Winona Ryder, il cinema non e' tutto

VENEZIA - A 41 anni Winona Ryder dice di essere ''in una fase in cui voglio avere una buona vita. Se c'e' un film che mi avvince lo faccio, altrimenti no''. L'attrice e' a Venezia con The Iceman di Ariel Vromen. Fuori concorso, ha fatto centro nella seconda giornata del festival grazie anche a un ottimo cast che vede come protagonista Michael Shannon, ma anche Ray Liotta, James Franco, David Schwimmer e Stephen Dorff, impegnati nell'affresco di un mondo mafioso molto violento.






Nell’atelier di Venezia, dove è tutto uno sfilare di vestiti azzardati e tacchi inverosimili, lei lascia incantati. Winona Ryder è alta poco più di un metro e sessanta ma non notarla è fisicamente impossibile. Abito nero, capelli raccolti, volto pallidissimo, l’ex «Ragazza interrotta » è classe pura. «Sei la versione più bella di Natalie Wood », le dice uno strepitoso Michael Shannon in The Iceman, la storia vera del killer professionista Richard Kuklinski (uno da 250 omicidi tra il 1948 e il 1986), presentato alla Mostra tra i Fuori Concorso. È vero, Winona ha molto della Wood che, forse non a caso, è la sua attrice preferita. Ma c’è qualcosa di più, qualcosa di meglio. Il sorriso è gentile e negli occhi profondissimi si vedono cose buone. E lei non lo nasconde: «Sono arrivata a un punto della mia esistenza in cui sono felice.Ho una bella vita, mi piace, quindi non smanio per lavorare ad ogni costo. Faccio solo quello che mi sembra davvero interessante, perché quello che ho lontano dal cinema mi basta». La ragazzina dark di Beetlejuice, esplosa con Dracula e l’Età dell’Innocenza, diventata oggetto di culto negli anni Novanta e crollata dopo l’arresto per cleptomania nel 2001, adesso sembra essere davvero rinata. E a quasi 41 anni è cresciuta, è cambiata. Sono lontanissimi i tempi in cui, adolescente, veniva picchiata nei bagni della scuola perché la scambiavano per un maschio omosessuale. Così come quelli in cui si imbottiva di psicofarmaci, per colpa dell’amore fallito con Johnny Depp. E finalmente sembrano superati anche quelli, pieni di vergogna e di paura, dei cinquemila dollari di vestiti e di medicine nascosti nella borsa da Saks, a Beverly Hills. Il viaggio è stato lungo, sicuramente doloroso e pagato a caro prezzo nel lavoro,ma adesso Winona è un’altra. Istinto materno Nel film di Ariel Vromen la Ryder è la moglie di Kuklinski, una donna per bene che vive la sua vita senza sapere nulla di chi sia davvero il marito. «È un personaggio pieno di ambiguità —racconta —, e per questo mi piace. Faceva la bella vita con dei soldi sporchi, difficile dire se davvero ignorasse tutto. Io però sapevo e ho dovuto dimenticare per riuscire a rendere al meglio le sfumature del mio personaggio: non è stato semplice». Così comerecitare il ruolo di una madre: «Non me ne hanno mai dati molti». Forse perché lei, figlia di hippy cresciuta in una comune della California, ha sempre avuto un atteggiamento spettinato e ribelle. Non questa volta. «Mi sono fatta aiutare dalle bambine che interpretavano le mie figlie. Loro avevano il cuore aperto e in me è subito scattato l’istinto materno». È cambiata davvero.














L'MDNA Tour arriva in Nord America

L'MDNA Tour di Madonna è arrivato al Wells Fargo Center di Philadelphia dopo la parte europea del tour, che si è conclusa una settimana fa a Nizza, in Francia.
Il tour, che è partito il 31 Maggio scorso da Tel Aviv, ha incassato $115,701,909, con un pubblico di 985,340 persone in 33 show, secondo i dati di Billboard Boxscore. Per quanto riguarda i concerti in Nord America, Madonna ha venduto 111 milioni di dollari in biglietti per 44 show tra Stati Uniti e Canada, secondo un comunicato di Arthur Fogel, presidente di Live Nation Global Touring e produttore dei concerti di Madonna.
Madonna non è nuova a risultati eccezionali grazie ai suoi concerti: il suo ultimo tour, lo Sticky & Sweet del 2008-09, è il terzo tour più redditizio della storia con 408 milioni di dollari incassati, secondo i dati di Boxscore, un record senza precedenti per un artista solista. L'MDNA Tour è in lizza tra i tour più grandi del 2012, ma anche tra quelli più redditizi di tutti i tempi.

Rihanna e i Coldplay chiudono le Paralimpiadi 2012

La cerimonia di inizio delle Paralimpiadi 2012 avrà luogo stasera 29 Agosto 2012 alle 22, ora italiana, a Londra. Per l'esattezza le fiamme sono 4 e provengono da Belfast, Cardiff ed Edimburgo per ritrovarsi a Stoke Mandeville, che è la sede storica del Movimento Paralimpico, e proseguono poi verso l'Olympic Stadium della capitale britannica.
Si parla di una grande cerimonia paragonabile a una staffetta lunga un giorno, 24 ore, dove sono impegnate circa tremila persone. Tra il pubblico in tribuna si vocifera che potrebbe comparire addirittura la regina Elisabetta!
Altrettanto emozionante e sensazionale sarà poi la serata conclusiva dei giochi para- olimpici, che si terrà il 9 Settembre 2012. Le indiscrezioni non sono ancora molte, ma pare che il tema dell'evento siano gli elementi naturali, vale a dire l'aria, l'acqua, la terra, il fuoco e il ghiaccio, e che come ospiti che si esibiscono ci siano il gruppo capitanato da Chris Martin, i Coldplay, e Rihanna.
Il gruppo e la cantante nei mesi scorsi hanno inciso il brano "Princess of China" e sicuramente lo proporranno nel live del 9 Settembre 2012, anche perchè stando alle voci che corrono ci sarà spazio solo per questo duetto e non per un'esibizione separata.

