Rompicapo a New York: un’intervista, il trailer e le foto del film

Vi presentiamo l’intervista rilasciata da due delle protagoniste femminili, Audrey Tautou e Cécile de France, del film Rompicapo a New York, di Cédric Klapisch con Romain Duris, Audrey Tautou, Cécile De France e Kelly Relly, distribuito da Academy2 e in uscita nelle sale il prossimo 12 Giugno.
Xavier ha 40 anni e ritorna sugli schermi, 12 anni dopo L’APPARTAMENTO SPAGNOLO, insieme a Wendy (Kelly Reilly), Isabelle (Cécile de France) e Martine (Audrey Tautou). Xavier non si è ancora “sistemato” ma qualcosa ha fatto e quel qualcosa ha reso la sua vita ancora più complicata! I suoi due figli e la sua passione per il mondo lo hanno portato a New York. Sta ancora cercando la propria collocazione come uomo, come figlio e come padre, in mezzo al caos coloratissimo di Chinatown. Separazioni, genitori gay, famiglie in affido, immigrazione, lavoro nero, globalizzazione: la vita americana di Xavier è un rompicapo, in una New York contemporanea nevrotica e disordinata, proprio come il racconto che sta scrivendo!
Oltre all’intervista di seguito il trailer e le foto del film.












http://www.myreviews.it/77163_rompicapo-new-york-unintervista-trailer-foto-film/

È MADONNA LA PIU “ODIATA” DAGLI ALBERGATORI

MILANO - La più odiata Madonna, che richiede rose e gigli della lunghezza di 15,24 cm, un’insegnante di yoga e un’agopunturista personali, cucina vegana e cuoco personale,
la più temuta Pamela Anderson, che pretende di eliminare tutti gli specchi perché odia la sua immagine riflessa, il più esigente Rod Stewart, che esige una vera e propria squadra di “oscuratori”, pronti ad intervenire su qualsiasi punto di luce. A rivelarlo è l’albergatore toscano Salvatore Madonna, proprietario della catena alberghiera di lusso Soft Living Places, che riunisce il rinomato Hotel Byron a Forte dei Marmi, l’Hotel Plaza e de Russie a Viareggio e il Green Park Resort a Tirrenia, che ha istituito un proprio database delle esigenze dei vip di tutto il mondo, grazie a rivelazioni provenienti della stampa estera e da indiscrezioni di proprietari d’alberghi internazionali; d’altra parte per un albergatore come lui che ha ospitato vip del calibro di Naomi Campbell, Daniel Craig e il regista statunitense Robert Zemeckis, è il minimo. Ma veniamo al database dell’imprenditore toscano.
 Se da una parte Pamela Anderson afferma di avere paura degli specchi e di odiare la sua immagine riflessa, ben diverso è invece il caso di Justin Timberlake, che, oltre ad una palestra privata, preferisce riservare un intero piano per sé, piuttosto che semplicemente una stanza, ovviamente, attrezzata di PlayStation e Nintendo, sua anche la mania di filtri nuovi per l’aria condizionata e maniglie disinfettate; mentre ad aver bisogno di una squadra di “oscuratori” è Rod Stewart, che non riesce a dormire se non si trova nel buio più totale..
Se Jennifer Lopez si porta sempre con sé le proprie lenzuola, per non dormire in modelli realizzati con meno di 250 fili , coperte ricamate e lenzuola cucite a mano made in Italy sembrano essere irrinunciabili per Nicole Kidman.
Potrebbe invece capitare di dover riarredare completamente una stanza con mobili provenienti da Los Angeles, ridipingere di bianco le pareti, installare ben 20 linee telefoniche internazionali, nel caso in cui si presenti in albergo l’esigentissima Madonna, che richiede inoltre rose e gigli della lunghezza di 15,24cm, un’insegnante di yoga e un’agopunturista personali, cucina vegana e cuoco personale. 
Un’altra cantante con richieste alquanto stravaganti è Katy Perry, che per la sua stanza d’albergo richiede una sedia da regista, un umidificatore per armadi e uno specchio a figura intera. Da mangiare esige invece una ciotola intera di salsa ranch, due dozzine di snack, sei tipi diversi di bevande, macchina da caffè Keurig o Nespresso con un assortimento di cialde, fette di mango, due tipi di hummus, camomilla e tè verde, latte di mandorle e patatine ai semi di lino.
Molto più economiche le richieste di Rihanna: caramelle gommose Haribo, biscotti Oreo, formaggini Babybel e lattine di Red Bull.
Ci sono infine stranezze quasi “patologiche”, come quella di David Beckham, che, si dice soffra di disturbo ossessivo compulsivo, si vesta solo di bianco in casa e disponga i vestiti per colore negli armadi.
 “In tutti questi anni – spiega Salvatore Madonna – abbiamo accolto moltissime star nostrane ed internazionali, da Eros Ramazzotti a Flavio Briatore, da Naomi Cambpell a Daniel Craig e siamo pronti ad accoglierne molte altre. Per non rischiare di fare brutta figura e di essere colti impreparati abbiamo organizzato una task force dedicata, per scoprire le esigenze più stravaganti dei personaggi famosi, che, qualora dovessero soggiornare nei nostri alberghi, avrebbero la sensazione di essere a casa, perché questa è la filosofia degli hotel Soft Living Places, luoghi dove vivere dolcemente.”
http://www.primapress.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=15124:gossip-e-madonna-la-piu-odiata-dagli-albergatori

GLI ARTISTI WARNER MUSIC AI VERTICI DELLA CLASSIFICA DI VENDITA

(PRIMAPRESS) MILANO - I Coldplay sono i dominatori della classifica di vendita di questa settimana, posizionandosi al primo posto nella classifica degli album con “Ghost Stories” e dei singoli “ con “ A Sky full a stars” . Oltre a questo ben 7 singoli del nuovo album sono in classifica, di cui 3 nella top 20 e tutti i loro precedenti album sono rientrati nella top 100. Al numero 2 della chart dei singoli anche Ed Sheeran che con la sua “Sing”, prodotta da Pharrell Williams, è ai vertici anche dell’air play radiofonico e anticipa la pubblicazione del suo prossimo album X prevista per il 24 giugno (forte del successo della sua recente partecipazione a The Voice of Italy, è ritornato in classifica al 70 “Lego House” tratta dal suo precedente lavoro discografico , anche lui rientrato nella top 100). Sempre tra i singoli al n.7 (in classifica da 18 settimane) “Rather be” dei Clean Bandit che, dopo aver superato ogni record, pubblicheranno il loro primo album “New Eyes” il prossimo 3 giugno. Annalisa sale di 10 posizioni arrivando al n.40 con il suo nuovo singolo “Sento solo il presente”. Tra gli album nella top 30 , ci sono 6 titoli Warner Music, Coldplay al 1, Laura Pausini  con “20 Greatest Hits” al 10, i Black Keys con “Turn Blue” all’11, Raige con “Buongiono L.A.”  al 13, Ligabue con “Mondovisione” al 14  e Paolo Nutini con “Caustic Love”  al 22. Si affacciano in classifica anche i Pink Floyd  con “Wish you were here” e i REM con “Unplugged”, mentre rimangono a metà Arisa con “Se vedo te” e Damon Albarn con “Everyday Robots”. Nelle compilation  “Miami vol.2” entra direttamente al 6 posto. (PRIMAPRESS)

