La premiere di My Old Lady con Meryl Streep, Glenn Close e Kevin Kline

Dopo essere stato presentato al Toronto Film Festival 2014 e la premiere a New York con la presenza di Meryl Streep e Glenn Close, My Old Lady approda nelle sale italiane e segna il debutto alla regia del drammaturgo e scenografo Israel Horovitz. La recensione.
Dopo tanti libri portati sul grande schermo ultimamente, è ora di uno spettacolo teatrale. My Old Lady, infatti, prima di diventare un film è stato un grande successo al Promenade Theater di New York e segna il debutto alla regia del drammaturgo e scenografo Israel Horovitz. Dopo essere stato presentato al Toronto Film Festival 2014 e la premiere a New York con la presenza di Meryl Streep, che ha indossato un abito blu con un disegno floreale, e Glenn Close, elegantissima in un completo giacca e pantaloni neri, il film arriva nelle sale italiane.
Nel film Horovitz ha semplificato alcuni aspetti, ma al tempo stesso ne ha ampliati altri. L'elemento fondamentale della storia, però, è il viager, una forma di vitalizio ipotecario molto usato in Francia e che guarda caso è applicato alla casa che Mathias Gold, newyorkese squattrinato, ha appena ereditato dal ricco padre, peccato che lui non ne abbia alcuna idea.
Mathias (Kevin Kline) non ha un soldo in tasca e non sa una parola di francese, la sua unica speranza è di vendere il lussuoso appartamento nella zona del Jardin du Luxembourg, ma quando arriva lì trova Mathilde, la fantastica Maggie Smith (aka la professoressa McGranitt di Harry Potter, o più recentemente la Contessa Madre di Grantham in Downton Abbey). Mathilde Girard è vedova ormai da tempo e vive nella grande casa con sua figlia Chloé, interpretata da Kristin Scott-Thomas.
É Mathilde che spiega a Mathias che l'appartamento è in realtà un viager, e che dunque, secondo la legge francese, dovrà attendere la morte dell'attuale inquilina per prenderne pienamente possesso, come se non bastasse in un viager l'acquirente paga un importo mensile al proprietario. Quindi, non solo Mathias non può vendere l'appartamento, ma si ritrova anche con un debito di 2400 euro mensili. Un debito che si aggiunge agli altri al di la dell'oceano.
Mathia è nei guai, è bloccato in una casa non sua, nella città che più odia perché gli ricorda i frequenti viaggi all'estero del padre e la tensione che questi provocavano tra lui e la madre. Bloccato in un posto in cui non voleva stare, scopre cose che era meglio non sapere, ma si sa le commedie iniziano male....ma finiscono bene. Una grande pièce teatrale, trasportata magistralmente sul grande schermo ed interpretata da dei grandi del cinema, insomma la ricetta perfetta.
Ma in ogni film ci vuole anche la giusta ambientazione e cosa c'è di meglio di Parigi. In My old Lady, il quartiere in cui si trova l'appartamento di Madame Girard e Chloé è il Marais, una zona centrale di Parigi, molto trafficato e caratterizzato da mille stradine tortuose, quindi il film è stato prevalentemente girato a La Manufacture, nel 13esimo arrondissement di Parigi, un vasto complesso con numerosi edifici ed appartamenti che storicamente erano l'area manifatturiera della tappezzeria, utilizzata dalla reggenza francese dal 17esimo secolo e presente ancora oggi.
Poiché la domanda di tappezzeria artigianale in Francia è diminuita drasticamente, La Manufacture oggi si presta bene a fungere da set per produzioni televisive e cinematografiche. In My old lady, è il set di Marais, zona centrale di Parigi, dove vivono Madame Girard e Chloé. Evitando il traffico di Marais e le sue mille stradine tortuose, Horovitz ha potuto ricostruire nella Manufacture la residenza dei Girard, con la sua magnifica vista sul verde.
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