Madonna at Madison Square Garden

New York local Music Examiner Kevin Johnston posted this interesting article onExaminer.com.
Let’s face it. Madonna invented Lady Gaga. Or at least she made it possible for someone to invent Lady Gaga.
The original Material Girl is headed for Madison Square Garden on November 12th as part of her 2012 tour to promote her new album MDNA. Tickets range from $50 to $350.
When you look past all the sex re-enactments, background dancers and smoke and mirrors, you see a woman who has had 37 top ten hits. She sold over 300 million albums. She put seven Grammys on the mantle, and she’s in the Rock and Roll Hall of Fame. Her album MDNA came out March 26th and immediately went number one on iTunes. Pre-orders after her Super Bowl halftime performance rocketed, as a record 47.1 million households tuned in. Guess everyone wasn’t taking a break to refill the chips and dip.
In short, the sex romper does good business. She’s offering a copy of the album with every ticket purchased for the Madison Square Garden performance. In a time when musicians complain they can’t make a buck on music, she’s making a buck on music.
If you make the Madison Square Garden show, you’ll be part of a fan base that is attending shows in Tel Aviv, Abu Dhabi, Rome, Florence, Barcelona, Berlin and London. Most artists call ANY tour a world tour, but Madonna can actually lay claim to a true tour of the world. She told Dick Clark in 1984 that she wanted to rule the world, and let’s just say, close enough.
Perhaps it was the pointy bras, or perhaps it was that she had her pulse on pop culture. In her halftime show, she certainly relied on costumes that screamed Gaga, so apparently she’s comfortable with the competition.
Often called the Queen of Reinvention, she profits from a keen awareness of the public’s short attention span. To some observers, however, there is sameness to the presentation, glamorous sexiness, headgear and squat thrusts. Expect plenty of those at her live show.
No additional shows have been added at the Garden, due probably to the fact that she is offering a Yankee Stadium show around the same time.
Watch her strap on her headset, strut to center stage, smile at her thousands of fans, and sing just for you.

Al Parco Gondar Tonino Carotone in concerto per il Primo Maggio

GALLIPOLI (Lecce) – Il secondo appuntamento musicale della stagione del Parco Gondar di Gallipoli è per domani, martedì 1 maggio. Per l'occasione a salire sul palco sarà Tonino Carotone dalle 17 con ingresso libero.
Dopo aver girato Festival e Club di Europa e Sudamerica con il suo nuovo lavoro Ciao Mortali (nel quale aveva duettato con Eugene Hütz, voce dei Gogol Bordello, nel brano Atapuerca e con Enrico "Erriquez" Greppi nel brano Primaverando), Tonino Carotone presenterà il suo nuovo progetto Inxpiriens. Un viaggio tra le atmosfere dei locali di Barcellona e i bar di Caracas in cui sperimenta le radici musicali dei paesi che lo hanno ospitato. L’artista sarà accompagnato sul palco da Simone Spreafico e Luca Garlaschelli.
Nella serata, targata Nastro Azzurro Live Stage, il Parco Gondar ospiterà il concerto dei Torino 1932 e tre dj set, dal reggae di Paparina sound, al rock’n roll di Mr Monn, per arrivare al punk rock di Blasteo.

Jack White e Gary Oldman insieme per American Express

Jack White e l'attore-regista Gary Oldman sono stati i protagonisti di un'alleanza creativa a beneficio del format "American Express Unstaged", una serie in streaming realizzata in collaborazione con Vevo e YouTube e che prevede spettacoli esclusivi che, fino ad oggi, hanno fatto registrare notevoli successi: i precedenti show di Arcade Fire, Mary J. Blige, John Legend & The Roots, Duran Duran, My Morning Jacket, Sugarland e Coldplay hanno totalizzato una media di 10 milioni di spettatori a puntata. La puntata del duo Oldman-White, andata in scena dalla Webster Hall di New York, ha visto il primo dirigere il secondo, con un'offerta interattiva che consentiva agli spettatori di scegliere tra varie telecamere (tra le quali la "director's cut" ed una 'vintage camera' in bianco e nero), una White Room in cui gli utenti, oltre a postare loro immagini che sarebbero finite in un mosaico collettivo, avevano la possibilità di accedere a foto esclusive di Jack White prese da Oldman, ed una live chat. Durante il pre-show, gli spettatori registrati hanno inoltre potuto assistere ad un documentario che riprendeva White e Oldman al lavoro insieme. Jack White è al momento protagonista delle classifiche internazionali con il suo nuovo album solista "Blunderbuss", con il quale ha scalzato Adele dal primo posto delle UK charts. 

The Voice UK: Madonna sul palco dello show?

Madonna potrebbe presto salire sul palco del talent show The Voice UK (al suo debutto quest’anno dopo la versione americana) per esibirsi. La sua performance potrebbe essere già stata programmata per domenica prossima, secondo quanto riporta anche Daily Star Sunday.
Tutti si aspettano che la popstar porti grandi risultati anche dal punto di vista degli ascolti, nonostante lo show possa già godere di un numeroso pubblico. I dieci milioni di telespettatori non devono essere sembrati abbastanza per la produzione inglese, che ha voluto sul palco anche la cantante.
Altri nomi importanti si sono succeduti sul palco di The Voice UK, come Lana Del Rey ed Emeli Sandé ma fino ad ora non era ancora riuscito il colpo grosso di portare Madonna ad esibirsi sul palco.

Ólöf Arnalds - Surrender [ft. Björk]

Cher mette all’asta la chiave donatale dalla città di Adelaide

Cher ha fatto mettere all’asta su Ebay la chiave onoraria della città australiana di Adelaide, consegnatale nel 1990. «Sono estremamente sconcertato. Dev’essere molto imbarazzante per lei, se l’ha messa in vednita perché ha bisogno di soldi» ha dichiarato Stephen Yarwood, attuale sindaco della città australiana, al quotidiano Sydney Morning Herald. Yarwood è convinto che la star dovrebbe restituire la chiave alla città, e così la pensa anche Steve Consous, il sindaco che all’epoca consegnò l’onorificenza alla cantante: «Credevo che ricevere la chiave di una città come Adelaide avrebbe avuto un certo valore per lei, ma ovviamente non è così. Altrimenti non se ne sarebbe sbarazzata» ha dichiarato. Le offerte per l’oggetto (completo di scatola, placca incisa e biglietto scritto a mano) hanno già superato i 98.000 dollari. L’asta è gestita da un utente di eBay che si definisce “authentic cher” e che afferma di essere stato delegato ufficialmente della star. Il ricavato sarà devoluto a uno dei parecchi enti benefici sostenuti dall’artista. «Cher riceve molti riconoscimenti e regali, ovunque nel mondo. A volte fruga nella sua enorme collezione e decide di condividere molti di questi tesori speciali con i suoi fan...» spiega il venditore «Penso che la città di Adelaide dovrebbe essere orgogliosa di quello che la vendita della chiave possa fare per i bisognosi o per la gente che soffre. Cher è incredibile, gentile e generosa, e non intendeva in alcun modo offendere la popolazione di Adelaide». La cantante ha comunque fatto sapere tramite il suo profilo Twitter che è altrettanto sconvolta dall’accaduto e farà il possibile per cancellare l’asta.