MDNA Tour Teaser by Moment Factory

Dopo tre mesi di show tra l'Europa e il Medio Oriente, l'MDNA Tour di Madonna arriva in Nord America oggi con il primo concerto statunitense in programma al Wells Fargo Center di Philadelphia.
Il team di Moment Factory - che ha creato i video backdrop per 12 dei 24 pezzi del concerto - festeggia l'evento con un bel servizio dal backstage del tour che potete vedere subito cliccando sull'anteprima sotto.

Il messaggio di Madonna per i fan australiani


Madonna ha rilasciato oggi un comunicato audio in cui si spiega le ragioni dietro la sua scelta di concludere l'MDNA Tour quest'anno, deludendo le attese dei fan australiani che la aspettano nella loro nazione da così tanto tempo.

Christina Aguilera aprirà i concerti di Madonna? Forse arriva anche Britney

Evento storico quello accaduto durante gli Mtv Video Music Awards del 2003. Le tre popstar più chiacchierate degli ultimi decenni (chi più chi meno) davano prova di come si riesce ad attirare l’attenzione nel mondo del musicbiz: bastava unire regine e principesse, prendere l’evento dell’anno e cimentarsi in baci saffici. Madonna, Britney Spears e Christina Aguilerafecero scalpore. Perchè quindi non ripetersi quasi 10 anni dopo?
Xtina sta per uscire col nuovo album (qui il nuovo singolo “Your Body”) e quindi avrà ben pensato di sfruttare l’MDNA tour per pubblicizzare il nuovo lavoro. Si dice infatti - sottolineiamo che è un rumour - che l’ex dirrty girl potrebbe fare un incursione durante i concerti di Miss Ciccone del 10 e dell’11 ottobre allo Staples Center di Los Angeles. Se sarà una supporter o si limiterà ad un’esibizione speciale non lo sappiamo. Ma non finisce qui.
Pare che anche la Spears dovrebbe presenziare a questo evento salendo on stage, magari per ripetere, per l’appunto, la famosa performance dei VMAs, o per qualcosa di simile. Non conosciamo dettagli, ulteriori informazioni e - ripeto - la veridicità di tali news. E’ certo però che l’evento attirerebbe nuovamente l’attenzione come accadde qualche anno fa.

Col suo famoso savoir-faire, Madonna smerda Elton John


"Buona si, cogliona no" si potrebbe dire, il nuovo gancio destro, seppur con grazia, eleganza e finezza, lo sferra Miss Ciccone che durante un suo recente concerto dedica al cantante dalla boccaccia larga inglese la bellissima “Masterpiece” introducendola con le seguenti parole:
“Vorrei dedicare questa canzone ad Elton John. So che lui è un grande fan della canzone, e so che è anche un grande fan della sottoscritta. E sapete una cosa? Io lo perdono!”.
Ed è proprio “Masterpiece” la causa di tutto questo livore: vi ricordiamo infatti che il tutto è iniziato quando Madge vinse il Golden Globe con questa canzone soffiando il premio ad Elton.
Qui in alto il video della dedica. Si attendono nuovamente le risposte di Mr John :-)

Chris Martin sui Muse: ''Madness' è il loro pezzo migliore'

Il leader dei Coldplay loda il trio molto pubblicamente via Twitter. Ma qualcuno non gradisce...
Si colora sempre più di surreale l'atmosfera che circonda l'imminente The 2nd Law, disco numero sei dei Muse. Dopo aver scioccato i fan con il "live dubstep" di Unsustainable e aver confessato di essersi ispirati agli U2 per la lavorazione del nuovo album, ora in favore del trio arrivano le lodi di un fan eccellente: Chris Martin dei Coldplay!
Il collega di Matt Bellamy si è lasciato andare a un pubblico apprezzamento del nuovo singoloMadness attraverso l' account di Twitter della formazione: "Essendo stato il loro gruppo spalla tredici anni fa sono orgoglioso di dire che penso che questa sia la migliore canzone nella carriera dei Muse". Segue il link al lyric video che abbiamo pubblicato anche noi qui e le iniziali di Martin, che segnalano i suoi personali interventi sulla pagina della formazione.
Per contro, alcune delle risposte al tweet sono meno che gentili: si passa dal "Una volta ti apprezzavo" ad alcuni risentiti sostenitori greci che continuano a rimproverare ai Muse le "derive skrillexiane". In altre parole, Matt & Co. sono destinati a un immediato futuro pieno di contestazioni?

Kunis, Affleck e Franco in trattative per film Paul Haggis

(AGI) - Roma, 23 ago. - Mila Kunis, Casey Affleck e James Franco sono in trattative per entrare nel cast di "Third Person", nuovo lavoro del regista e sceneggiatore Premio Oscar Paul Haggis. I tre attori si aggiungerebbero a Liam Neeson e Olivia Wilde. "Third Person" sono tre storie d'amore intrecciate in tre differenti citta': New York, Parigi e Roma.
  Le riprese dovrebbero cominciare a ottobre. Haggis e' attualmente a Roma per concludere la scelta di cast e location.