Coldplay in versione essenziale solo rock e stelle di cartone

Parigi, scenografia scarna ma il loro repertorio più bello per ottocento fortunati
PARIGI
In Rue de Clichy le persone che ieri, sin dalle prime ore della mattina formavano una fila lunghissima davanti al Casino de Paris, facevano impressione. L’evento era di quelli che possono capitare una volta soltanto e qualcuno ha sborsato sino a 1200 euro per comprare un biglietto. I Coldplay, dal vivo, solo per sette forse ottocento persone quando ricapita? Una volta aperte le porte, in teatro sono entrati fan composti, adoranti, perfettamente in linea con la filosofia che permea il nuovo album della band inglese che è al numero 1 in Usa, Inghilterra e in una sola settimana è diventato il disco più venduto della prima metà del 2014. 
Notoriamente parchi nei confronti dei media, Chris Martin e soci hanno deciso che per il lancio del disco basteranno poche date (le prossime sono Tokyo, Sidney e Londra), zero incontri con i giornalisti e soppesati comunicati ufficiali farciti solo di notizie tecniche. 
La scenografia dello show è la più scarna che potreste immaginare. Sul palco solo gli strumenti, i musicisti, un vidiwall e un sacco di stelle di carta che pendono dal soffitto. Nulla più. La scaletta non dimentica la storia di una discografia milionaria e hit che hanno sancito l’ascesa dei Coldplay nel Walhalla del pop. Il disco, prodotto da Paul Epworth e Dan Green con la supervisione agli archi del nostro Davide Rossi, parte con la bellissima Always in my head che dà il via allo show. Si capisce subito che tocca dimenticare l’extravaganza di Mylo Xyloto in favore di una tranquillità di espressione più ragionata. Molti critici hanno recensito i concerti di Los Angels, New York e Colonia con toni un po’ duri. «È una tranquillità forzata», dicono. Sarà.  
Anche se rallentata, la macchina dei Coldplay può permettersi una marcia talmente trionfale da non lasciar dubbi. Chris Martin, Johnny Buckland, Guy Berryman e Will Champion formano uno dei gruppi che meglio rappresentano l’evoluzione del rock e la scelta di trasformare in Edm il singolo Sky full of stars prodotto dal superdj Avicii svela aperture musicali intelligenti. Charlie Brown, Paradise, il primo estratto dal nuovo cd Magic, la mitica Clocks, God Put A Smile Upon Your Face e Til Kingdom Come o True Love portano all’euforia di Viva La Vida o Every Teardrop Is A Waterfall. Ci sono i bis e qui arriva il pezzo dance di Avicii seguito da Life is for living. La serata finisce presto, anzi prestissimo, alle 22 si va tutti a casa con O che chiude il sipario. 
«Questo è un disco che deve vivere da solo - ha detto Martin in una delle rarissime battute che dovevano rimanere off the record e la Rete ha fatto sue - e non ci sarà bisogno di molte chiacchiere. Dentro i testi delle canzoni c’è già tutto quello che dovevo dire e anche di più. È forse il disco più autobiografico che abbia scritto. Non c’è altro da aggiungere». 
Il titolo Ghost stories (storie di fantasmi), svela la volontà del leader di riflettere su se stesso e sulla fine del matrimonio con Gwyneth Paltrow. Le canzoni parlano serenamente degli errori commessi durante il rapporto di coppia, di una famiglia che oggi si dice pubblicamente «aperta» tanto che il divorzio è stato celebrato con una festa su una spiaggia delle Hawaii. Forse per sopire il senso di colpa, Martin ha chiesto alla ex moglie di poter chiamare i bambini a fare dei vocalizzi in due canzoni del cd. In Always in my head e O ci sono le voci di Apple e Moses che giocano a fare il lavoro del papà. Un gioco bellissimo.
http://www.lastampa.it/2014/05/29/spettacoli/musica/coldplay-in-versione-essenziale-solo-rock-e-stelle-di-cartone-LnqQcwOWjdFUNqcddxOcGN/pagina.html

Quelli che non sono su Spotify (dai Beatles ai Black Keys, passando per Battisti)

