BLAKE FIELDER-CIVIL CONFESSA: "CON AMY (WINEHOUSE) PARLAVAMO DI TORNARE INSIEME"

Nella sua prima intervista televisiva, l'ex marito di Amy Winehouse ha raccontato dei loro ultimi contatti. Ha ammesso anche di averla introdotta lui all'eroina e di come ne sia terribilmente pentito
Amy Winehouse sperava di tornare con l'ex marito Blake Fielder-Civil poco prima di morire? È quanto sembra emergere dall'intervista esclusiva che Blake ha rilasciato a Jeremy Kyle, padrone di casa di un noto talk show britannico.
Nel corso dell'intervista Fielder-Civil ha raccontato dello shock provato nel leggere i tanti messaggi che la sfortunata cantante gli scrisse mentre lui era in prigione, dove finì nel giugno 2011 per furto e possesso di imitazioni di armi da fuoco. In questa serie di messaggi, che lui riuscì a leggere solo 16 mesi dopo la sua morte, poiché erano stati mandati a un cellulare che non aveva con sé in carcere, Amy si offriva addirittura di fare da madrina a Jack, il bambino che Blake ha avuto dalla compagna Sarah Aspin.«Nelle settimane precedenti ne avevamo un po' parlato al telefono. Ricordo una telefonata molto intensa, in cui eravano arrivati a dire 'Ma non staremo mica parlando di tornare insieme prima o poi?'».
Amy morì appena un mese dopo, nel luglio del 2011 per overdose accidentale da alcool. Lo psicologo che la seguiva le aveva detto chiaramente «Non smetterai mai di essere innamorata di Blake», «Sì, lo so», aveva ammesso lei, nonostante il suo ex marito avesse avuto un figlio da un'altra donna.
«Mi chiese se poteva venirmi a trovare in carcere. In una lettera le scrissi 'Ma che stiamo combinando? Ovviamente anche io ti amerò per sempre'. Ci siamo scritti per una settimana più o meno, ma la conclusione era sempre la stessa… Che cosa stiamo facendo?».
Persino Sarah Aspin, che lo scorso agosto ha annunciato di aspettare il secondo figlio da Blake, si era resa conto dell'intensità del sentimento che continuava a legarli e si era detta molto preoccupata che il compagno non riuscisse ad uscirne. Pare che l'overdose che lo ha mandato in coma e quasi ucciso, l'autunno scorso, fosse conseguenza proprio dello shock provato nello scoprire di questi sms mai letti. «Credo che la loro relazione fosse molto più tossica della nostra - ha detto la ragazza - Non ho mai creduto che abbia tentato il suicidio. Non lo avrebbe mai fatto per me e per Jack. Ma so che era sconvolto, era devastato. Lui la amava».
Nel corso dell'intervista, il conduttore Jeremy Kyle ha anche incalzato Fileder-Civil sul perché avesse introdotto Amy Winehouse all'eroina, nonostante questo grande amore per lei. L'uomo ha ammesso di essere stato lui a fargliela provare per la prima volta, uno o due mesi prima che si sposassero. «Io l'avevo già presa 3 o 4 volte, eravamo in un albergo, avevo più o meno 10 sterline di droga con me.  Mi ha chiesto di fargliela provare. Avrei potuto opporre una resistenza più forte, ma ha finito per fare come voleva».
La dipendenza iniziò gradualmente, «Un giorno mi disse che aveva tanto freddo, anche io mi sentivo una schifezza. 'Credo sia l'astinenza' le dissi. Mi rispose 'Non lo farò mai più' perché era davvero orribile».
Blake è apparso sinceramente pentito di averla condotta sulla strada della tossicodipendenza - dalla quale lui sembra essere riuscito faticosamente ad uscire anche grazie a un periodo in rehab - perché consapevole di tutto il male che si sono fatti e che hanno causato ai loro cari. Kyle gli ha chiesto se abbia mai desiderato di non averle dato quella prima dose. «Non c'è bisogno che ve lo dica. Sono consapevole di quello che dico, non voglio darvi l'impressione di negare le mie responsabilità. Ne sono ovviamente pentito, per il danno che ho causato ad Amy, per il fatto che sia morta, per il dolore alla sua e alla mia famiglia, e anche a me. Siamo tutti stati vittime di questa dipendenza. Mi sento tremendamente colpevole per la sua morte. Con lei ho perso la mia migliore amica».