Frankenweenie di Tim Burton aprirà il BFI London Film Festival

L'evento inizierà il 10 ottobre e tutto il cast di doppiatori che comprende Winona Ryder, Martin Short, Catherine O'Hara, Martin Landau, il produttore Allison Abbate e il produttore esecutivo Don Hahn e lo stesso Tim Burton sono attesi per dare il via alla proiezione del film d'animazione della Disney.
La storia parla di un ragazzino che tenta un esperimento per riportare in vita il suo amato cagnolino, tra eventi inaspettati e l'umorismo nero alla Tim Burton saremo testimoni di conseguenze mostruose. Londra segna anche l'ennesima tappa dell' Art Of Exhibition che mostra materiali interessanti sulla realizzazione e le tecniche utilizzate per creare Frankenweenie, Tour itinerante ospitato anche dal Comic-Con di San Diego il mese scorso. Il produttore Allison Abbate dichiara "Sono lieto che Frankenweenie, che è stato prodotto qui a Londra ai 3 Mills Studio aprirà la 56° edizione del BFI London Film Festival, ho avuto anche la possibilità di lavorare con gli artisti piu' talentuosi del settore tra cui coloro che hanno realizzato le marionette a Manchester". La responsabile del BFI, Chiara Stewart aggiunge "Frankenweenie è la scelta perfetta, è un film che gode della magia di uno grandi visionari del cinema".

Autunno in rock, dai Radiohead a Slash al via il meglio della stagione

Il countdown segna meno 30 giorni. Tanto manca al concerto romano dei Radiohead, il più atteso della prossima stagione, rinviato a settembre  -  come le altre date italiane del tour  -  dopo la tragedia di Toronto, in cui il 16 giugno scorso perse la vita nel crollo del palco Scott Johnson, backliner del gruppo e stretto collaboratore del batterista Phil Selway. Il tour italiano della celebre band di Oxford guidata da Thom Yorke partirà il 22 settembre dall'Ippodromo delle Capannelle, dove avrebbe dovuto cominciare il 30 giugno scorso e alternerà brani dell'ultimo album, "The king of limbs", a successi dei precedenti, da "Ok Computer" a "Kid A". Ad aprire il concerto, come previsto, sarà l'electropop di Caribou, il progetto di punta del musicista canadese Dan Snaith, che ha da poco annunciato  -  fra l'altro  l'uscita dell'album d'esordio del suo sideproject dance Daphni.
Ma non ci sono solo i Radiohead. La stagione autunnale si preannuncia ricca di live, con star del pop, del rock e dell'elettronica di calibro internazionale. 
Ad aprire la stagione, il 7 settembre, l'Electric Campfire di Villa Massimo, tradizionale showcase dell'etichetta tedesca RasterNoton. Il 12 settembre saliranno sul palco dell'XS Live (ex Distillerie Clandestine) i Jefferson Starship, cult band americana fondata da Paul Kantner dopo lo scioglimento dei Jefferson Airplane. La stessa location, il 13 e il 14 settembre, ospiterà il doppio concerto di Pete Doherty, l'"enfant terrible" del rock britannico, ex leader dei Libertines e fondatore dei Babyshambles.
La voce calda di Norah Jones incanterà il 17 settembre il pubblico dell'Auditorium con il suo seducente mix di jazz, soul, blues e pop d'autore. La cantante e pianista newyorkese presenterà, in particolare, il suo ultimo disco: "Little broken hearts". Sempre all'Auditorium, il 23 settembre, il musicista e compositore giapponese premio Oscar Ryuichi Sakamoto e il pioniere dell'elettronica europea d'avanguardia, Alva Noto, presenteranno il loro nuovo progetto "Summys", che completa il ciclo di cinque dischi iniziato nel 2003 con "Vrioon", che aveva dato inizio alla loro collaborazione.
Anche ottobre e novembre saranno ricchi di concerti da non perdere. Agli artisti italiani, come Pino Daniele e Biagio Antonacci, si sommeranno le star internazionali, come il chitarrista Slash (24 ot¬tobre, Palalottomatica), impegnato nel tour mondiale dell'album "Apocalyptic Love", lo storico gruppo postpunk Echo&the Bunnymen al Circolo degli Artisti (13 ottobre), i Cranberries (31 ottobre, Auditorium), e la popstar Mika (10 novembre, Atlantico Live) che ha da poco pubblicato il nuovo singolo "Celebrate", estratto dal suo terzo album "The origin of love", in uscita a settembre. Sempre all'Atlantico, si esibirà l'11 novembre il leggendario chitarrista Steve Vai, che presenterà l'ultimo disco da solista "The story of light", mentre il 20 novembre torneranno a Roma (al Palalottomatica) gli Skunk Anansie, con il loro rock carico d'adrenalina.

