L’Oréal Professionnel sceglie Kirsten Dunst

Intervista all'attrice americana prima ambasciatrice di bellezza del marchio che la sceglie come volto del 2014.
È 30 anni che fa l'attrice, ma Kirsten Dunst il 30 aprile soffierà solo su trentadue candeline. Americana, di origini tedesche, ha iniziato la sua carriera da bambina. Oggi conta più di cinquanta flm, tra cui il fantascientifco Midnight Special che sta girando in questi mesi, ed è stata scelta come prima ambasciatrice di L’Oréal Professionnel. Kirsten è una combinazione cromatica perfetta e angelica: sorriso abbagliante, pelle d’alabastro, occhi cristallini e fuenti capelli chiarissimi. Ma è tutt’altro che una biondina dall’aria timida: si mostra calorosa durante la nostra intervista, non risparmia complimenti per i colleghi (a uno di loro ha anche portato fortuna con un semplice tweet) e per Quentin Tarantino si raserebbe a zero. Quando non si parla di cinema, però, il primo pensiero “folle” è solo per il suo fdanzato (l’attore Garrett Hedlund).
Ha detto che con i capelli rossi attrae «un certo tipo di uomo», quale? 
Divento una calamita per quelli più tranquilli, calmi, rifessivi. È interessante scoprire che a seconda del colore e della pettinatura si creano alchimie inaspettate con persone davvero differenti. Ma probabilmente dipende da come ci si sente con quei capelli e di rifesso cosa si fa percepire agli altri.
E quando è bionda cosa succede? 
Gli eventi seguono il loro corso naturale, perché mi sento più “me stessa”, e poi è il tono giusto per la mia pelle, perciò ho quasi sempre questo colore.
Le piace mantenere lo stesso look, è sinonimo di sicurezza o al contrario ha paura di cambiare? 
Per ogni ruolo cerco di stressare il minimo possibile i capelli, così non si rovinano: sul set, più di una volta al giorno, c’è un team che li manipola in mille modi. Se non sto lavorando cerco di lasciarli il più possibile naturali.
Quindi non accetterebbe mai di rasarsi come le sue colleghe Demi Moore o Charlize Theron? 
Dipende da chi è il regista. Se me lo chiedesse Quentin Tarantino... Passatemi subito la macchinetta!
Se dovesse fare un video curriculum, quali scene tratte dai suoi flm sceglierebbe per descriversi? 
Mi impegno al massimo in tutte, quindi a livello professionale non saprei quale preferire. Ma neanche dal punto di vista personale, perché in ognuna c’è sempre un pezzo di me che sottolineo.
Ha scritto un tweet sulla recitazione impressionante di Matthew McConaughey in Dallas Buyers Club (è dimagrito di 25 kg per interpretare un uomo malato di HIV), sottolineando che avrebbe vinto un premio. 
E ha visto?! Avevo ragione, ha preso il Golden Globe e l'oscar!
C’è qualcun altro a cui vorrebbe portare fortuna per gli Oscar? 
Più che fortuna vorrei che i premi andassero sempre a chi se li merita e ha lavorato duro. A me piace Matthew McConaughey: oltre a essere un bel ragazzone americano, è bravo nelle commedie romantiche e non si prende troppo sul serio. Si è evoluto, quindi sono contenta quando vengono gratifcate le persone che crescono, come ha fatto lui.
Come è stato invece girare Two Faces of January insieme a un anti-star come Viggo Mortensen? 
Non lo definirei così, piuttosto direi che è un “uomo segreto”, riservato. Però è uno dei migliori attori che ci siano, e poi è davvero attraente, Viggo... Sembra un dio, bellissimo... Non ce ne sono tanti di uomini con cui avrei voluto interpretare il ruolo della giovane moglie, ma con lui è stato perfetto (ride).
Ha iniziato a fare l’attrice quando aveva solo tre anni, come è cambiato nel tempo il rapporto con il suo lavoro? 
Studio di più per il ruolo che interpreto, per i miei personaggi. Hanno un signifcato molto profondo ora. E poi ho maggiore libertà e sono più sicura di me stessa, vivo la mia professione serenamente.
Si ritiene più tranquilla e ponderata o più impulsiva nelle scelte che fa?
Direi che affronto tutto con relax, cerco di non stressarmi. Sono una di quelle persone a cui piace parecchio stare in casa, non amo eccessivamente la vita mondana, ma non per questo mi defnisco “timida”.
E una sua follia invece? 
Aspetti... ci penso un attimo per selezionare tra quelle che posso condividere... Un bel po’ di tempo fa mi era venuta voglia di fare un giro in canoa nel lago dietro casa di mia mamma, alle due di notte. La barca si è rovesciata, non siamo riusciti a risalire a bordo, e abbiamo dovuto nuotare parecchio fino a riva al buio. L’acqua era davvero melmosa, tanto che alla fine eravamo coperti di fango. (Kirsten non specifca con chi fosse quella notte, ma in un’altra intervista il fidanzato Garrett Hedlund racconta lo stesso aneddoto come uno dei primi appuntamenti con lei).
È un momento in cui molti attori di Hollywood passano dal grande schermo alle serie televisive. 
Perché oggi ne creano di bellissime e le produzioni investono molto. Tra le migliori ci sono quelle della Hbo per esempio, un fenomeno simile ai seguitissimi teleflm degli anni 70 che oggi non esistono più.
Ce n’è qualcuna che guarda o nella quale avrebbe voluto recitare? 
Diciamo non ora, ma piacciono molto anche a me. Quando ero piccola guardavo con mia mamma Dallas e Dynasty e oggi allo stesso modo preferisco le serie che seguono le impronte di quelle soap opera, perché quando sono sul divano davanti alla tv voglio solo leggerezza. Come la storia di una cantante country in Nashville o Big Love, che racconta la vita di famiglie di mormoni.
Ma alla fne è meglio essere una regina come Maria Antonietta o la compagna di un super eroe stile Spider-Man? 
Questa volta preferirei essere io il super eroe! Anche se essere una regina ha i suoi vantaggi: mille abiti nuovi, si mangiano sempre squisitezze, si alloggia in alberghi extra lusso. E dall’altra, come fdanzata di un super eroe si ottengono comunque tutti i vantaggi senza però dover faticare. Quindi se proprio dovessi scegliere tra le due forse sarebbe meglio la seconda opzione, perché ti diverti con zero stress.
http://www.marieclaire.it/Bellezza/Kirsten-Dunst-testimonial-L-Oreal-Professionnel