East End Film Festival, 'prima' del film su Amy Winehouse

Non è esattamente un film su Amy Winehouse in quanto la compianta diva soul-jazz non ne aveva mai girato uno, però il documentario sulla cantante è fianco a fianco ad altri film che parteciperanno quest'estate, l'anno delle Olimpiadi di Londra, all'East End Film Festival. La capitale britannica, con una strizzata d'occhio ad altri festival che propongono cinema mixato con musica ed altre arti, come ad esempio l'SXSW (South by Southwest ad Austin, Texas), dopo il colpaccio dell'anno scorso, la "prima" mondiale di "The Libertines: there are no innocent bystanders", quest'anno mette in piazza un'altra anteprima d'oro. Si tratta di "Arena: Amy Winehouse - The day she came to Dingle", documentario che Maurice Linnane, in passato al fianco di U2 e Cranberries per alcuni video, ha assemblato con spezzoni inediti e materiale d'archivio. La prima proiezione del lavoro su Amy si svolgerà il prossimo 3 luglio presso la St Anne's Church; il film che chiuderà l'EEFF, rassegna fondata nel 2000, sarà "The last Elvis" che ha avuto una nomination al Sundance Film Festival. Dingle è tra le località più particolari dell'intera Repubblica d'Irlanda: circa 1900 abitanti, nome in lingua locale An Daingean, la piccola cittadina si sviluppa su pittoresche stradine piene di negozi. Dingle inoltre si trova in area Gaeltacht, dove parecchi abitanti parlano ancora
l'irlandese, e molti turisti arrivano apposta per Fungi, il delfino ammaestrato che nuota nelle acque davanti al porto. Amy cantò a Dingle, davanti a settanta persone, nel 2006.
Dopo lo show l'artista attraversò la strada per andare all'albergo Benner's dove fu intervistata da John Kelly. Poi divorò un piatto di ostriche da Lord Bakers, di fianco all'hotel, fece un salto al pub Foxy Johns, sulla strada principale di Dingle, poi prese un taxi e sparì nella notte.

Arianne and Gaultier sul set delle prove dell' MDNA Tour

L’orgoglio francese di Audrey «Ho rifiutato Hollywood»

Nel bel sorriso di Audrey Tautou non c’è rivalità con le colleghe francesi sempre più richieste sugli schermi americani. «E’ bello per tutte che Marion Cotillard vinca un Oscar, Mélanie Laurent sia presente in un film d’autore come Beginners, Cécile de France reciti diretta da Eastwood, Charlotte Gainsbourg faccia il giro del mondo…». Per la platea Usa, la trentatreenne Audrey è sempre la dolce Amélie. Ora sta lanciando negli Stati Uniti Delicacy, un altro film francese, prima del festival di Cannes dove in chiusura si vedrà Thérèse D, ultima regia di Claude Miller. «Sono fiera di appartenere all’industria del cinema del mio Paese e, anche se fu una bella esperienza girare Il Codice da Vinci, non mi interessa lasciare Parigi per una avventura hollywoodiana». È stata un po’ la pioniera della rinascita del cinema francese nel mondo. E se un anno fa disse che poteva lasciare il set «perché non soddisfa la mia fame per scoperte pittoriche, letterarie, umanistiche » oggi spiega: «Ogni volta che leggo un bel copione e incontro ingegni come Alain Resnais, Cédric Klapisch, Anne Fontaine, Stephen Frears, naturalmente Jeunet e Miller, mi ritornano slanci, passioni e orgoglio per ciò che possiamo dare alle platee. Sono felice di poter ricordare a un pubblico internazionale come quello di Cannes l’amore per tutto il cinema che Claude Miller ha coltivato per l’intera sua vita». Portavoce del «French Touch» anche per il suo lavoro come volto della Maison e di un profumo Chanel (tanto che è stata soprannominata «la femme N˚5»), tra le più pagate nel suo Paese, Audrey ha lasciato gli studi di Lettere Moderne per la recitazione. Ride dicendo: «Mi sento sempre una turista in America, perché il mio ego è in Francia». Molto riservata, a lungo è stata legata al musicista francese di origini libanesi Matthieu Chedid. Perché ha scelto Delicacy? «Mi piace la mia parigina Nathalie, che resta vedova e sprofonda nella solitudine, ma poi ritrova l’amore per un uomo che tutti giudicano non alla sua altezza. È un film contro ogni pregiudizio». Ora l’aspetta Cannes e qui incontrerà Michel Gondry, che alla Quinzaine presenterà un suo film e che la dirigerà prossimamente. La storia diretta da Miller è tratta da un romanzo di François Mauriac. «Nella Francia del 1920 sono Thérèse Desqueyroux, sposata a un uomo ricco e dal forte carattere. Dopo i nostri primi anni insieme, sogno di lasciare la mediocrità della provincia in cui con lui vivo in una ricca tenuta e di andarmene a Parigi, ma la morte per avvelenamento da arsenico dell’uomo che mi aveva delusa mi vede coinvolta in un processo per omicidio. È un thriller denso di atmosfere e caratteri umani che condensa tutto il cinema anche “noir” di Miller». Racconta invece che Gondry le ha mandato un filmino d’animazione su di lei. «Così mi ha convinto ad accettare il suo prossimo film, L’écume des jours da un romanzo di Boris Vian. Sarò una pattinatrice sul ghiaccio e per questo ruolo mi sto allenando. Il libro fu pubblicato nel 1947 e in esso ci sono l’amore, la morte, il jazz, il reale e l’irreale, la malattia». Ha rifiutato importanti offerte da Hollywood, eppure la francese Audrey confessa di chiamarsi così in omaggio all’attrice di Colazione da Tiffany, uno dei miti indimenticabili del cinema Usa. «I miei genitori amavano la grazia di Audrey Hepburn, l’impegno sociale, la scelta dei film. Per loro era un augurio chiamarmi così». Il successo internazionale non le ha cambiato la vita. «E sono riuscita, sfuggendo al cinema, a recitare in teatro a Parigi Casa di bambola di Henrik Ibsen, esperienza entusiasmante anche perché ritrovavo i miei tempi, le letture e la capacità di stare con me stessa e di non sentirmi mai una star. Cosa chemai voglio e vorrò essere ».