Daniel Eldar: La Kabbalah è “luce” non solo per Madonna ma anche per i detenuti

Da quando Madonna l’ha sdoganata, la Kabbalah, a metà tra misticismo ed esoterismo, ha fatto proseliti persino nella cattolicissima Italia. Daniel Eldar insegna per il Kabbalah Centre di Tel Aviv, che segue la popstar americana (lezione ogni sabato, in qualunque parte del mondo si trovi). Ai seminari romani del maestro Daniel si incontrano volti noti come Flavia Vento, Maria Pia dell’Utri e il parlamentare Alfonso Papa.
Che cos’è la Kabbalah?
In ebraico significa “ricevere”. Ciascuno di noi vive di sogni e desideri che non sa realizzare. La Kabbalah ci insegna come agire per ricevere quello che desideriamo nella nostra vita.
E’ più facile dare che ricevere?
In realtà ricevere significa dare. Per dare però esistono delle regole. Al pari delle leggi fisiche esistono leggi spirituali che dobbiamo saper interpretare. Oggi, a dispetto dei grandi progressi tecnologici, viviamo un grande caos. Ci sono guerre, malattie, carestie. La Kabbalah è una sorta di “tecnologia spirituale” che ci insegna a governare la nostra realtà, a cambiarla e controllarla.
La Kabbalah ha più a che fare con la filosofia che con la religione?
Non ha niente a che fare con la religione. Io ero religioso ed ero molto frustrato. Non trovavo risposte a tanti interrogativi. Quando ho cominciato a studiare la Kabbalah ventuno anni fa, ho capito che la religione è l’invenzione di alcune persone che si tramanda da una generazione all’altra. La vera rivoluzione è essere non religiosi ma spirituali. Non c’è nessuna connessione tra religione e spiritualità. E’ un grande errore pensare il contrario. Portare una barba lunga e la kippah non significa essere spirituali. La Kabbalah mi ha aperto gli occhi.
In effetti voi siete a dir poco invisi all’apparato religioso ebraico.
Gli ebrei religiosi ci contestano, sentono che stanno perdendo il loro potere. La nostra è una sorta di ribellione all’establishment e ai dogmi della religione tradizionale. Noi non ci rivolgiamo al popolo ebraico, ma al popolo del mondo. Fino a vent’anni fa subivamo persino attacchi fisici, bruciavano le copie dello Zohar che noi distribuivamo gratis. Oggi però va molto meglio. La Kabbalah ti insegna che se fai qualcosa di buono è normale che qualcuno faccia resistenza. E’ la prova che stai agendo bene e devi proseguire.
Esiste però un legame tra voi e la religione tradizionale.
La fonte di ogni cosa è la Bibbia. Di per sé però la Bibbia dice assai poco al lettore di oggi della sua vita reale, è un collage di storie à la Harry Potter.  Lo Zohar, il nostro testo sacro, ci consente di decodificare il messaggio nascosto. La kabbalah è un modo di vivere, una pratica mistica che con la forza della mente ci consente di proteggerci dalle negatività che ci circondano. L’idea di fondo è che, quando desideri fortemente qualcosa (un marito o un lavoro migliore), quella cosa ti sta aspettando. Sta a te conquistarla.
Insomma non bisogna invocare dio ma rimboccarsi le maniche. Profuma di illuminismo.
L’approccio è esattamente questo. Volontarismo e intraprendenza individuale. Bisogna conoscere le regole del gioco e praticarle.
C’è il rischio che la Kabbalah diventi una moda spiritualistica New Age?
C’è sempre un rischio. Quando apri un nuovo negozio o hai una nuova idea, c’è sempre il rischio che qualcuno ti dia fuoco. Pensi a Giordano Bruno in Campo de’ Fiori.
A che serve il braccialetto rosso al polso?
La Kabbalah si occupa di energia che noi chiamiamo “luce”. Ci sono molti livelli di luce. Ogni cosa nella nostra vita è energia. Il braccialetto rosso ci protegge dalla negatività che gli altri possono trasmetterci con gli occhi. Ciò funziona a patto che tu non trasmetta negatività agli altri.
Lei ha lavorato nelle carceri.
Sì, per alcuni anni in tre diverse carceri israeliane. E’ stata un’esperienza incredibile. Io stesso ho imparato molto sulla mente dell’essere umano. Attualmente teniamo lezioni in alcune prigioni statunitensi. Devo dire che in Israele alcuni istituti sono molto vivibili. I detenuti possono uscire per un po’ di ore al giorno, possono avere momenti di intimità con i loro coniugi in assoluta riservatezza, possono studiare quello che vogliono. I benefici dipendono naturalmente dal comportamento del singolo. Se ti comporti male, può toccarti il carcere nel deserto del sud, dove d’estate si toccano i quaranta gradi.
Nelle carceri italiane invece il sovraffollamento è cronico in ogni istituto. Il 43% dei detenuti sono in attesa di giudizio.
E’ una cifra davvero impressionante.
La Kabbalah come può aiutare i detenuti?
Essa aiuta le persone che vivono uno stato di privazione, qualunque esso sia. Li aiuta a comprendere retroattivamente quello che hanno fatto, a migliorare la convivenza tra loro, il rapporto con i figli o con i coniugi. Io non faccio miracoli, ma posso insegnare la meditazione per padroneggiare il corso degli eventi.
Agendo sulle energie vitali.
Esattamente. Noi abbiamo due energie molto pericolose: soldi e sesso. E’ difficile controllare queste pulsioni. Per taluni diventano una vera dipendenza. Eppure il sesso è una delle energie più pure che abbiamo, al pari dei soldi che non sono sporchi. Le persone sono sporche. I soldi significano autorealizzazione. Se riesci a dominare queste energie, raggiungi il Settimo Paradiso (il massimo livello di armonia, ndr).
Lei ha molti seguaci?
Nessun seguace. Io lo dico sempre: per favore, non fidatevi di me. Non siate sciocchi devoti. Abbiamo bisogno di persone sapienti, non credenti.

Cruising: James Franco ha girato un omaggio "homo-sex-art" al film di William Friedkin

