Lana Del Rey, su Twitter è attacco al Guardian

Dopo l'intervista del "Vorrei già essere morta", Lana Del Rey ci ripensa e accusa il quotidiano inglese di aver estorto le sue dichiarazioni
Dichiarazioni esplosive. Lana Del Rey replica a muso duro al Guardian, reo di aver pubblicato un controverso articolo sul suo desiderio di morire che ha comprensibilmente scioccato i fan della songwriter americana. Facile prevedere reazioni dopo l’intervista del giornalista Tim Jonze in cui l’interprete di “Ultraviolence” si era lasciata scappare la frase “Vorrei già essere morta”. Jonze nel pezzo, oltre al passaggio incriminato, riportava anche altre dichiarazioni della Del Rey come “Non voglio continuare a fare questo mestiere…”. A coronamento del tono dark dell’intervista il fatto che Lana avesse citato come suoi idoli musical Amy Winehouse e Kurt Cobain, entrambi morti all’età di 27 anni. A distanza di una settimana, però, la cantante, forse preoccupata dalle reazioni dei fan, ha replicato con una serie di tweet (poi rimossi) dove diceva che le dichiarazioni le erano state estorte con l’inganno e di “essere rammaricata per essersi fidata del Guardian. Non volevo concedere l’intervista, ma il giornalista è stato insistente. Si è mascherato da fan per nascondere le sue sinistre ambizioni”. La cosa bizzarra è che nella sua replica Lana Del Rey non ha mai negato di aver pronunciato la frase incriminata.
La difesa del “Guardian”. A stretto giro è arrivata la risposta di Tim Jonze, autore dell’articolo, che ha rilasciato una nota per difendersi dalle accuse: “Non è mai piacevole chiedere a una popstar se trovi l’idea di morire attraente. Lei ha avuto l’opportunità di rifiutarsi, ma ha continuato a parlare dei suoi idoli, tutti morti giovani e del fatto che avesse chiamato il suo album di debutto ‘Born to Die’”. Poi Jonze ha pubblicato anche la “smoking gun”, postando l’audio dell’intervista.
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