Frankenweenie Trailer Ufficiale Italiano HD (2012)

Frankenweenie Trailer Ufficiale Italiano HD (2012): Trailer italiano di Frankenweenie, nuovo lungometraggio animato a passo uno di Tim Burton. Tra i doppiatori Winona Ryder, Martin Landau e Catherine O'Hara. Frankenweenie è un film in bianco e nero di genere animazione,commedia, fantascienza, horror diretto da Tim Burton e interpretato da Winona Ryder, Catherine O'Hara, Martin Short, Conchata Ferrell, Tom Kenny, Martin Landau, Atticus Shaffer, Robert Capron, James Hiroyuki Liao. Uscita Cinema: 26 ottobre 2012
Cast: Winona Ryder, Catherine O'Hara, Martin Short, Conchata Ferrell, Tom 
Kenny, Martin Landau, Atticus Shaffer, Robert Capron, James Hiroyuki 
Liao
Director: Tim Burton

Medicina estetica: le mani, ultimo incubo delle dive

Madonna 12 volte, Cher 34, seguite da Michelle Pfeiffer, Susan Sarandon, Julianne Moore ma anche celebrita' piu' giovani come Angelina Jolie e Sarah Jessica Parker, tutte piu' preoccupate per l'aspetto delle loro mani che per quello di viso e sedere. L'ultimo incubo e nemico giurato delle dive di Hollywood, secondo un'analisi dell'agenzia di pubbliche relazioni Klaus Davi, sono le mani che, piu' di qualsiasi altra parte del corpo, rivelano senza pieta' l'eta' non dichiarata e smascherano piccole bugie dei vip sempre a caccia dell'eterna giovinezza. Sono molte le testate estere che si contendono lo scalpo o, meglio, le mani dell'ex material girl. Il tabloid britannico Daily Mail dedica un ampio articolo allo Stylage, ovvero le iniezioni a base di acido ialuronico associato al mannitolo, sostanza presente nella frutta e nella verdura, attraverso le quali miss Ciccone vorrebbe addirittura "togliere 10 anni alle proprie mani".
  Secondo il settimanale tedesco Gala, la rivale di Lady Gaga sarebbe "arrivata ormai al punto di odiare talmente tanto il deterioramento delle sue mani da contattare il famoso chirurgo Brandt, che le ha sistemato piu' volte il viso, per sottoporsi alla scleroterapia". I trattamenti non chirurgici sembrano essere i preferiti di Madonna che sarebbe anche una fan del Caci, una combinazione di micro derma, abrasioni, elettroterapia e terapia a luci LED. Ma la popstar italoamericana non e' certo l'unica a temere il momento in cui non potra' piu' fare a meno dei guanti. Secondo i ben informati, un'icona come Cher, famosa habitue' della sala operatoria, se le sarebbe fatte ritoccare ben 34 volte, un vero record. Per l'autorevole quotidiano tedesco Die Welt, anche celebrita' "insospettabili" come il cantante Lenny Kravitz e l'attrice Michelle Pfeiffer "si affidano alle cure magiche di Frederic Brandt per frenare l'invecchiamento delle mani", mentre The Times di Londra amplia ulteriormente la lista: Da Sarah Jessica Parker a Cameron Diaz, da Teri Hatcher ad Angelina Jolie. Sul tecniche e controindicazioni, la Klaus Davi interpella Emanuele Bartoletti, membro del Consiglio Direttivo del Collegio delle Societa' Scientifiche di Medicina Estetica: "bisogna considerare l'invecchiamento della mani non esclusivamente dovuto alla riduzione dei tessuti, ma anche ad un assottigliamento dell'epidermide, alla presenza di macchie e, infine, ad una lieve rugosita' superficiale. L'aspetto fondamentale comunque, come in tutta la medicina estetica, rimane la prevenzione: conoscere la propria pelle per proteggerla e curarla al meglio". Riguardo poi alle infiltrazioni degli acidi presenti nella frutta Bartoletti aggiunge: "il mannitolo ha la capacita' di richiamare acqua nei tessuti e di proteggere l'acido ialuronico, che aumenta il volume, oltre ad essere anche antiossidante; ma la sua azione ha una durata limitata nel tempo". "L'acido ialuronico non e' che uno dei sistemi per poter riempire le mani, perche' poi esistono sistemi come il lipo filling, che e' un sistema chirurgico un po' piu' invasivo, o l'idrossiapatite di calcio, un prodotto che oltre a riempire e, quindi, ridare un po' di copertura ai tendini e alle vene, stimola la produzione di tessuto connettivo e permette un riempimento autologo, che peraltro ha una durata superiore rispetto all'acido ialuronico.
  Per quanto riguarda l'altro aspetto clinico di invecchiamento delle mani, le macchie, possono essere trattate - conclude Bartoletti - con laser, peeling e luce pulsata."

ARRIVANO I GOGOL BORDELLO

Come ogni estate che si rispetti tornano anche quest'anno i Gogol Bordello, re indiscussi del gypsy punk.
Il gruppo, capitanato dal carismatico ed eclettico Eugene Hutz, ha già dato il via alle danze per questo nuovo tour estivo, che li porterà a luglio in Italia. Per chi non li conoscesse il consiglio è sicuramente quello di andarli a sentire dal vivo prima ancora che ascoltare un loro album.
Il perché è semplice: l'energia che trasmettono dal palco è qualcosa di indescrivibile. L'anno scorso il loro concerto a Milano è durato più di tre ore, con omaggio al nostro Celentano compreso. E l'anno prima ancora avevano fatto grondare di sudore l'intero Alcatraz, sempre a Milano, dopo due ore abbondanti di balli e l'apparizione di Roy Paci.
Un misto di folk, punk e rock per una musica che, come i componenti della band, porta i colori e i suoni di tutto il mondo. Svecchiando, e tanto, la musica balcanica che regna nell'immaginario collettivo. Pensiamo a Goran Bregovic, che ha fatto delle melodie tradizionali del suo popolo il suo marchio di fabbrica nonché la chiave del suo successo. Certo, c'è anche il poliedrico Emir Kusturika (scrittore, attore, sceneggiatore ma su tutto regista di film di succeso, come Gatto nero, gatto Bianco e Underground, per cui ha vinto la Palma d'oro a Cannes nel 1995) che gira per il mondo suonando la chitarra elettrica con la sua No Smoking Orchestra.
Ma i Gogol Bordello sono un unicum nel panorama musicale mondiale, capaci di rimanere fedeli alle radici dell'Europa dell'est e di portare al tempo stesso sul palco le influenze musicali da ogni angolo del pianeta.
La figura di Hutz aiuta, con i suoi baffi e quel carisma che lo ha portato a diventare anche attore in film come Ogni cosa è illuminata (2005), accanto a Elijah Wood, e Sacro e profano (2008), diretto da Madonna che lo adora.
Ma il loro successo non si spiega solo con questo. Capaci di macinare chilometri ogni anno per tour mondiali che li fanno vivere perennemente con la valigia in mano, i Gogol Bordello trasmettono vita con le loro canzoni. E per questo stare fermi ad un loro concerto è praticamente impossibile.