Che un attore bello, ricco, giovane, celebre, nominato agli Oscar come James Franco sia così attivo sul fronte delle tematiche gay lo mette subito al centro dell’attenzione. Da anni in molti speculano sull’identità sessuale dell’attore, e lui ha sempre risposto con un sorriso sornione, lasciando quell’ambiguità che lo ha reso così complice della comunità LGBT. Il fatto è che James Franco, a parte la sua carriera hollywoodiana, è fortemente attratto dal cosiddetto art house cinema, il cinema artistico, indipendente ed addirittura sperimentale.
Come regista ha girato diversi lungometraggi, anche queer (vedi Sal sulla morte di Sal Mineo o The Broken Tower sul poeta Hart Crane), ed alcune video-installazioni come My Own Private River, omaggio al River Phoenix di Belli e dannati. Ora torna a “sperimentare” con un remake/omaggio “homo-sex-art” al discusso Cruising, splendido e sottovalutato film di William Friedkin che raccontava di un agente, interpretato da Al Pacino, costretto ad infiltrarsi nell’ambiente gay S&M di Manhattan per scovare un serial killer. Un film che aveva scatenato l’ira degli attivisti gay per come “dipingeva” la comunità dell’epoca.
James Franco’s Cruising nasce da un’idea dell’attore, intenzionato a rendere omaggio ai 40 minuti mai visti del film. Per fare questo ha contattato Travis Mathews, regista di San Francisco che con il suo I Want Your Love, un dramma ad alto contenuto erotico, sta avendo molto successo nel circuito dei festival in America, e non solo. C’è però un problema: pare non ci siano i diritti per poter portare a termine l’operazione, come ha sottolineato poche ore fa sul suo account Twitter lo stesso William Friedkin:
Mr. Franco mi ha chiamato per parlare di questo 2 giorni fa. Non ho idea di cos’abbia in mente, ma non ha i diritti per fare il remake.
Viste le molte richieste di delucidazioni, né Mr. Franco né nessun altro ha i diritti per fare un remake di Cruising.
Detto questo, sembra che in realtà questo non abbia affatto fermato Franco e Mathews, anzi: il film è già stato girato, addirittura in 2 giorni soltanto. Ecco cos’ha raccontato il regista in esclusiva a indieWIRE:
[Franco] sapeva di volere del sesso gay reale nel film. Il suo team cercava un regista che avesse girato del vero sesso gay, e credo anche qualcuno che fosse complementare alla sua visione.
Dicevamo che Cruising aveva 40 minuti di girato in più nella versione originale. Si vocifera ci fossero delle scene molto spinte, con tanto di fisting e pissing: materiale che al film era costato una X da parte della MPAA. Friedkin ha dovuto tagliare ovviamente la pellicola per ottenere la R:
[Friedkin] ha dovuto tagliare il film a proprie spese. Di recente, quando era pronto per realizzare un’edizione per l’anniversario del film, la Warner Bros. gli ha detto che quel girato è stato distrutto. È possibile che quei 40 minuti di girato riguardassero il personaggio di Pacino all’interno della cultura S&M gay. Questo è il nostro trampolino di lancio: la versione di James Franco di questi 40 minuti perduti.
Franco e Mathews, per ricreare al meglio quel materiale, hanno parlato anche con due proprietari di un bar gay di Manhattan che all’epoca avevano fatto le comparse nel film. Di sicuro però una delle domande che si porranno in molti, non a caso, riguarderà effettivamente il contenuto di questo film-omaggio. Intervistato da The Advocate, il regista parla proprio di questo:
Franco interpreta sé stesso. Io interpreto me stesso. Val Lauren [che per Franco ha interpretato Sal Mineo, ndr] ci regala una splendida interpretazione di… Esito un po’ nel dire che interpreta Pacino perché è più di questo, ma la risposta breve è che sì, interpreta quel personaggio e fa qualcosa di suo.
E la domanda successiva, ovviamente morbosa, viene quasi spontanea: James Franco sarà coinvolto in scene di sesso?
Ho visto che Perez Hilton ha scritto qualcosa che ha fatto pensare che la gente vedrà il pene di James o altro… ma non accadrà. È un film artistico. Lui fa un sacco di film artistici. Lui fa un sacco di grandi film con gli studios. Questo è uno dei suoi film artistici.
James Franco’s Cruising avrà due versioni. La prima sarà una vera e propria video-installazione, e la si vedrà durante la settimana della moda a New York, a settembre. Il lungometraggio sarà pronto nel 2013 e farà il giro dei festival. Noi siamo molto curiosi di vedere cosa salterà fuori. E di sapere anche come la prenderà Friedkin…

Madonna: Arrivederci Europa, prossima tappa USA

Ieri sera, a Nizza, Madonna ha iniziato il suo show con l'ormai famosa frase "On va tout niquer".
Ha dedicato "Masterpiece" ad Elton John "perchè sa che lui è un grande estimatore del brano" - Lo perdono" - ha aggiunto Madonna, che ha cantato "Like A Virgin" con indosso un passamontagna giallo, incitando il pubblico a gridare: "Free Pussy Riot!". 
E' riuscita, ancora una volta, a sorprendere tutti modificando la proiezione del famoso video che accompagna la canzone Nobody Kwows Me; in questo video compare, fra altri, il viso di Marine Le Pen con una svastica sulla fronte.
Marine Le Pen, dopo la prima apparizione del video a Tel a Viv, aveva avvertito pubblicamente Madonna che, qualora avesse proiettato lo stesso materiale sul territorio francese, non avrebbe esitato a citarla in giudizio.
Madonna, che il 14 Luglio a Parigi aveva deciso di ignorare tale intimazione, a Nizza ha deciso di optare per un atteggiamento più "morbido". Verso le 23.30 , al momento della proiezione del famoso video, il viso di Marine Le Pen è apparso coperto da un punto interrogativo. Madonna, accantonata la questione Le Pen, ha approfittato del concerto di ieri per attirare l’attenzione del suo pubblico sulla grave vicenda delle Pussy Riot. “Ho visto cose indegne in giro per il mondo, una vera mortificazione della dignità umana” ha dichiarato sul palco.
Qui sotto il video "incriminato" da Marine Le Pen da 1:26 a 1:28 potete vederla in tutto il suo splendore.

