ‘The Iron Lady’ non dice

di Antonio Masala
“The Iron lady” non è un brutto film. Non c’è solo l’ottima interpretazione di Meryl Streep, c’è anche una regia accorta, colonna sonora e fotografia ben realizzate, una storia che, a parte qualche momento di fiacca, scorre.
Ma nonostante non sia brutto si tratta purtroppo di un film “sbagliato”, di un’occasione persa.
Il film è incentrato sulla vita privata, o meglio sulla triste malattia, di un grande personaggio politico, e lascia intravedere qualcosa delle sue idee, delle sue “fissazioni”, della sua vicenda alla guida della Gran Bretagna. Ma Margaret Thatcher non è stata solo il primo premier britannico donna, e la sua vicenda politica non è stata solo la più lunga premiership della politica britannica contemporanea. Margaret Thatcher non è stata un politico importante, è stata molto più.
Che sia amata o disprezzata (solo gli indifferenti non sono ammessi), la sua è stata innanzitutto un’esperienza filosofica straordinaria, una rivoluzione culturale prima che economica. La Thatcher ha cambiato il corso della storia britannica perché ha saputo trasformare le idee in realtà, sino alle loro estreme conseguenze. È stata non la fantasia al potere (se qualcuno capisce cosa voglia dire questa suggestiva ma vuota locuzione) ma il potere delle idee, la trasformazione delle idee in realtà e dunque la trasformazione della realtà stessa.
La sua convinzione profonda era che l’economia andasse male come conseguenza del fatto che qualcosa era andato male dal punto di vista filosofico e spirituale. E la sua intera vicenda politica e umana è stata una battaglia ininterrotta sui principi, un esempio quotidiano di ciò che doveva essere fatto per cambiare lo spirito del paese. Tanto che tutte le sue scelte politiche ed economiche più importanti possono essere lette in virtù dei principi che voleva portare avanti, e mai della convenienza elettorale.
Questo è stato il “thatcherismo”, e non a caso la Thatcher è l’unico politico britannico contemporaneo ad avere un “ismo” che segue il suo cognome, quasi si volesse fare riferimento a una ideologia politica. Questo è ciò che ha reso straordinaria la vicenda della Thatcher, ed è ciò che le si deve riconoscere, anche qualora si ritengano del tutto sbagliate le trasformazioni che seppe operare in undici anni e mezzo di governo. Le grandi rivoluzioni, anche quelle fatte senza armi, rappresentano da sempre un filone importante del cinema mondiale, e anche in questo caso il materiale per un film era più che abbondante – anche a voler lasciare perdere le migliaia di stuzzicanti aneddoti e curiosità che hanno accompagnato la sua storia e la sua personalità. Ma nel film cosa sia stato il thatcherismo affiora appena (si pensi che a ciò che avviene tra la fine della guerra delle Falkland e l’inizio della crisi della sua leadership vengono dedicati si e no un paio di minuti).
Forse si è deciso che non era il caso di affrontare una pagina cruda e controversa, e ancora aperta, della storia britannica recente. O semplicemente, cosa più che lecita, si è voluto fare un film sulla vicenda umana di una donna che è stata straordinaria, ma che come tutti gli esseri umani invecchia, si ammala e soffre. Che questo accada anche ai grandi uomini (e donne non lo aggiungiamo, perché la Thatcher non lo avrebbe voluto) lo sapevamo, e un film per raccontarcelo non era indispensabile. Ma che quella della Thatcher sia stata prima di tutto una grande rivoluzione culturale e filosofica (senza nascondere il carico di incomprensioni e sofferenze che essa si portò dietro) non tutti lo sanno. Se la regista lo avesse raccontato meglio ne sarebbe venuto fuori qualcosa di molto di più di un film ben fatto.

Cher: il paradiso può attendere…

Su Twitter circola la notizia della morte di Cher. Che è in gran forma e risponde a tono…
“R.I.P. Cher”. La frase (“Riposa In Pace Cher”) è stata fra le più riprese da Twitter venerdì scorso. Tra i più stupiti dalla notizia anche un’intima amica della cantante, la modella e attrice televisiva Kim Kardashian, che sul suo account Twitter ha commentato: «Ho sentito bene, Cher è morta? È vero? Oh Mio Dio, spero che sia uno scherzo e prego perché non sia vero». A far circolare la notizia sul social network è stata una certa Lorraine Star spacciandola per una news dell’emittente statunitense CNN: «L’artista americana Cher scompare a 65 anni. Trovata morta nella sua casa di Malibu» recitava il tweet della misteriosa donna. Tuttavia la notizia non era riportata su alcun media ufficiale. Infatti, come auspicato dalla Kardashian, si è trattato di uno scherzo di pessimo gusto. A smentire la notizia della sua morte è stata la stessa Cher, che sembra comunque averla presa sportivamente. Divertita dalla storia, dal suo profilo Twitter ha infatti scritto ai fan: «Be’, eccomi qui a twittare dall’aldilà! È molto blu quassù e grazie a Dio mi hanno dato una casa balinese con vista sul mare, sulle palme e … che carini. Non me ne vado da nessuna parte finché non finisco questo fottuto (sic) album! Ho appena avuto una grande idea, chiederò al mio compositore di scrivere una canzone per l’album intitolata RIP!». L’uscita del nuovo disco della cantante, che segue “Living Proof” del 2001, è prevista entro la prima metà dell’anno.