Le date del tour in Italia:
10/07 Colonia Sonora -Torino
12/07 Carroponte - Milano
13/07 Borgo Grotta Gigante - Sgonico Trieste
14/07 Sherwood Festival - Padova

Meryl Streep on Ephron: 'How can I make this more fun?'

Famous friends and fans are mourning Nora Ephron, who died Tuesday of pneumonia, a complication from the acute myeloid leukemia she was diagnosed with in 2006.
Among them:
Meryl Streep, who starred in Ephron's final film, 2009's Julie & Julia.
"Nora just looked at every situation and cocked her head and thought, 'Hmmmm, how can I make this more fun?' " Streep wrote in an e-mail to the New York Times. "You could call on her for anything: doctors, restaurants, recipes, speeches, or just a few jokes, and we all did it, constantly. She was an expert in all the departments of living well."
On Twitter, stars recalled her work and her heart.
Justin Timberlake: "R.I.P. Norah Ephron … Funny, charming, witty, full of heart, and one of the greatest who put it all down in timeless, quotable classics.''
Olivia Munn: "Your movies made me laugh, cry and get excited about falling in love. Thank you.''
New York City Mayor Mike Bloomberg: "Nora Ephron always loved a good New York story, and she could tell them like no one else. NYC will miss her very much.''
Colin Hanks: "Nora Ephron was devastatingly funny, extremely witty, and was ALWAYS one of the kindest people I have ever met.''
R.L. Stine: "Thank you, Nora Ephron, for so much laughter. The world is a sadder place tonight.''
Zooey Deschanel: "A hero for all funny ladies.''
Kurt Anderson: "Every time I saw Nora Ephron I felt like I'd lucked out. So smart, so funny, so wise, so clear-eyed, so kind, so incandescent and 'good.'"
Bette Middler: "Nora Ephron. The Hostess with the Mostest on the Ball. A brilliant soul, and we will all miss her so...."
Kevin Nealon: "Auditioned for Nora Ephron 20 yrs ago. Didn't get the part but she sent me a thank you note. I'll always remember that and you, Nora."
Carrie Fisher penned her thoughts in a statement, issued by her rep:
"I suppose you could say Nora was my ideal. In a world where we're told that you can't have it all, Nora consistently proved that adage wrong. A writer, director, wife, mother, chef, wit--there didn't seem to be anything she couldn't do. And not just do it, but excel at it, revolutionize it, set the bar for every other screenwriter, novelist, director. She was inspiring, intimidating, and insightful. She was so, so alive. It makes no sense to me that she isn't anymore. My heart goes out to her family and the many others who treasured her."
And Kerry Washington was among the more than 2,000 who retweeted the Ephron quote:
"Above all, be the heroine of your life, not the victim." — Nora Ephron

Muse - Survival - London 2012 Olympics Song

Alanis Morissette's Still Got It…Don't You Think?


Just because she has a new album on its way (August 28) doesn't mean Alanis Morissette won't sing her classics!
One of our absolute all-time favorite Canadian songbirds proved just why she's STILL so amazing when she recently performed her iconicIronic!
Alanis took the stage performing the track as part of Guitar Center Sessions, with her special episode granting us a behind the scenes peek at her life and career.
Check out Alanis singing the 1995 hit just like the good ol days (above)!! (Was it really that long ago???)
Phenomenal…forever phenomenal!
And LOLz at her changing the lyrics there at the end! LOVES it!
You can catch Mz. Morissette’s episode when it airs on DirecTV at 9pm this Friday!

Amy Winehouse, spunta un demo inedito

Mark Ronson fa ascoltare una versione diversa di 'Back To Black'
E proprio nel giorno che vede l'uscita in libreria (in Italia per Bompiani) di Amy, mia figlia, il libro di Mitch Winehouse dedicato alla tragica parabola della vita della cantante (della quale fra qualche giorno ricorre il primo anniversario dalla scomparsa) su Internet arriva anche una versione di Back To Black mai sentita prima. A renderla pubblica proprio Mark Ronson, al lavoro con Winehouse sull'ormai storico album, e in questa sede deejay radiofonico con un debole per la condivisione di chicche. E proprio dal suo show su BBC 6 arriva questa registrazione: una versione non definitiva della title track del secondo album di Amy, con qualche dettaglio diverso anche nel testo e gli strumenti non ancora tutti al loro posto.
Ascoltala di seguito:

Radiohead: nuove date ufficiali e tutti i dettagli sul rimborso

I Radiohead, come preannunciato, pochi minuti fa, hanno pubblicato sul loro sito internet le nuove date del tour italiano, posticipato a causa del tragico incidente di Toronto che ha causato la scomparsa di un tecnico dello staff della band.
L’attesa dei fan dei Radiohead è terminata e dopo qualche indiscrezione che vi abbiamo raccontato in questo articolo, riusciamo a fornirvi il calendario ufficiale degli eventi. Eccolo:
22 settembre – Roma – Ippodromo delle Capannelle
23 settembre – Firenze – Parco delle Cascine
25 settembre – Bologna – Arena Parco Nord
26 settembre – Codroipo (UD) – Villa Manin
I Radiohead hanno fornito anche delle informazioni relative ai rimborsi per chi non avrà la possibilità di seguire più gli eventi. Questi potranno essere richiesti dal 29 giugno al 31 luglio. Se si è acquistato il biglietto su Ticketone, verrà inviata dal sito di acquisti, nei prossimi giorni, una mail con tutte le informazioni per procedere. Al contrario, chi ha provveduto a comprare il biglietto in un negozio fisico, potrà rivolgersi solo a questo per riavere l’importo versato, sempre entro i tempi sopra indicati.

