Madonna di nuovo su Twitter il 4 aprile


Per celebrare l'incredibile successo di MDNA ad una settimana dalla pubblicazione, Madonna ritornerà su Twitter il 4 aprile alle 10 PM ET (le 4 del mattino in Italia) per ringraziare i suoi fan.
Al solito, la Queen of Pop apparirà come @MadonnaMDNAday e per scriverle basterà inserire #askmadonna nei vostri tweet. Andate su www.madonna.com/askmadonna per saperne di più.

Madonna - Girl Gone Wild (Avicii Remix)

Cher - Runaway

Jessica 6 feat. Antony Hegarty - Prisoner Of Love (ELIOT's 1987 Mix)

MDNA su Rai 2 questo sabato

Il nuovo album di Madonna sarà tra i protagonisti della prossima puntata del programma musicale London Live 2.0 in onda su Rai 2 questo sabato, 31 marzo, a partire dalle ore 14.
La trasmissione presenterà uno Speciale sull’album con immagini tratte dall’EPK realizzato per la promozione del disco e dai video di "Give Me All Your Luvin'" e "Girl Gone Wild".
Se non siete in grado di vedere il programma in diretta, ricordate di collegarvi su www.rai.tv per lo streaming online.

Il primo profumo di Madonna: ''Mi ricorda mia madre''


La regina del pop lancia il primo spot della sua fragranza, che si chiama "Truth or Dare'', come il suo documentario del '91. "Il mio più vecchio ricordo di mia madre è il suo profumo - rivela la star - lo porto con me ovunque, profumava di gardenia e tuberosa"

La vera Biancaneve a nuova vita

Esce il 4 aprile il film di Tarsem Singh che torna alle origini della storia. Julia Roberts è la strega
Arriva nelle sale il 4 aprile "Biancaneve", la nuova versione delle celebre favola girata dal visionario regista Tarsem Singh. Nel ruolo di Biancaneve Lily Collins mentre Julia Roberts è la malvagia Regina. Una versione "filologicamente corretta", che torna alle origini della storia, con i nani che sono briganti e un inedito, e misterioso, ruolo per il Re.
Il regista indiano si è sempre contraddistinto per uno stile visionario, forgiato nel mondo dei videclip (suo quello di "Losing My Religion" dei Rem), sin dal suo primo film, "The Cell" con Jennifer Lopez. E proprio un regista di questo tipo era perfetto per dare nuova vita a una fiaba che ha avuto molte delinazione e che ormai si è sedimentata nell'immaginario della maggior parte della gente nella versione data da Walt Disney nel 1937.
Questo film torna alle origini della storia e i cambiamenti rispetto a come ce la ricordiamo saranno più di uno. "Tornare alla storia originale è stata una scelta assai importante - spiega il regista -. Ci sono migliaia di varianti diverse, che si sono sviluppate rispetto alla versione originale, e ci hanno ispirato alcune idee che successivamente sono state utilizzate nel film. Ad esempio, in alcune delle prime versioni, i nani si mantengono facendo i briganti. Per dirla con le parole di uno dei personaggi del film 'rubano ai ricchi... per se stessi'. Abbiamo ritenuto che questo fosse un buon elemento da recuperare".
Altre novità riguardano "una sorta di bestia che viveva nel bosco e abbiamo deciso di includerla nella nostra versione - spiega il produttore Bernie Goldmann -. Poi abbiamo ampliato il ruolo del Re, aggiungendo un elemento misterioso che lo riguarda".
Inutile dire che molta curiosità ruota attorno all'interpretazione della Regina Mavagia data da Julia Roberts. Una Regina, anche in questo caso, dalla sfumature diverse se confrontata a quella disneyana. "Nella versione più famosa della storia - dice Singh -, la motivazione alla base del comportamento della Regina è la vanità. Nel nostro film, invece, ciò che la spinge è la brama del potere: vuole controllare il regno e la sua bellezza è il mezzo per ottenere questo scopo".

C'era cu c'era, il nuovo album dei Lautari con Carmen Consoli

Dal 27 marzo è uscito C'era cu c'era, il nuovo cd dei Lautari, gruppo siciliano prodotto dalla Narciso Records di Carmen Consoli, che interpreta il brano Focu di raggia. Dopo uno showcase a Milano il disco viene presentato a Roma, Palermo e Catania.
Dal 27 marzo è uscito “C’era cu c’era”(nella foto), il nuovo album dei Lautaripubblicato dalla Narciso Records, l'etichetta di Carmen Consoli. Dopo uno showcase di presentazione alla Salumeria della Musica di Milano (il 26 marzo) il cd viene presentato stasera al Contestaccio e domani alla Feltrinelli di Roma, il 2 aprile a Palermo e il 3 aprile a Catania.
A cinque anni di distanza dall’uscita di "Arrè", il gruppo siciliano ritorna con un nuovo album di undici tracce, tra cui una cover del brano "Notte Chiara", reso celebre da Domenico Modugno, e "Focu di raggia", scritta dai Lautari per l’album "Karmen With A Happy End" (2007) di Goran Bregovic e interpretata da Carmen Consoli. 
"C’era cu c’era" ricalca la tipica formula d'esordio delle fiabe, "C'era una volta", trasferendo l'ascoltatore in un mondo di onori e miserie, una processione di mani levate in alto a sostenere una fede, il rintocco delle campane a riempire una piazza di sacro e profano, un tempo che ritorna intatto ascoltando i diversi brani del disco. 
Questo accade grazie alla pienezza evocativa degli strumenti suonati dai Lautari, che attingono alle tradizioni popolari più disparate: il mandolino e il mandoloncello, la fisarmonica e la piva, il cajon, lo djembé e la darbouka. Attraverso gli echi di questi strumenti i Lautari si fanno musicanti di storie ricche e avvincenti da raccontare al proprio pubblico.
Una vena di divertita ironia percorre l’album in brani come "Cavaleri", dove la satira dei Lautari mette a nudo le magagne della politica nostrana, mentre un filo di denuncia civile fa da sfondo alla vicenda di "Tra u desertu e u mari", in cui un nordafricano racconta la vita con cui fa i conti ogni giorno, una vera e propria lotta per la sopravvivenza che si consuma tra i semafori della città e l’ostilità di chi potrebbe aiutarlo anche con semplici gesti.
Tra le diverse trame narrative del nuovo disco non poteva certo mancare il tema dell’amore, declinato in tutte le sue forme: quello sanguigno e distruttivo di "Focu di raggia", la cui protagonista brucia, avvampa ed è soffocata da un fuoco che le sale fino al petto; quello ammaliante e intenso de "La Cifalota", il cui canto mette alla prova la passione di un uomo; infine quello “spirituale” di "Santa e picciridda", che assume la forma della devozione e della preghiera rivolta alla Santa affinché si prenda cura degli uomini dispersi per strada alla ricerca di una vita dignitosa.
La track list:

1. Banda do dimoniu
2. Bumma
3. Notte chiara
4. Tra u desertu e u mari
5. Focu di raggia
6. Cavaleri
7. La cifalota
8. C’era cu c’era
9. Scuru
10. Santa e picciridda
11. Musicanti

Il disco sarà presentato al pubblico nei seguenti showcase:
29 marzo - Roma, Contestaccio (Via Di Monte Testaccio 65/b), ore 22.00
30 marzo - Roma, Feltrinelli (Via Appia Nuova n 427), ore 18.00
2 aprile - Palermo, Feltrinelli (Via Cavour 133), ore 18.00
3 aprile - Catania, Feltrinelli (Via Etnea 285), ore 18.00

Narciso Records s.a.s.
Via A. di Sangiuliano, 134
95131 Catania
www.narcisorecords.it 

