VENEZIA - A 41 anni Winona Ryder dice di essere ''in una fase in cui voglio avere una buona vita. Se c'e' un film che mi avvince lo faccio, altrimenti no''. L'attrice e' a Venezia con The Iceman di Ariel Vromen. Fuori concorso, ha fatto centro nella seconda giornata del festival grazie anche a un ottimo cast che vede come protagonista Michael Shannon, ma anche Ray Liotta, James Franco, David Schwimmer e Stephen Dorff, impegnati nell'affresco di un mondo mafioso molto violento.
Nell’atelier di Venezia, dove è tutto uno sfilare di vestiti azzardati e tacchi inverosimili, lei lascia incantati. Winona Ryder è alta poco più di un metro e sessanta ma non notarla è fisicamente impossibile. Abito nero, capelli raccolti, volto pallidissimo, l’ex «Ragazza interrotta » è classe pura. «Sei la versione più bella di Natalie Wood », le dice uno strepitoso Michael Shannon in The Iceman, la storia vera del killer professionista Richard Kuklinski (uno da 250 omicidi tra il 1948 e il 1986), presentato alla Mostra tra i Fuori Concorso. È vero, Winona ha molto della Wood che, forse non a caso, è la sua attrice preferita. Ma c’è qualcosa di più, qualcosa di meglio. Il sorriso è gentile e negli occhi profondissimi si vedono cose buone. E lei non lo nasconde: «Sono arrivata a un punto della mia esistenza in cui sono felice.Ho una bella vita, mi piace, quindi non smanio per lavorare ad ogni costo. Faccio solo quello che mi sembra davvero interessante, perché quello che ho lontano dal cinema mi basta». La ragazzina dark di Beetlejuice, esplosa con Dracula e l’Età dell’Innocenza, diventata oggetto di culto negli anni Novanta e crollata dopo l’arresto per cleptomania nel 2001, adesso sembra essere davvero rinata. E a quasi 41 anni è cresciuta, è cambiata. Sono lontanissimi i tempi in cui, adolescente, veniva picchiata nei bagni della scuola perché la scambiavano per un maschio omosessuale. Così come quelli in cui si imbottiva di psicofarmaci, per colpa dell’amore fallito con Johnny Depp. E finalmente sembrano superati anche quelli, pieni di vergogna e di paura, dei cinquemila dollari di vestiti e di medicine nascosti nella borsa da Saks, a Beverly Hills. Il viaggio è stato lungo, sicuramente doloroso e pagato a caro prezzo nel lavoro,ma adesso Winona è un’altra. Istinto materno Nel film di Ariel Vromen la Ryder è la moglie di Kuklinski, una donna per bene che vive la sua vita senza sapere nulla di chi sia davvero il marito. «È un personaggio pieno di ambiguità —racconta —, e per questo mi piace. Faceva la bella vita con dei soldi sporchi, difficile dire se davvero ignorasse tutto. Io però sapevo e ho dovuto dimenticare per riuscire a rendere al meglio le sfumature del mio personaggio: non è stato semplice». Così comerecitare il ruolo di una madre: «Non me ne hanno mai dati molti». Forse perché lei, figlia di hippy cresciuta in una comune della California, ha sempre avuto un atteggiamento spettinato e ribelle. Non questa volta. «Mi sono fatta aiutare dalle bambine che interpretavano le mie figlie. Loro avevano il cuore aperto e in me è subito scattato l’istinto materno». È cambiata davvero.