MADONNAGRAPHY: Part 21 "THE CONFESSIONS TOUR"

The Confessions Tour is the second live album by American singer-songwriter Madonna. It was released on January 26, 2007 by Warner Bros. Records. Directed by Jonas Åkerlund, the album chronicles Madonna's 2006 Confessions Tour. It was recorded at Wembley Arena during the London dates of the tour, and was released in both CD and DVD format. The DVD contains the whole tour and the CD includes thirteen highlights. The album became the first release from Semtex Films, a production company founded by Madonna in 2006.
The Confessions Tour received mixed reviews from contemporary critics. Some preferred the DVD versions to the CD, while others complimented the finale of the tour. It won the Best Long Form Music Video category at the 50th Grammy Awards. After its release, the album reached the top of the official charts in a number of European nations while reaching the top ten in Canada, Japan and the United Kingdom. It reached a peak of fifteen on the Billboard 200albums chart in United States. The DVD has sold more than 1.2 million copies worldwide.
Following the 2006 live release I'm Going to Tell You a Secret, Madonna released her second live album,The Confessions Tour. The album was recorded atWembley Arena on August 15 and 16, 2006, during the London stop of her 2006 Confessions Tour, which was promoting her 2005 studio albumConfessions on a Dance Floor.[1] It was the first release from her new production company, Semtex Films[2][3]and was released in both DVD and CD formats, capturing the tour as directed by Jonas Åkerlund. The DVD release consists of the full twenty-one song set list of the tour, while the CD captures thirteen highlights from the same.[1] The tour was first shown on NBC during the Thanksgiving of 2006. This broadcast was recorded in the DVD, with some extended footage added.[4] Madonna's performance of "Live to Tell", while hanging from a glass embellished crufcifix, faced strong reaction from the media and religious groups. "Live to Tell" was followed by the performance of "Forbidden Love" from the Confessions on a Dance Floor album, where Madonna took off a crown made of thorns from her head.[5] Asian media and services company Fridae reported that the album was banned in Singapore, Malaysia and parts of East Asia, because of the inclusion of the performances in the DVD.[5]
Stephen Thomas Erlewine from Allmusic felt that the CD version of the album was "not all that much fun to hear, even if the reinterpretations of the 20-year-old hits are interesting. The DVD doesn't feel as cold thanks entirely to the pizzazz of the visuals and the determined efficiency of the show, but even so, this is primarily of interest to the diehards who don't mind purchasing another live CD/DVD set just a year after the first."[1] Ed Gonzalez from Slant Magazine felt that the concert finale in the album "is a reminder that Madonna's music need not be motivated by sex or politics to be good as long as it displays a smidgen of heart and soul."[10] Thomas Inskeep from Stylus Magazine also complimented the finale of the tour. According to him, "[The Confessions Tour] is almost exclusively up-tempo, staged within an inch of its life yet more vivacious than anything she’s done in years. Its CD companion is a pared-down 13 tracks taken from the live show, and good God it smokes." However, he felt that the disc loses its momentum during the "Confessions" part, which demonstrates a trio of individuals confessing about their sufferings in life.[4] Tom Young from the BBC said that he did not see the actual performances on the tour and felt that "some of the magnitude of the performance is lost and the track/scene changes appear needlessly long-winded. [...] As far as live albums go, this is a job well done."[7] Stephen M. Deusner from Pitchfork Media gave a negative review for the album, stating "Madonna herself is mostly to blame. On stage, she draws from a deep well of amazing pop songs and has the money and power to reinvent this sort of traveling circus. So why not try to break down the wall between performance and audience and hold a gigantic rave? [...] Åkerlund gives you everything you don't want from a concert film: incessant quick cuts that you give you no sense of space or stage, overdubbed music and vocals that give you no sense of performance, and only a few shots of the audience to gauge their excitement."[9] Bill Lamb from About.com said that "The Confessions Tour provides abundant evidence that [Madonna] remains tremendously relevant from an artistic point of view. As with any aesthetically challenging project, portions may fall flat, but the high points are tremendous."[6] The Hindu commented that "Madonna pulls out all stops in this effort turn the world into a dance floor and one just has to doff one’s hat to her energy."[8] At the 50th Grammy Awards held on February 10, 2008 at Staples Center in Los Angeles, California, The Confessions Tour won an award in the Best Long Form Music Video category.[11]

In the United States, the album debuted at number fifteen on the Billboard 200 chart with first week sales of 40,000 according to Nielsen Soundscan.[12] In Canada, it debuted at number two on the Canadian Albums Chart.[13] The Confessions Tour was not able to enter the official ARIA Albums Chart, but debuted at number-one on the Australian Top 40 DVD chart, on the issue dated February 12, 2007.[14] It was on top of the DVD chart for four non-consecutive weeks. At the year end Australian chart for 2007, The Confessions Tour became the twenty-seventh best selling DVD in Australia.[15] The album was certified gold by the Australian Recording Industry Association (ARIA), for shipment of 10,000 copies in DVD units.[16] In the United Kingdom, it debuted at number seven on the UK Albums Chart.[17] In Japan, the album reached number ten on the Oricon weekly albums chart and was present on the chart for twelve weeks.[18] In Hong Kong, it was awarded a Gold Disc Award by the International Federation of the Phonographic Industry for becoming one of ten biggest-selling international album for 2007.[19] Across Europe The Confessions Tour reached the top of the charts in Belgium (Wallonia), Italy, Portugal and Spain, while reaching the top ten of the rest of the European nations. In Mexico, New Zealand and Norway, the album just missed the top ten of the charts.[20] The commercial success in Europe enabled the album to debut at position two on Billboard's European Top 100 Albums chart, behind Norah Jones' studio album Not Too Late.[21] The DVD of The Confessions Tour has sold more than 1.2 million copies worldwide.[22]

Jamie Bell e Kate Mara nella commedia romantica Fighting Jacob

Collider via Variety riferisce che gli attori Jamie Bell e Kate Mara (American Horror Story) sono stati recluatati come protagonisti nella commedia romantica Fighting Jacob. La fonte riporta che Bell interpreterà “Jacob ‘The Maniac Maniac’ Rosenthal, un pugile in ascesa la cui sindrome ossessivo-compulsiva è la chiave del suo successo sul ring“.
Bell subirà una rottura devastante con il personaggio di Kate Mara che lo porterà a dover rivalutare la sua vita e a trovare un compromesso tra la sua felicità e il successo come pugile. Justin Lader ha scritto la sceneggiatura e Charlie McDowell (Bye Bye Benjamin) è stato designato alla regia.
Le riprese di Fighting Jacob sono previste per questa estate a Los Angeles.

Madonna: Mdna World Tour, ecco la scaletta...