Viva la vida: città esaurita per i Coldplay

Alberghi e voli aerei già impossibili da trovare per raggiungere Torino e il concerto del 24 maggio
EMANUELA MINUCCI
TORINO
Come alle Olimpiadi. Voli aerei (da tutta l'Europa) verso Torino: esauriti. Alberghi: sold out. Bed&breakfast: introvabili. Su twitter e facebook si moltiplicano gli appelli: «Cerco ospitalità nella settimana del 24 maggio a Torino, non ho grandi esigenze». Motivo di tanto fermento? I Coldplay. Massì, quel gruppo di «alternative rock» britannico che dal 2000 al 2011 ha venduto una cosa come 50 milioni di dischi. Sbarcheranno allo stadio Olimpico - 38 mila biglietti bruciati in un'ora, il 12 dicembre scorso - nella sera di giovedì 24 maggio, calamitando in città 40 mila fan provenienti da tutto il mondo. «Dall'Australia agli States, dal Belgio all'Austria - spiega l'organizzatore, Roberto De Luca, numero uno di Live Nation - per non parlare delle regioni italiane, che sono tutte rappresentate».
Cieli vietati
L'aeroporto di Caselle conferma. Volare a Torino nei giorni caldi in cui si comincerà a montare il palco dei Coldplay - che sarà sorprendente, assicurano a Live Nation - è praticamente impossibile: «Le linee lowcost come Ryan Air sono esaurite da mesi, le altre si sono riempite in queste ultime settimane». Prenotazioni ovunque sia possibile anche per i treni (Frecciarossa in testa), quindi l'alternativa percorribile per i tanti che vogliono viaggiare autonomi resta l'automobile o il car-fan-sharing che a giudicare dai post sui social forum (e visto il costo della benzina) diventerà un mezzo di spostamento fra i più utilizzati. «Forse non è più il tempo degli autostop - commentava ieri un ragazzo di Firenze - ma alla fine magari partiremo prima, ma faremo così».
Alberghi zeppi 
«Qualche camera è ancora disponibile, ma in cintura. Per il resto siamo al tutto esaurito». E' soddisfattissimo Alessandro Comoletti, presidente di Federalberghi di Torino, e anche Bernardino Garetto, che ha la supervisione del Piemonte. Per i Coldplay siamo già al sold-out come accadde per gli U2 l'estate scorsa. «Sarebbe bello se ci fossero eventi del genere ogni mese» sospirano.
Pacchetto Coldplay 
Turismo Torino si è mossa per far coincidere le date del concerto con altre visite che facciano del viaggio in città una vacanza completa. Ed ecco che il weekend che precede i Coldplay si potranno compiere visite guidate al Museo del Cinema o tour dedicati all'arte moderna e all'architettura industriale. Due passioni tipiche del pubblico giovane. Ma un'occhiata a Venaria e ai musei d'antichità, se resta tempo, non sarebbe male.
L'organizzazione 
Giulio Muttoni (di Set Up) e Roberto De Luca (Live Nation) sono raggianti: «Torino è una bella piazza, molto reattiva e numeri come questi dimostrano che è salda al suo secondo posto, dopo Milano, come capitale italiana dell'entertainment». Insieme, gestiscono il 70 per cento degli impianti post-olimpici «realtà avveniristiche come il Palaisozaki - spiega De Luca - che è il più moderno in Italia». Aggiungono: «Torino si è recentemente mossa per il Festival Jazz e a noi piace moltissimo questa iniziativa. Tuttavia ci auguriamo che la città sappia anche riconoscere il valore delle nostre attività visto che, oltre ad essere totalmente autonome dal punto di vista finanziario, portano pure ricadute economiche al territorio».

"La garota sono io E quel regalo mi cambiò la vita"

RIO DE JANEIRO
Da Frank Sinatra a Cher, da Madonna a Mina, che nel 1968 la presentò a Canzonissima. Ma anche in Giappone e in Australia. La «Garota de Ipanema», da noi conosciuta come «La ragazza di Ipanema», è celeberrima.
Il merito è di una 17enne, Helô Pinheiro, che 50 anni fa fece «innamorare» Tom Jobim e Vinícius de Morais, innescando quella miccia creativa che avrebbe portato alla composizione del pezzo. Oggi Helô vive a San Paolo , dove, imprenditrice nel settore fashion, sta presentando le sue nuove collezioni di costumi da bagno che, naturalmente, ha battezzato «Garota de Ipanema».
Lei è la garota de Ipanema in carne ed ossa. Può descriverci come è cominciato tutto?
«Ogni mattina passavo davanti al bar Veloso di Rua Montenegro, a due passi dalla spiaggia di Ipanema. Vivevo là e da quel bar, che nel 1962 era il ritrovo di artisti ed intellettuali, tutti i giorni due uomini mi fischiavano dietro “Ehi bella, vieni qui”. Scherzavano e, seppur intimidita, ero lusingata e i loro apprezzamenti fecero migliorare la mia “andatura”».
Sapeva chi fossero i due ammiratori?
«No. E non lo seppi sino a quando un fotografo che mi aveva fatto degli scatti per la rivista “Senhor”, mi disse: “Helô, ho incontrato al bar Veloso Tom Jobim e Vinícius de Moraes e mi hanno detto che hanno composto una canzone per te”. Non diedi peso alla cosa, fino a quando, tre anni dopo, la canzone non esplose, diventando un successo. E da allora il mito ha continuato a crescere: il bar oggi si chiama “Garota de Ipanema” e la via Rua Vinicius de Moraes».
Come cambiò invece la sua vita?
«Moltissimo, ma non subito, perché, nonostante tutti morissero dalla voglia di sapere chi fosse la musa ispiratrice, parecchie ragazze si erano autoattribuite il “merito”. A quel punto fu Vinicius de Moraes a prendere carta e penna e a scrivere un testo poetico alla rivista “Manchete”, svelando che lavera Garota di Ipanema ero io, “con un modo di camminare, muovendo il bacino, simile a quello del samba e la cui formula sfuggirebbe persino ad Einstein”. È stato un privilegio che ancor oggi mi commuove, perché la mia vita è cambiata: prima ero timida, giocavo a pallavolo, dopo sono diventata una celebrità. Tutti cominciarono a cercarmi. Però dal punto di vista finanziario, non cambiò nulla».
All’epoca non si usava andare in tv dietro compenso?
«Non lo feci mai. Non ho mai voluto lucrarci perché penso sia stato un regalo quello che mi hanno fatto Tom e Vinicius, e in cambio dei regali non si chiede denaro. Mi sono sempre guadagnata da vivere con il mio lavoro da stilista e da giornalista. Nei prossimi giorni inizieranno due miei programmi, uno sulla tv Band e l’altro, “Essere donna”, che condurrò con la mia figlia più giovane, sulla Fox».
È vero che Tom Jobim le chiese di sposarlo?
«Sì, perse la testa per me ma poi fu testimone con sua moglie al mio matrimonio con Fernando Pinheiro, l’uomo con cui vivo dal 1965».
Invece la moglie di Jobim, quando lui morì, le fece causa per il marchio «Garota di Ipanema»...
«Sì, per questo mi sono laureata in diritto. Tutti mi dicono che fu assurdo perché la ragazza di Ipanema ero io, ma alla fine siamo arrivate a un accordo».
Mai innamorata di un italiano?
«Uno c’era, ma era già sposato».