Lo streaming sta diventando uno dei canali principali di consumo musicale su Internet. E i cataloghi dei vari servizi offrono ormai decine di milioni di canzoni. Eppure, come dimostrano i recenti casi di "Turn Blue" dei Black Keys e di "Ghost Stories" dei Coldplay, c'è ancora chi preferisce non concedere la propria musica.
A metà maggio è stato pubblicato  Turn Blue, l'ottavo album in studio degli americani Black Keys. Il disco è subito balzato in testa alla classifica USA e anche in Italia non se la sta cavando male (al momento è sesto). Pochi giorni dopo è stata la volta dei Coldplay, tornati sulle scene con un album - Ghost Stories - che ha agevolmente conquistato la vetta della chart britannica. Musicalmente parlando, i due album non hanno molto in comune. Dal punta di vista della distribuzione, condividono invece un elemento particolare: entrambi non sono disponibili sui servizi in streaming come Spotify, Deezer e Rdio.  
I Black Keys e i Coldplay appartengono a quella famiglia di artisti che prova ancora una certa diffidenza nei confronti dello streaming su Internet. Non è un partito maggioritario: con le recenti aggiunte di pesi massimi come Bob Dylan, Led Zeppelin, Pink Floyd e Metallica e l'adesione quasi unanime delle case discografiche (major e indies), i cataloghi di Spotify & C. garantiscono ormai una copertura straordinariamente ampia del mercato.  
Rimangono tuttavia delle eccezioni, alcune delle quali anche piuttosto grosse (Beatles, Lucio Battisti...). Le ragioni degli embarghi sono varie: c'è chi si rifiuta di concedere la propria musica per ragioni filosofiche/politiche, chi preferisce adottare strategie commerciali graduate (prima il download, poi i cd, infine lo streaming), chi difende l'integrità dell'album e chi ha firmato esclusive con altri distributori.  
Ecco dieci grandi assenti - parziali o totali - dal catalogo di Spotify (e in linea di massima da quelli di tutti gli altri servizi in streaming).  
BLACK KEYS  
Turn Blue non è l'unico album del duo americano a non essere disponibile sul servizio in streaming. Mancano anche il precedente El Camino (2011) e – per gli utenti italiani – Magic Potion (2006). Gli altri cinque dischi sono invece disponibili.  
COLDPLAY  
L'intera discografia dei Coldplay precedente a Ghost Stories è disponibile su Spotify. Il che lascia pensare che anche per il nuovo album in realtà si tratti di un ostracismo a orologeria (un po' come le “finestre” dei film al cinema): nel giro di qualche giorno/settimana/mese, presumibilmente, sarà reso disponibile.  
BEATLES  
A parte qualche arcaica registrazione dei primi anni '60 e il primissimo singolo Love Me Do/PS. I Love You (sfuggito alla recente estensione europea del copyright), su Spotify non c'è niente dei Fab Four. Ma non è solo un problema del servizio svedese: i Beatles su Internet sono praticamente (e legalmente) disponibili solo su iTunes. Discorso simile per gli album solisti di John Lennon e George Harrison, mentre Paul McCartney e Ringo Starr hanno distribuito i loro dischi anche in streaming.  
THOM YORKE (RADIOHEAD)  
I suoi tweet contro Spotify sono stati uno dei casi diplomatico-discografici del 2013. Dopo aver accusato il servizio di favorire le major e gli artisti consolidati, il cantante dei Radiohead ha rimosso praticamente l'intero catalogo su cui detiene un controllo personale. Ancora oggi mancano all'appello streaming l'album solista The Eraser, l'esordio omonimo degli Atoms For Peace e In Rainbows dei Radiohead (gli altri dischi della band inglese, compreso l'ultimo The King of Limbs, sono invece disponibili).  
BEYONCÈ  
A dicembre ha sorpreso un po' tutti con l'uscita di Beyoncè, distribuito in esclusiva  su iTunes. Un'esclusiva che su Internet evidentemente vige ancora, visto che – ormai quasi sei mesi dopo – di quell'album su Spotify si possono ascoltare solo due brani: Drunk in Love e XO. Il resto della discografia dell'artista è disponibile.  
LUCIO BATTISTI  
Sul fronte italiano, è la lacuna più importante e dolorosa. Quando cerchi Lucio Battisti su Spotify, rimani inondato da un sacco di roba. Ma si tratta solo di surrogati: basi musicali, versioni al pianoforte, cover. Nessuna registrazione originale. Un embargo rigidissimo che gli eredi mantengono su tutti i periodi della carriera battistiana (Mogol, Panella...).  
AC/DC  
Sono rimasti gli ultimi grandi dinosauri dell'hard rock a voltare le spalle allo streaming. Fino a un paio d'anni fa, il loro rifiuto della distribuzione su Internet era totale. A novembre 2012 hanno però concesso l'intero catalogo alla vendita di download su iTunes: chissà che prima o poi non sia anche la volta di Spotify...  
PETER GABRIEL  
È stato tra i fondatori di uno dei primissimi servizi di download (OD2, nel lontano 1999), ma evidentemente Peter Gabriel non si fida ancora del Web. E in particolare dello streaming. Per quanto riguarda la sua carriera solista, su Spotify sono disponibili solo un album live del 2012 ( Live Blood) e qualche canzone sparsa in colonne sonore (come  Solsbury Hill da Vanilla Sky e Down To Earth da Wall-E). Va un po' meglio per il suo periodo Genesis (1969-1974), di cui c'è praticamente tutto tranne The Lamb Lies Down on Broadway (1974).  
TOOL  
La band americana guidata da Maynard James Keenan è forse l'ultima a essere rimasta fedelissima alla regola della “integrità dell'album”. O lo si acquista per intero, o niente. Per questo – caso più unico che raro nel panorama musicale contemporaneo – i quattro dischi dei Tool non sono disponibili non solo in streaming, ma nemmeno in download su iTunes.  
DRAG CITY  
Un paio d'anni fa, diverse etichette indipendenti manifestarono una forte insofferenza nei confronti dello streaming, rimuovendo i loro cataloghi dai servizi più popolari. Pian piano, sono tornate quasi tutte sui propri passi. Tra le poche che mantengono una politica di ferreo rifiuto c'è la Drag City di Chicago. Al grande pubblico, è un nome che non dirà molto. Per gli utenti Spotify appassionati di indie rock, vuol dire rinunciare ad alcuni ottimi album di Joanna Newsom, Bonnie “Prince Billy”, Bill Callahan... 
http://www.lastampa.it/2014/05/28/blogs/digita-musica/quelli-che-non-sono-su-spotify-dai-beatles-ai-black-keys-passando-per-battisti-RgTfiP0FNwvKyoyCiiovbM/pagina.html

Madonna ricorda l'amico David Collins

La regina del pop, Madonna, ha voluto ricordare l'amico designer scrivendo la prefazione del suo libro postumo: "Mi ha aiutato quando ero sola, adesso mi manca"
Il tributo. Madonna ha voluto ricordare l'amico designer David Collins scrivendo la prefazione ad un libro sul suo lavoro che uscirà nei prossimi mesi. La star di "Material Girl" ha pianto la perdita di Collins la scorsa estate, poche settimane dopo che all'uomo era stata diagnostica una forma molto aggressiva di cancro alla pelle. In quell'occasione Madonna volò fino in Irlanda pur di partecipare al funerale ed ora ha deciso di ricordare l'amico scomparso scrivendo la prefazione di "David Collins Studio", un libro che racchiude il lavoro del designer e delle sue opere di progettazione: "David mi ha aiutato ad arredare le mie case a New York e a Londra. Quando penso a lui mi sono davvero triste perché mi manca moltissimo. Quando guardo le mie case, rimango sempre colpita dall'influenza che ha avuto su di me, lasciando suoi ricordi ovunque: il suo tocco, il suo gusto, il suo estro hanno influenzato l'aspetto delle mie case ma soprattutto ha avuto un grande impatto della mia vita".
Il rapporto personale. Nella prefazione, Madonna parla anche del suo rapporto personale con Collins: "Si è sempre fatto vivo nei momenti in cui mi sentivo sola, magari quando lavoravo a Londra per un lungo periodo e non avevo nessuno con cui bere qualcosa, chiacchierare o semplicemente mi mancava una spalla su cu piangere. Dopo la nascita di mio figlio Rocco mi sentivo grassa e poco attraente, come un camion del latte, ma David mi ha portata a fare shopping, mi ha aiutata a dimagrire e a farmi sentire bella di nuovo. Anche nei momenti più bui ha sempre avuto la capacità di farmi ridere e non mi permetteva di autocommiserarmi. Non ho avuto la possibilità di dirgli addio ed ora se stai leggendo questo, ti dico che mi manchi".
http://www.105.net/musicbiz/news/tipo/magazine/titolo/madonna-ricorda-lamico-david-collins