Justify My Love (MDNA Tour Backdrop) – Video Captures



Madonna: Human Nature (MDNA Tour Backdrop Video)

Madonna: Justify My Love (MDNA Tour Backdrop Video)

Classifica tour femminili di maggior successo della storia: Madonna domina

Che Madonna coi suoi tour abbia spesso e volentieri ottenuto risultati di gran lunga superiori a quelli delle altre popstar si sapeva. La conferma finale ci arriva grazie ad una classifica stilata molto di recente: la classifica dei tour femminili che hanno incassato di più nella storia della musica.
 In tale chart troviamo sia tour recenti (The Femme Fatale Tour di Britney Spears, Loud Tour di Rihanna, ecc) che tour un po’ più datati (Confession tour di Madonna, Do You Believe tour di Cher, Stripped World Tour di Christina Aguilera, ecc). In pratica in questa chart abbiamo un po’ tutte le popstar di oggi e di ieri, in un contesto molto vario che farà contenti in molti, eccetto forse i fan di Katy Perry, unica superstar mondiale odierna ad essere assente da questa classifica. Eccovi la chart:

01. Madonna / Sticky & Sweet Tour con un guadagno medio di $ 4’797, 000 per ogni show.
02. Madonna / Confession Tour con un guadagno medio di $ 3’246, 000 per ogni show.
03. Madonna / Reinvention Tour on un guadagno medio di $ 2’228, 000 per ogni show
04. Celine Dion / Taking Chances Tour con un guadagno medio di $ 2’115, 000 per ogni show.
05. Christina Aguilera / Stripped Tour con un guadagno medio di $ 1’458, 000 per ogni show.
06. Britney Spears / Circus Tour con un guadagno medio di $ 1’359, 000 per ogni show
07. Lady Gaga / Monster Ball Tour con guadagno medio di $ 1’131, 000 per ogni show.
08. Christina Aguilera / Back to Basics Tour con un guadagno medio di $ 1’125, 000 per ogni show.
09. Taylor Swift / Speak Now Tour con un guadagno medio di $ 1’109, 000 per ogni show.
10. Beyonce / I Am… Tour con un guadagno medio di $ 1’107, 000 per ogni show.
11. Beyonce / Experience Tour con un guadagno medio di 928 mila dollari per ogni show.
12. P!nk / Funhouse Tour con un guadagno medio di 920 mila dollari per ogni show.
13. Rihanna / Loud Tour con un guadagno medio di $ 918,000 per ogni show.
14. Cher / Do You Believe Tour con un guadagno medio di 889 mila dollari per ogni show.
15. Britney Spears / Femme Fatale Tour on guadagno medio di 870 mila dollari per ogni show.

Olimpiadi 2012, scelta 'Survival' dei Muse come colonna sonora ufficiale

A esattamente trenta giorni dall'inizio delle Olimpiadi di Londra, è stato ufficialmente annunciato il titolo della canzone destinata a diventarne la colonna sonora. Si tratta di "Survival" dei Muse, un brano che il trio di Davon ha inserito nel suo nuovo lavoro in studio battezzato "The 2nd law" e atteso per il prossimo mese di settembre. "E' una canzone che abbiamo composto ispirati dalla totale convinzione e dalla pura determinazione a vincere", hanno dichiarato in merito gli artisti continuando: "Verrà suonata alle Olimpiadi al momento dell'ingresso degli atleti nello stadio, durante la consegna delle medaglie e come tema ufficiale nelle cronache televisive".
Di poche ore fa è la notizia (riportata anche da Rockol) che questa sera, in onda su BBC Radio 1, verrà trasmesso in anteprima il primo singolo della band di Matt Bellamy. In un primo momento il brano destinato a passare sulle frequenze radiofoniche londinesi sembrava essere "Unsustainable", ma l'annunicio (dato dai maggiori siti esteri specializzati fino alle webzine più accreditate), è stato modificato dopo che "Survival" è stata presentata come colonna sonora delle Olimpiadi. Il brano che i Muse presenteranno questa sera in anteprima streaming su BBC Radio 1 sarà "Survival", quindi, e non "Unsustainable". Per sapere se si tratti di incomprensioni legate alla velocità di pubblicazione della notizia o di repentini cambi di programma da parte dei Muse, non resta che attendere le 20.30 di questa sera e sintonizzarsi sul programma di Zane Lowe.