Come una canzone inventò il Brasile

Uno è Antonio Carlos Jobim, per tutti Tom, 35 anni, musicista. L’altro è Vinicius de Moraes, 49 anni, poeta. Insieme hanno scritto «Orfeo Negro», il musical che è diventato film e tre anni prima ha vinto il Festival di Cannes. È il 1962, stanno lavorando a un altro musical e ne parlano spesso al bar Veloso («Il nostro posto d’osservazione»), in Rua Montenegro, quartiere di Ipanema, Rio de Janeiro, sulla strada che va alla spiaggia. E lì vedono spesso Heloisa Pinheiro, per tutti Helô, 17 anni, che abita al 22 della stessa via e che tutti i giorni entra al bar a comprare le sigarette per sua madre.
«Una ragazza con l’abbronzatura dorata, un fiore e una sirena, piena di splendore e di grazia, ma con lo sguardo triste, che porta con sé, sulla strada verso il mare, il sentimento della giovinezza che passa, della bellezza che non è solo nostra ma è un dono della vita nel suo incessante meraviglioso e melanconico fluire e rifluire». Questo vede in lei Vinicius e così la descriverà tre anni più tardi, quandolacanzonecheHelôhaispirato è già un successo mondiale: è «Garota de Ipanema», «The Girl from Ipanema», «La ragazza di Ipanema», la seconda canzone più reinterpretata dei tempi moderni dopo «Yesterday» dei Beatles, nata 50 anni fa.
Sul ritmo semplice e irresistibile che ha concepito Jobim, a Petropolis Vinicius scrive diciassette versi su una ragazza, e sulla sua andatura ondeggiante sulla strada per il mare. Quandoleipassa,cambiailmondointorno a sé, lo riempie di grazia e lo fa più bello e pulito, puro «a causa dell’amore» che è capace di suscitare. Due minuti di perfezione che: lanciano la bossa nova, la «cosa nuova» che dal Brasile si irradierà nel mondo sull’onda sinuosa del suo ritmo di samba rallentato; creano il mito delle ragazze brasiliane, sensuali e malinconiche; danno, soprattutto, una nuova identità al Brasile intero, giovane, bello, libero ed esotico come la «garota» della canzone.
Prima che finisca l’anno,esce giàla versione in inglese, che diventerà un successo mondiale nel 1964, quando la interpreterà la moglie del terzo inventore della bossa nova, il chitarrista Joao Gilberto: lei si chiama Astrud, non ha mai cantato prima, proprio come Vinicius, che aveva debuttato in pubblico cantando quei versi, nell’agosto 1962.
Le vite di tutti furono cambiate dalla «Garota de Ipanema»: Jobim porterà la bossa nova a New York, prima in una storica serata alla Carnegie Hall che sarà un passaggio fondamentale nella conquista del mondo da parte della nuova generazione di artisti brasiliani, poi collaborando a un memorabile disco con Frank Sinatra e infine stabilendosi lì (vi morirà nel 1994). Vinicius continuerà per un paio di decenni a dominare la scena, negli ultimi anni in coppia con Toquinho, e scriverà altre piccole perle come «Garota de Ipanema», ma mai così splendenti.
E la giovane Heloisa? Non riuscirà a sfruttare l’improvvisa popolarità, un padre severo le impedirà dì di fare la modella. Si rifarà, aprendo un negozio (a Ipanema) e poi una linea di abbigliamento e costumi da bagno.
È una storia che i brasiliani conoscono a memoria, un mito condiviso che le postume meschinità non hanno potuto rovinare, forse perché per tutti la gloria era più importante del denaro: oggi Rua Montenegro si chiama Rua Vinicius de Moraes, il bar Veloso si chiama Garota de Ipanema, a Jobim è stato dedicato l’aeroporto della città. E Helô è felice che da tutto il mondo la chiamino per farsi raccontare la storia di quei due geni che dai tavolini del bar la guardavano passare, a Ipanema, 50 anni fa.

Charlotte Gainsbourg - Anna (Moonlight Matters Remix)

Truth Or Dare fragrance commercial, starring Madonna.

Bjork pubblica “Biophilia Remixes”

Si è fatta parecchio attendere prima di pubblicare l’album più recente, Biophilia, ma come pochi avrebbero fatto si è personalmente scusata del ritardo con i suoi fan; l’album, manco a dirlo, si è rivelato come al solito un successo per Bjork, che si prepara ora a lanciarne sul mercato una nuova versione. Ancora una volta, però, l’artista ha deciso di stupire i propri fan e fare le cose in grande: le tracce contenute nell’originale Biophilia verranno ora distribuite in otto distinte pubblicazioni.
La prima di queste a venire rilasciata conterrà due brani, “Crystalline” e “Solstice”, remixati dai Current Value. A seguire verranno pubblicate anche le altre tracce, remixate però da altri nomi significativi del panorama musicale, per un totale di nove artisti diversi coinvolti nel progetto. Proprio di progetto, infatti, è il caso di parlare: Biophilia non è solo un tradizionale album, ma una vera e propria performance studiata da Bjork che coinvolge contemporaneamente diverse forme di espressione artistica e un’installazione semipermanente.
A rileggere i brani della poliedrica artista islandese, accanto ai già citati Current Value, saranno 16-bit, King Cannibal, Death Grips, El Guincho, Matthew Herbert, Hudson Mohawke, These New Puritans e Alva Noto. La prima pubblicazione è prevista per il 17 aprile; tutti i lavori verranno distribuiti secondo due diverse modalità: verranno realizzati infatti in versione tradizionale e deluxe, differenziandosi nell’artwork.
Le pubblicazione proseguiranno all’incirca con cadenza quindicinale, terminando a luglio: ognuna di esse conterrà due brani, ad eccezione di quella prevista per il 20 di giugno, in occasione della quale Matthew Herbert ha rivisitato tre dei brani presenti nell’album di Bjork, “Sacrifice”, “Mutual core” e “Virus”.

Madonna record: prima in 40 paesi

Madonna, con il suo nuovo album, ha sbaragliato tutte le classifiche mondiali. L’uscita di MDNA risale solo a due giorni fa, esattamente a lunedì 26 marzo, ma i risultati, in appena 48 ore, sono stati davvero stupefacenti.
Dopo l’ascolto in anteprima parziale dei suoi brani, MDNA risulta in cima alle classifiche di vendita di ben 40 paesi: nel calcolo rientrano tutti i download da iTunes, dunque gli acquisti complessivi, moltissimi a seguito dei preordini delle scorse settimane.
Intanto, a breve, partirà il suo tour mondiale per il quale, allo stesso modo, si registrano richieste di biglietti, oltre ogni previsione. Basti ricordare che, solo per l’Italia, alle prime due date di Milano e Firenze, è stato necessario aggiungere anche quella di Roma.
La dodicesima fatica di Madonna è destinata, forse, a entrare nella storia della discografia mondiale.

Amy Winehouse, l'eredità va ai genitori e nulla all'ex marito

Londra (Regno Unito), 28 mar. (LaPresse) - L'eredità di Amy Winehouse, circa 3 milioni di sterline (pressappoco 3 milioni 600mila euro) andrà ai genitori, Mitch e Janis. La cantante, morta tragicamente all'età di 27 anni, probabilmente dopo un lungo periodo di abuso di alcol, non ha lasciato alcun testamento scritto e conseguentemente il suo patrimonio passerà ai genitori e non all'ex marito Blake Fielder-Civil. Secondo il quotidiano inglese The Sun, Amy aveva più di 4 milioni di sterline (quasi 5 milioni di euro) tra investimenti e depositi, ma dopo tasse e debiti insoluti, sono rimasti circa 3 milioni di sterline.
"Non ci sono molti 27enni che scrivono le loro volontà e neanche Amy lo ha fatto", ha detto una fonte al quotidiano. Probabilmente "neanche lei aveva idea di quanto denaro avesse e di certo non era in cima alla sua lista di priorità". Poi la stessa fonte ha proseguito parlando dell'ex marito della cantante britannica, Blake: "Se avesse fatto testamento, forse Blake avrebbe ricevuto qualcosa, non denaro contante, più probabilmente qualche investimento. Amy lo amava ancora quando morì".
La Winehouse e Blake sono stati sposati per due anni, poi divorziarono nel 2009. Si supponeva che all'apice della sua carriera, Amy avesse toccato un patrimonio di circa 10 milioni di sterline, anche se, sempre secondo la fonte, non era solita a dare molta importanza al denaro. "Avresti potuto bruciarle davanti un mucchio di soldi e lei si sarebbe accesa una sigaretta con la brace".

