Quando La Musica Tocca Le Corde Sbagliate (Giuste): Videoclip Da Scandalo

Se pensiamo al videoclip musicale scandaloso per eccellenza non abbiamo dubbi:
1989, “Like a Prayer”, Madonna.
Miss Ciccone vanta una carriera costellata da provocazioni e censure ma mai fu come quel video: la regina del pop bacia un santo di colore, appare con le stigmate e balla davanti a croci in fiamme. Venne giudicato sacrilego sia dal Vaticano che da moltissime associazioni americane e il risultato fu? Like a Prayer è ancora oggi uno dei singoli più venduti di sempre (oltre 10.000 copie).
Se si pensa alla censura, a video che hanno scatenato l’opinione pubblica non possiamo pensare solo al passato, perché nonostante l’annullamento di alcuni tabù, il rapporto tra musica e argomenti sociali, politici e religiosi è ancora vivo. Il caso più recente sono i Maroon 5. Dopo la pubblicazione di This Love nel 2002 hanno letteralmente conquistato il mondo con un successo dopo l’altro, con veri e propri tormentoni, concerti coinvolgenti e con videoclip accattivanti.
Pochi scandali, tanta musica, qualche gossip, fino ad ora. Si, perché il frontman della band, l’amatissimo Adam Levine, ha fatto letteralmente infuriare le associazioni americane (e non solo) contro le violenze sulle donne. Il motivo? Il video di Animals, in cui Levine è un macellaio completamente ossessionato da una bellissima bionda, interpretata dalla neo moglie del cantante, la top model Behati Prinsloo. Il video è una rappresentazione delle fantasie di uno stalker, e le immagini dei due corpi nudi ricoperti di sangue sulle note di “ti mangio viva” sono state prese come la banalizzazione di un atto gravissimo e la mancanza di sensibilità nei confronti di un problema sociale di enorme entità.
I Maroon 5 non sono gli unici ad avere avuto problemi a causa di un video musicale. Nel corso di quest’anno anche gli Arcade Fire, amata band canadese, sono stati al centro delle polemiche per il video di We Exist. Dopo molti provini la scelta per il ruolo da protagonista della clip è ricaduta su “The Amazing Spider-Man”, l’attore britannico Andrew Garfield, nei panni di un trasgender. Un argomento così delicato non poteva non attirare le attenzioni del pubblico, e ovviamente il video ha suscitato molto più clamore del testo della canzone, che parla semplicemente di coming out.
La cantante transessuale Laura Jane Grace, leader del gruppo punk rock Against me! ha fortemente criticato insieme a diversi membri di comunità LGBT la band indie per aver scelto Garfield e non un vero transessuale. Scelta che, secondo gli Arcade Fire, è dipesa dall’impegno e dalla passione travolgente del giovane attore, oltre che dall’impatto che avrebbe avuto sul pubblico vedere una giovane stella di Hollywood in un ruolo così complesso.
Dopo essere sopravvissuta alle feroci critiche degli animalisti per il video del 2013 di Roar, probabilmente Katy Perry non si sarebbe mai immaginata di finire nuovamente nell’occhio del ciclone per il video di Dark Horse, uno dei suoi ultimi singoli. La pop star, da sempre affezionata a videoclip coloratissimi ed estremamente curati, impersona una capricciosa regina d’Egittto, intenta a scegliere il proprio re, che dopo aver ricevuto i suoi pretendenti, li trasforma in sabbia a causa dei doni non soddisfacenti. Niente di male e niente di scandaloso considerando un soggetto e un’ambientazione assolutamente fantasiosa. Peccato che uno dei corteggiatori inceneriti indossi un ciondolo raffigurante appunto la trascrizione Allah. I giornali di tutto il mondo hanno parlato del caso l’Islam contro Katy Perry, ed è stata promossa una petizione online per chiedere la rimozione del video considerato oltraggioso per la fede musulmana.
La domanda è: il mondo discografico è colpevole di trattare argomenti complessi con troppa semplicità, ingenuità, e con il rischio di fraintendimenti e ambiguità? O è il cinismo e il marketing a muovere la scelta degli argomenti, secondo il principio di “bene o male, purché se ne parli?”.
E se invece fosse il pubblico ad essere troppo suscettibile e a non riuscire a godersi la musica senza criticare l’artista stesso?
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