La Corea del Nord chiede all'ONU di fermare l'uscita di The Interview

Dopo pochi giorni siamo già al capitolo 3 dei dissapori generati in Corea del Nord da The Interview, la nuova commedia con James Franco e Seth Rogen intenzionati a uccidere il dittatore Kim Jong-un.
Dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa, la Corea è passata all'azione: il governo Nordcoreano sta infatti chiedendo aiuto alle Nazioni Unite per fermare l'uscita della commedia, definendola un "Atto di Guerra".
Ja Song Nam, ambasciatore della Corea del Nord alle Nazioni Unite, ha consegnato una lamentela formale all'ONU chiedendo che il governo degli Stati Uniti fermi l'uscita del film - in quanto la storyline centrale avrebbe come obiettivo quello di "promuovere atti di terrorismo" nei confronti del dittatore:
"Permettere la produzione e la distribuzione di un film incentrato sull'assassinio del futuro capo di uno stato sovrano è una delle peggiori pubblicità mai fatte al terrorismo, oltre che rappresentare un atto di guerra.
Nessuna risposta, per ora, da parte della produzione o dello stesso Rogen, che qualche settimana fa aveva twittato "di solito la gente non vuole uccidermi per uno dei miei film prima di aver pagato il biglietto".
Ricordiamo che nella nuova commedia diretta e interpretata da James Franco e Seth Rogen, e scritta da Rogen assieme a Evan Goldberg e a Dan Sterling, i due interpretano un conduttore di talk show televisivi e il suo produttore che viaggiano in Corea del Nord per intervistare il dittatore Kim Jong-un, legittimizzare il proprio ruolo di giornalisti solo per poi ritrovarsi assoldati dalla CIA che affida loro il compito di eliminare Kim Jong-un.
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