Alanis Morissette Previews New Album in Intimate L.A. Event

Acoustic performance, Q&A highlight studio appearance
Alanis Morissette previewed her new album, Havoc and Bright Lights, for a few hundred fans last night at a sweltering, packed Sonos Studio in Los Angeles. Before a mix of industry, media and contest winners, Morissette began the two-hour event by showcasing four new songs off the album, including an exclusive track, "Big Sur," that will only appear on a special edition at Target.
Following the four songs, which also included "Celebrity," Morrisette made her way from the back of the space through the crowd to join Billboard's Phil Gallo for a 35 minute Q&A that touched on a range of topics, from the new album to social activism to her songwriting process and more.
The wide range of subjects was fitting for an event celebrating Havoc and Bright Lights. When we spoke with Morissette in the studio a few months ago she said of the new album, "All the things I care about – personal story, the spiritual side, the consciousness side, the rock side – every part of my artist came forth."
Talking last night with Gallo about her writing and recording process, she said, "I put my helmet on and hope for the best." As she added, "I don't know if I should get into . . . " a fan yelled, "Yeah, get into it!"
The space, not much bigger than a nice-sized living room, allowed for a lot of intimacy and encouragement. Among Morissette's main topics were feminism – "This is a great time to be alive as a woman, especially an alpha woman," she said – and activism. Echoing a sentiment she shared with Rolling Stone, she said, "Artists are social activists, whether we want to be or not." But she also believes that is secondary to having children.
"I think parenting is the biggest activism there is on the planet," she said.
Getting back to her songwriting process, she described "You Oughta Know" as a "desperate diary entry." And she addressed the subject of "Celebrity," a song that derides those constantly seeking fame.
"It's a composite," she said. She made sure to put herself in that group of "dancing monkeys . . . I love all the trappings," she said of fame. "I'm as shallow as you can be. I love my 16-inch heels."
With her typical blend of candor and thoughtfulness, Morissette held the room as rapt as if she were backed by a full band, rocking out. To reward the audience for their undivided attention, she closed the night with a trio of acoustic songs, starting with "Hand in My Pocket," during which she busted out the harmonica to tremendous applause.
She followed that with a lovely rendition of "Guardian," which, in its acoustic format, took on a peaceful, easy feeling. The encore wrapped with "Thank U India."

Patty Pravo interrompe il tour: c'è aria di un suo addio alle scene


«Lo faccio per amore»: Patty Pravo affida a queste quattro parole la spiegazione dell’improvviso stop al suo tour estivo «Sulla Luna»  che, fino a fine settembre, prevedeva altri 14 appuntamenti, dopo il premio Lunezia di un mese fa, assegnatole per la seconda volta nella carriera (quest’anno per il brano «La luna», firmato dall’amico Vasco Rossi con Gaetano Curreri, nuova hit cucitale addosso dopo «E dimmi che non vuoi morire»).
Dopo aver rinviato a data da destinarsi il concerto del 18 agosto a Porto Cervo, l’ex ragazza del Piper, 64 anni, aveva interrotto alla terza canzone lo spettacolo a Roccapalumba (Palermo), «a causa di un lampione che non le consentiva di leggere bene il gobbo», come aveva scritto la stampa locale, provocando le dimissioni del locale assessore allo spettacolo. Ma il motivo reale, evidentemente, non era questo. Stasera avrebbe dovuto cantare a La Spezia e il 25 agosto era attesa alla Perdonanza Celestiniana a L’Aquila.
«Non è stato un capriccio da rockstar ma la reazione ad un forte disagio psicologico, di cui Nicoletta (il vero nome della cantante, ndr) soffre da qualche tempo», ha spiegato la sua manager e portavoce Rossella Martini. «Si tratta di attacchi di panico che si scatenano proprio in occasione di eventi a forte partecipazione emotiva, come i concerti». Il live, dunque, cioè «l'occasione in cui lei cerca sempre di dare il massimo. Ma non sentendosi più all’altezza - aggiunge la manager - ha scelto di lasciare, per amore e rispetto della musica e del pubblico».
Più che di arrivederci, il messaggio sembra essere di addio: «Dopo 46 anni sulle scene, Patty non fa concerti per soldi. Live Nation aveva progetti interessanti per lei, come un concerto alle Cascate del Niagara, ma ora è tutto fermo. Se sentirà di farcela, tornerà, altrimenti non farà più concerti. Qualunque sia la sua scelta - aggiunge Rossella Martini - l'importante è che sia una decisione presa con serenità. I fan sono disperati. Nicoletta è una donna forte, e io confido nella sua forza».
Agli inizi di luglio si erano diffuse voci su un ricovero della cantante in una clinica di Bologna, alimentate dalle dichiarazioni dello stilista palestinese Jamal Taslaq, il cui entourage che aveva parlato di «malore» per Patty Pravo per giustificare il forfait alla sua sfilata romana. Affermazioni smentite dalla diretta interessata: «Sono in Puglia a casa di amici».

Alanis Morissette impronta alla RockWalk

La cantante canadese vola a Hollywood per lasciare le impronte nella RockWalk. La galleria riproduce il famoso marciapiede del Chinese Theatre dedicato alle star del cinema. Prima di lei, a lasciare il segno nell'illustre spazio artisti del calibro di Eric Clapton, Stevie Wonder e Jimmy Page.
La star del country rock ha venduto 30 milioni di dischi con l'album Jagged Little Pill del 1995.
A presentare Alanis durante la cerimonia al Guitar Centre di Sunset Boulevard c'era la sua amica Alicia Silverstone.





http://multimedia.lastampa.it/multimedia/spettacoli/lstp/171410/

Lupin4th Cinematic

Studi Dylan diventano appartamenti

(ANSA) - LONDRA - Il cantante britannico David Gray ha deciso di trasformare in appartamenti i celebri Church Studios, un tempo proprieta' degli Eurythmics, dove hanno inciso album artisti da Bob Dylan a Radiohead, Elvis Costello e Depeche Mode. Gli studi nel nord di Londra sono ospitati in una cappella sconsacrata di meta' Ottocento. Dovrebbero diventare cinque appartamenti con negozi e uno spazio per uffici, ma all'iniziativa si oppone il consiglio di quartiere che ha minacciato di bloccare il progetto.