Undergrads, bufera sula web serie di James Franco che descrive la ‘wild life’ universitaria

Com’è la vita nelle confraternite americane? La risposta tenta di darla Undergrads, la nuovawebserie di James Franco – disponibile su JamesFrancoTV – che segue la vera storia di un gruppo di studenti dell’ultimo anno, seguiti nel campus e nella vita di tutti i giorni. Creata insieme alla Rabbit Bandini production di Vince Jovilette, uno degli amici dell’attore, la webserie è però finita nell’occhio del ciclone perché più che un reality sull’università sembra la copia ggggiovane di ‘The Hangover’, ma certo forse altro non ci si poteva aspettare da uno show descritto come ‘il viaggio nella realizzazione della lista di cose che uno studente dell’ultimo anno vorrebbe fare’. 
In tempi in cui molti studenti americani sono alla ricerca dell’ateneo cui ‘delegare’ il proprio futuro scolastico, di certo non ha fatto piacere alla University of Southern California di vedersi sp*ttanare la reputazione dalla webserie Undegrads, nuovo show sul web di James Franco (attore di cinema e tv – è apparso tra l’altro in 30 Rock e General Hospital – e da tempo studente universitario alla UCLA, diretta concorrente della USC) che vede protagonisti un gruppo di studenti dell’università californiana.
Nata come un reality in cui i quattro dovevano discutere di problemi studenteschi e affini,Undergrads mostra invece ‘gente giovane e bella che si incontra a party selvaggi, problemi con la legge e tanto, tanto alcool‘. Tra le scene che è possibile vedere, giovani donne nude che fanno body painting con i colori dei Trojans (la squadra di football della scuola), bevute di vodka e molto altro, per finire con la polizia che chiude un party ‘selvaggio’.
Scene probabilmente ricorrenti nei venerdì sera universitari, che però finiscono pubblicati sul web creando un problema di immagine all’università e anche agli studenti, come quella che al Los Angeles Times spiega che ‘Undergrads mina la credibilità che la scuola si è fatta in campo accademico, non è più l’ateneo degli anni ’80, quando il posto da studente poteva essere comprato‘.
Per la cronaca non è la prima volta che la USC – da molti chiamata University of Spoiled Children, ossia università dei bimbi viziati – invece che finisce nei pasticci, qualche anno fa emerso ad esempio foto di studenti che facevano sesso sul tetto. Da allora l’università ha cambiato totalmente gestione, ha creato nuove facoltà, speso dollari sonanti per la ricerca e per attrarre studenti di tutti i tipi proponendo un’educazione migliore di altre concorrenti.
Tutti sforzi che ora rischiano di essere vanificati dalle immagini mostrate dalla web serie, la quale però – è bene ricordarlo – altro non ha fatto che mostrare fenomeni probabilmente noti a tutti e che riguardano anche atenei molto più blasonati… Più che prendersela con Undegrads, forse è meglio tentare di cambiare la ‘testa’ di alcuni studenti…

Il padre di Amy Winehouse: tributo di cattivo gusto

Sul “The Sun”, giornale inglese, il padre della cantante Amy Winehouse si sfoga, esprimendo il suo disappunto per il tributo di cattivo gusto alla figlia. 
Ma partiamo dall’inizio. Durante la settimana passata si sono svolte le sfilate Haute Couture, tra queste quella di Jean Paul Gaultier. Lo stilista, noto per il suo modo originale - e a volte controverso - di ideare sfilate, ha portato in passerella modelle molto simili ad Amy Winehouse: stesso eyeliner esagerato, uguali parrucche, stesso look. Gli abiti stessi, che consistevano prevalentemente in gonne a vita alta, polo e reggiseno in vista, richiamavano senza dubbio allo stile della cantante londinese morta lo scorso luglio.
La passerella, vista da molti come un omaggio, è stata considerata daMitch Winehouse, il padre, un oltraggio, un modo macabro per lucrare sull’immagine di sua figlia. Secondo lui, l’immagine fatta passare durante il fashion show non era quella di una Amy in forma, ma uno scimmiottamento del suo periodo “down”.
Le modelle di Gaultier, effettivamente, hanno sfilato con la sigaretta in bocca - ricordiamo, però, che non è la prima volta che capita, parlando di questo stilista -, e hanno fatto l’uscita finale coperte da un velo nero.
Cattivo gusto o omaggio? Non c’è un giudizio univoco, di sicuro la sfilata è stata un modo per tenere vivo il ricordo della cantante, che tra le altre cose era conosciuta per il look originale - Fred Perry, ricordiamo, l’aveva chiamata a collaborare per una collezione -.

40 Carati, intervista con Jamie Bell e Genesis Rodriguez


40 Carati esce nelle sale cinematografiche a breve, ed il sito Collider ha incontrato due delle stelle del film, Jamie Bell e Genesis Rodriguez, per due chiacchiere sul film...