Cher attacca de Kirchner per il crudele trattamento all'orso polare Arturo

ARGENTINA, BUENOS AIRES - In Argentina si torna a parlare di Arturo, l’unico orso polare del Paese: la cantante e attrice americana Cher ha infatti criticato la presidente Cristina Fernandez de Kirchner, per le “torture” alle quali viene sottoposto l’animale.
“Non piangi per lui Argentina? Non ci sono lacrime da parte della presidente per le torture a ‘Arturo’. Le sue mani saranno macchiate di sangue quando morirà”, ha denunciato via twitter Cher, riferendosi all’orso che ormai da una ventina d’anni vive nello zoo di Mendoza, in condizioni definite precarie da diverse ong locali.
Negli ultimi mesi la stampa locale ha più volte parlato dell’orso, che ha 28 anni, riferendo che ‘Arturo’ doveva lasciare l’Argentina per essere trasferito in Canada, viaggio che poi è stato bloccato per diverse ragioni. A Buenos Aires si ricorda ancora d’altra parte la morte di un altro orso polare, ‘Winner’, deceduto nel Natale di tre anni fa probabilmente a causa delle cattive condizioni ambientali dello zoo locale e dei rumori per i fuochi d’artificio.
Lo zoo di Mendoza, che si trova ai piedi della Cordigliera delle Ande, è d’altro lato finito in queste ore nel mirino delle ong animaliste a causa della morte, per un tumore, di un leone africano, fatto che ha sollevato altre polemiche nelle reti sociali.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/cher-critica-de-kirchner-per-condizioni-orso-polare-arturo-1876942/

Madonna: schiva l’incarico di giurata

La star ha presentato la lettera di un medico per essere esentata dal compiere il suo dovere in tribunale
NEW YORK - Madonna avrebbe dovuto presentarsi oggi alla Corte Suprema di Manhattan per svolgere l’incarico di giurato che tocca a tutti i cittadini americani ma, secondo il New York Post, non si è palesata all’appuntamento e ha presentato la lettera di un medico per essere esentata dal compito.
Una fonte ha poi riferito alla testata come, nella sua nota, la star assicura di voler compiere il proprio dovere di cittadina e dà la sua disponibilità per i prossimi giorni.
Resta intanto il mistero sulle ragioni della sua assenza. Non è la prima volta che la cantante viene chiamata a far parte di una giuria: le successe nel 2008, quando fu richiesta la sua presenza in tribunale a Beverly Hills; arrivò puntuale seguita dal suo assistente e quattro ore dopo le fu permesso di andarsene.
Lo scorso 26 maggio la star ha intanto festeggiato il Memorial Day insieme alla famiglia e pubblicato su Instagram la foto di alcune peonie. «La fine perfetta di un memorabile weekend! Il fiore è al culmine della sua bellezza e maturazione. Proprio prima di morire #bittersweet», ha aggiunto accanto allo scatto. L’artista aveva prima postato le immagini di un barbecue in cui si vede suo figlio David parlare con un amico.
http://www.tio.ch/News/People/793632/Madonna-schiva-l-incarico-di-giurata/

Rompicapo a New York, primo trailer italiano

Dal regista de L’Appartamento spagnolo con Romain Duris e Audrey Tautou...
Oggi vi presentiamo il nuovo film distribuito da Academy2, Rompicapo a New York, in uscita nelle sale il prossimo 12 Giugno. La regia è di Cédric Klapisch e nel cast troviamo Romain Duris, Audrey Tautou, Cécile De France e Kelly Relly.
Xavier ha 40 anni e ritorna sugli schermi, 12 anni dopo L’Appartamento spagnolo, insieme a Wendy (Kelly Reilly), Isabelle (Cécile de France) e Martine (Audrey Tautou).
Xavier non si è ancora “sistemato” ma qualcosa ha fatto e quel qualcosa ha reso la sua vita ancora più complicata! I suoi due figli e la sua passione per il mondo lo hanno portato a New York. Sta ancora cercando la propria collocazione come uomo, come figlio e come padre, in mezzo al caos coloratissimo di Chinatown. Separazioni, genitori gay, famiglie in affido, immigrazione, lavoro nero, globalizzazione: la vita americana di Xavier è un rompicapo, in una New York contemporanea nevrotica e disordinata, proprio come il racconto che sta scrivendo!
Ecco il primo Trailer ufficiale italialo del film:
http://www.sceglilfilm.it/news/Rompicapo-a-New-York,-primo-Trailer-italiano/10281

Chris Martin sul palco dei Kings Of Leon al Radio One’s One Big Weekend

Durante il concerto del 25 maggio 2014, all’interno del Radio One’s One Big Weekend di Glasgow, i Kings Of Leon hanno eseguito il brano Fans con un ospite speciale, Chris Martin. “Vorrei presentarvi il secondo cantante più famoso di oggi. Ha detto che non canterà, ma vedremo” ha commentato, scherzando, Caleb Followill, introducendo così il cantante dei Coldplay, che ha poi accompagnato la band come chitarra aggiunta.
I Coldplay hanno pubblicato recentemente il nuovo album Ghost Stories.
http://sentireascoltare.com/news/chris-martin-kings-of-leon-fans/

Che cos'è Arduino?