Muse, ascolta qui 'Madness', il nuovo singolo da 'The 2nd law'


Dopo "Survival" e "Unsustainable", arriva - come già annunciato verso la fine della scorsa settimana - "Madness", il terzo brano estratto dal nuovo album dei Muse "The 2nd law" a venire svelato al pubblico dalla band di Matt Bellamy e soci: la canzone, presentata proprio questa sera in anteprima presso la prima emittente radiofonica della BBC, pare essere molto distante, in termini di atmosfere, dai suoi predecessori, attestandosi su sfumature decisamente più malinconiche rispetto a quelle epiche di "Survival" o quelle cupe e influenzate dalla dubstep di "Unsustainable". "Ogni volta che pubblichiamo un nuovo album siamo sempre molto elettrizzati, ma anche nervosi di sapere cosa succederà una volta che verrà spedito nei negozi", ha dichiarato a proposito di "The 2nd law" il batterista Dominic Howard: "Con questo disco ci sembra di aver scoperto qualcosa di nuovo per il nostro gruppo. Ogni nuova prova in studio apre una finestra sul futuro, ma questa è stata capace di farlo molto più delle altre".

James Franco nel nuovo spot del Galaxy Note 10.1

Watch What Happens Live - Meryl Streep

Il sesso in Nymphomaniac sarà vero, parola di Shia LaBeouf

A margine della presentazione alla stampa di Lawless, Shia LaBeouf si è lasciato andare a una serie di dichiarazioni piuttosto scottanti.
Dopo aver ammesso di non voler più partecipare a kolossal da "studio system" hollywoodiani (solo l'anno scorso l'abbiamo visto in Transformers 3), il giovane attore ha parlato dei suoi prossimi progetti, confermando di essere nel cast del nuovo film di Lars Vin Trier, il dramma a sfondo erotico Nymphomaniac, le cui riprese inizieranno il mese prossimo e che verrà distribuito in due versioni (una più e una meno esplicita):
"Il film è esattamente ciò che pensate che sia. E' di Lars von Trier, che farà un film su quella cosa lì. Per esempio, in cima alla sceneggiatura c'è una avvertenza che sostanzialmente dice che sarà tutto vero. Tutto quello che è illegale mostrare al cinema [come sesso esplicito non mimato, ndr] lo gireremo sfocato. Per il resto, tutto quello che vedrete al cinema sarà successo davvero sul set."
LaBeouf ha anche spiegato come mai ha accettato la parte:
"Perché von Trier è pericoloso. Mi spaventa. E ora vado a lavorare solo quando sono terrorizzato."
Nel film, l'attore affiancherà Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgard. Questa la trama ufficiale:
"Nymphomaniac è la storia poetica e selvaggia del viaggio erotico di una donna dalla sua nascita fino all'età di cinquant'anni, raccontata dalla protagonista, la ninfomane Joe.
Una fredda sera d'inverno l'anziano scapolo Seligman trova Joe in un vicolo, è stata picchiata. La porta a casa sua, e cerca di curarla, chiedendole nel frattempo informazioni sulla sua vita. Ascolta così il racconto in otto capitoli la storia della sua complicata e lussuriosa vita, ricca di coincidenze fortuite e collegamenti."
La Gainsbourg interpreterà Joe, mentre Skarsgard sarà Seligman. Probabilmente LaBouf interpreterà uno degli amanti della donna durante la sua gioventù. In trattative dovrebbero esserci anche Willem Dafoe e Nicole Kidman, ma la loro partecipazione è ancora dubbia.

Russia: Madonna, sconvolta e disgustata da sentenza Pussy Riot

Zurigo, 19 ago. (Adnkronos/Dpa) - La pop star Madonna si e' detta "sconvolta e disgustata" dalla sentenza di condanna contro le tre componenti della banda punk russa Pussy Riot durante un concerto a Zurigo. Quattro volte durante lo spettacolo e' tornata a descrivere il suo oltraggio, interrompendo la sua performance per commentare la notizia. "Dovete sapere che sono veramente confusa, devastata e disgustata dalla sentenza contro la band Pussy Riot".

Winona Ryder in trattative per Homefront, Heather Graham in Feed the Dog

Winona Ryder (Il cigno nero) è in trattative per recitare in Homefront, un film d’azione scritto da Sylvester Stallone e con protagonisti Jason Statham e James Franco. La trama, basata su un libro di Chuck Logan, è incentrata su un ex-agente della DEA, Phil Broker (Statham) che si trasferisce con la sua famiglia in una piccola città, nella speranza di una vita più tranquilla. Invece finisce per incrociare la strada di un trafficante di metanfetamine di nome Gator (Franco).
La Ryder è in trattative per un ruolo da villan, l’attrice interpreterà una ex-biker che collabora con Gator. Al cast si è anche unita l’esordiente Izabel Vidovic (in tv Up All Night) nei panni della figlia Broker. Il film diretto da Gary Fleder (Il collezionista) inizia le riprese a New Orleans il 24 settembre.
Heather Graham (Una notte da leoni) ha firmato per recitare accanto a Selena Gomez nella commedia indipendente Feed the Dog, in precedenza nota con il titolo di Parental Guidance Suggested. Il film si basa sul racconto While I’m Dead…Feed the Dog di Ric Browde, adattato dallo sceneggiatore e regista Tim Garrick.
Il film è interpretato anche Nat Wolff, Austin Stowell, Dylan McDermott, Elisabeth Shue e Cary Elwes. Graham ha recentemente firmato per tornare in Una notte da leoni 3.