Ci siamo! MDNA e Give Me All Your Luvin – Press Release

Press Release
NEW YORK, Jan. 29, 2012 (PRNewswire) - Madonna will be releasing her new single “Give Me All Your Luvin’” featuring Nicki Minaj & M.I.A. on February 3rd, three days before her highly anticipated Bridgestone Super Bowl halftime performance, it was officially confirmed by Interscope Records. “Give Me All Your Luvin’” is the first single from Madonna’s upcoming album MDNA , her 12th studio album and follow up to 2008′s Hard Candy which debuted at No. 1 in 37 countries. The song was written by Madonna, Martin Solveig, Nicki Minaj and M.I.A, composed by Martin Solveig and Michael Tordjman and produced by Madonna and Martin Solveig.
iTunes will offer an exclusive global pre-order of an 18 track Deluxe Edition of MDNA including one exclusive remix from Madonna’s new album. The bonus remix will be available from Friday, February 3rd through Monday, February 6th only. During this time period the album will be available for $9.99 and fans will also receive the digital single “Give Me All Your Luvin’” immediately. This single is also exclusive to iTunes during this limited time. At launch, the offer can be found at www.iTunes.com/Madonna.
The video for “Give Me All Your Luvin’,” directed by Megaforce, is football and cheerleader themed – inspired by her upcoming Super Bowl appearance. In an AMERICAN IDOL exclusive, Madonna will world preview the video for her new single “Give Me All Your Luvin’,” featuring Nicki Minaj and M.I.A., during IDOL Thursday, Feb. 2 (8:00-9:00 PM ET/PT) on FOX. The full video for “Give Me All Your Luvin’” will premiere on Madonna’s YouTube channel on February 3rd at 9am EST/6am PST. www.youtube.com/Madonna
MDNA, recorded in New York and LA, reunites Madonna with former collaborator William Orbit (“Ray of Light”) who co-wrote and co-produced several cuts on the new album. Other co producers include Martin Solveig, The Demolition Crew, Marco “Benny” Benassi and Alessandro “Alle” Benassi, Hardy “Indiigo” Muanza, Michael Malih and Madonna.
The Golden Globe Award winning song “Masterpiece” from the Madonna directed Weinstein Company film “W.E.” which opens in February is also included on MDNA as well as on W.E. – Music From the Soundtrack which is scheduled to be released on January 31st at digital retailers on Interscope as well. The Compact Disc version of the soundtrack is scheduled to be released exclusively at Amazon.com on February 14th. The score was composed, orchestrated and produced by Abel Korzeniowski.
Madonna is scheduled to appear on The Tonight Show with Jay Leno Show on January 30th.

Ed ecco la copertina ufficiale di Give Me All Your Luvin'. Cliccate per ingrandire.
Il video del nuovo singolo in anteprima ad American Idol
È in arrivo Give me all your luvin, primo singolo estratto dal nuovo album di Madonna, MDNA, uscirà dunque il 3 febbraio, pochi giorni prima della sua performance all’Halftime Show del Superbowl 2012.
Ma già il 2 febbraio, nel corso della puntata del talent show American Idol in onda su Fox, la regina del pop presenterà in anteprima esclusiva il video di Give me all your luvin featuring Nicki Minaj e M.I.A. La clip, diretta da Megaforce, è incentrata sul tema del football e delle cheerleader in onore del Superbowl e sarà poi visibile dal 3 febbraio sul canale Youtube di Madonna. Ancora pochi giorni, dunque, e finalmente scopriremo se c’è stato davvero il tanto chiacchierato bacio con la stravagante rapper dai capelli rosa.
Americanidol.com ha pubblicato un'anteprima della puntata in onda questo giovedì, con alcune immagini del video di "Give Me All Your Luvin'"

Madonna & Mata Hari, quella linea sottile tra le regine del pop. L'epopea dal grammofono all'iPod Tra leggende sui Beatles e cantautori

di Gabriele Antonucci
«Dove finiscono le parole, inizia la musica», ha scritto il poeta Heinrich Heine.
Tante parole e tanta musica caratterizzano l'enciclopedia «Pop story», mastodontica opera di Dario Salvatori, edita da Arcana, che racconta in dodici volumi un secolo di musica popolare, termine omnicomprensivo che abbraccia tutti i generi musicali di larga diffusione. Una sorta di «Alla ricerca del tempo perduto» delle sette note, in cui le celebri madeleines evocate da Proust sono in realtà brani sconosciuti ai più, soprattutto quelli di inizio secolo. Troveremo tante canzoni celebri rilette in chiave critica, senza far mancare mai il rigore storico al quale ci ha abituato l'autore. Dario Salvatori, uno dei più apprezzati giornalisti e critici musicali, presenza immancabile delle trasmissioni di Renzo Arbore, ha attinto al suo sterminato archivio per far splendere di nuovo gemme musicali troppo spesso occultate dalla polvere del tempo. Il piano dell'opera prevede due uscite semestrali, riguardanti due decenni per volta, fino al giugno 2014, per un totale di 12 volumi di 250 pagine. Abbiamo chiesto a Salvatori come è nata l'idea di realizzare un'opera tanto ambiziosa. «Mi sono ispirato alle magnifiche Storie d'Italia di Indro Montanelli e Roberto Gervaso - sottolinea il critico musicale - Prima di loro erano usciti centinaia di libri sull'argomento, ma nessuno era così appassionante e divulgativo. Ho cercato di fare la stessa operazione con la musica, ma con un pizzico di revisionismo in più. Non mi limito a fare solo la messa cantata, ma su alcuni argomenti prendo delle posizioni nette. È un mezzo per incoraggiare i più giovani ad avvicinarsi alla storia della musica». I primi due libri, già disponibili nelle librerie, sono «Pop story volume I. 1900 - 1909. L'alba della musica pop» e «Pop story volume VIII. 1970 - 1979. Hard Punk Disco. Storia di un decennio che ha cambiato la storia». Mentre molti conoscono bene la musica degli anni Settanta, dominata dal rock e dal funky, non si può dire altrettanto dell'inizio del secolo. «Parto dal Novecento perché credo che il cafè-chantant, il tabarin e l'operetta abbiano a vedere con quello che più tardi diventerà la musica pop - aggiunge Salvatori - Alcune figure di allora che ruotavano intorno alla musica sono modernissime, basti pensare a Mata Hari e alla Bella Otero, che erano le bisnonne delle veline: bellissime, furbissime e amanti dei potenti dell'epoca, che oggi sono i calciatori». Le due prossime uscite dell'enciclopedia, previste a giugno, riguarderanno i decenni 1910-1919 e 1980-1989, quando il pop è ormai maturo ed è sempre più un fenomeno mondiale. 