Addio Nora Ephron, genio femminile della commedia americana

Se n'è andata stanotte Nora Ephron, la regista di Harry ti presento Sally. Dotata di un umorismo e di un garbo capaci di rendere le sue commedie indimenticabili opere di successo, l'autrice aveva 71 anni e a rivelare che era gravemente malata di leucemia e si trovava in fin di vita in questi giorni era stata l'amica giornalista Liz Smith.
Giornalista, saggista, blogger, sceneggiatrice e regista nominata agli Oscar, la signora Ephron,aveva richiamato all'attenzione degli spettatori una generazione di donne fuori dai classici schemi a cui spesso ci ha abituati il cinema contemporaneo. Con alcuni dei suoi maggiori successi al botteghino, C'è post@ per te, versione moderna di Scrivimi fermo posta, con la coppia Tom Hanks-Meg Ryan, e il recente Julie & Julia con Meryl Streep nei panni della leggendaria Julia Child, aveva ridato freschezza, e dignità, alle figure femminili simbolo dei nostri tempi.
Era nata il 19 maggio del 1941 sull'Upper West Side di Manhattan (per poi spostarsi a 4 anni a Beverly HIlls), la più piccola di quattro sorelle, tutte scrittrici: una famiglia quasi tutta al femminile votata alla scrittura e a un femminismo mai banale. Suo padre Henry e sua madre Phoebe Wolkind erano sceneggiatori di Hollywood, autori, tra gli altri, di Follie d'amore, una delle pellicole meno note con Marilyn Monroe. La Ephron ricordò spesso tra le sue pagine l'infanzia e le lezioni acquisite dai genitori.
Negli anni '60, dopo il college e le prime collaborazione con il New York Times, tornò nell'amata New York, dove scrisse per 5 anni al Post, che definì "Una redazione tremenda per l'epoca in cui ci ho lavorato". L'esperienza di giornalista fu però essenziale per i successivi passi mossi nel cinema, quasi per caso dopo il matrimonio con Carl Bernstein, perché le diede la possibilità di osservare meglio da vicino le persone: un laboratorio antropologico e metropolitano di cui la regista seppe fare tesoro.
Se la carriera cinematografica le portò fortuna, meno felice fu la sua vita sentimentale: del matrimonio finito con il secondo marito, il giornalista dello scandalo del Watergate, Carl Bernstein, scrisse in un racconto dal titolo “Heartburn”, che le fu d'ispirazione nel 1986 per il film Affari di cuore, con Jack Nicholson e Meryl Streep, che aveva incontrato già 3 anni prima in Silkwood di Mike Nichols, bastao sulla vera vita di Karen Silkwood, morta in circostanze sospette, di cui fu la sceneggiatrice.
A decretare la sua popolarità sul grande schermo fu l'indimenticata commedia romantica Harry ti presento Sally, diretto da Rob Reiner (1989) che consegnò alla celebrità Billy Crystal, Meg Ryan e il Katz's Delicatessen di New York, che ancora oggi ricorda la famosissima scena dell'orgasmo simulato a tavola con una simpatica indicazione.
Nel '93 fu la coppia Hanks-Ryan a riportarla sotto i riflettori con Insonnia d'amore, che risollevò l'interesse di Hollywood per i ruoli femminili. Nora Ephron riunirà cinque anni dopo sotto la sua regia i due attori nel romance ai tempi di internet, C'è post@ per te.
Il suo ultimo film al cinema è Julie & Julia, in cui lady Streep dà prova della sua versatilità vocale, e talento interpretativo, dando vita a una impeccabile Julia Child, chef amata dai food blogger di tutto il mondo.
Tre volte nominata agli Oscar per la Miglior sceneggiatura con Silkwood, Insonnia d'amore e Harry ti presento Sally, Nora Ephron, brillante e allegra, era molto apprezzata negli States anche come saggista e blogger dell'Huffington Post. A portarla via è stata una leucemia, che ha tenuto nascosto ai fan, mentre continuava a svolgere la sua vita sociale regolarmente. Sempre col sorriso, come quello che le sue "piccole donne" - da Meg Ryan a Meryl Streep - non ci hanno mai negato.
Qui uno dei (suoi) più bei dialoghi d'amore del cinema:

Muse: il nuovo singolo ‘Unsustainable’ in anteprima stasera sulla BBC Radio

Dopo aver reso noto, qualche settimana fa, il trailer relativo al nuovo album in casa Muse, ‘The 2nd Law’, la band inglese si appresta a presentare il primo singolo estratto, ‘Unsustainable’, che debutterà sulla radio inglese proprio stasera, durante lo show di Zane Lowe sulla BBC Radio 1.
Come ci riporta il sito Muselive.com, il singolo sarà presentato attorno alle ore 19.30 (ora inglese), per maggiori informazioni visitate il sito: bbc.co.uk/radio1.
‘The 2nd Law’ uscirà il 17 settembre ed il trailer presentato qualche settimana fa, non ha certo lasciato indifferenti i fans ed anche la critica, sorpresi da questo nuovo sound abbracciato dalla band. Il successore di ‘The Resistance’ è stato registrato a Londra negli scorsi mesi e, come annunciato dallo stesso bassista Chris Wolstenholme sarà “qualcosa di radicalmente differente” dai precedenti lavori.
Il trio del Devon è atteso per due date su suolo italiano:
- 16 Novembre – Unipol Arena (Bologna)
- 17 Novembre – Adriatic Arena (Pesaro)
I biglietti sono stati già messi in prevendita direttamente sul sito ufficiale dei Muse, al prezzo di 47,50 euro a tagliando, al quale vanno aggiunti 4,75 euro di diritti di prevendita e altri 6,00 euro di spese di spedizione. E’ possibile acquistare al massimo 4 biglietti a persona con unica transazione.

Helen Mirren e James Franco tra le star della ‘Walk of Fame’

ROMA – Helen Mirren e Javier Bardem saranno tra i 24 artisti e personalita’ che riceveranno l’anno prossimo una stella nella leggendaria ‘Walk of Fame’ di Hollywood. Lo riferisce il comitato organizzatore nella citta’ statunitense. Figurano altresi’ nella lista gli attori Viola Davis, James Franco e Ron Howard, cosi’ come i musicisti Jennifer Hudson, Usher, The Backstreet Boys e Jane’s Addiction, e, in forma postuma, Janis Joplin e Luther Vandross.Altre personalita’ televisive che saranno insignite con una stella nella famosissima via hollywoodiana sono Jane Lynch, Katey Sagal e Ellen de Generes . La ‘Walk of Fame’, la via della celebrita’, e’ un tratto di marciapiede situato sull’Hollywood Boulevard di Los Angeles dove tutti gli anni si posano nuove placche a forma di stella in onore di grandi personaggi dello spettacolo. La prima stella in assoluto fu dedicata, nel 1960, all’attrice Joanne Woodward. Quest’anno, sono stati consacrati alla fama mondiale attraverso la stella sul marciapiede hollywoodiano -tra gli altri- Scarlett Johansson, Jennifer Aniston e Paul McCartney.

Cher, una vita da musical?

