Mitch Winehouse, nessun accusa al marito di Amy

Il padre della cantante scomparsa nel 2011 non incolpa Blake Fielder per la sua morte
Nessuna colpa. Mitch Winehouse non accusa l'ex marito della figlia per la sua morte. Il padre della cantante scomparsa nel 2011 insiste nell'augurare il meglio a Blake Fielder-Civil e gli augura anche di stare bene. L'uomo è stato sposato con Amy Winehouse dal 2007 al 2009 ed ha anche ammesso di essere stati lui a “introdurre” l'artista al mondo dell'eroina. Ma Mitch sembra aver messo alle spalle la vicenda e non è alla ricerca di colpevoli per la tragedia che lo ha colpito: “Non ho avuto nessuna notizia da Blake, non so che sta facendo in questo momento. L'ultima cosa che ho saputo è che non stava bene, ma è una notizia che risale a qualche mese fa. Da parte mia non c'è mai stata nessun accusa nei suoi confronti. Non lo incolpo per la morte di Amy, anzi gli auguro ogni bene”.
Beneficenza. Sin dopo la morte di Amy nel luglio del 2011, Mitch ha deciso di creare la Amy Winehouse Foundation e vorrebbe che anche Blake ne facesse parte. L'organizzazione si occupa del recupero di tossicodipendenti che poi vanno nelle scuole a raccontare la loro esperienza. Al quotidiano Daily Mirror, il padre di Amy ha dichiarato: “Blake è esattamente il tipo di persona che inviamo nelle scuole per parlare con i ragazzi sui pericoli della droga. Ha una storia da raccontare che potrebbe essere d'aiuto per centinaia di ragazzi. Potrebbe restituire qualcosa alla società andando a parlare dei bambini e raccontare gli errori che ha commesso. Se lui vuole noi siamo pronti a ospitarlo, credo che la sua sarebbe una storia incredibilmente potente. Mitch Winehouse racconta anche le difficoltà di vivere senza Amy: “Stiamo cercando di canalizzare il nostro dolore in qualcosa di positivo. Da questo punto di vista la fondazione ci ha dato un grande aiuto. E' un po' egoista ma lavorare con questi ragazzi e fare qualcosa di buono per loro, aiuta innanzitutto te stesso”.
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