Michael Stipe accusa YouTube di omofobia

Michael Stipe ha smesso di cantare ma non ha dimenticato il suo impegno in difesa dell’uguaglianza. L’ex cantante dei REM ha attaccatto il popolarissimo sito YouTube per aver vietato un video a causa di un abbraccio gay. Secondo Stipe YouTube si dovrebbe vergognare per quanto ha fatto, rimarcando come chi si sia nato nel ventunesimo secolo deve comportarsi come chi vive nel 2012.
YOUTUBE OMOFOBA? – Il video del caso Stipe vs YouTube è stato appena realizzato dai Perfume Genius, il nome scelto da un cantautore di Seattle, Mike Hadreas, per le sue produzioni discografiche. Il cantante tratta spesso di tematiche omosessuali, e nel video del primo singolo lo si vede mentre abbraccia un altro attore, ed entrambi indossano solo biancheria intima. Un’immagine non particolarmente scabrosa, sicuramente meno di quello che si può trovare su YouTube, che però ha provocato il divieto del video. Michael Stipe, che apprezza il lavoro di Hadreas, ha lodato i risultati artistici del nuovo disco, ed ha attaccato come vergognosa la scelta del sito di non fare vedere più il video. L’ex cantante dei Rem la decisione di YouTube è stupidamente discriminatoria, un’azione definita inappropriata e codarda. Stipe ha invitato il sito a comportarsi in modo adeguato, quindi a rimuovere il divieto al video che ritrare semplicemente delle tenerezze omosessuali. Il management del sito di condivisione ha risposto al primo attacco dell’ex cantante degli Rem, evidenziando come le immagini siano adatte ad un pubblico adulto, ma alla seconda intemerata di Stipe ha preferito non reagire, almeno per ora.

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Niente 'Lovelace' per Demi Moore. Al suo posto Sarah Jessica Parker

Los Angeles, 27gen (Adnkronos/dpa) - Sarà l'attrice Sarah Jessica Parker a sostituire la collega Demi Moore nella pellicola 'Lovelace', come riporta la rivista statunitense 'Hollywood Reporter'. La protagonista della serie 'Sex and the City', 46 anni, interpreterà l'attivista americana Gloria Steinem.
Demi Moore, 49 anni, era stata traspostata in settimana in ambulanza all'ospedale per essere curata per 'esaurimento nervoso', come ha riferito un suo portavoce, ed è stata costretta ad abbandonare il progetto del film. Amanda Seyfried ('Red Riding Hood') interpreta il ruolo principale nella pellicola sulla leggendaria attrice porno Linda Lovelace ('Gola profonda', 1972). Peter Sarsgaard, Chloe Sevigny, Sharon Stone y Adam Brody sono alcuni degli altri interpreti che figurano nel cast. James Franco ('127 Hours') incarna il fondatore di Playboy Hugh Hefner.
La giornalista Steinem fondò negli Anni Settanta la rivista 'Ms', in cui venne pubblicato l'articolo 'The Real Linda Lovelace'. Lì, Steinem affermò che la Lovelace fu obbligata da suo marito, Chuck Traynor, a convertirsi al porno. Lovelace divenne, in seguito, una portavoce del movimento contro la pornografia. Il film 'Lovelace' sarà diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman.

James Franco: Ecco perchè amo "The Thing"

Già sul set di Child of God in West Virginia, James Franco risponde via mail ad alcune domande del San Francisco Chronicles su The Thing.
Qual'era il tuo rapporto con Brad Renfro e cosa ti ha spinto a fare arte prendendolo come riferimento? Ho fatto due film con Brad ("Deuces Wild," "The Car Kid"). Era ovviamente un ragazzino problematico, ma anche un attore di talento. La sua morte è stata una tragedia resa ancora più triste dalla mancata menzione agli Oscar di quell'anno. Hollywood che divora le giovani star è una vecchia storia, e mi dispiace per tutti quelli la cui vita è stata distrutta. Brad in qualche modo li rappresenta tutti.
Da cosa sei stato attratto nel curare un'uscita di The Thing Quarterly? Ha a che fare col loro mischiare parole e oggetti? La mia vita è un insieme di parole e cose. Amo The Thing. Mi interessa molto mischiare più mezzi espressivi, e i ragazzi di The Thing lo fanno molto bene. 
Sei cresciuto a Palo Alto, e tua madre vive lì. Hai qualche posto preferito nella Bay Area? Vado a Palo Alto due o tre volte l'anno. AmoCafe Borrone a Menlo Park, lo Stanford Theatre a Palo Alto, Station 1a Woodside, e Tosca a San Francisco.