La diva ha spiegato di essere in trattative con un team di produttori di Broadway per portare sui palcoscenici un musical ispirato alla sua vita e alla sua carriera. E non esclude di far parte del cast.
Una lunga carriera musicale e cinematografica e una vita sicuramente interessante, saranno celebrate sui palcoscenici di Broadway, con un musical dedicato incentrato su Cher, attualmente in lavorazione. Lo ha anticipato l'iconica diva del pop e attrice, rivelando di essere in trattative con un team di produttori di Breadway, intenzionati a realizzare uno spettacolo su di lei. "Ci saranno tre Cher" - ha detto la cantante, parlando del fatto che a tre attrici diverse sarà affidato il ruolo della protagonista in tre fasi della propria esistenza, e non è escluso che una di queste "tre Cher" possa essere proprio lei, quella originale, "che consiglia alle altre di non avere timori per il futuro". Cher ha aggiunto inoltre che sta collaborando alla stesura della storia "visto che racconteremo anche cose che nessuno conosce" ma è un lavoro che richiede tempo.
Cherilyn Sarkisian LaPierre ha iniziato la sua carriera musicale accanto all'ex-marito Sonny Bono, dal quale poi ha divorziato, intraprendendo anche una luminosa carriera da solista. Celebre per i suoi look azzardati - tra i più chiacchierati quello con il quale si presentò agli Oscar, per ritirare la statuetta vinta per Stregata dalla Luna - le vistose acconciature, Cher ha fatto parlare di sè anche per il rapporto con sua figlia Chastity, che da adulta ha deciso di cambiare sesso, diventando Chaz Bono.
L'ultima apparizione cinematografica della cantante è nello scintillante musical Burlesqueaccanto alla collega Christina Aguilera

Hope Springs: il poster del film con Meryl Streep

Rilasciato dalla Sony Pictures il nuovo poster della commedia Hope Springs con Meryl Streep e Tommy Lee Jones. Diretto da David Frankel, che aveva già collaborato con lady Streep ne Il diavolo veste Prada, e scritto da Vanessa Taylor, tra gli autori e produttori della serie Il trono di spade, il film arriverà nelle sale americane il 10 agosto.
I protagonisti sono l'inedita coppia Meryl Streep-Tommy Lee Jones, nei panni di due coniugi alle prese con un terapeuta (Steve Carell) per affrontare insieme i propri problemi matrimoniali. La locandina, come la trama, del film, che si appresta a bissare il successo di romance come Non è mai troppo tardi ed È complicato, ricorda quelle di certe commedie di Woody Allen.

Amy Winehouse in un libro scritto dal padre

Arriva in libreria “Amy, mia figlia”, il libro che racconta la vita della cantante scomparsa nel 2011
A nemmeno un anno dalla morte di Amy Winehouse, esce per Bompiani il libro Amy, mia figlia, la biografia della cantante inglese scritta dal padre Mitch Winehouse.
Si tratta di un libro di memorie in cui il genitore svela molti dettagli inediti sulla travagliata vita, sia pubblica che privata, della figlia. Un percorso che va dal rapporto con droga e alcool alla scalata verso il successo, passando per i problemi sentimentali (in particolare con l’ex marito Blake Fielder-Civil) fino ad arrivare allaprematura scomparsa lo scorso 23 luglio.
La parte più consistente dell’opera pare sia quella che affronta i problemi di dipendenza. Spiega il padre:“Molto prima che Amy diventasse una tossicodipendente nessuno poteva dirle cosa fare. Una volta iniziato a drogarsi la sua ostinazione è peggiorata. Ci sono stati momenti in cui voleva essere pulita, ma erano sempre meno degli altri".
Mitch Winehouse è ora a capo della Amy Winehouse Foundation, associazione che prova ad aiutare i giovani con problemi di droga e alcool, a cui verranno devoluti tutti i ricavi delle vendite di Amy, mia figlia.

Princess of China (Acoustic)