I. TRANSGRESSION
0. Act of Contrition (Video Introduction)
1. Girl Gone Wild (contains elements from “Material Girl”)
2. Revolver
3. Gang Bang (contains elements from “Bohemian Rhapsody” by Queen and “Bang Bang” by Nancy Sinatra)
4. Papa Don’t Preach (Edited Version with changed lyrics)
II. ELECTRIC ROCK-A-LOO
5. Nobody Knows Me (Video Interlude)
6. I Don’t Give A (Rock Version)
7. Hung Up
8. Best Friend (contains elements from “Heartbeat”)
9. Nothing Really Matters
III. EXSTACITY
10. Bedtime Story (contains elements from “Drowned World” and “Beautiful Stranger”)(Video Interlude)
11. Impressive Instant
12. I’m Addicted
13. Justify My Love (2012 William Orbit Remix, contains elements from “I Want You”)
14. Physical Attraction
IV. BASQUE
15. Intro/Masterpiece
16. Love Spent
17. Open Your Heart (contains elements of “Sagarra Jo“ by Kalakan)
18. Deeper and Deeper
19. Take a Bow
20. Falling Free
V. WOODSTOCK
21. Some Girls (contains elements from “She’s Not Me”) (Video Interlude)
22. Express Yourself (contains elements from “Born This Way” by Lady Gaga)
23. Give Me All Your Luvin’ (Just Blaze Remix)
24. Turn Up the Radio
25. I’m a Sinner (contains elements from “Gambler”)
Encore:
26. Everybody (contains elements from “Hello” by Martin Solveig)
27. Celebration (Benny Benassi Remix)

Magical Child, un inedito di Alanis Morissette

Nuova canzone della divina Alanis per la compilation Every Mother Counts Vol.2, e appunto il tema è la maternità, produce da Guy Sigsworth. L'uscita del nuovo e tanto atteso album è vicinissima...

MDNA - World Tour (Official Trailer)

American Idol: i Coldplay sul palco del talent show

I Coldplay (foto) si esibiranno sul palco di American Idol e interpreteranno due brani scelti tra il loro repertorio. La band inglese salirà sul palco del talent show la settimana prossima, anche se non si sa ancora quali canzoni verranno scelte per l’esibizione. La puntata di American Idol che vedrà la presenza del gruppo andrà in onda il 3 maggio.
Per i Coldplay questa è la prima apparizione sul palco del reality show, mentre altri artisti si sono già esibiti sul palco di American Idol: LMFAO, Jennifer Hudson, The Wanted, Nicki Minaj e Lana Del Rey, solo per citarne alcuni.
Durante la puntata del 26 aprile invece si sono esibiti Katy Perry e Stefano Langone.

Madonna: Tutto esaurito a Medellin + un'anterprima del palco

Il giornale cileno "La Tercera" dedica un ampio articolo al concerto di Madonna che si terrà a Santiago, illustrato con un disegno che sarebbe stato diffuso dal promoter locale, e che ci mostra come sarà il palco del prossimo tour della Queen of Pop.
Rimaniamo sempre in Sud America, dove in Colombia è stato registrato il tutto esaurito per il concerto a Medellin del 28 novembre: è il primo sold out della leg in America Latina.

Madonna Il tour parte due giorni dopo per ritardi nella produzione. E piovono polemiche per il concerto a Milano

Il MDNA World Tour partirà in ritardo rispetto alla data da tempo ufficializzata. A dare l’annuncio la stessa Madonna sul suo sito web.
La prima data è sempre a Tel Aviv, al Ramat Gan Stadium, ma due giorni dopo quella prevista inizialmente.
Live Nation ha già rassicurato i fan: i biglietti comprati valgono comunque per la data del 31 maggio, invece di quella di martedì 29. Pare, per ora, improbabile che possano sorgere ritardi consecutivi per le date in Inghilterra, e quindi anche da noi in Italia.
E a proposito di questo, sta nascendo una forte polemica, proprio a Milano, per l’organizzazione che riguarda il concerto. Pierfrancesco Maran, l’assessore ai trasporti della giunta, ha infatti annunciato di aver stipulato un accordo tra il Comune e il promoter LiveNation per quanto riguarda la data del 14 giugno 2012: chi ha il biglietto per il concerto di Madonna potrà viaggiare gratuitamente, tutto il giorno, sui mezzi pubblici dell’Atm.
Se si cerca, in questo modo, di evitare code, strade affollate di auto da parte dei fan in arrivo, allo stesso momento, su Facebook e non solo, stanno protestando in molti. Ecco un messaggio tra i tanti:
“Perché chi andrà al concerto di Madonna non dovrà pagare il biglietto del tram e del metrò, mentre lo devo pagare io che devo andare all’ospedale a trovare mia madre?”
Se alla domanda sembra impossibile dare una risposta senza sentirsi un po’ in imbarazzo, sono altre ancora le polemiche in arrivo. Innanzitutto l’accordo prevede un versamento di 0,50 centesimi da parte di Live Nation al Comune per ogni biglietto venduto. Sono 50.000 in totale? 25.000 euro in cassa. Ma qualcuno, giustamente, fa notare come in realtà il biglietto singolo costi almeno 1,50 mentre quello giornaliero 4,50. E il vantaggio? Senza contare altri due elementi previsti per quella data: turni straordinari della Polizia locale e rafforzamento del servizio pubblico. Infine, per quel giorno, dovrà essere pronto un software per le macchinette, in modo tale che chi ha i biglietti di Madonna, possa digitare uno speciale codice ricevuto per poi entrare nella metro senza dover pagare. Sui tram invece pare basti sventolare il biglietto di MDNA.

Android: attenti alla falsa applicazione Biophilia


Dopo Angry Bird ed Instagram è la volta della famosa icona del pop Björk e della sua applicazione Biophilia a finire vittima dei cyber criminali. Come i suoi predecessori anche questa nuova falsa applicazione ha come scopo l’invio di sms verso numeri premium (ossia a tariffazione maggiorata) con l’unico intento di far arricchire i suoi creatori.
Ad identificare questo malware che va ad arricchire la lunga lista di applicazioni pericolose individuate all’interno dell’Android market oggi chiamato Google Play sono i laboratori Symantec che hanno provveduto a marchiare l’app come appartenente alla famiglia Android.Golddream.  Ad invogliare al download dell’applicazione anche il fatto che l’app è presente esclusivamente nell’Apple Store.

La descrizione ufficiale dell’app:
“Biophilia è uno straordinario e innovativo progetto multimediale che esplora musica, natura e tecnologia, frutto della creatività della musicista Björk. Con una suite composta da musica originale, elementi grafici interattivi a finalità didattiche e composizioni musicali, Biophilia viene presentata sotto forma di dieci esperienze In-App a cui è possibile accedere volando attraverso la galassia tridimensionale che accompagna il brano d’apertura, Cosmogony. I brani dell’album si susseguono l’uno dopo l’altro all’interno di Biophilia come esperienze interattive a partire da Crystalline, il singolo d’apertura.”