Superlativa Meryl Streep, è la signora Thatcher


Pellicola più attesa del weekend è “Iron Lady”, in sala dal 27. 
Film molto discusso, per almeno due ragioni: perché ha fatto storcere il naso agli inglesi, secondo i quali manca di uno spaccato politico e sociale approfondito, e perché sono in molti a giurare che quella della Thatcher è forse l’interpretazione che regalerà all’attrice americana il tanto sospirato terzo Oscar (dopo una valanga di nomination, che - inclusa l’ultima - arriva a 17, un numero che nessun attore, vivo o morto, ha mai raggiunto).
La regista Phyllida Lloyd, che già aveva diretto la Streep in “Mamma mia”, costruisce il racconto partendo da una Thatcher tutt’altro che all’apice del potere. Si è ritirata dalla scena pubblica e ha appena perso il compagno di una vita. La malattia che l’affligge – la demenza senile – comincia a manifestare i suoi primi sintomi. 
Nelle prime scene della sua grandezza rimane ben poco: la vediamo, dimessa, andare a comprare il latte, spettinata, senza che nessuno la riconosca. Ma quando nella sua testa riaffiorano i ricordi, allora, anche gli spettatori cominciano a seguire le vicende della donna che ha cambiato il corso della Storia contemporanea del Regno Unito e del mondo. Un politico dispotico ed inflessibile, in grado di annichilire qualsiasi forma di protesta popolare e ogni tipo di pregiudizio maschile. 
Nel film ci sono alcune delle frasi più celebri della Lady di ferro, che a proposito delle proteste del proletariato disse: “La medicina è dura ma serve ai malati”, e ci sono episodi importanti come la guerra con l’Argentina per la riconquista delle isole Falkland. Eppure non c’è mai un’analisi di grande respiro delle scelte politiche della Thatcher. 
Questo accade perché la Lloyd rimane concentrata sul punto di vista della donna Thatcher (forse per scelta) che non sui suoi ideali, sulle sue contraddizioni, sui suoi discorsi. 
Il film funziona più come ritratto intimista, che non come una biografia caratterizzata anche dal punto di vista storico e sociale (per fortuna).
E' innegabile che è la bravura della Streep a fagocitare qualsiasi tipo di tentativo, da parte della Lloyd, di allargare gli orizzonti del suo racconto. 
Una Streep in grado di annullare completamente se stessa e incarnarsi nel cuore e nella mente di Margaret Thatcher, facendola rivivere in ogni minimo dettaglio. 
Dall’accento british, agli sguardi che dondolano tra la compassione e la fermezza, dal sopracciglio circospetto alle esplosioni improvvise di humor. 
Francamente non basterebbero aggettivi, questa volta, per celebrare la bravura dell’attrice americana. 
Meglio tacere. Come si tace di fronte ad una perfezione (di ferro) che non ammette repliche!

The Iron Lady - trailer italiano

Addio alla costumista di Dracula e della nuova Biancaneve

Suoi sono gli abiti sensuali e provocanti di una giovanissima Winona Ryder in 'Dracula di Bram Stoker', per la regia di Francis Ford Coppola, ma portano sempre la sua firma gli straordinari costumi che presto vedremo sul grande schermo grazie alla nuova Biancaneve con Julia Roberts nei panni della perfida regina. La costumista e designer giapponese Eiko Ishioka, premio Oscar per i costumi di "Dracula di Bram Stoker" del regista Francis Ford Coppola nel 1992, è morta sabato a Tokyo all'età di 73 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi al "New York Times" dalla sua manager, Tracy Roberts, precisando che la designer era malata di un tumore al pancreas. Ishioka era nota per lo stile surreale, sontuoso ed estremamente elegante degli abiti che disegnava.
Il suo talento creativo è stato usato per disegnare i costumi delle cerimonie di apertura delle Olimpiadi invernali del 2002 a Salt Lake City e delle Olimpiadi del 2008 a Pechino. Ha creato numerosi guardaroba per gli spettacoli internazionali del Cirque du Soleil

Le ultime su... Madonna!

Confermate le date italiane del tour di Madonna!