James Franco in vacanza con Selena Gomez e Vanessa Hudgens…

Chi l’avrebbe mai detto che un attore un po’ snob come James Franco (uno che quando non è sul set passa il suo tempo a collezionare diplomi all’Università e a progettare installazioni di arte moderna) si sarebbe trovato, un giorno, in vacanza con delle baby-stratette come Selena Gomez e Vanessa Hudgens?
Nessuno. E invece questo è qual che accade, per finzione ovviamente, nel film Spring Breakers.
Diretta da Harmony Korine, la pellicola è ambientata in Florida e segue le folli vacanze di quattro collegiali che rapinano un fast-food in modo da procurarsi i soldi per alcool e divertimenti vari. La ragazzine vengono arrestate, ma a salvarle arriverà il personaggio interpretato da James Franco, ossia un tipo non molto raccomandabile che gestisce traffici d’armi e che convince il gruppo di ragazzine ad uccidere un uomo per suo conto…
Vi riportiamo qui di seguito alcune immagini di Spring Breakers in cui si vedono James Franco e le varieSelena Gomez, Vanessa Hudgens, Rachel Korine e Ashley Benson rigorosamente in bikini e bottiglia in mano (quando non hanno una pistola!)



Charlotte Gainsbourg " ELASTIQUE "

Deadmau5 accusa Madonna di incitare all’Ecstasy, la Regina del Pop risponde

Polemica e tweet- Si è consumata su Twitter (e dove sennò?) l’ennesima bagarre tra artisti. Protagonisti della vicenda l’inossidabile Madonna e il produttore/dj canadese Deadmau5. Sembra che l’apparizione della Regina del Pop all’Ultra Music Festival di Miami (lo scorso sabato 24 marzo) sia stata rovinata da una frase piuttosto infelice: “Avete visto Molly?” avrebbe urlato la cantante al pubblico in delirio. Apparentemente innocua come frase: peccato che in gergo giovanile “Molly” sia il corrispettivo di MDMA, droga (purtroppo) molto diffusa tra i giovani e meglio nota come Ecstasy. Quest’uscita ha scatenato le ire del dj canadese, che via Twitter (le telefonate private tra celebrità sembra non esistano più, oramai) ha accusato Madonna di aver mandato un messaggio sbagliato ai giovani solo per essere “Hip e Trendy”.
Madonna, “avresti potuto chiamarmi” - In seguito Deadmau5(nome d’arte che vuol dire “topo morto”; il 5 si legge come una “s”) avrebbe incalzato la cantante sottolineando che è “un modello per centinaia di milioni di persone”, e che potrebbe usare la sua “potente voce” per avere “un’influenza positiva”. Sorprendentemente Madonna non si è risentita e ha abbassato i toni: sempre via Twitter, ha prima postato una sua foto di se stessa con indosso delle orecchie da Minnie, scrivendo: “Da topo a topo, io non sopporto l’uso di droghe e non l’ho mai fatto. Mi riferivo alla canzone ‘Have you seen Molly’, scritta dal mio amico Cedric Gervais con cui ho lavorato per il mio nuovo album”. Dopo che Deadmau5 ha espresso il suo apprezzamento per aver chiarito il tutto “personalmente” (che saranno mai i 500 milioni di utenti di Twitter), Madonna ha replicato con un altro tweet, garbato ma un po’ risentito: “Avresti potuto chiamarmi, avremmo potuto chiarire il tutto ‘personalmente’ ”. Senza risparmiarsi, tra l'altro, un virgolettato palesemente ironico. Anche questa volta Louise Veronica Ciccone ne è uscita a testa alta.

Nella fabbrica di Madonna

«Esiste una sola regina, ed è Madonna, stronzette». Lo pensa Miss Ciccone, ma lo dice la sua complice canora nel nuovo hit, I don’t give a…, ovvero Nicky Minaj. Poche parole, giusto per chiarire che se Lady Gaga avanza, Madonna non arretra. Anzi, rilancia. Con un album, Mdna, preparato dalle menti e dalle orecchie più raffinate della scena dance mondiale. Una squadra vincente (fra gli altri, anche gli italianissimi Benny e Alessandro Benassi e la figlia Lourdes, coinvolta nei cori diSuperstar) che si è stretta intorno alla popstar per confezionarle un disco su misura: la realizzazione in musica dei suoi desideri.
«Tutto quello che faccio» ha dichiarato Madonna al giornalista e conduttore radiofonico americanoLarry Flick «nasce da una continua collaborazione. Apprezzo l’input di altre persone, lo cerco. Non posso lavorare da sola, non sono come Prince o come altri artisti che sanno suonare tutti gli strumenti. Loro registrano un brano e non hanno un feedback esterno. Io ho sempre bisogno di sentire il parere degli altri. Mi piace avere intorno i miei complici». Un gruppo di collaboratori che Madonna organizza militarmente in studio di registrazione con un unico obiettivo finale: «Far bene e presto».
Ne sa qualcosa uno dei dj più cool della scena francese, il parigino Martin Solveig, convocato d’urgenza al «boot camp» di Madonna. In comune, musica a parte, i due hanno la passione per i film europei degli anni Cinquanta e Sessanta e un fanatismo d’altri tempi per Alain Delon. A lui è infatti ispirato uno dei pezzi forti di Mdna, Beautiful killer.
«Le erano piaciute un paio di canzoni dei miei dischi» spiega Solveig «ed è andata dritta al punto: voglio qualcosa che abbia esattamente questa atmosfera, questo suono. Madonna è una motivatrice nata, spinge tutti a dare il meglio e lavora a tempo pieno, senza distrazioni».
Anche su più brani contemporaneamente. «Io e un altro dei produttori del disco, William Orbit, abbiamo lavorato in sale d’incisione diverse all’interno dello stesso palazzo. Lei passava da una control room all’altra ascoltando tutto con attenzione maniacale. Non le sfugge mai niente, ma soprattutto sa sempre che cosa vuole ottenere. Nel suo programma era chiaro fin dall’inizio che le mie canzoni dovevano rappresentare il lato solare e di puro intrattenimento del disco. Per la dark side, il comandante era Orbit».
Sul ruolo di Orbit, che Madonna aveva già ingaggiato per uno dei suoi album di maggior successo,Ray of light, la popstar ha le idee chiare: «Mi trascina negli abissi, la sua anima tormentata tira fuori le angosce che mi porto dentro». E anche il suo lato più stakanovista: «Quando tutto sembrava finalmente concluso» racconta Orbit «ecco la sorpresa finale: caro William, non te l’avevo detto prima, ma vorrei riregistrare alcuni brani del disco in versione soft, con qualche chitarra acustica e magari un banjo. Lo dicono in molti ed è vero: con Madonna l’orario di lavoro non esiste».
Ne è convinta anche Nicky Minaj, cantante di Trinidad trapiantata a New York, recentemente immortalata sulla copertina di New York Magazine’s Spring Fashion Issue. È sua una delle due voci che accompagnano Madonna nel singolo tormentone Give me all your luvin’. «Incidere un brano con Madonna è un’esperienza che ti cambia la vita, ma non è nulla a confronto delle due settimane di prove prima dell’esibizione nell’intervallo del Superbowl. Abbiamo lavorato così tanto che per la prima volta in vita mia ho detto no a un paio di feste notturne. La sua religione era provare, provare, provare. E quando qualcuno osava dirle: “Guarda che secondo me è tutto a posto”, lei ricominciava da capo». Sempre senza guardare l’orologio. «Giorno o notte, non fa differenza per lei. “Voglio che queste coreografie vi vengano a tormentare nel sonno” ripeteva a tutti. Nel rapporto a due è impossibile resisterle. Ti guarda dritto negli occhi e ti parla da artista ad artista. Ha un tono rassicurante, ma non conciliante. Per farla breve, mi ha convinto in tre minuti a cambiare parrucca e colore del rossetto. Non c’era mai riuscito nessuno».
Carismatica, determinata, abile nel mettere in soggezione i suoi interlocutori: così viene descritta Madonna da chi ha interagito con lei per motivi professionali. «Eravamo a una festa dopo gli Oscar del 2010» racconta la popstar inglese Mika, anche lui coinvolto nella scrittura delle canzoni di Mdna. «Al tavolo c’eravamo io, lei e Christian Louboutin (uno dei più noti shoes designer del mondo, ndr). Beh, quando parlava lei, io non riuscivo a intervenire. Ero come paralizzato».
Una sensazione che deve avere provato Martin Solveig quando ha ricevuto una telefonata dall’Fbi: «Wow, stavano indagando sulla fuga di un brano del disco finito in rete, probabilmente per mano di un hacker, che lo aveva rubato dal pc di Madonna. Abbiamo temuto che anche gli altri pezzi finissero online. Ma, vista la reazione immediata, questa volta, i pirati hanno preferito ritirarsi in silenzio».