Arduino è una scheda elettronica di piccole dimensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno, utile per creare rapidamente prototipi e per scopi hobbistici e didattici.
Il nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Arduino d'Ivrea, Re d'Italia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto.
Con Arduino si possono realizzare in maniera relativamente rapida e semplice piccoli dispositivi come controllori di luci, di velocità per motori, sensori di luce, temperatura e umidità e molti altri progetti che utilizzano sensori, attuatori e comunicazione con altri dispositivi. È fornito con un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione. Tutto il software a corredo è libero, e gli schemi circuitali sono distribuiti come hardware libero.
Arduino comprende una piattaforma hardware per il physical computing sviluppata presso l'Interaction Design Institute, un istituto di formazione post-dottorale con sede a Ivrea, fondato da Olivetti e Telecom Italia.
Questa si basa su un circuito stampato che integra un microcontrollore con pin connessi alle porte I/O, un regolatore di tensione e quando necessario un'interfaccia USB che permette la comunicazione con il computer. A questo hardware viene affiancato un ambiente di sviluppo integrato (IDE) multipiattaforma (per Linux, Apple Macintosh e Windows). Questo software permette anche ai novizi di scrivere programmi con un linguaggio semplice e intuitivo derivato da C e C++ chiamato Wiring, liberamente scaricabile e modificabile.
Arduino può essere utilizzato per lo sviluppo di oggetti interattivi stand-alone e può anche interagire, tramite collegamento, con software residenti su computer, come Adobe Flash, Processing, Max/MSP, Pure Data, SuperCollider, Vvvv.
La piattaforma hardware Arduino è spesso distribuita agli hobbisti in versione pre-assemblata, acquistabile in internet o in negozi specializzati. La particolarità del progetto è che le informazioni sull'hardware e soprattutto i progetti sono disponibili per chiunque: si tratta quindi di un hardware open source, distribuito nei termini della licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.5. In questo modo, chi lo desidera può legalmente auto-costruirsi un clone di Arduino o derivarne una versione modificata, scaricando gratuitamente lo schema elettrico e l'elenco dei componenti elettronici necessari. Questa possibilità ha consentito lo sviluppo di prodotti Arduino compatibili da parte di piccole e medie aziende in tutto il mondo, quindi oggi è possibile scegliere tra un'enorme quantità di schede Arduino compatibili. Ciò che accomuna questi prodotti inerenti elettronica sperimentale e sviluppo è il codice sorgente per l'ambiente di sviluppo integrato e la libreria residente che sono resi disponibili, e concessi in uso, secondo i termini legali di una licenza libera, GPLv2.
Grazie alla base software comune ideata dai creatori del progetto, per la comunità Arduino è stato possibile sviluppare programmi per connettere a questo hardware più o meno qualsiasi oggetto elettronico, computer, sensori, display o attuatori. Dopo anni di sperimentazione è oggi possibile fruire di un database di informazioni vastissimo.
Il team di Arduino è composto da Massimo Banzi, David Cuartielles, Tom Igoe, Gianluca Martino, e David Mellis. Il progetto prese avvio in Italia a Ivrea nel 2005, con lo scopo di rendere disponibile, a progetti di Interaction design realizzati da studenti, un dispositivo per il controllo che fosse più economico rispetto ai sistemi di prototipazione allora disponibili. I progettisti riuscirono a creare una piattaforma di semplice utilizzo ma che, al tempo stesso, permetteva una significativa riduzione dei costi rispetto ad altri prodotti disponibili sul mercato. A ottobre 2008 in tutto il mondo erano già stati venduti più di 50.000 esemplari di Arduino.
Dopo la nomina ad amministratore delegato di Intel, Brian Krzanich farà produrre schede Arduino dotate di processore Intel.
L'hardware originale Arduino è interamente realizzato in Italia dalla Smart Projects, mentre i cloni della scheda possono essere realizzati da chiunque in qualsiasi parte del mondo.
Una scheda Arduino tipica consiste in un microcontrollore a 8-bit AVR prodotto dalla Atmel, con l'aggiunta di componenti complementari per facilitarne l'incorporazione in altri circuiti. In queste schede sono usati chip della serie megaAVR - nello specifico i modelli ATmega8, ATmega168, ATmega328, ATmega1280 e ATmega2560.
Molte schede includono un regolatore lineare di tensione a 5 volt e un oscillatore a cristallo a 16 MHz, sebbene alcune implementazioni, come ad esempio la piccola LilyPad, abbiano un clock di 8 MHz e facciano a meno dello stabilizzatore di tensione.

Versioni
Fino a oggi sono state commercializzate 14 versioni dell'hardware Arduino.

  1. Serial Arduino, programmata con una porta seriale DB9. Fa uso del microcontroller ATmega8
  2. Arduino Extreme, con interfaccia di programmazione USB, facente uso del chip ATmega8
  3. Arduino Mini, una versione in miniatura facente uso di un ATmega168 a montaggio superficiale
  4. Arduino Nano, una versione ancora più piccola della Mini, utilizzante lo stesso controller ATmega168 SMD e alimentata tramite USB
  5. LilyPad Arduino, un progetto minimalista (scheda circolare dal diametro di 50mm, per circa 8mm di spessore), per applicazione su indumenti, con lo stesso ATmega168 in versione SMD
  6. Arduino NG, con un'interfaccia USB per programmare e usare un ATmega8
  7. Arduino NG plus, con interfaccia di programmazione USB, con un ATmega168
  8. Arduino BT, con interfaccia di programmazione Bluetooth e con un ATmega168
  9. Arduino Diecimila, con interfaccia di programmazione USB e con un ATmega168 in un package DIL28
  10. Arduino Duemilanove, facente uso del chip Atmega168 (o Atmega328 nelle versioni più recenti) e alimentata in corrente continua tramite USB, con commutazione automatica tra le sorgenti di alimentazione
  11. Arduino Mega, che fa uso di un ATmega1280 a montaggio superficiale per I/O e memoria addizionale.
  12. Arduino Uno, evoluzione della Duemilanove con un differente chip, programmabile e più economico, dedicato alla conversione USB-seriale.
  13. Arduino Mega2560, che fa uso di un ATmega2560 ed è un'evoluzione dell'Arduino Mega.
  14. Arduino Due, che fa uso di un Atmel SAM3X8E ARM Cortex-M3 CPU.