Il nuovo tour di Madonna farà tappa in due differenti città italiane,le date in programma sono: 
14 giugno, Milano, Stadio Giuseppe Meazza 
16 giugno, Firenze, Stadio Artemio Franchi 
Come aveva anticipato MadonnaTribe.com, queste sono solo alcune delle date previste in tre mesi di concerti in Europa, che vedranno Madonna impegnata in ben 30 repliche fino al 21 agosto 2012, data di chiusura della leg europea con uno show allo stadio Charles-Ehrmann di Nizza, in Francia.
Il tour toccherà molti continenti e nazioni, e porterà la Queen of Pop anche in posti dove non si era mai esibita prima.
Festival di Sanremo 2012: Morandi vuole Madonna, Adele e Lady Gaga

Celentano sì, Celentano no, Celentano chi lo sa! Mentre continua la saga tra Adriano Celentano e la Rai, che sicuramente continuerà fino a qualche ora prima dell’inizio del Festival di Sanremo, Gianni Morandi deve pensare anche all’altro parterre di ospiti da portare all’Ariston, per vincere negli ascolti. E Gianni Morandi vuole “vincere facile”, puntando su tre stelle della musica pop: Madonna, Adele e Lady Gaga. Sono questi tre i nomi che stanno circolando al momento e per il quale gli organizzatori del Festival della canzone
Adele, recentemente operata alle corde vocali, è stata la regina delle vendite del 2011: la sorpresa della musica, riuscita a scalare le classifiche di tutto il mondo con i suoi singoli, partendo da perfetta sconosciuta. Madonna invece, dopo l’esibizione al SuperBowl, in cui presenterà in esclusiva il primo singolo (Gimme All Your Luvin’) del suo nuovo album “M.D.N.A.” in uscita a tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, potrebbe prendere un aereo per l’Italia e esibirsi sul palco dell’Ariston per la terza volta in carriera. Anche la terza candidata ad essere l’ospite internazionale del Festival di Sanremo ha venduto e continua a vendere milioni di dischi ed ogni sua apparizione in pubblico fa clamore: Lady Gaga. Gianni Morandi vorrebbe tentare di contattare la cantante per vedere se accetterà di apparire di nuovo in una tv italiana. Infatti, magari in pochi lo ricorderanno, Lady Gaga è stata ospite di Simona Ventura su Rai Due a “Quelli che il calcio”, certo quando ancora non era diventata una delle signore della musica pop. Dunque i nomi per gli ospiti internazionali ci sono: chi delle tre cantanti arriverà a Sanremo? Tutte e tre o nessuna?
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I teaser ufficiale del nuovo album MDNA è online da qualche ora su Madonna.com e sul canale ufficiale di YouTube.
Nella clip, registrata a Novembre 2011 potete vedere Madonna impegnata in studio con Martin Solveig e M.I.A. durante le registrazioni dell’album.
Universal Music Italia ha confermato che il primo singolo estratto - Give Me All Your Luvin' verrà trasmesso da tutte le radio italiane e sarà disponibile in digital download daVenerdì 3 Febbraio.

E' anche online la pagina speciale creata da Universal Music per registrarsi allaNewsletter Ufficiale italiana di Madonna. Cliccate l'immagine in basso per registrarvi ora! 
Madonna: A Daytime Exclusive il 2 Febbraio

L'intervista a Madonna realizzata da Anderson Cooper andrà in onda il 2 febbraio prossimo.
Il sito ufficiale di Anderson è stato aggiornato con una descrizione promettente, che parla di "un'ora di rivelazioni... sul passato, sulla perfomance al Super Bowl e su tanto altro ancora!"

Madonna inizierà il suo tour nel Mediterraneo...

Madonna ha scelto la zona del Mar Mediterraneo per la prima serie di concerti del suo prossimo tour.
Dopo l'inizio a Tel Aviv - dove potrebbe esserci più di uno show alla fine di Maggio 2012 - il tour passerà da Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, per poi spostarsi di nuovo nel Mediterraneo, con una tappa ad Istanbul, in Turchia, ed una a Zagabria, in Croatia, prima di approdare in Italia.
Dopo i concerti di Milano e Firenze , Madonna andrà in Spagna, a Barcellona, e quindi a Coimbra, in Portogallo.
Il tour procederà in Europa, verso nord e poi ad est, e di nuovo verso sud, dove l'ultima tappa è al momento prevista a Nizza, con la possibilità di aggiungere nuove date in seguito.
La maggior parte dei concerti si terrà negli stadi, con poche eccezioni tra cui la tappa alPalau Sant Jordi di Barcellona.
Riguardo ai possibili concerti in Russia ed Ucraina, possiamo dirvi che al momento gli show sono ancora in trattativa.
LMFAO e Madonna insieme al Super Bowl 2012

In un'intervista a Capital FM riguardo alla sua esibizione al Super Bowl, Will.i.am- che ha partecipato l'anno scorso - ha annunciato che quest'anno sarà felice di vedere i LMFAO, il duo che ha fatto da opener ai Black Eyed Peas.
"Andrò al Super Bowl per vedere i miei LMFAO esibirsi con Madonna," ha detto.
Anche Nicki Minaj e M.I.A sono state citate a proposito dell'esibizione di Madonna, vista la loro collaborazione per il nuovo singolo della Queen of Pop, 'Give Me All Your Luvin'.
Tuttavia, Madonna stessa non ha voluto confermare le indiscrezioni, anticipando soltanto che per la performance verranno usati dei... pompon.
Il Super Bowl, uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, si terrà il 5 febbraio al Lucas Oil Stadium di Indianapolis, Indiana.
Potete sentire l'intervista di Will.i.am per Capital FM cliccando qui.

Perchè Odio Bjork...

