Sir: giudizio su suor Cristina nostro, Madonna strumentalizza

La definizione di "operazione spericolata" riferita alla scelta di Suor Cristina di cantare "Like a virgin" di Madonna è del Sir ( Servizio informazione religiosa) e non dei vescovi. Lo chiarisce il direttore del Sir, Domenico Delle Foglie: "Adesso circolano in rete le immagini di suor Cristina accostata a Madonna. Basta solo guardarle per capire come sia facile la strumentalizzazione"
ROMA - Il direttore del Sir (Servizio informazione religiosa) precisa che il giudizio critico indirizzato a suor Cristina per aver scelto di cantare "Like a virgin" di Madonna è della stessa agenzia stampa della Conferenza episcopale italiana (Cei), e non dei vescovi, come erroneamente riportato da alcuni mass media, ribadisce nel merito le proprie perplessità e sottolinea che la stessa Madonna ha subito «cavalcato» strumentalmente la vicenda.
La responsabilità del giudizio critico nei confronti della vincitrice di The Voice of Italy «è nostra, solo nostra. Siccome molti giornali attribuiscono la cosa direttamente ai vescovi, francamente ci siamo stupiti anche noi».I vescovi criticano suor Cristina? "No, l'agenzia dei vescovi, diretta da me, fa delle critiche fra le righe». Noi, spiega, «sosteniamo che è difficile, uso un'espressione renziana, 'cambiare verso' all'interpretazione di un testo. Bisogna leggere quel testo, capirlo, sapere anche che ormai quel testo nel mondo globale è assolutamente riconducibile all'interpretazione che ne dà Madonna, e sapere che anche cambiando il contesto 'il verso non lo cambia'».Dunque, spiega il direttore del Sir, "sostanzialmente diciamo alla nostra suor Cristina di starci un po' attenta perché è un'operazione spericolata che può dare il destro a qualche interpretazione».
«E' un po' - aggiunge il direttore del Sir, Domenico Delle Foglie - quello che accade con la strumentalizzazione che ha fatto immediatamente Madonna, che l'ha cavalcata. Adesso circolano in rete le immagini di suor Cristina accostata a Madonna. Basta solo guardarle per capire come sia facile la strumentalizzazione».
Delle Foglie precisa: "Noi abbiamo espresso questo giudizio e un grande media come Avvenire le ha dedicato una bella intervista» in cui suor Cristina spiega i motivi della scelta della cover. Delle Foglie porta l'esempio del Sinodo: "Vescovi e cardinali si sono divisi, hanno discusso animatamente, hanno espresso opinioni. E ci si meraviglia se cattolici possono avere opinioni diverse su questo disco? Ma via, siamo un po' più laici, lo dico anche a tutti i media laici. Imparate a guardarci con occhi laici. La laicità è anche questo: che possiamo esprimere un'opinione, anche un po' sofisticata come la nostra. Giudicateci per le argomentazioni, non come anatema dei vescovi: per carità, siamo un po' più seri tutti quanti». (Hihihi...)
http://isr.diariodelweb.it/isr/articolo/?nid=20141024_322470