In alcuni casi il microcontroller della scheda è pre-programmato con un bootloader che semplifica il caricamento dei programmi sulla memoria flash incorporata nel chip.
A livello concettuale, tutte le schede sono programmate attraverso una porta seriale RS-232, ma il modo in cui questa funzionalità è implementata nell'hardware varia da versione a versione. Le schede seriali Arduino contengono un semplice circuito inverter che permette la conversione tra il livello della RS-232 e il livello dei segnali TTL.
Le versioni attuali di Arduino sono gestite via USB: la versione Uno utilizza un microcontrollore Atmega8U2 programmato come convertitore USB-seriale mentre le precedenti versioni Diecimila e Duemilanove usavano chip adattatori USB-seriale, come gli FT232 di FTDI. Alcune varianti, come la Arduino Mini e la versione non ufficiale Boarduino, usano una scheda o un cavo adattatore USB-seriale staccabile.
Per implementare il comportamento interattivo, Arduino è fornita di funzionalità di input/output (I/O), grazie alle quali essa riceve i segnali raccolti da sensori esterni. Il comportamento della scheda è gestito dal microcontroller in base ai valori provenienti dai sensori e alle decisioni determinate dal particolare programma in esecuzione in quel momento sulla scheda. L'interazione con l'esterno avviene attraverso attuatori pilotati dal programma attraverso i canali di output in dotazione.
A tale scopo, Arduino è dotata di molti dei connettori di input/output per microcontroller in uso su altri circuiti. Tutti i pin di I/O sono collocati sulla parte superiore della scheda mediante connettori femmina da 0,1". Inoltre sono disponibili commercialmente molte schede applicative plug-in, note come "shields".
Le schede Barebones e Boarduino, due cloni compatibili con la Arduino, sono dotate di connettori maschio sul lato inferiore del circuito in modo da poter essere connesse a una breadboard senza necessità di effettuare saldature.
La Arduino Uno, ad esempio, che ha soppiantato la Duemilanove, offre 14 connettori per l'I/O digitale (numerati da 0 a 13). La direzione di funzionamento, input o output, è decisa dallo sketch programmato sull'IDE.
Sei dei canali I/O possono produrre segnali Pulse-width modulation (PWM). Attraverso i segnali PWM è possibile, ad esempio, regolare l'intensità di luminosità di un LED o la velocità di rotazione di un motorino elettrico. L'hardware di tre dei pin di I/O (9, 10 e 11) implementa la possibilità di gestirli direttamente attraverso la funzione analogWrite(), che permette di controllare la PWM del segnale in uscita in maniera efficiente, senza dover eseguire linee di codice appositamente predisposte. La funzione accetta due parametri, il primo dei quali è il pin pilotato mentre il secondo rappresenta l'intensità della modulazione (espressa su una scala da 0 a 255): così, ad esempio, analogWrite(9, 128) attiverà un led collegato al pin 9 al 50% della sua luminosità.
Sempre sulla Uno, sono presenti altri 6 connettori specificamente dedicati a ingressi di segnali analogici (collegati quindi ad una ADC), cioè valori di tensione letti da sensori esterni i cui valori, fino a un massimo di 5 Volt, sono convertiti in 1024 livelli discreti (da 0 a 1023). Questi 6 connettori possono essere riprogrammati (sempre dal codice dello sketch sull'IDE) per funzionare come normali entrate/uscite digitali.
Nella seguente tabella sono riepilogate le dotazioni dell'hardware dei vari modelli:
L'alimentazione della scheda può avvenire attraverso la porta USB del computer, o attraverso la maggior parte degli alimentatori USB, oppure attraverso un adattatore in corrente continua a 9 volt, con connettore cilindrico (diametro 2,1 mm e positivo centrale). In quest'ultimo caso, la scheda commuta automaticamente sull'alimentazione esterna quando il connettore dell'alimentatore esterno è inserito, mentre commuta autonomamente sull'alimentazione USB in caso di disconnessione del connettore. La Arduino-NG e la Arduino Diecimila, versioni meno recenti, necessitano di essere commutate a mano, azionando uno switch ubicato tra la porta USB e l'ingresso dell'alimentazione esterna.
L'enorme quantità e l'estrema variabilità d'uso e di componenti rendono difficile definire univocamente una scheda Arduino compatibile. Solitamente, contiene un microcontroller a 8 16 o 32 bit AVR, PIC o ARM, con clock variabile tra gli 1 e 96 MHz. Molte schede incorporano componenti aggiuntivi pensati per i più svariati utilizzi.
La programmazione può avvenire tramite il protocollo ISP e un'altra scheda Arduino utilizzata come programmatore, tramite la usb (in alcuni casi il microcontrollore contiene usb hardware) oppure grazie a un programmatore esterno dedicato.
L'ambiente di sviluppo integrato (IDE) di Arduino è un'applicazione multipiattaforma scritta in Java, ed è derivata dall'IDE creato per il linguaggio di programmazione Processing e per il progetto Wiring. È concepita per iniziare alla programmazione artisti e altri neofiti, che siano a digiuno di pratica nello sviluppo di software. Per permettere la stesura del codice sorgente, l'IDE include un editore di testo dotato inoltre di alcune particolarità, come il syntax highlighting, il controllo delle parentesi, e l'indentazione automatica. L'editor è inoltre in grado di compilare e lanciare il programma eseguibile in una sola passata e con un solo click. In genere non vi è bisogno di creare dei Makefile o far girare programmi dalla riga di comando.
Benché gli schemi hardware e il sorgente software siano resi disponibili con licenze copyleft, il nome Arduino e il logo sono marchi registrati e possono essere usati solo dietro permesso. Il documento che esprime la politica d'uso del nome "Arduino" mette l'accento su come il progetto sia aperto a incorporare lavori altrui nel prodotto ufficiale.
Quale conseguenza di queste convenzioni sulla protezione del nome, un gruppo di utilizzatori ha effettuato un "fork" (nel senso esteso del termine) dell'Arduino Diecimila, distribuendo una scheda equivalente chiamata "Freeduino"; il nome volutamente non è registrato ed è quindi liberamente utilizzabile.
http://it.wikipedia.org/wiki/Arduino_(hardware)