James Franco è il Mago di Oz, Mila Kunis la strega dell'Ovest

Dimenticate Judy Garland e il suo 'Over the rainbow', dimenticate il cagnolino Totò ma anche il leone codardo, l'uomo di latta e lo spaventapasseri. Al Comicon di Las Vegas si sono viste le prime immagini di 'Oz: the Great and Powerful', prequel del classico hollywoodiano che ha fatto sognare generazioni di ragazzini. A giudicare dal poster rimarranno però le scarpette rosse di Dorothy anche nel film firmato da Sam Raimi, (a lui si deve la saga horror 'La casa' e la franchise 'Spiderman'). Insieme al regista sono saliti sul palco del Comicon i protagonisti James Franco che interpreterà il mago di Oz e Mila Kunis che vestirà i panni della regina dell'Ovest. Altre streghe saranno Rachel Weisz, regina dell'Est, e Michelle Williams strega buona Glinda. Il film, ambientato molto tempo prima dei fatti raccontati ne 'Il mago di Oz', spiega come il mago è arrivato nella città di Smeraldo.


Rihanna - Princess Of China (Tour Backdrop)

Scaletta Coldplay Tour 2012

È partito il 17 aprile dal Rexall Place di Edmonton (Canada) il tour 2012 dei Coldplay. Gli inglesi hanno così svelato lo spettacolo e la scaletta che porteranno in giro per il mondo durante buona parte di quest’anno – al momento sono programmate date fino alla fine di settembre, ma non escludiamo una ripresa invernale con concerti al chiuso, magari anche in Italia. Lo spettacolo dei Coldplay è un meccanismo di una tale complessità da rendere impossibili variazioni in corso, se non minime, della scaletta. Per questo motivo la setlist di Edmonton, peraltro replicata nei successivi concerti canadesi, si può considerare definitiva.
Lo Xilotour, come naturale e ampiamente prevedibile, è incentrato sull’ultimo disco degli inglesi: sono ben dieci, infatti, le canzoni di Mylo Xyloto in scaletta, che si aggiungono alle storiche hit di Chris Martin e soci, tra cui Viva La Vida, Clocks, Fix You, Yellow. Da segnalare la bellissima Warning Sign, brano del primo album A Rush Of Blood To The Head (uscito nel 2002), che i Coldplay non suonavano live da molti anni. In totale sono venti i brani eseguiti durante lo show, a cui vanno aggiunti alcuni momenti strumentali (su tutti l’intro del concerto con il tema di Ritorno al futuro).
Ecco la scaletta completa del concerto dei Coldplay.
Mylo Xyloto
Hurts Like Heaven
In My Place
Major Minus
Lost!
Yellow
The Scientist
Violet Hill
God Put A Smile Upon Your Face
Princess of China
Up in Flames
Warning Sign
Don’t Let It Break Your Heart
Viva La Vida
Charlie Brown
Paradise
Us Against the World
Clocks
Fix You
Every Teardrop is a Waterfall

Madonna, foto senza veli all’asta a New York: 8mila dollari la base di partenza

C’era una volta una diva del pop che aveva fatto della trasgressione e dello scandalo la sua fortuna, capostipite di una serie infinita di cloni negli anni a venire. C’era una volta ma forse c’è ancora, visto come Madonna continui ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale, mentre le varie Britney Spears, Christina Aguilera, Rihanna e Lady Gaga che si sono succedute negli ultimi anni stentano a tenere il suo passo, e non sembrano scalfirne il mito. E il mito di Madonna torna a rinvigorirsi una volta di più ora che una sua foto sexy finisce all’asta a New York, e si prevede una lotta all’ultimo rilancio per impossessarsi del prezioso scatto.
L’asta verrà bandita il prossimo 8 maggio nella città statunitense, e il prezzo base di partenza sarà di ben 8mila dollari. Siamo nel 1990, Madonna è all’apice della sua carriera e del suo sex appeal, con dischi, concerti e film che celebrano questa artista dal talento forse non straordinario, ma capace come nessun altro prima e dopo di lei di sapersi reinventare ad ogni occasione. E nei primi anni Novanta l’occasione si chiamava Sex, un libro che all’epoca fece rumore, tanto per usare un eufemismo, in cui la cantante di origini italiane si metteva letteralmente a nudo. Questa foto senza veli di Madonna è un’immagine rara scattata dal fotografo Steven Meisel, che non venne inserita all’epoca nel libro.
Madonna è nuda, bellissima, coperta solo da un lenzuolo giusto sulle parti intime, con una sigaretta tra le labbra e quello sguardo magnetico, incorniciato dalla celebre chioma biondo platino, che sembra una promessa di desiderio pronta ad esaudirsi. Uno scatto imperdibile per ogni ammiratore di Louise Veronica Ciccone, come ha spiegato giustamente Judith Eurich, rappresentante dell’asta: ‘Questa è un’immagine assolutamente stupefacente, ritrae Madonna nei suoi 30 anni con un corpo stupendo. Ci sono tante persone che vorrebbero possedere questa foto.

Monica Bellucci 2: "L'omo ha da puzzà"

Ammette di avere bisogno di uomini che la facciano sentire in pericolo, il genere trasandato perché "l'omo ha da puzzà". Ma l'arte della seduzione per Monica Bellucci è acqua passata. Perché con l'età, racconta a "Vanity Fair", cala la voglia di sedurre. L'attrice confessa di non aver paura della menopausa e rifiuta in tutti i modi la chirurgia plastica: " Meglio le rughe di una faccia di plastica".
"La menopausa? Sono mentalmente pronta, e non mi fa paura - racconta l'attrice -. Da grande sostenitrice dell'omeopatia, penso di ricorrere in primis alle alternative che offre. Poi vedrò se ho bisogno delle tradizionali terapie ormonali sostitutive". 
Guai a parlare di ritocchini: "Io ho fatto solo un trattamento alle vitamine, una volta. Non amo l'idea di farmi ritoccare la faccia e, francamente, penso che per un'attrice sia abbastanza pericoloso". La voglia di sedurre poi col tempo passa: "Che liberazione da quella fatica. Diventi più ironica e distaccata, provi finalmente un po' di compassione per te stessa". 
Monica si lascia affascinare solo da uomini adulti, "al limite del trasandato, un po' genere l'omo è omo e ha da puzzà... ho avuto sempre bisogno di uomini che mi facciano sentire in pericolo e i ragazzini mi fanno solo tenerezza". E Vincent Cassel? "Me ne sono scelto uno che è sempre pericoloso".