Cocorosie: in arrivo un brano con Antony Hegarty

Si intitola "We are on fire" il nuovo singolo delle Cocorosie in uscita il 4 giugno. Le sorelle Sierra e Bianca Casady hanno registrato il brano con la supervisione di David Sitek dei TV On The Radio a Los Angeles lo scorso inverno. "We are on fire" verrà pubblicato sia in versione digitale che su vinile e conterrà come b-side "Tearz for animals", in cui canta Antony Hegarty, voce degli Antony and the Johnsons. La copertina del singolo delle Cocorosie è firmata in collaborazione dalla stessa Bianca, che si dedica all'arte con lo pseudonimo di Twin Rivers, e dall'artista David Sitek; mentre l'artwork della b-side è nato grazie ad un progetto artisti sviluppato nelle carceri. 
Le Cocorosie sono un duo formato nel 2003 dalle sorelle Sierra e Bianca Casady. Le due esordiscono nel 2004 con "La maison de mon reve", frutto del lavoro nell’appartamento di Bianca a Parigi. Il secondo lavoro, "Noha's ark" esce nell’autunno del 2005, mentre "The adventures of gosthorse and stillborn" viene realizzato nel 2007. Il terzo disco, "Grey oceans" viene invece pubblicato nel 2010, anticipato dal singolo “God has voice, she speaks through me”. 

Exclusive poster for The Monk starring Vincent Cassel


Sigur Ros, tornano con sonorità sperimentali nel sesto album

La band islandese Sigur Ros - ammirata da artisti del calibro d iRadiohead e Coldplay – pubblicherà il loro primo album dopo quattro anni il 29 maggio. Il sesto album della band s’intitolerà Valtari, è composto da otto canzoni, per una durata totale di 54 minuti e sarà pubblicato in doppio LP e download digitale. Valtari – tradotto in "schiacciasassi" – opta per sonorità e testi sperimentali, come avvenne nel 1999 per Ágætis byrjun, con acuti di voce e toni malinconici. Il bassista Georg Holm ha affermato in una dichiarazione che la band aveva rinunciato l'album, "ma poi è successo qualcosa e la forma ha iniziato di emergere”.
Le canzoni Ágætis byrjun e Svefn-g-englar sono state usate come colonna sonora nel film Vanilla Sky (2001).

Il box set con 11 album di Madonna in uscita oggi

Un viaggio attraverso 25 anni di carriera di Madonna: oggi, lunedi' 26 marzo, per l'etichetta Rhino/Warner, è in uscita l'atteso boxset contenente tutti i primi album della Regina del Pop ad un prezzo imbattibile.
Per saperne di più ed ordinare la vostra copia, visitate Amazon.it.
Inoltre, a partire dal 27 marzo, iTunes offrirà alcuni album e canzoni di Madonna ad un prezzo davvero speciale.

Il box The Complete Studio Albums include i seguenti CD: 
1. Madonna 1983 
2. Like a Virgin 1984 
3. True Blue 1986 
4. Like a Prayer 1989 
5. Erotica 1992 
6. Bedtime Stories 1994 
7. Ray of Light 1998 
8. Music 2000 
9. American Life 2003 
10. Confessions on a Dance Floor 2005 
11. Hard Candy 2008

Dave Franco si tocca


Alanis Morissette: vent’anni di rock dai capelli lunghi

Canadese di Ottawa, nasce il 1 giugno del 1974. A soli quattordici anni firma con l’etichetta nazionale MCA Records e realizza il suo primo album, Alanis, che esce nel 1991 a tiratura nazionale e che segna il suo debutto. Il primo singolo Too hot, fottutamente anni 90, lancia una Alanis dal capello cotonato, chiodo di pelle e jeans alla caviglia, che a passo di coreografia scala le charts canadesi. Di lì a poco, i Vanilla Ice, noto gruppo rap americano, la vogliono con loro in tour, per l’opening act. Alanis vince il suo primo Juno Award (versione canadese del Grammy) per “Voce femminile più promettente”. Il secondo album “Now is the time” non vende neanche la metà delle copie del primo e la MCA Records non rinnova il contratto alla Morissette.
Appena finito il college, Alanis decide di trasferirsi a Los Angeles, in cerca di maggiori opportunità. E’ qui che l’artista incontra il noto produttore Glen Ballard, con il quale registra e scrive i testi per il nuovo album, per lo più ispirati alla disparità dei sessi. Siamo nella primavera del 1995 ed Alanis firma un contratto con la Maverick Records, che le garantirà un travolgente successo planetario. Il disco “Jagged little Pill” vende oltre 33 milioni di copie, il secondo più venduto nella storia della musica rosa. You Oughta Know, primo singolo estratto, raggiunge subito la vetta delle hit-charts e il videoclip passa in rotazione su Mtv. Stesso successo per All I really want e Hand in my pocket, ma è Ironic a consacrare l’indiscutibile trionfo della cantautrice dai capelli lunghissimi. La traccia, che rimane per settimane nel podio delle charts internazionali, diviene disco d’oro, le fa vincere ben due Grammy, miglior canzone dell’anno e miglior videoclip, e sei Juno Award. Ironic è, ad oggi, la hit più famosa di Alanis. In Canada, l’album in questione è stato certificato ben dodici volte disco di platino.
Dopo un tour internazionale di diciotto mesi, Alanis decide di concedersi una pausa in India, per ritrovare il giusto equilibrio dopo l’eclatante, ma stressante, successo del tour. Dopo aver inciso Supposed Former Infatuation Junkie nel 1998, registra un live in esclusiva per Mtv, appunto Mtv Unplugged, nel quale la cantante si esibisce in una performance acustica che regala una magica atmosfera. Nel 2002 esce Under Rug Swept, primo album interamente scritto e prodotto dalla Morissette, dal quale traspare la transizione alla nuova Alanis, malgrado i testi siano incentrati sempre sull’amore, sulle relazioni difficili e tematiche sociali. In So Called chaos Alanis appare meno grintosa e pungente, ma di sicuro più riflessiva e matura. Lei stessa dichiara di aver trovato una sua serenità. Dopo tre anni di silenzio, torna nel 2008 con Flavors of Entanglement, disco nel quale la cantante torna su sonorità più dure, giacché elaborato a seguito della fine di una storia d’amore. Il 2010 rappresenta un anno cruciale nella vita di Alanis. Nell’agosto si sposa con il rapper Souleye, Mario Treadway, con il quale ha il suo primo figlio, Ever Imre. Sulla gravidanza, la cantante ha dichiarato: “Non ne avevo idea. Il dottore a un certo punto mi ha detto ‘Questa sembra proprio l’ecografia di una donna incinta’ ”. Una cosa è certa: la Alanis mamma e donna matura di oggi, si preserva frizzante come la ragazzina col chiodo di pelle di vent’anni fa. Sarà in Italia il 17 e il 18 luglio, rispettivamente a Piazzola sul Brenta e Milano. 