Bjork Dedicates "Declare Independence" To Pussy Riot

Russia: Madonna citata in giudizio per 10,5 mln di $ da attivisti anti-gay

Roma, 18 ago. (Adnkronos) - Madonna e' stata citata in giudizio per 10,5 milioni dollari dagli attivisti anti-gay russi. I promotori della causa sostengono che la cantante abbia causato 'stress psicologico e danni emotivi' ai cittadini nel sostenere i diritti della comunita' LGBT. Madonna ha parlato a favore dei diritti gay durante il concerto tenuto a San Pietroburgo il 9 agosto ed ha distribuito alla folla dei braccialetti rosa simbolo della lotta all'omofobia. La star ha poi incitato il suo pubblico e "lottare per il diritto alla liberta'" in risposta alle norme varate nella citta' russa nel marzo scorso per vietare l'annuale gay pride. La sfilata e' stata proibita in quanto promuoverebbe lo "stile di vita gay" e la "propagazione dell'omosessualita'", comportamenti ora dichiarati fuorilegge.

Madonna e ”L'incidente del corsetto” ad'Oslo

E ora a Mosca c'è la fila per entrare nella band delle Pussy Riot

Una delle militanti del gruppo sfuggita all'arresto si racconta
MOSCA
E adesso a Mosca per diventare Pussy Riot, c’è la fila. Altro che veline. Le teenager sognano di entrare nella punk band più scandalosa dell’anno. Anche dopo la condanna. E a quanto si mormora, tra le fan del gruppo ci sono anche le figlie di alcuni funzionari del Cremlino. Tutte pronte a infilare passamontagna colorato, abitini e calze fluo. «Ci scrivono ogni giorno per candidarsi, sempre di più, sul nostro indirizzo mail che è quello dove anche Bjork ha mandato la sua lettera. Sono tutte colte e istruite, di solito universitarie». A rivelarlo è «Shumaher», «rumorista» in russo, una delle Pussy della prima leva, il gruppo originario che contava 10 persone. La incontriamo in un luogo di arte frequentato dai moscoviti trendy. Il nomignolo per coprire l’anonimato, una delle regole del gruppo, per sfuggire agli arresti. Non può dire a quale delle azioni della band ha partecipato, ma in uno dei video mostrati al processo si distingue anche la sua voce. Si dice atea e uno dei suoi soprannomi, «ikonoklast», la dice lunga. È una delle più «anziane», 32 anni, e ha incontrato Madonna nel backstage prima del concerto in cui la star ha sostenuto le Pussy in carcere: «Un’idea sua, non nostra». Ora il gruppo si è allargato a una ventina, inclusi volti seminoti della piazza, insospettabili. Molte vengono dalla prestigiosa Università Lomonosov o dalla Scuola d’arti visuali Rodchenko della capitale, hanno partecipato alle proteste dello scorso inverno, fanno attività politica varia, anche nel giro Lgbt. C’è anche una fisica che crede in Dio, traduttrici e artiste.
Modelli di riferimento: band punk e attiviste come le Bikini Kill, Riot Girrlls, Guerrilla Girls. «Tutte possono essere Pussy Riot, anche tu», questo è il messaggio. Basta il passamontagna? «No, devi essere pronta a partecipare alle nostre azioni, anche le più rischiose»: ce ne saranno di nuove presto, promette, si danno ogni volta il cambio. «E ovviamente condividere le nostre idee». Quali? Il femminismo, dice Shumaher, che in Russia è quasi una parolaccia, o un peccato mortale come si è sentito in aula. Putin macho e machista, la Russia «patriarcale», «sessisti» anche Lenin e Stalin, ma non solo: «Il fulcro è la lotta contro l’autoritarismo. La Russia è avviata su una strada catastrofica. Non abbiamo una società con uno sguardo progressista, il potere si regge sulle vittime della propria attività e la gente in prigione… bisogna lottare contro questo». Obiettivo: allargare le proteste. Due delle sei partecipanti al blitz nella cattedrale, sfuggite all’arresto, si nascondono da febbraio, una sarebbe all’estero. Ma secondo Shumaher, «i servizi sanno perfettamente chi sono, e chi siamo noi, le altre del gruppo. Ci controllano i telefoni, leggono la nostra posta, un sistema classico del Kgb». Perché non le arrestano? «Non vogliono gonfiare ancor più il caso. Cinque ragazze belle e in gamba in gabbia, sarebbe troppo».
Diverse Pussy nei giorni del processo girellavano indisturbate intorno al tribunale. Ma Nadia, Katia e Masha, perdendo l’anonimato ormai «sono fuori dal gruppo». Nel frattempo si sono trasformate in un fenomeno mondiale, con imitatori dalla Finlandia a New York. A occuparsi delle pr, incontrando decine di giornalisti ogni giorno, e parlando in inglese alla Cnn, è Piotr Verzilov, giovane marito di Nadia Tolokonnikova e attivista con lei dal 2007 del discusso gruppo Voina. Si aspettava che sua moglie divenisse un’icona dissidente ricercata da Playboy? Intanto una galleria moscovita apre una mostra dal titolo «Arte sulle barricate» con tanto di libro: le Pussy vi fanno la parte del leone. «Sono artiste-attiviste, e devi essere pronto a tutto», dice Verzilov. Nemmeno una lacrima per la moglie in gabbia, la performance nella cattedrale è un successo: «Ha provocato enorme dibattito, che può accelerare il cambiamento, ecco il nostro scopo, questo è un momento cruciale per la Russia. E ormai anche le nonne di provincia conoscono le Pussy Riot». La rivoluzione passa anche per il pop.