Il regista di Senna dirigerà un documentario su Amy Winehouse

Il tanto atteso primo documentario su Amy Winehouse si farà. A dirigerlo troviamo il regista inglese Asif Kapadia, già autore dell'acclamato documentario su Senna. Le pre-vendite del film si terranno al Festival di Cannes 2013.
Prima o poi doveva arrivare, come molti sospettavano. Quindi è meglio che finisca nelle mani giuste, e Asif Kapadia è uno di cui fidarsi: parliamo del primo documentario cinematografico su Amy Winehouse. Dopo un piccolo incidente di percorso con L’incubo di Joanna Mills, il regista inglese si è subito rimesso in carreggiata con Senna, il documentario record d’incassi in patria e acclamato da critica e pubblico sul campione di Formula Uno.
Kapadia è quindi già al lavoro su un documentario sulla Winehouse, scomparsa meno di due anni fa, il 23 luglio 2011: una guardia del corpo la trovò già senza vita sul suo letto, a causa di un’intossicazione da alcool, nell’abitazione numero 30 di Camden Square a Londra. La cantautrice che si è bruciata troppo in fretta, scrissero i giornali, lasciandoci tra i dubbi, le polemiche e la tristezza da parte dei fan.
Fan che adesso avranno di che discutere su questo documentario, che sarà già pre-venduto dalla Focus Features al Festival di Cannes 2013, dove le note di Back to Black accompagneranno le immagini del film d’apertura, Il Grande Gatsby. James Gay-Rees (già finanziatore dello stesso Senna ed Exit Through the Gift Shop) produrrà il film con la sua Playmaker Films, studio fondato dallo stesso Gay-Rees e Kapadia, assieme al contributo della Universal Music. I due hanno dichiarato:
Questo film è incredibilmente moderno, emozionante e rilevante, ed ha il potere di catturare lo zeitgeist e gettar luce sul mondo in cui viviamo, in un modo che poche pellicole possono permettersi. Amy è stata uno dei talenti della sua generazione ed ha catturato l’attenzione di tutti; scriveva e cantava col cuore e tutti ne restavano incantati.
Ma tragicamente Amy sembrò crollare sotto il peso dell’attenzione senza sosta dei media, e a causa delle sue relazioni travagliate, del suo successo mondiale e del suo modo di vivere instabile. Come società, tutti noi abbiamo celebrato i suoi enormi successi, ma poi siamo stati velocissimi nel giudicare le sue debolezze quando ci faceva comodo.
Il documentario sarà quindi un ritratto a 360° della cantautrice, con i suoi molti successi e le sue ombre. Statene certi: farà sicuramente discutere, già a partire da quest’edizione di Cannes. Intanto il 14 settembre 2013, data del suo 30° compleanno, la nuova Walk of Fame di Londra è pronta ad ospitare la sua prima stella: proprio quella di Amy.