La Thatcher confessò, pentita della politica

LONDRA - Potendo rifarlo non sarebbe entrata in politica: Margaret Thatcher, col senno di poi, avrebbe preferito restare moglie e mamma. La Thatcher aveva 33 anni ed era la madre di due gemelli quando per la prima volta fu eletta alla Camera dei Comuni. Il suo ingresso in politica è uno dei momenti forti di Iron Lady, il film di Phyllida Lloyd con Meryl Streep e Alexandra Roach nella parte dell'ex premier da giovane.
La stupefacente confessione della donna più odiata da molti sudditi di Sua Maestà, e da altrettanti britannici giudicata il più grande primo ministro in tempo di pace, è stata riportata in luce da un ex parlamentare Tory nei giorni in cui il Regno Unito si prepara a ricordare il maggiore exploit di politica estera della Lady di Ferro, la guerra delle Falkland.
La Thatcher ammise nel 1995 con il leader conservatore Lord Michael Spicer, le cui memorie sulle Falkland di 30 anni fa, l'attentato a Brighton e il trattato di Maastricht sono state pubblicate oggi dal Sunday Telegraph, che, con il senno di poi, rimpiangeva di essere entrata in politica per l'impatto negativo che questa scelta aveva avuto sulla sua famiglia.
Lord Spicer ha lasciato il parlamento nel 2010. Nei suoi diari rivela che la Thatcher, dopo aver lasciato Downing Street nel 1990, aveva cominciato a covare crescenti rancori per la politica. "Qualche mese dopo le dimissioni, in un incontro nel suo 'nuovò ufficio ai Comuni, mi disse che adesso odiava tornare in Parlamento". L'ammissione che, col senno di poi, non avrebbe scelto di buttarsi in politica risale invece all'aprile 1995.
Ricevendo Lord Spicer nell'ufficio di King's Road a Chelsea, il marito Denis in un altra stanza, la Thatcher gli disse: "Se potessi non entrerei in politica per quel che la politica fa alla tua famiglia".
Denis Thatcher, che è morto nel 2003, è sempre stato un leale sostenitore della moglie fin dal primo giorno nei ranghi dei conservatori ma i figli Mark e Carol hanno dato più di un dispiacere all'ex primo ministro. Mark, che vive in Spagna e torna a Londra a vederla ogni quattro-sei settimane, si guadagnò in gioventù una reputazione da playboy scapestrato e durante una Parigi-Dakar fu dato per disperso per sei giorni, mentre la gemella Carol, una giornalista apparsa nel 2005 in un reality show, passa mesi senza vedere la madre nonostante il suo precario stato di salute.

Voci di Notte - Carmen Consoli ( Alex Baroni ) 2012

Jamie Bell: Solo Venice Stroll

Jamie Bell goes for a stroll down Abbot Kinney Boulevard on Thursday (March 22) in Venice, Calif.
The 26-year-old English actor stopped by Starbucks to grab a cup of coffee before heading back home.
“Hurry up & Cook fish sticks! Got a date with a Zip Line, urban scavenger hunt, pre-war ocean liner tomorrow,” Jamiewrote on his Twitter account. “Gonna dip you in ketchup.”
Jamie‘s animated movie, The Adventures of Tintin, is available now on DVD and Blu-ray.





Madonna a ruota libera nell’intervista video su Facebook

Alla vigilia dell’uscita di «MDNA», il suo dodicesimo album di inediti, Madonna ha risposto per 30 minuti, in diretta video su Facebook, alle domande dei suoi fan. Nel corso della videochat, moderata dall’attore e conduttore Jimmy Fallon, sono emerse alcune chicche relative all’album e all’imminente tour che a giugno farà tappa in Italia.
Madonna ha rivelato che tra le 16 canzoni di «MDNA» la sua preferita è «Gang Bang», il brano più dark: «Pensavo a Quentin Tarantino quando l’ho scritta, ai suoi personaggi femminili. Se fosse disponibile potrebbe girare il video». Parlando dell’aggressività del testo di «Gang Bang», la regina del pop ha anticipato qualcosa sullo show che porterà in tour: «Avrà una prima parte molto violenta» ha detto. «L’ho intitolata “Trasgressione”, e potete immaginare quali canzoni ne faranno parte. Tutta la scaletta è ispirata da un tema, da un arco drammatico nel quale ho inserito le canzoni adatte».
In concerto Madonna non riproporrà l’esibizione del Super Bowl («non amo ripetermi») mentre delle recenti collaborazioni con M.I.A. e Nicki Minaj ha detto: «Sono donne intelligenti, abili, forti, non le farei arrabbiare se fossi in voi».
Nel corso della chat, Madonna ha risposto anche ad alcune domande non musicali. Abbiamo così scoperto che se fosse il Presidente degli Stati Uniti farebbe subito tre cose:legalizzerebbe ovunque i matrimoni gay, darebbe all’Istruzione il budget militare e si concederebbe un solo provvedimento egoista, l’abolizione della censura sui suoi video. Qui Madonna allude alla decisione di YouTube di bloccare l’accesso libero alla visione del video di «Girl Gone Wild».
Il momento più toccante dell’intervista èarrivato quando un fan le ha chiesto a che cosa si è ispirata per la creazione del suo nuovo profumo, Truth or Dare: «Volevo che ricordasse mia mamma» ha detto. «Lei profumava sempre di gardenia».

Amy Winehouse Ft. "Alborosie "Half Time" (Official Remix Video)

Ue apre inchiesta su fusione tra Universal ed Emi

(AGI) - Bruxelles, 23 mar. - La Commissione Europea ha aperto un'inchiesta sull'offerta di acquisto avanzata da Universal per Emi temendo un impatto negativo sulla concorrenza nel settore.
La fusione tra le due case discografiche, le ultime grandi major superstiti insieme a Time Warner, secondo il commissario Ue alla concorrenza, Joaquin Almunia, "potrebbe ridurre la concorrenza nel mercato del disco a danno dei consumatori europei".
Universal aveva annunciato lo scorso novembre di aver raggiunto un accordo per rilevare Emi da Citigroup per 1,4 miliardi di euro, una cifra pari a sette volte l'utile lordo della casa di Kensington, che ha in catalogo band come Beatles, Coldplay, Iron Maiden e Chemical Brothers e star del pop del calibro di Robbie Williams e Kylie Minogue. L'intesa non prevede l'acquisto della divisione editoriale di Emi, che verra' ceduta a un gruppo di investitori guidato da Sony.

L'incantevole fusione tra Radiohead, Bjork e i documentari sulla natura della BBC

Avete bisogno di rilassarvi per cinque minuti, staccando dal lavoro, dallo stress e dal frenetico multitasking dei pensieri? Fate un salto sul sito di Tobi Torschlag e immergetevi in uno dei suoi video, possibilmente a schermo pieno e con un buon volume degli altoparlanti.

Studente di biotecnologia molecolare a Monaco di Baviera, da un paio di mesi Torschlag ha iniziato a caricare su Vimeo dei filmati in cui frammenti di documentari sulla natura della serie Life della BBC sono abbinati a canzoni di Radiohead, Bjork, Sufjan Stevens, Lykke Li, Jamie XX, Devendra Banhart, Mogwai. Il risultato è un oceano di quiete e bellezza. Che mostrino draghi di Komodo che litigano sulle note dei Radiohead, legioni di granchi che zampettano al ritmo dei Panda Bear o scene di caccia aerea accompagnate dai Mogwai, i video ti catturano e ti portano in un universo parallelo dove la natura sembra vivere e rinnovarsi con placida ineluttabilità.
A The Creators Project Torschlag spiega la banalissima arma segreta: “ascoltare la musica mentre guardi le immagini, ti permette di concentrarti sulla bellezza e sulla poesia dell’insieme, senza esser disturbato dalla voce del commentatore (nel caso di Life, il celebre divulgatore scientifico britannico David Attenborough, ndr). E' vero, non ricevi informazioni sugli animali che vedi, ma credo che in fondo molte di queste immagini si spieghino da sole”.
Grazie all'enorme cura per il dettaglio dei documentaristi della BBC e alle caratteristiche dei brani scelti come accompagnamento, nei video di Torschlag in effetti tutto è focalizzato sul lato estetico e sensoriale. L'estetica è narrazione. E per realizzarli non c'è voluta chissà quale ricerca d'archivio o dimestichezza con la tecnologia: le immagini sono prese da un cofanetto di DVD, le canzoni dalla libreria musicale dello studente.