Lenny Kravitz, 50 anni per il fascinoso musicista che amò anche Madonna

Cinquant’anni splendidamente portati: compie oggi un importante compleanno il cantante e sex symbol Lenny Kravitz. Nato a New York il 26 maggio del 1964 da una famiglia di artisti (il padre Sy era produttore discografico e la madre Roxie era la celebre Helen nei Jefferson), il giovane Leonard Albert, questo il suo nome completo, comincia a scrivere canzoni all’età di 19 anni.
Il successo arriva nel 1988, quando firma per la Virgin Records: a braccetto coi successi lavorativi, anche la vita privata di Kravitz va a gonfie vele. Lo stesso anno sposa la fidanzata Lisa Bonet, ovvero Denise dei Robinson, con cui ha una figlia chiamata Zoe, divenuta attrice cinematografica.
Il suo album d’esordio Let Love Rule del 1989 si posiziona 61esimo nella classifica di Billboard; l’anno dopo collabora con Madonna scrivendo per lei il successo Justify My Love e l’anno dopo esce il suo secondo disco, Mama Said.
Dopo Are you gonna go my way del 1993 e Circus del 1995, Kravitz pubblica il disco di maggior successo della sua carriera, 5 nel 1998, da cui vengono estratti i singoli Fly Away, If you can’t say no e American Woman, colonna sonora di Austin Powers: la spia che ci provava.
Numerosissimi i flirt veri o presunti attribuiti al bel Lenny: Madonna, Nicole Kidman, Natalie Imbruglia, Adriana Lima, Penelope Cruz e Vanessa Paradis.
http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/05/26/ARN6rqQ-musicista_kravitz_fascinoso.shtml

VINCENT CASSEL IN THE GREAT MYSTICAL CIRCUS

I cento anni di vita di una schiava liberata e impiegata in un circo brasiliano narrati dall'affascinante interprete francese.
La star francese Vincent Cassel sarà protagonista di The Great Mystical Circus, pellicola diretta dal celebre autore brasiliano del Cinema Novo Carlos Diegues. Al suo fianco la connazionale Catherine Mouchet e la brasiliana Jesuita Barbosa. The Great Mystical Circus, drammatico road movie ispirato a un poema del celebrato scrittore brasiliano Jorge de Lima, musicato poi da Chico Buarque ed Edu Lobo, attraversa un secolo di sfortune, amori, passioni, perversioni e spettacoli seguendo cinque generazioni di artisti circensi, la celebre dinastia dei brasiliani Knieps. Il tutto filtrato attraverso lo sguardo di Celavi, schiava liberata che lavorerà nel circo dall'età di 17 anni fino ai 117. Le musiche di Buarque e Lobo verranno inserite nel film insieme a composizioni originali.
Jesuita Barbosa si calerà nei panni di Celavi, Vincent Cassel sarà Jean-Paul, uno scrupoloso affarista che tenta di vendere il circo, mentre Catherine Mouchet interpreterà l'Imperatrice Vergine, un'aristocratica europea. The Great Mystical Circus verrà girato in Portogallo a partire da settembre. Vincent Cassel, che ha già recitato in portoghese in À Deriva di Heitor Dhalia, è attualmente impegnato sul set del nuovo film di Matteo Garrone, l'epico Il racconto dei racconti e di recente lo abbiamo visto nel fiabesco La bella e la bestia, accanto a Léa Seydoux.
http://movieplayer.it/news/vincent-cassel-in-the-great-mystical-circus_29692/

Nymphomaniac vol. 2, il film più femminista di Von Trier

Dopo il brusco finale della prima parte, il secondo capitolo non si è fatto attendere. Solo a un mese di distanza, è arrivato nelle sale italiane Nymphomaniac vol. 2, pezzo mancante del puzzle che è l’ultimo film di Lars von Trier. Il regista ha concepito il film affinchè fosse guardato tutto di seguito, e forse questa era la strada da seguire, nonostante le quattro ore di lunghezza della versione censurata che è uscita nei cinema. Meno poetico e più crudo sin dai primi fotogrammi, con meno citazioni colte e meno introspezione, lasciando più spazio possibile all’animale umano e alla sua brutalità carnale. Nel secondo capitolo dell’ultimo film di von Trier, nemmeno Seligman (Stellan Skarsgaard) riesce a rendere aulico il racconto di Joe (Charlotte Gainsbourg), che si fa sempre più crudele man mano che la ninfomane ripercorre gli anni della sua vita.
La vita sentimentale e sessuale di Joe sembra ormai essersi stabilizzata: con lei c’è Jerome, l’unico uomo amato. Ma quando la donna perde completamente la capacità di provare un orgasmo, il castello di carte comincia a crollare: nella disperata ricerca di qualcosa che riesca a scuoterla e che le restituisca la sensibilità, Joe prova le esperienze più estreme, finendo ovviamente con il distruggere tutto ciò che ha. Lo spettatore si avventura nel dramma di questa donna, vissuto senza alcun filtro o preconcetto, attendendo che il regista danese arrivi a tirare le fila del discorso. Ed ecco la prima conclusione, pronunciata proprio per bocca di Seligman: Joe viene definita «ninfomane» per il semplice fatto di essere una donna, mentre se a vivere le sue travagliate esperienze fosse stato un uomo sicuramente il racconto avrebbe destato minor scalpore. Lo spettatore però non fa nemmeno in tempo a trattenere un moto di delusione (per la morale piuttosto mainstream e mancante dell’originalità di ogni film di von Trier), quando la pellicola termina con un colpo di scena che conferma il divario tra uomo e donna e lo rende più che mai reale. Nymphomaniac, nel suo complesso, a sorpresa si rivela essere un film profondamente femminista: gli uomini abbozzati da von Trier non forniscono certo una visione lusinghiera del genere. Tutti sono in grado di prendere decisioni esclusivamente seguendo i propri istinti e, in un certo senso, ragionando solo sui propri bisogni sessuali: si va da H., che lascia moglie e figli per essere  libero di avere rapporti con Joe, a K., che basa la propria vita sulla violenza, ma anche allo stesso Jerome, che dimostra nel finale un disprezzo più crudele che mai verso la donna che una volta aveva amato, e pure all’«asessuale» Seligman. L’unica eccezione è il padre di Joe, il cui amore per la figlia porta avanti un rapporto che durerà per tutta la vita.
Il secondo volume del film purtroppo non conferma la poesia della prima parte, soffermandosi maggiormente su scene esplicite e atti brutali; dopo tanto tempo, è inevitabile che la tensione e l’attenzione dello spettatore calino. Tuttavia, anche se un po’ più giù di tono, questo secondo capitolo non ha fatto altro che confermare Nymphomaniac come uno dei lavori migliori di Lars von Trier. Da vedere tutto insieme, per gustare l’ebbrezza di cinque ore di uno dei registi più crudeli e sublimi della scena cinematografica.
di Chiara Gagliardi
http://www.italnews.info/2014/05/25/nymphomaniac-vol-2-il-film-piu-femminista-di-von-trier/

Una cover caricata da Madonna su Instagram ed è il caos sul web

Madonna, Unapologetic B*tch: su Instagram la cover?
Madonna sta per tornare? Oppure ha semplicemente voluto stuzzicare i propri fan con un annuncio per attirare l'attenzione in vista di un futuro comeback? E' possibile che si tratti dell'eventuale titolo del nuovo album, visto anche il bollino che avverte dell'explicit content.