..."Bjork.
Oltre alla discutibile direzione artistica intrapresa ( da “Medulla” in poi, diciamo) anche le strategie di mercato mi stanno sul cazzo.
Non basta più comprare/scaricare il cd, ascoltarlo, e dire “mah..a me mi sembra una cagata”.
No.
Devi valutarlo nel complesso, nella sua interezza.
Devi scaricare l’apposita app, dove potrai navigare tra giochi, curiosità e video mentre ascolti i pezzi del disco.
Un disco che è più di un disco.
E’ oltre.
Mi sta sul cazzo.
Se mi va di ascoltarmi un cd, per poterlo capire, sono obbligato, a scaricarmi un applicazione, sorbirmi video e giochini e vivere un esperienza che va aldilà del mero ascolto, cosa che invece di base dovrebbe essere lo scopo di una cantante.
Come se ti dicessero “vuoi vedere la cappella sistina? eh bella, però per apprezzarla dovresti prima vederti sto film, poi finire un cruciverba e solo allora ne capiresti l’essenza. Sennò è solo un dipinto”.
Sti cazzi..."

Tim Burton svela: “Anche Beetlejuice avrà il suo sequel”

Secondo alcune dichiarazioni rilasciate da un comunicato stampa Warner Bros, Beetlejuice starebbe per tornare negli schermi questa volta con un sequel in dvd che promette di stupire e forse di deludere.
Sarà davvero difficile per i neo fan dell’istrionico regista, ricordarsi di quello straordinario ed inquietante cult del cinema americano, meglio conosciuto come il primo di una serie di capolavori burtoniani: Beetlejuice - Spiritello porcello, risalente al lontano 1988.
Il film che vedeva come protagonisti il giovanissimo Alec Baldwin affiancato dalla Kim di Edward Schissorhands, Winona Ryder e da Michael Keaton nel ruolo dello spirito sadico che gli regalò fama mondiale tanto da garantirgli ruoli in Batman e Gotham City; sembrerebbe non aver occupato solo una parte del cuore dei seguaci di Burton, ma anche e soprattutto quello del regista stesso che sarebbe deciso, dopo 24 anni, proprio nell’epoca dei remake cinematografici, a realizzare un sequel come lui stesso dichiara in un’ intervista rilasciata a Collider.
“Adoro quel personaggio e Michael Keaton è stato così grande. Penso sempre a come divertente sia stato quel personaggio, quindi ho solo detto a Seth Grahame-Smith (sceneggiatore di Dark Shadows, ndr) che se ha qualche idea in proposito di farmela sapere. In passato, ho provato alcune cose, ma poi non ci sono tornato sopra. Lui è sembrato davvero entusiasta”.
Questo sequel, secondo quanto segnalano i collaboratori di Moviehole, sarebbe destinato a non calcare mai il grande schermo uscendo piuttosto in un DVD firmato Warner Bros e favorendo la libertà creativa a basso costo.
Jeff Robinov, presidente della produzione alla Warner Bros Pictures afferma di essere estasiato, assieme a tutta l’azienda, dall’idea di contribuire ad un progetto simile che permetta di distribuire il prodotto su piattaforma specifica cercando al tempo stesso nuovi approcci creativi.
Chissà quanti fan d’antica origine hanno ripetuto una, due, tre volte il nome di questo capolavoro cinematografico che forse sta per arrivare. 