Il che ci riassume una possibile cifra artistica del mash up. In un’epoca in cui abbiamo a disposizione un serbatoio di contenuti praticamente infinito, manipolabile attraverso software e applicazioni di immediata comprensione, la discriminante - almeno al livello base dell'accostamento tra suono e immagine - non è più la competenza tecnologica (che fino a qualche anno fa agiva ancora come rigida barriera all’ingresso). Quello che conta oggi è il buon gusto nel connettere le proprie conoscenze. Sapere molte cose, ma soprattutto saperle mettere in contatto tra loro. Non lasciarle isolate. Una qualità che nei video di Tobi Torschlag davvero non manca.

Sam Raimi e il suo "Mago di Oz": ne parla Rachel Weisz

Il regista Sam Raimi è attualmente al lavoro su un film dal titolo Oz The great and powerful, un prequel del celeberrimo film del 1939 Il mago di Oz. Lo attendiamo nelle sale tra circa un anno, quindi ci aspettiamo l'uscita di un teaser questa estate. Nell' attesa Rachel Weisz, che nel film interpreta Evanora, ha svelato molti dettagli in più che potete ascoltare nella sua intervista qui sotto. Visto che il video è in inglese, vi diamo anche un sunto di quello che l'attrice rivela: la trama di questo film non ha nulla a che vedere con Il mago di Oz, perchè si svolge cronologicamente molto prima. Si racconta come e perchè il giovane mago (James Franco) sia arrivato in città, e il suo incontro con tre streghe: Glinda (Michelle Williams) la buona, Theadora (Mila Kunis) ed Evanora (Rachel Weisz) le cattive. Evanora ha un potere magico legato ai fulmini.
Non vediamo l'ora!

Madonna - MDNA - Universal (CD) La Recensione di Ondarock

Il peccato
Non si nega mai l'assoluzione alle icone della musica pop, le provocazioni, i passi falsi, gli scandali fanno tutti parte di quel circo mediatico che ne alimenta la fama. Solo una cosa però non è concessa loro, dar l'impressione che il tempo scorra inesorabile. Un paio d'anni di lontananza dalle scene equivale ormai a un'era biblica e ben quattro ne sono trascorsi dall'ultimo album d'inediti di Madonna, il non troppo apprezzato "Hard Candy"; anni che hanno visto un'agguerrita orda di popstar consolidare il loro status di dominatrici delle classifiche a sue spese. Il suo nome però non ha mai realmente allentato la presa, non tanto per via della recente raccolta celebrativa ma perché diventato sempre più un'ingombrante pietra di paragone che, puntuale, viene scagliata contro ogni giovane collega che si accinge a seguirne le orme.
E' doppio l'onere da pagare: una notevole insofferenza nei suoi confronti da parte di una nuova generazione di pop-devoti che, comprensibilmente, non vede di buon occhio che le gesta degli attuali idoli siano ridimensionate dal confronto con una donna di mezz'età a loro quasi sconosciuta, e l'essersi di conseguenza trasformata, per tutti gli altri, in una sorta di scontata istituzione inadatta a competere in un campo che pretende la giovinezza quale requisito primario. E' invecchiata la Ciccone, il suo aspetto forse non lo traspare, grazie ai miracolosi trattamenti cosmetici, ma il suo personaggio sì, i trenta anni sulle scene il pubblico li avverte ormai tutti e, stanco, non sempre li ripaga con la stessa moneta riservata agli arzilli profeti del rock.
La redenzione
Le piacciono ancora le sfide però. Incurante di realizzare qualcosa di consono alla sua età e convinta, non a torto, che anche la canzone più frivola, per funzionare, debba reggersi sulle proprie gambe e non su quelle anagraficamente floride di chi la canta, la nuova Madonna si manifesta all'insegna di un sound aggressivo, spigoloso e, ovviamente, giovane.
Dimenticate la disco diligente e minuziosamente citazionista di "Confessions On A Dancefloor", "MDNA" è un gorgo electro-dance che sommerge l'ascoltatore con prepotenza, probabilmente ispirato al sottovalutato "Flesh Tone" di Kelis (diversi i collaboratori in comune) e che trova la sua apoteosi nella magmatica "Gang Bang", battito oscuro e Madonna calata nei panni isterici di una Nancy Sinatra vampirizzata da Robert Rodriguez. 
A darle manforte nell'impresa, due produttori non di primissimo pelo ma recentemente tornati alla ribalta come Benny Benassi e Martin Solveig. Al djitaliano il compito di farle inaugurare le danze, a sirene spiegate, con una "Girl Gone Wild" tanto trascinante quanto prevedibile e lasciare il segno, poco dopo, con l'ecstatica "I'm Addicted", techno-pop distorto ma dannatamente orecchiabile.
L'inconfondibile tocco house del dj francese è invece ben riconoscibile dietro (il futuro classico?) "Turn Up The Radio", connubio perfetto tra nostalgia ed euforia sulla pista da ballo, e in "I Don't Give A", con la torrenziale Nicki Minaj a servizio di un elastico old-school hip-hop che culmina in una messa a dir poco apocalittica (e sboccata). Solveig, che cura tra l'altro diverse bonus-tracksdell'edizione deluxe, si diverte anche a riportare Madonna al bubblegum pop degli esordi. Nuovamente in compagnia della Minaj e anche della sempre più politicamente scorretta M.I.A., lo spiritoso jingle da stadio "Give Me All Your Luvin'" ironizza sulle sue emule e serve, assieme a una sbarazzina ma eccessivamente zuccherosa "Superstar", anch'essa dai rimandi sixties in chiave electro (così come la bonus "B-Day Song"), per preparare gradualmente il terreno a un epilogo più pacato che sembra voler lenire le orecchie dall'iniziale, martellante sbornia.
La quarta mente coinvolta nel progetto è, infatti, un ritrovato William Orbit (già a servizio per l'osannato "Ray Of Light") che, non prima di aver detto la sua sugli intenti primari dell'album (con l'abrasivo stomper "Some Girls"), traghetta la sua musa verso lidi più riflessivi ma pur sempre sintetici. Se "I'm A Sinner", il cattolicesimo sotto acidi secondo Madonna, è psichedelia a tintepunjabi che le si reclamava da anni, "Love Spent" è un'agile ballata che si arrampica via via su un palpitante crescendo dance alla ABBA. L'album si stempera quindi su colori tenui, prima con una convenzionale "Masterpiece", che la Ciccone interpreta col giusto garbo, e poi, in un bel gioco di archi e riverberi, con una più essenziale "Falling Free" dalle inaspettate atmosfere celtiche.
L'assoluzione
Finale introspettivo compreso, "MDNA" è un progetto ben strutturato che colpisce soprattutto per l'audacia, il senso di urgenza e una produzione pirotecnica (che alcuni potrebbero trovare estenuante), seppur non inedita e che a tratti pecca di una certa meccanicità di approccio. Madonna non sembra più interessata a giocare d'anticipo ma è diretta come non mai: è un'ex-moglie ferita, un'ossessionata, un'assassina, una peccatrice che implora perdono al Signore consapevole di mentire spudoratamente. L'impressione è che la messa in scena non sia finalizzata, una volta tanto, alla ricerca della facile provocazione (il pubblico ne è ormai avvezzo) quanto alla celebrazione dell'essenza stessa del suo controverso personaggio, in offerta alla nuova generazione. Repetita iuvant.