63 Reasons Why Meryl Streep Is The Best

Sinéad O'Connor - Nothing Compares 2 U

Sinéad O'Connor - Thank You for Hearing Me

Sinéad O'Connor - Success Has Made a Failure of Our Home

Sinéad O'Connor - Famine

Sinéad O'Connor - All Apologies

Sinéad O'Connor - Fire On Babylon

Sinéad O'Connor - Troy

United Colours, il festival di Ostrava a luglio

Alanis Morissette, Bobby McFerrin, The Flaming Lips, ZAZ, Janelle Monáe, Antony and the Johnsons con la Janáček Philharmonic Orchestra, Rufus Wainwright, Animal Collective, Kronos Quartet … un festival pieno di stelle in un ambientazione unica creeranno un’atmosfera indimenticabile ad un prezzo invitante!
Stiamo parlando di Colours of Ostrava, giunta all’11a edizione che si svolgerà dal 12 al 15 luglio ad Ostrava – la terza città più grande del paese, nel nord-est della Repubblica Ceca, a pochi passi dal confine slovacco. Quattro giorni e dieci palchi sia all’aperto che al coperto (uno per esempio, si trova in un ex gasometro), il festival propone oltre 150 bands, dj, film, dibattiti, laboratori e spettacoli teatrali.
Musica di tutti i tipi e dal tutto il mondo – world music, jazz, rock, elettronica, folk. Potrete godere di una gioiosa e tranquilla atmosfera, una perfetta organizzazione, dove troverete tutto il necessario per un evento estivo – alberi dove ripararsi dal sole, zone relax, stage per bambini, stand gastronomici multietnici, ovviamente fiumi di birra ceca e una tendopoli dove è possibile schiacciare un pisolino. Tutto questo ad un prezzo più che invitante, con in aggiunta tutti i servizi che siete abituati a trovare ai grandi festival europei.
Per ulteriori informazioni visitate il sito www.colours.cz o la pagina Facebook. È possibile comprare il biglietto di quattro giorni sulla rete Eventim. E naturalmente in loco troverete personale che parla perfettamente inglese!
Il festival si svolge ad Ostrava, nell’area mineraria di Vítkovice e presso le miniere di Hlubina, a meno di due ore in macchina da Žilina, in un’area che contiene al suo interno il ricordo degli stabilimenti industriali, ma offre anche tutto ciò che uno potrebbe desiderare per un grande evento musicale estivo. Il complesso si è lentamente trasformato in una nuova area culturale, educativa e sociale. Alcuni dei principali vantaggi del festival sono la possibilità di campeggiare nel verde, oltre alla presenza di parcheggi privati nelle vicinanze. Ci sono anche numerose aree di sosta tra i singoli siti di produzione musicale. Anche l’accesso al festival è molto semplice: infatti il complesso minerario Vítkovice si trova a sole tre fermate di tram dal centro città. Un’aumento del numero di mezzi pubblici sarà garantito per i visitatori del festival.
Colours of Ostrava 2012:
11 ° edizione – dal 12 al 15 luglio, ad Ostrava, presso l’area mineraria di Vítkovice – Distanze: Ostrava – Praga 370 km, Ostrava – Cracovia 170 km, Ostrava – Varsavia 400 km, Ostrava – Vienna 310 km, Ostrava – Bratislava 300 km, Ostrava – Berlino 530 km.
Artisti presenti: Alanis Morissette (CAN), Bobby McFerrin (USA), The Flaming Lips (USA), ZAZ (FRA), Janelle Monáe (USA), Antony and the Johnsons con la Janacek Philharmonic Orchestra (GBR/USA), Rufus Wainwright (USA/CAN ), Animal Collective (USA), Kronos Quartet, Kimmo Pohjonen, Samuli Kosminen (USA/FIN), Band Parov Stelar (AUT), Fink (GBR), Hjaltalín (ISL), Katzenjammer (NOR), Hugh Masekela (ZAF), Staff Benda Bilili (COD), Banco de Gaia (GBR), Ibrahim Maalouf (LBN), Portico Quartet (GBR), Rubik (FIN), RUTA (POL), Quique Neira (CHL), Lindigo (REU), Tamikrest (MLI), Bassekou Kouyate & Ngoni Ba (MLI), Shtetl Superstars (GBR, DEU, ITA, UKR, ISR), Euzen (DNK), Celso Piña (MEX), Orquesta Típica Fernández Fierro (ARG), Dánjal (FRO), Sauti Sol (KEN), Baroni di Tang (AUS) … E molti altri artisti cechi e slovacchi!
Principali partner: ArcelorMittal Ostrava, OKD, Vítkovice – Machinery Group, ČEZ Group.

REBEL: multimediale di JAMES FRANCO

James Dean. Un nome, un’icona, uno status symbol. Un’intera generazione, ribelle, nella fiorente scena americana post-bellica. La sintesi di tutto ciò? “Rebel without a cause”, mitica pellicola datata 1955 con Dean protagonista e Nicholas Ray alla regia, un film che parlò ai teenagers di tutto il mondo, storia di un brusco e doloroso passaggio all’età adulta.
Respirare ancora la rabbia di quell’epoca è possibile: il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, in occasione del 50° anniversario della morte di Dean, presenta “Rebel”, una mostra celebrativa e collettiva in chiave moderna, un’ode interrogativa al capolavoro di Ray, ideata per abbracciare e riproporre le principali tematiche, gli eventi e le leggende di quel pezzo di storia americana e non solo. La particolarità della mostra è che si tiene al di fuori del classico spazio espositivo all’interno del MOCA ed è divisa in diversi punti lungo tutta la città, tra cui lo spazio design e arte emergente  “JF Chen” a North Highland Avenue.
La mostra (ultima visione 23/24 giugno) raccoglie dipinti, sculture e opere multimediali di Ed Ruscha, Harmony Korine, Paul McCarthy, Damon McCarthy, Douglas Gordon, Terry Richardson, Aaron Young e James Franco, l’organizzatore dell’intero show, il James Dean dei giorni nostri.
Franco è stato affascinato fin dalla propria infanzia dall’immagine iconica di Dean, e lo ha anche interpretato in un film biografico del 2001 che gli è valso un Golden Globe.
“L’esibizione è un’estensione del film – afferma Franco, attualmente uno degli attori più quotati della scena hollywoodiana – ma non vuole essere completamente fedele ad esso: il film viene utilizzato come fonte di ispirazione per la creazione di un lavoro completamente nuovo. Tutto nasce da una domanda che mi sono posto: cosa potrei fare per onorare e portare a nuova vita il mito di James? Mi auguro che Rebel possa essere una bella risposta”.
Tra le tante particolarità di questo show, Richardson espone una selezione di fotografie che abbracciano i temi, i personaggi e le identità contenuti nel film originale, Young dipinge un ritratto astratto di Dean nei suoi ultimi istanti sulla terra, Korine propone un cortometraggio di sei minuti dal titolo “Caput” che riproduce la famosa battaglia a colpi di coltelli presso il Griffith Observatory, mentre Paul McCarthy insieme al figlio Damon presentano un lavoro multimediale, collocato al “Bungalow Two” del celebre Chateau Marmont, che esplora le relazioni archetipiche tra padre e figlio con riferimenti alla Hollywood anni ’50 e al fervente mondo artistico di quell’epoca.
Il direttore del MOCA, Jeffrey Deitch, si dice entusiasta dell’evento: “Questa mostra rappresenta una convergenza di talenti straordinari e ha una risonanza profonda con il mondo dell’arte di Los Angeles. I contributi di ogni artista vengono combinati per catturare lo spirito originale del film attraverso riferimenti alla cultura dell’epoca, fatta di auto, moto, angoscia adolescenziale, questioni di identità, relazioni padre-figlio, sessualità, realtà e finzione. E James Dean era e rimane la perfetta incarnazione di tutti questi elementi”.

E’ proprio vero: i rebels non muoiono mai.