Antony Sees the Light

Critics like to describe Antony Hegarty, the silken-voiced leader of Antony and the Johnsons, as “otherworldly.” In recent years, the singer’s music has grown from pop, cabaret and soul signifiers to include characteristics of art song and sounds stranger still. Certainly, each of his acclaimed, prismatic albums seems to float in its own haunted universe.
Antony will conjure up more strange worlds this Thursday, when he performs with an orchestra and an elaborate staging at Radio City Music Hall. Still, “Swanlights” will be an earthly affair in its way. “The idea for the piece was to imagine a quartz crystal,” he said in a recent telephone interview. “We retrieve it from the center of a pitch-black mountain, and yet it has luminosity. That is the inspiration for the concert in a way, to suggest light and its relationship to darkness.”
Named after the Antony and the Johnsons 2010 album of the same name, “Swanlights” is a one-off commissioned by the Museum of Modern Art’s chief curator at large, Klaus Biesenbach. You could call the presentation — described as “a meditation on light, nature and femininity” — part pop spectacle, part performance piece. The event expands the staging of a previous Johnsons concert, “The Crying Light,” performed at the Manchester International Festival in 2009, to fill Radio City Music Hall’s dramatic, 6,000-seat room. (The 60-piece orchestra, joining Antony in material from each of his four albums, should do much of the heavy lifting.)
The germ of the presentation came from Antony’s friend Marina Abramovic, the celebrated performance artist, who “was encouraging me to pursue a less typical approach to lighting a concert,” Antony said. “She was talking about creating a longer arc. Usually when you want to light a concert, you go from song to song, and each song is kind of a reset, and she was suggesting, ‘Why don’t you create an arc in the lights that has a longer forward trajectory.’ And the piece — it became something more contemplative and more theatrical.” For both the 2009 and 2012 performances, Antony says he looked to Bauhaus lighting design and brought in the artist Chris Levine, who creates intricate and cerebral laser-light installations. Pulsing, geometric set pieces suggest a living structure of crystal. One BBC notice awarded the Manchester performance an 11 out of 10. (Other collaborators include the lighting designer Paul Normandale and the set designer Carl Robertshaw. The orchestral arrangements are by Nico Muhly, Rob Moose and Maxim Moston.)
Antony, who is transgender, was born in England in 1971 and spent much of his childhood in the San Francisco Bay Area. He came to New York in the early 1990s and began performing experimental theater in East Village clubs like the Pyramid. In a sense, his staged concerts mark a spiritual return to those earlier days, before Antony became best known for his musical recordings. For starters, they require a larger degree of formal consideration than the more casual rock-club performances that followed Antony and the Johnsons’s 2005 breakthrough, “I Am a Bird Now.” When I saw the group perform in Boston that year, Antony bantered playfully about Whitney Houston and sprinkled the stage with petals after an audience member handed him a rose. But at Radio City, don’t expect Antony to speak between songs — that would break the spell. “It’s a different kind of experience for the audience, like seeing a movie,” said Antony, who has largely performed with orchestral groups in recent years.
Thursday’s concert also has a more sentimental link to Antony’s early years in New York. “I’m really proud when I see the word ‘Johnsons’ ” — for Marsha P. Johnson, the New York transgender activist — “next to the words ‘Radio City,’” he said. “To me, it seems like bringing that electricity from downtown with me in a way.”
In the last few years, Antony has become more visible in the worlds of fine art and high fashion. An exhibition of his collages, drawings and sculptures opened this month at the Hammer Museum in Los Angeles. And he wrote music for and performed in the theatrical piece “The Life and Death of Marina Abramovic,” which premiered at the Manchester International Festival last summer. For the “Swanlights” concert, he’ll be costumed by the designers of Ohne Titel.
And he’s begun putting the themes of his work — environmental destruction, gender and spirituality, an embrace of beauty and hope — in plainer terms. “A starving woman will metabolize her own muscles to continue to produce milk for her newborn baby, really until she has nothing left in her own body. And I feel that’s sort of where we’re at with the earth,” he said. If there’s a worldview to be glimpsed in “The Crying Light” and “Swanlights,” it’s an argument for connecting a more hopeful, feminine, earthbound spirituality with the idea of environmental salvation. “I know my ideas probably seem very eccentric, and I’m totally fine with that,” Antony said.
Our interview ended a few minutes later. “You think I’m totally nuts, don’t you?” Antony asked his publicist, who’d been listening in on the conference call.
“No, I think it’s great!” she said. “Someone should be saying these things.”

Jean Paul Gaultier: Omaggio a Amy Winehouse

Una collezione che è «un omaggio a un talento che si è spento molto presto», dice lo stilista. Che manda in passerella, senza inutili sentimentalismi, tutti i suoi pezzi iconici, simbolo del suo talento, scomposti e ricomposti. E la guêpière e il trench assumono altre forme
Come di consueto, ogni abito della haute couture di Jean Paul Gaultier ha un nome. Questa volta, si chiamano tutti in inglese, come in inglese sono i nomi dei quartieri in cui è divisa la sala. Che poi sono i luoghi in cui Amy Winehouse ha tenuto i suoi concerti. «Questa icona della musica che poteva cantare il jazz ilmblues e il rock era anche una icona di moda, con una libertà e uno stile molto personale. Sono i suoi riferimenti che ho trasferito sulla passerella in una interpretazione molto couture. Un omaggio a un talento che si è spento molto presto», dichiara Jean Paul Gaultier. 
Così arrivano in passerella Stronger than me, che è composto da una polo di jersey plissetta e da una gonna diritta di jeans completamente ricamata di perle nere e di jais. Poi c'èIt took me by surprise, che è una giacca see troughcon i fianchi ricamati sopra una gonna di crêpe nera a cui segue un Try to stop mein forma di redingote ricamata di paillettes preceduto da un Back to black, anch'esso una redingote ma trasparente con l'effetto see trough. 
E così via, fino a un Rehab in forma di una polo-body accompagnata da una gonna lunga a righe larghissime. Al di là dei nomi, però, l'omaggio non è letterale. Tutt'al più la forma didascalica resta nelle pettinature delle modelle, che conserva la forma alta della Winehouse ma non il colore, perché si tinge di blu, di rosa, di arancione e di altri colori artificiali. 
La collezione di haute couture primavera-estate 2012 di Gaultier Paris, invece, attraverso la scomposizione di elementi tipicidell'abito (un rever della giacca che si gonfia come una calla e scopre una sola spalla, un altro revers si allunga fino a formare una sciarpa, un trench si divide in due e forma metà di un abito e uno spencer e così via) si mostra come un esercizio del couturier per ridare una nuova forma ai suoi pezzi iconici, quelli che da sempre rappresentano la sua cifra: il trench, la guêpière, il giubbotto di pelle bicolore che si allunga in una gonna svolazzante, il parka che diventa un robe manteau. Tutto inserito in uno show che non smentisce il suo creatore: la colonna sonora cantata dal vivo e a cappella da un quartetto, i modelli maschi che sfilano en travesti non per mostrare abiti maschili di couture ma abiti femminili le cui proporzioni e fantasie esprimono da soli la femminilità necessaria.