Monica Bellucci: "Le rughe? Sono meglio della plastica"

Meglio le rughe della plastica, parola di Monica Bellucci, splendida 47enne che parla di ritocchi e ri­tocchini sulle pagine di "Vanity Fair". In una lunga intervista concessa al settimanale l'attrice, reduce dal set di " Rhinos Season" dell'iraniano Bahman Ghobadi, sorprende come sempre ammettendo di non essere spaventata dall'età che avanza e di non temere nemmeno la menopausa. Sugli aiutini di bellezza la moglie di Vincent Cassel confessa di essere ricorsa una sola volta ad « un trattamento alle vitamine: non amo l'idea di farmi ritoccare la faccia e, francamente, penso che per un'attrice sia abbastanza pericoloso » .
E a chi le chiede se il peso degli anni non abbatta la capacità di seduzione di una donna la Bellucci risponde con una risata confessando di vedere nella sospensione del fascino un'autentica libera­zione: « Diventi più ironica e distaccata - risponde - provi finalmente un po' di compassione per te stessa » . Come alleate per il procedere degli anni l'attrice indica poi le cure omeopatiche ammet­tendo di essere un'autentica fanatica delle medi­cine naturali ma ammettendo che, se ne avverti­rà il bisogno, ricorrerà senza problemi anche alle cure ormonali. Nel frattempo però quella che è considerata da molti una delle donne più belle del mondo non sembra avere problemi a rapportarsi con il suo fascino e, proprio in questi giorni, ha firmato una linea di rossetti per Dolce & Gabbana. Monica Lipstick Collec­tion, infatti, porta la firma della star e sarà distribuita in edizione limitata nelle profume­rie che vendono i prodotti di cosmetica del brand. D'altra parte il fatto che Monica sia un'indiscussa icona di bellezza non è una considerazione opinabile e sembrano sa­perlo bene i due stilisti italiani che l'hanno voluta protagonista, insieme a Bianca Balti, della pubblicità del marchio per questa primavera estate.
Della stessa opinione anche il mensile " Glamour" che, per festeggiare i suoi pri­mi vent'anni, ha voluto come testimonial pro­prio l'attrice immortalata in copertina dall'obiet­tivo della fotografa Ellen Won Unwerth nota ai più per la sua incredibile capaci­tà di imprimere su pellicola l'erotismo al femminile.

Hope Springs Trailer: Meryl Streep and the Blow Job Banana

Gay men have paid reverence to Meryl Streep for decades — just check out the fun series of all-male monologues called "Streep Tease" for that adoration writ large — so isn't it fair for her to want something from them in return? In the new trailer for Hope Springs, Streep is hoping to spice up her long marriage to Tommy Lee Jones, so she buys the book Sex Tips for Straight Women From a Gay Man; soon enough, she's experimenting with banana fellatio in the bathroom. (It doesn't go that well, though it makes for a good snack.) Her bid to put the "sex" in "sexagenerian" is encouraged by couples therapist Steve Carell, but can anything relight the spark of a reluctant Tommy Lee Jones? Let's hope things don't go pear-shaped.

http://www.vulture.com/2012/04/hope-springs-trailer-meryl-streep-blowjob-banana.html

Come scrive bene James Franco

Palo Alto è un bel nome per una città, il suono ispanico lo fa sentire immediatamente caldo, e indica un posto nel quale si vive bene. È in California, per la precisione nella Silicon Valley (anni e anni di traduzione pericolosa alle spalle per via di quel silicio che rischia sempre di diventare silicone), è quindi uno dei centri che da metà del secolo scorso disegnano il futuro del mondo. Qui la gente ha capelli biondi, denti bianchi, fisici perfetti, ma anche l’energia intellettuale nerd. Palo Alto è sede di molte facoltà dell’Università di Stanford (uno dei superatenei mondiali) e, soprattutto, di compagnie (quando si parla di Stati Uniti le aziende si chiamano solo così) tipo Xerox, Hewlett-Packard e, più di recente, Facebook, LinkedIn, Skype e tutto quanto fa web 2.0. Insomma, normale che persone da tutti gli Stati americani ci vadano (o ci vogliano andare) a lavorare. Viene da pensare che con un po’ di cervello e voglia di fare, crisi o non crisi, da queste parti ci stai alla grande. Un benessere fatto non solo di soldi, ma anche soprattutto di quelli.
Però il benessere ha sempre un lato b. Come certi 45 giri di una volta – perdonate, il mio futuro è iniziato nel cuore del secolo scorso – davanti c’è la hit di successo che fa sorridere (capelli biondi, denti bianchi…), dietro un pezzo di struggente malinconia. Come i protagonisti dei racconti che James Franco  ha riunito nel volume In stato di ebbrezza, titolo decisamente più azzeccato dell’originale Palo Alto. Nella scelta della casa editrice italiana minimum fax c’è uno sguardo più approfondito, esattamente come quello del 34enne – ha compiuto gli anni giovedì 19 aprile – attore e regista (Urlo, Milk, Spider-Man). Lui a Palo Alto ci è nato e ci è cresciuto e ha sentito l’esigenza di descrivere tutta quell’ebbrezza che ha provato e visto provare. Birra, whisky, con bevute proibite: “Continuavamo a fregare i superalcolici dal mobile bar di casa, riempiendo d’acqua le bottiglie. Non potevamo mai prenderne troppo da una sola perché ci avrebbero sgamato; ne prendevamo un po’ da ognuna e mescolavamo il tutto in un punch come i barboni”. Parlano in prima persona sia ragazzi sia ragazze, colore della pelle variabile ma non le età, tutte rigorosamente all’interno dell’adolescenza.
Sono i figli di quel benessere, non hanno problemi economici, usano le auto di mamma e papà, quasi sempre viziati, stanno in gruppo ma sono molto soli. James Franco, che alla recitazione ha alternato gli studi in letteratura a Yale (altra super università) è bravissimo a scrivere. È scontato, lo so, ma viene subito da pensare a un altro bravo attore scrittore come Ethan Hawke e al suo romanzo L’amore giovane. Franco presenta i suoi personaggi in presa diretta, senza giudicarli, facendoci entrare nelle loro vite prive di punti di riferimento. Non hanno la spensieratezza di chi surfava sulle onde e tra le note anni Sessanta. I ragazzi di In stato di ebbrezza sono fratelli minori della X Generation battezzata da Douglas Coupland, che proprio a Palo Alto ha ambientato a fine anni Novanta il romanzo Microservi, storia di giovani sognatori in cerca di identità e ricchezza.
I protagonisti di James Franco non sognano. Non sanno che cosa sia seguire un’ambizione, persi in notti balorde da cui si ricompongono per presentarsi il più in ordine possibile il giorno dopo a scuola. Ma non per ipocrisia. Bevono, sniffano, si bruciano le braccia con le sigarette, spesso sono razzisti oppure omofobi e fanno sesso, tutto senza che mai l’ombra dell’amore o il desiderio di un possibile piacere li sfiori. “È assurdo come accadono cose nuove che ti fanno dubitare che ci sia qualcosa di bello nella vita”, medita il protagonista di Halloween, il racconto di apertura. E come lui, tutti gli altri avanzano a tentoni nel mondo senza rendersi conto “che sono tutti lì che cercano di essere normali e tuoi amici, ma sotto sotto ognuno di loro vive un’altra vita di cui non sai un bel niente”. C’è chi dice: “Non è divertente essere me… vorrei essere messicano o ebreo, cioè giudeo, cioè israelita, o giudeo messicano gay, perché a volte può essere noiosissimo essere te stesso”. Muoiono, ogni tanto ammazzano, come se fosse una cosa normale, come un videogame. Il racconto più bello è anche il più insostenibile: parla di una ragazza che viene abusata da tutti i suoi compagni, usata come merce di scambio dal tipo di cui si è innamorata. Ogni tanto qualcuno ha una buona intuizione. Ce n’è uno, vittima di un bullo, tale Brent, che si chiede: perché non farlo fuori? Mentre ha appuntamento con il tipo che gli vende l’arma, con cui liquidare la pratica, gli “succede una cosa strana. Mentre ero fermo ad aspettare la mia pistola ho cominciato a vedere Brent in modo diverso. Per un secondo mi è sembrato fosse solo uno come gli altri. Forse aveva avuto un mucchio di delusioni dalla vita. Se gli avessi sparato, non sarebbe stata una cosa poi così importante. Ci sarebbero stati altri come lui”.
E qui mi fermo, perché il rischio di scrivere del solito incubo dietro il solito sogno americano incombe. E in omaggio al bravo James Franco, che in queste pagine non moralisteggia mai, non voglio correre il rischio di farlo io.
Qui in due video lo sentite leggere alcune pagine del libro:


Charlotte Gainsbourg - Everything I Cannot See

Diamond Jubilee, in lavagna comandano i Sex Pistols

All'estero si punta sull'artista il cui brano musicale avrà il maggior successo in occasione della festa per i 60 anni di regno della Regina Elisabetta
Il prossimo 5 giugno sarà un giorno speciale per il Regno Unito. Si festeggerà infatti il "Diamond Jubilee", in onore dei 60 anni di regno della Regina Elisabetta nell'UK. I bookmakers esteri hanno già... aperto le danze, proponendo quote sul singolo che verrà più trasmesso dall'emittente radiofonica BBC Radio One (il gioco sarà chiuso sabato 2 giugno) . Quote alla mano non sembra esserci storia sulla "vittoria" dei Sex Pistols, che comandano la particolare hit parade con quota da 2.37 volte la posta. Il terzetto formato da Lady GaGa , Rihanna e dalla boy band degli One Direction è in lavagna a 9 , Justin Bieber a 1 1, Katy Perry a 13 . Per i Coldplay premio da 17 volte la posta , chiudono la lista Beatles (26) e Oasis (34) .

Festival Tribeca,Bennet piange Winehouse

(ANSA) - NEW YORK, 25 APR - Il pensiero di Tony Bennett e' stato per Amy Winehouse all'anteprima del film 'The Zen of Bennett' al Tribeca Film Festival. Il crooner, che con la sua straordinaria carriera e' protagonista del film di Unjoo Moon, non ha potuto far a meno di ricordare la cantante scomparsa a soli 28 anni nel 2011 e con la quale ha duettato per il suo album 'Duets'. ''Amy aveva un grande dono - ha detto riferendosi alla sua voce - era una delle persone piu' straordinarie che abbia mai incontrato''.

L'APOCALISSE SINFONICA DEL ROCK: I MUSE

Marco De Nicolò
È chiaro che la Terra sta per essere cancellata dal complotto ordito da forze fantasma e da un unico governo globale che ci muove come marionette. Il suono della marcia di migliaia di stivali ci dicono che gli eserciti stanno stanando cospiratori e resistenti. Umanoidi volano in formazione compatta, come aerei sulle nostre teste e nella base Haarp (High-technology active auroral research program) in Alaska, quel trasmettitore collocato dagli statunitensi, non sta  studiando solo l'atmosfera e non è adibito a soli scopi prettamente militari, ma sta diffondendo onde per le quali presto saremo pronti a obbedire ciecamente. Anche i nostri sentimenti rischiano di essere risucchiati nel supermassivo buco nero, ma amore e rivoluzione possono abbattere la parete della finta democrazia, dietro la quale, da anni, stanno prendendo il sopravvento finte leadership e grandi interessi. La dittatura mondiale, oltre al condizionamento mentale, sta completando anche la distruzione sistematica delle risorse del pianeta.
Questi, in estrema sintesi, i temi proposti nei testi e in qualche copertina dei cd, (bellissima quella per il cd “Absolution” del 2003 del “solito” Storm Thorgerson), dai Muse: Matthew Bellamy (chitarra, piano e voce, spesso in falsetto), Chris Wolstenholme (basso), Dominic Howard (batteria). L'avvento definitivo della società autoritaria descritta da George Orwell in 1984, riappare un modo confuso ma insistente. A confermare il clima da complotto guerrafondaio è la ricostruzione della sala del consiglio di guerra del Dottor Stranamore, di Stanley Kubrick per il videoclip di “Time is running out”, (regia di John Hillcoat; per una versione live trascinante:

Matt Bellamy non è David Bowie/Ziggy Stardust, è un ragazzo che, pur cresciuto in anni ormai lontani dall'incubo atomico, immagina che la guerra e la fine dell'uomo non siano eventi di un futuro lontano. Nei testi, la paura di rimanere compressi senza poter esprimere la propria personalità si alterna con improvvisi slanci di motivazioni passionali, civili e sentimentali.
Dal punto di vista musicale, i “Muse” propongono un originale mix in cui fondono motivi sinfonici con l'hard rock; il ricorso agli archi con riff memorabili; sintetizzatore e organo a canne, nu metal e arpeggi da chitarra classica, furia punk e precisione. Emancipatisi, dopo il primo disco (Showbiz, 1999), da una scia musicale che ricordava in alcuni momenti i Radiohead, i Muse hanno via via conquistato un proprio pubblico soprattutto nelle esibizioni dal vivo. Il secondo cd (“Origin of Simmetry”, 2001), consentiva al gruppo di poter disporre già di pezzi notevoli: “”Sunburn”  e “Muscle Museum” dal primo album “Bliss”, “Plug in Baby” e “Space Dementia” dal secondo. Una divagazione, che proponeva pezzi nuovi e versioni live di pezzi già incisi, seguiva a ruota (“Hullabaloo”, 2002). Ma, certamente il successo mondiale li attendeva con “Absolution” (2003), in cui quello speciale mix raggiungeva forza e compattezza già nell'incisione in studio ed esaltava i fan nei concerti dal vivo. Oltre alla citata “Time is running out”, quel cd mostrava una sua forza proprio nella successione dei pezzi, e presentava altre “perle” importanti: “Sing for Absolution” (molto interessante il video clip con i tre astronauti), “Stockholm Syndrome”, “Butterflies and Hurricanes” (per un'ottima esecuzione live), pezzi fissi della scaletta nei concerti dal vivo.
Anche il successivo “Black Holes and revelations” (2006) aveva il suo pezzo forte, quel “Supermassive Black Hole” che rischiava di “risucchiare” l'intero lavoro (versione dal vivo), ma oltre a quel pezzo, ispirato a un amore difficile, facevano la loro bella figura anche “Map of the problematique” (ottima versione dal vivo a Wembley),   la solenne marcia di “Invincible”, e la “galoppante” Knights of Cydonia”, che ne garantivano una complessiva solidità. Nelle esecuzioni dal vivo di quest'ultimo pezzo, i Muse adottano talvolta, come introduzione, il brano “Man with a Harmonica” di Ennio Morricone; per l 'occasione Chris Wolstenholme suona l'armonica.