Cher - If I Could Turn Back Time [Official Music Video] [HQ]

Il video del backstage della campagna Prada Uomo per l’inverno

MILANO – Domani iniziano a Milano le sfilate Uomo per la p/e 2013 e proprio oggi Prada pubblica il back stage della sua campagna per l’a/i 2012/13 che ha come eccezionali protagonisti 4 uomini di stile, sia sullo schermo che fuori: i quattro attori Gary Oldman, Garrett Hedlund, Jamie Bell e Willem Dafoe. Insieme figurano tra i personaggi cinematografici più rappresentativi dei nostri tempi, oltre a essere influenti icone di moda. Ognuno di loro è a un punto diverso della sua carriera, riuscendo così a rappresentare un’estensione trans-generazionale del volto della collezione Prada.

Deadmau5 vs Madonna: cosa non si farebbe per 5 minuti di attenzione?

Oggigiorno ci sono due vie per diventare popolari: la prima è il duro lavoro, la creatività e la costanza nel promuovere i propri prodotti. La seconda, più semplice, è quella di dire cose tremende riguardo persone che sono più famose. Vi lasciamo immaginare quale sia la strada scelta da Joel Zimmerman, in arte deadmau5, che è ritornato ad attaccare Madonna, senza risparmiare David Guetta e Skrillex. Che classe!
da un articolo di Rockol.it:
A questo punto non si può non pensare che Deadmau5 quella Madonna proprio non la digerisca. Veloce ripasso per chi non si ricordasse il casus belli. E' lo scorso marzo. Madge, al festival musicale Ultra al Bayfront Park di Miami, a un certo punto della sua presentazione aveva citato Molly. Era palesemente parso un riferimento alla MDMA o ecstasy. Madonna aveva detto: "Ciao a tutti, finalmente ce l'ho fatta ad arrivare all'Ultra Music Festival...nel mio mondo, la musica e il ballo non sono separati...la musica elettronica fa parte del mio lavoro da quando ho iniziato, e posso sinceramente dire 'A DJ saved my life'. Quanta gente qui dentro ha visto Molly? Siete pronti a ballare? Siete pronti a sudare? Siete pronti a far casino, bastardi?". Nel giro di poche ore era arrivato il commento di Deadmau5. 
In risposta al presunto invito della Material Mum ad usare l'ecstasy, il canadese (Joel Zimmerman) aveva replicato imbufalito: "Che classe, Madonna. Che gran messaggio (ecstasy) per igiovani all'Ultra Festival. Ma il tuo contributo all'EDM è questo? Questo è il tuo grande messaggio? Vaffanculo, idiota del ca*zo".
Controreplica della Material Mum, che glissando sull'insulto aveva affermato: "Non sostengo l'uso della droga, e mai l'ho fatto. Mi stavo solamente riferendo alla canzone 'Have you seen Molly' che ha scritto il mio amico Cedric Gervais". Riprende lo scambio Deadmau5: "Rispetto per aver chiarito personalmente questa cosa". Ma adesso il 31enne dell'Ontario riprende il "beef" dando a Madonna della "nonna". A darne notizia è "Metro" di Londra, che peraltro ricorda che recentenente Madge "si è denudata una tetta in Turchia e a Roma ha mostrato il sedere". Il quotidiano free press riporta il nuovo attacco di Deadmau5, e cioé: "Vuoi essere alla moda e cool, nonna? Va bene. Non tocca a me dire che sei irrilevante. Ma se devi entrare nel mio campo, almeno fallo con un po' di dignità in più".

Coldplay & Rihanna - Princess of China

Quei musicisti obbligati ad andare in tour "Si vende troppo poco, addio alle pause"

In tutto il mondo diminuiscono le vendita di dischi, così per guadagnare si punta sui tour, sempre più lunghi. Hetfield dei Metallica: "Prendersi due anni lontano dai palchi non è più possibile". E i Coldplay forse dovranno smettere di regalare i braccialetti luminosi ai fan
Diminuisce in tutto il mondo la vendita dei dischi e, per recuperare le perdite, gli artisti puntano il timone decisamente sui live. La crisi della discografia è sotto gli occhi: scompaiono i negozi specializzati, l'industria discografica chiude gli uffici nelle maggiori città e contemporaneamente si riconverte mettendo lo zampino nella musica dal vivo, stringendo accordi con le maggiori agenzie organizzatrici di concerti. 
In Italia lo hanno già fatto Sony con International Music e Warner con i produttori di concerti Vivo e F&P Group. In alcuni casi si tratta dell'acquisto di quote societarie, ma più spesso l'accordo prevede la cessione in esclusiva di propri artisti in cambio di una percentuale sul prezzo dei biglietti d'ingresso. In tutto ciò, il tour diventa una tappa obbligata e sempre più ravvicinata per le superstar, ovvero quegli artisti che muovono le strutture organizzative più complesse e costose: affermatisi al tempo delle vacche grasse, ora arrancano sotto la botta della crisi.
E il loro tour necessariamente s'allunga. Per esempio i Metallica: "Prendersi due anni di pausa non è più possibile", ha ammesso di recente il loro cantante e chitarrista James Hetfield. "Prima ce la facevamo perché a sostenerci c'erano le royalties sui nostri dischi: ci arrivava un assegno ogni tre mesi. Adesso quando pubblichi un album ne raccogli i frutti in una volta; in due, se proprio ti va bene".
In un mondo in cui i dischi non sono più il principale introito economico per gli artisti, il modello della musica live funziona solo se ci metti dentro un mucchio di lavoro e in sinergia con la casa discografica. Lo ammette Noel Gallagher, ex Oasis e ora alla guida degli High Flying Birds, parlando con la stessa schiettezza anglosassone del suo collega dei Metallica: "Le regole che valevano nel 2009 non valgono più nel 2012, il mondo della discografia cambia, e un'altra bella fetta di percentuale di vendite è finita nel cesso da qualche parte" ha detto Gallagher in un'intervista registrata durante l'ultimo Festival di Coachella. "È un processo che non si può arrestare con la bacchetta magica, l'unica cosa che si può fare è prenderne le misure, per questo i tour stanno diventando così lunghi. Da quando abbiamo iniziato il nostro è ormai passato un anno e quattro mesi: non ci sarebbe mai successo prima". 
Tra quanti puntano decisamente sui live ci sono anche i Coldplay, che per farlo non badano a spese anche a rischio di compromettere i risultati dell'impresa. Chris Martin ha recentemente dichiarato che i braccialetti che si illuminano a tempo, distribuiti gratuitamente al pubblico all'ingresso dei concerti del tour in corso, costano in media 640 mila dollari per sera. E nessuno risponde all'invito di restituirli all'uscita. "La maggior parte dei guadagni del nostro tour se ne sta andando nella spesa per i braccialetti" ha ammesso Martin, "Ci stiamo chiedendo come fare per continuare ad utilizzarli senza fare bancarotta, anche perché rappresentano una parte cruciale del nostro show".
Per gli artisti italiani il contesto in cui si trovano ad agire non è diverso rispetto a quello dei colleghi inglesi e americani, la crisi della discografica non si ferma certo alle frontiere. A botte di sostanziose fette del 10 %, il mercato discografico italiano sta perdendo pezzi: nel 2011 sono stati venduti circa 9,8 milioni di album in meno rispetto al 2010. Soffre soprattutto la musica classica (quasi il 20% in meno di vendite), seguita dagli artisti internazionali pop e rock (-11%) e dagli italiani (-5,39%). E la buona performance del mercato digitale, con un fatturato di circa 27,5 milioni di euro nel 2011 contro i circa 22,5 del 2010, non riesce a compensare le perdite accumulate negli ultimi anni. La musica dal vivo, al contrario, va a gonfie vele: nel 2011 la spesa al botteghino ha superato i 181 milioni di euro, con un aumento dell'1,19% rispetto al 2010.
I Subsonica hanno anticipato la tendenza, visto che da sempre puntano sul live: "Per noi sin dal primo giorno la vendita dei dischi è stato un plus" dice Max Casacci. "Come per tanti altri gruppi nati negli anni 90, i concerti sono un modo per aumentare la nostra credibilità e questa è stata una scelta che alla lunga ci ha ripagato, riverberandosi poi anche sulla vendita dei dischi, che comunque non è mai stata la nostra principale preoccupazione". 
Per questo quanto accade nel mondo discografico li tocca relativamente: "Il numero dei concerti non è mai cambiato, è rimasto costante negli anni essendo già molto alto. La flessione nella vendita dei dischi non è dunque un problema. Ciò che non cambia, poi, è la nostra politica rispetto al prezzo dei biglietti per i concerti, che continuiamo a imporre basso agli organizzatori: se c'è stato un lieve aumento, di uno o due euro, è avvenuto solo per effetto dell'aumento delle materie prime, come la benzina, un aumento inevitabile per tutti".

