Ex sassofonista di Amy Winehouse coinvolto nella morte di Philip Seymour Hoffman

Il cinquantasettenne Robert Vineberg, sassofonista in passato collaboratore di - tra gli altri - Amy Winehouse (per la quale incise le parti di sax su "Frank", nel 2003), Blondie (coi quali entrò in studio per “The hunter” del 1982), David Bowie (per il quale si cimentò al sax tenore e al flauto in “Let’s dance” nell''83 e in “Changesbowie” nel '90) e Mick Jagger (che lo volle per le session di “Goddess in the doorway” nel 2001), nonché collaboratore di lungo corso di Wyclef Jean, è stato arrestato nell'ambito delle indagini sulla morte dell'attore Philip Seymour Hoffman, trovato senza vita nella sua casa di Manhattan lo scorso 3 febbraio: stando agli investigatori impegnati del caso, a vendere l'eroina che sarebbe poi risultata fatale a Hoffman sarebbe stato proprio Vineberg, posto in stato di fermo insieme al DJ Max Rosenblum, a Thomas Cushman e a Juliana Luchkiw, tutti sospettati di aver avuto un ruolo attivo nelle vicende che hanno portato alla scomparsa della star di Hollywood. La posizione di Vineberg, tuttavia, ad oggi sembra essere la più compromessa: il musicista, che vive nello stesso condiminio presso il quale - secondo le ricostruzioni delle autorità - Hoffman avrebbe acquistato le dosi killer, è accusato di possesso di eroina ai fini di spaccio, reato più grave tra quelli attualmente contestati agli indagati.
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