Era giunto il momento di mettere in scena la musica e la paranoia espressa nei testi e il modo migliore veniva ritenuto un doppio live che il gruppo intitolava, significativamente, H.A.A.R.P.: la coerenza di Matt Bellamy proponeva, con robot sullo schermo, lune-palloni che piovevano dall'alto e improvvisi fuochi, uno spettacolo rock in linea con l'atmosfera apocalittica del gruppo.
Prima della pubblicazione dell'ultimo disco, dal sito ufficiale dei Muse partiva una caccia al tesoro: le domande in codice regalavano ai solutori, dopo qualche giorno, il primo clip del nuovo cd: “United States of Eurasia”. Il pezzo lanciava il cd “Resistance”, anch'esso pieno di spunti, ma meno convincente dei precedenti.
Non resta che aspettare il prossimo lavoro, promesso per il mese di giugno, per sapere se l'apocalisse è alle porte.
Nel frattempo, chi volesse ammazzare il tempo che rimane (al prossimo cd dei Muse o alla fine del mondo) può leggere una dettagliatissima storia del gruppo: si tratta delle esondanti 480 pagine che Mark Beaumont, ha dedicato loro e dal titolo Fuori dal mondo.
La storia dei Muse (Arcana, 2010).

Un porno per Charlotte: è Nymphomaniac per von Trier

Come già avevamo anticipato su questo blog, Charlotte Gainsbourg ha detto sì. Sarà la protagonista di "Nymphomaniac", il nuovo film, pornografico, del discusso regista danese Lars von Trier. Le riprese inizieranno in estate in Germania e la Gainsbourg interpreterà Joe, una donna che racconta la sua relazione sessuale con l'anziano professore universitario Seligman, interpretato dalla star svedese Stellan Skarsgard. Von Trier avrebbe in mente di girare due versioni del film, una soft e un'altra hardcore. Tuttavia un film del genere firmato von Trier non stupisce più di tanto: il regista danese, espulso un anno fa dal festival di Cannes dopo aver espresso simpatie per Hitler durante la conferenza stampa ufficiale di "Melancholia", con la sua società Zentropa produce da tempo anche lungometraggi porno.

Lupin4th: "NoExit"


Photos: AAVV
Videoedit: Lupin4th
Music: Radiohead "Exit Music (For A Film

MADONNA ON DAYBREAK AND LORRAINE TALKS ABOUT MDNA AND TOUR

Sinead O’Connor, una lezione di coraggio

Achille Saletti
La rinuncia al tour mondiale di Sinead O’Connor, a mio modo di vedere, ci dà una grande lezione. La cantante non solo prende atto della propria fragilità ma lo fa pubblicamente non nascondendosi dietro quei comunicati ufficiali che tutto dicono e nulla lasciano intendere tipico di certi vip nostrani.
Ma il punto non è tanto questo: il punto è nel coraggio di affrontare la vita a partire dal proprio dolore. E di non vergognarsene, al contrario, di renderlo pubblico, di condividerlo.
Il punto è in una inversione pedagogica che, come scrivevano qualche anno or sono due psicoterapeuti francesi (Miguel Banasajag e Gerard Schmit) ci faccia recuperare il senso dell’educare non costruendo sulla pelle dei nostri bambini il culto della fortificazione. Abbandoniamo l’idea di costruire personalità strutturate e fortificate che affrontino la vita quasi la vita fosse una guerra. Dove ogni fragilità, rinuncia, immobilità (ma anche diversità) viene letta con grave colpa e come fallimento esistenziale.
La mistica di un’educazione fortificata ci rende militanti dell’omologazione, della sudditanza al pensiero dominante e quindi proni a ciò che altri ci dicono essere un bene per noi. E siccome, in questo periodo storico, il bene si identifica con il primeggiare (e mai come questi tempi il primeggiare coincide con l’apparire sociale o mediatico) , il rifiuto di tale logica è letta in termini di sconfitta.
Il “preferirei di no” di melvilliana memoria (I would prefere not to) dovrebbe quindi, sempre a mio giudizio, assumere una valenza educativa, non letta come rinuncia alla vita ma, piuttosto, piena immersione nella vita, nella nostra vita e non in quella che altri desiderano per noi.
Se così accadesse potremmo dare maggiore importanza all’ascolto dell’altro, alle sue ragioni, alle scelte di vita. E vincere, vincere nella propria vita assumerebbe una dimensione più intima, una maggiore corrispondenza tra la lettura dei nostri veri desideri e le nostre reali possibilità. Senza armature che ci facciano piacere agli altri più di quanto noi piacciamo a noi stessi.

Cher premia a sorpresa il figlio Chaz Bono ai GLAAD Media Awards

Nessuno se l'aspettava ed è stata infatti una gradita sorpresa per tutti gli ospiti presenti alla 23esima edizione dei GLAAD Media Awards. Cher (66 anni il 20 maggio) ha presenziato alla cerimonia di premiazione dei riconoscimenti a personalità o produzioni assegnati dalla Gay & Lesbian Alliance Against Defamation a coloro che rispettano e promuovono la comunità LGBT. Cher, in gran forma, ha premiato il figlio transgender Chaz Bono.
La cantante, da sempre paladina dei diritti gay, ha dichiarato: "Sono qui perché Chaz ha più coraggio di qualasiasi altra persona io conosca. L'altro giorno non stavo molto bene e Chaz mi ha detto se volevo venire qui. Gli ho risposto che non me la sentivo. Poi mi ha mandato un sms ringraziandomi perché lo avevo reso un uomo intelligente e che avrei sempre potuto contare su di lui. Mi ha fatto sentire così bene che mi ha toccato il cuore".
Poi rivolgendosi direttamente Chaz Bono, Cher ha aggiunto: "Tu sei la persona più coraggiosa che conosca e meriti questo premio!".




Cher sta collaborando con Kuk Harrell sul nuovo album!

La notizia proviene direttamente da Cher, lo ha scritto su Twitter:
Am finishing 3 songs with KUK! He's COOL! 1 is Great song Timbaland wrote 4 Me! Its All Dance! Not Bad 4 an ole Bitch huh? I Do what I Love
Cher inoltre sta finendo 3 canzoni per l'album con Kuk Harrell tra cui la canzone scritta da Timbaland!
Nel disco sarà presente anche You haven't seen the last of me versione dance...