Nudo in tv? Anche in America si può


La Corte Suprema di Washington inaugura con una sentenza su parolacce e nudità in tv dieci giorni che promettono di lasciare il segno nella vita pubblica degli Stati Uniti. Il verdetto ha respinto la richiesta di una multa di 1,24 milioni di dollari da parte della «Federal Communications Commission», l’Ente federale delle comunicazioni, nei confronti delle tv Fox, Nbc e Abc per violazione dei regolamenti sul pubblico pudore. In particolare le penalità per le frasi oscene riguardavano quanto detto dalla cantante Cher e da Nichole Richie durante i Billboard Music Awards del 2002 e 2003, trasmessi da Fox, come da Bono degli U2 in occasione della premiazione dei Golden Globes in onda sulla Nbc nel 2002. La nudità illegale era stata invece riscontrata per la trasmissione da parte della tv Abc di una puntata del serial «NYPD Blue», sulla polizia di New York, nel quale si vedono con chiarezza e per alcuni secondi i glutei di un’attrice in una scena ritrasmessa negli ultimi anni in più occasioni da 45 emittenti locali affiliate.
La «Fcc» aveva deciso di usare il pugno di ferro contro tali violazioni all’indomani del Super Bowl del 2004, quando la cantante Janet Jackson aveva scoperto all’improvviso un seno durante il concerto di metà partita, sollevando le proteste dell’opinione pubblica nei mesi seguenti. Ma a oltre otto anni di distanza l’umore su questi temi in America è mutato e la Corte Suprema ne trae le conseguenze con una sentenza redatta dal giudice Anthony Kennedy e approvata all’unanimità grazie al consenso di tutti gli otto togati presenti, ma in assenza di Sonya Sotomayor che si era ricusata dal caso.
La tesi di Kennedy è che grandi network nazionali e emittenti locali «non potevano sapere di violare le norme» in quanto «troppo vaghe», oltre al fatto che l’Ente per le comunicazioni «aveva mancato in precedenza di informare in proposito». In sostanza ciò significa contestare la formulazione degli attuali regolamenti, suggerendone la rielaborazione alla luce dell’avvenuta modifica del senso comune del pudore.
Il giudce Ruth Bader Ginsburg, portabandiera dei valori liberal nella Corte Suprema, avrebbe in realtà voluto andare più in là, definendo tali norme incostituzionali e richiamandosi alla libertà di espressione, dunque sfruttando il caso per rivedere giuridicamente i criteri della «pubblica indecenza» che risalgono a sentenze emesse negli Anni 60 e 70. Ma tale strada avrebbe portato allo scontro con i conservatori e la mediazione di Kennedy è servita a scongiurarla.
In questa maniera Kennedy, che fu nominato dal repubblicano Ronald Reagan nel 1988 ma ha spesso sostenuto tesi care ai democratici, si è confermato come il tassello decisivo della Corte Suprema. Adesso l’America guarda a lui in vista degli altri due verdetti attesi entro la fine del mese: sulla costituzionalità della legge anti-clandestini dell’Arizona e della riforma della Sanità approvata dal Congresso nel 2010. In entrambi i casi si tratta di temi al centro della campagna elettorale perché vedono sulle opposte barricate il presidente Barack Obama e lo sfidante repubblicano Mitt Romney, alla guida dei rispettivi schieramenti che spaccano la nazione fomentando continue proteste pubbliche. Proprio il giudice Bader Ginsburg ha spiegato il ritardo del verdetto sulla riforma della Sanità di Obama con il fatto che la Corte Suprema in materia «è molto divisa», lasciando intendere che su questo argomento la mediazione di Kennedy si annuncia assai più difficile.