Madonna attacca Putin: ridicola la legge anti-gay

E' stata approvata nei giorni scorsi da Vladimir Putin una legge che prende di mira la "propaganda gay" e mette al bando ogni atto, messaggio, libro, organizzazione o evento che si riferisca all'omosessualità. L'intento della legge è quello di proteggere i minori dalla "falsa percezione che relazioni tradizionali e non tradizionali siano socialmente equivalenti".
La popstar americana Madonna, notoriamente sensibile al tema, si scaglia contro il provvedimento attraverso la sua pagina Facebook: "Lotto per la libertà. Il mio show, le mie canzoni, il mio lavoro e la mia arte, sono tutti per la libertà di espressione. Libertà di scegliere, di parlare e di agire. Sempre con umanità e compassione. Verrò a San Pietroburgo per parlare in favore della comunità gay e dare sostegno e ispirazione a chiunque si senta oppresso. Non scappo via dalle avversità. Parlerò durante il mio show di questa ridicola atrocità".
Queste le parole della cantante che in qualche modo ripropongono il vecchio dualismo tra due diverse culture e società che una volta si "spartivano" il mondo, quella statunitense e quella russa. 
In questo caso però, Putin ha scontentato anche molti russi, che non hanno gradito la legge anti-gay. Molti sono i giornalisti russi a chiedere a grandi compagnie (come Mercedes-Benz e Pepsi) e ad artisti, fra cui la stessa Madonna, di boicottare la città di San Pietroburgo. 
Madonna dal canto suo vuole aderire alle proteste con un ruolo più attivo, manifestando il suo dissenso dal palco, in occasione del concerto del 9 agosto. 

Charlotte Gainsbourg - L'un part l'autre reste

Madonna tra sesso fetish e orge

Dopo aver divertito con "Give Me All Your Luvin" come ragazza pon pon ecco che Madonna torna al sesso. Un po' "Vogue", "Like a Prayer", "Express Yourself" ed "Erotica" ecco le immagini in bianco e nero del nuovo video "Girl Gone Wild". Nessuna ragazza in vista ma solo uomini (i ballerini Kazaky) con i tacchi, simulazione di orge, baci gay, un modello con la corona di spine e il pianto di sangue finale che farà discutere.
I fotografi di moda Mert Alas e Marcus Piggott hanno diretto l'artista 53enne per questo video totalmente in bianco e nero. Con la regina del pop i ballerini ucraini Kazaky, diretti dal coreografo Oleg Zhezhel. Diventati popolari grazie a YouTube hanno come marchio di fabbrica la fusione degli elementi maschili e femminili trasportati nella danza.
Intanto cresce l'attesa per il live di Madonna con tappe già sold out ad Amsterdam, Berlino, Abu Dhabi, Istanbul, New York e Los Angeles. Tappa in Italia a Milano (Stadio San Siro 14 giugno) e Firenze (Stadio Franchi 16 giugno). Ora i fan italiani hanno una terza occasione di vedere Madonna dal vivo in concerto, grazie alla nuova data allo Stadio Olimpico di Roma il 12 giugno. 
Il World Tour 2012 di Madonna, in partenza il 29 maggio, farà tappa in 26 città europee prima di sbarcare in Nord America ad agosto. Sono inoltre previsti concerti in America del Sud e in Australia, dove non esibisce da 20 anni.
Il nuovo album di Madonna "MDNA" sarà pubblicato in tutto il mondo il 26 marzo.
PREZZI DEI BIGLIETTI PER LA DATA DI ROMA: 
Tribuna Monte Mario Centrale 150 euro + prevendita Tribuna Monte Mario Laterale 90 euro + prevendita Tribuna Tevere Numerata 90 euro + prevendita Prato A 80 euro + prevendita Prato B 70 euro + prevendita Distinti Nord Ovest Numerati 65 euro + prevendita Curva Nord Numerata 45 euro + prevendita. Infoline 02 53006501 www.livenation.it)

Intervista a Vincent Cassel, monaco perverso del 700

PARIGI - Vincent Cassel, l’ultima metamorfosi: fasciato da un saio consunto, lo sguardo spiritato e l’eloquio delirante, si dibatte tra i precetti della Chiesa e i tormenti della carne. Misticismo e peccato, preghiere vibranti e sesso sfrenato in un convento spagnolo del diciottesimo secolo fino al faccia a faccia con Satana in persona: ecco a voi Il Monaco, il nuovo e atteso film dell’attore francese. Diretto da Dominik Moll e ispirato al best seller gotico dello scrittore inglese Matthew G. Lewis, pubblicato nel 1796 con grandissimo scandalo, il film sta per uscire in Italia con Nomad.
E Cassel, 45 anni, fisico atletico e brizzolatura molto chic, spiega perché ha voluto aggiungere il personaggio oscuro di frate Ambrosio alla sua multiforme carriera che ha fatto di lui uno degli attori europei più richiesti. Oltre che un sex symbol internazionale. «Ma quale sex symbol», ride Vincent, «ho appena portato le mie bambine a scuola...».
Perché ha interpretato Il Monaco?
«Perché il film è una favola gotica e io non avevo mai avuto un ruolo del genere. Inoltre, nell’infanzia ho molto sofferto a causa dell’educazione religiosa che mi hanno impartito e sentivo il bisogno di mettere in guardia il pubblico contro la follia di certi indottrinamenti».
Perché ha sofferto?
«Sono stato mandato a scuola dai preti. Una scelta che non farei mai per le mie figlie Deva e Léonie! Non si può imporre un credo a chi ancora non capisce, è assurdo condizionare irreversibilmente la vita delle persone».
Lei è ateo?
«Direi di si, anche se possiedo una mia spiritualità. La religione è un condensato di tutte le paure e dei sogni dell’uomo...e io sono contrario alle regole, ai dogmi, alle imposizioni dall’alto. Il mio frate Ambrosio predica contro qualcosa che non conosce, cioè le tentazioni della carne. Ma quando assaggia il sesso si rende conto che non sarà più lo stesso, quindi precipita nella dannazione...». 
I personaggi estremi non le piacciono un po’ troppo?
«Tutti i miei personaggi, dal criminale della Promessa dell’assassino fino all’ambiguo coreografo del Cigno nero, sono speciali e affascinanti. E’ fantastico interpretare sullo schermo quello che non sarai mai nella vita».
Tornerà a lavorare con sua moglie Monica Bellucci?
«Si, interpreteremo insieme un film ambientato durante il carnevale di Rio, ma non prima dell’anno prossimo. Nel frattempo io ho girato Trance di Danny Boyle: molto divertente, è un thriller ambientato nel mondo dell’arte e tira in ballo anche l’ipnosi».
E’ vero che tornerà sul set di Cronenberg?
«Certo, girerò in Russia La promessa dell’assassino 2. E’ il mio terzo film con il maestro canadese, il più anziano con cui abbia mai lavorato...».
Perché il regista di A angerous method le offre sempre ruoli un po’ folli?
«Secondo lui sono così equilibrato nella vita che posso benissimo fare il pazzo sullo schermo». 
Ma in Francia lavora?
«Certo. In coppia con Jean Dujardin, che ha appena vinto l’Oscar per The Artist, farò il remake di un celebre film di Berri, Un moment d’égarement. E’ la storia di due padri di famiglia che vanno in vacanza con le rispettive figlie adolescenti e uno dei due seduce la ragazzina dell’amico».
E il progetto di portare in teatro, sempre con Monica, Una giornata particolare?
«Temo che rimarrà allo stadio di progetto. Meglio così, il teatro non fa per me».
Dice davvero?
«Lo so, ho cominciato in palcoscenico, seguendo gli insegnamenti di mio padre Jean-Pierre. Ma il teatro appartiene al passato, ha un che di nostalgico che m’immalinconisce. Io sono un uomo di cinema, che trovo un mezzo molto più adatto alla nostra epoca. Fare teatro oggi è un po’ anacronistico...E’ come studiare il latino».