"You heard it! #iconic #venividivici#unapologeticbitch #rebelheart #lartforfreedom"

Si torna anche a parlare di Rebel Heart, un'altra immagine caricata da Madonna sui social network qualche tempo fa. Anche in quale caso, molti erano dell'idea che la cantante avesse appena rivelato il titolo del nuovo singolo. E se quello fosse davvero il suo nuovo brano e primo estratto dall'album "Unapologeti B*tch"?
Fino ad ora sono ipotesi, non ancora confermate dalla diretta interessata che ha postato la cover poco fa. I fan, ovviamente, hanno apprezzato e iniziato a chiedere dettagli ulteriori sulla copertina mostrata. Appare certo, però, un imminente ritorno previsto almeno entro il 2014. Che qualcosa stia bollendo in pentola per l'estate o inizio autunno? Sicuramente maggiori dettagli verranno rivelati nei prossimi giorni (se non, addirittura, nelle ore imminenti)
L'ultimo disco della cantante risale al 23 marzo 2012, MDNA. Sono stati estratti tre singoli ufficiali -con relativi video-, Give Me All Your Luvin', Girl Gone Wild e Turn Up the Radio (quest'ultimo girato in Italia, a Firenze, in occasione dei concerti nel nostro Paese).
http://www.soundsblog.it/post/281063/madonna-unapologetic-btch-su-instagram-la-cover

Jennifer Lawrence confessa: “Al party post Oscar da Madonna …”

Quella che poteva sembrare solo una cattiveria contro la sua immagine è stata confermata dalla diretta interessata. Jennifer Lawrence, impegnatissima in questi giorni nella promozione di X-Men Giorni di un Futuro Passato e coinvolta nelle riprese di Hunger Games Il Canto della Rivolta, ha trovato il tempo di essere ospite da Seth Meyers durante lo show del presentatore. In quest’occasione abbiamo finalmente saputo la verità sulla fatidica notte degli Oscar 2014, quando, si era detto, Jennifer ubriaca vomitò sul portico di Madonna. La persona tra il pubblico che aveva precedentemente diffuso la notizia aveva detto la verità, senza aggiungere nulla di personale. Ecco infatti la ‘confessione’ di Jennifer Lawrence:
Nelle parole di Jennifer, la sua migliore amica, ospite con lei al party post Oscar, l’avrebbe indotta in tentazione, ricordandole che, nella sua posizione di star, poteva fare esattamente ciò che desiderava. L’amica di Jennifer, che ha sottolineato, lei con la Lawrence, il buon odore emanato da Brad Pitt...
http://www.cinefilos.it/tutto-film/glamour/jennifer-lawrence-confessa-party-post-oscar-madonna-125082

Carmen Consoli: nuovo disco in uscita a ottobre 2014!

La Cantantessa sta per tornare...
La cantantessa sta per tornare. Carmen Consoli sembra essere pronta a rifare capolino nel mondo del mercato discografico con un nuovo album di inediti. La notizia, che rallegrerà i suoi tantissimi fan su e giù per lo Stivale, ci arriva dritta dritta dal quotidiano la Sicilia che l'ha raggiunta telefonicamente per chiederle il motivo della sua assenza al Teatro Antico di Taormina per il grande concerto-evento di Laura Pausini andato in onda lunedì scorso su RaiUno. E la nostra aveva davvero un ottima ragione per dare buca...
Quando il giornalista Giuseppe Attardi le domanda perché non abbia potuto calcare il palco di Laura insieme a grandi nomi della musica italiana come Emma, Marco Mengoni, Biagio Antonacci e compagnia, la cantantessa spiega senza esitazioni di essere davvero troppo impegnata nella lavorazione del nuovo disco per poter prendersi qualsiasi altro impegno:
"Laura mi aveva chiamato due mesi fa, ma siamo alle ultime battute del disco e non potevo staccare."
Proseguendo nella lettura del pezzo, però, emerge anche come l'uscita del tanto agognato nuovo album di Carmen sia prevista per ottobre 2014, come già lo stesso quotidiano aveva preannunciato a gennaio scorso. La Consoli manca dalla scena musicale italiana da ben cinque anni, ovvero da quel 2009 che aveva visto la pubblicazione della sua ultima raccolta di inediti, Elettra, da cui erano stati estratti singoli di successo come Mandaci una cartolina e Non molto lontano da qui.
Nel frattempo Carmen è diventata mamma del piccolo Giuseppe e si è voluta godere le gioie della maternità lontano dai riflettori, prendendosi una breve pausa dalla propria carriera. Condividiamo in pieno questa scelta ma non vediamo l'ora di ascoltare nuovi capolavori scritti e interpretati da lei come solo l'unica vera cantantessa d'Italia sa fare.
E a quanto pare, la nostra attesa verrà ripagata molto presto...
http://www.soundsblog.it/post/280497/carmen-consoli-nuovo-disco-in-uscita-a-ottobre-2014

CHARLOTTE GAINSBOURG E ASIA ARGENTO, LA COPPIA "INCOMPRESA" DI CANNES 2014

 E' il giorno dell'Italia nella categoria Un Certain Regard a Cannes 2014: Asia Argento è sbarcata sulla Croisette con il suo ultimo film, Incompresa, con protagonisti Charlotte Gainsbourg, Gabriel Garko e la piccola Giulia Salerno.
Il cast e la regista sono apparsi il 22 maggio 2014 per il photocall di rito: unico assente, l'interprete maschile, l'attesissimo (almeno dal pubblico femminile) Gabriel Garko. La scelta dei personaggi da parte di Asia Argento è stata quantomeno singolare. Charlotte è sulla bocca di tutti per essere la protagonista di Nymphomaniac di Lars von Trier, mentre Garko ha fatto molto discutere per le sue scene di nudo nella fiction su Rodolfo Valentino. Ma si sa, la figlia di Dario ama stupire, e siamo sicuri che sarà così anche con questo film che, però, tocca un tema importante e molto sentito, ovvero quello della separazione di una coppia vista dagli occhi della figlia.
Asia nega che la piccola Aria, protagonista del film, sia lei: ma nella pellicola in molti vedono un richiamo autobiografico. Per dire la nostra dovremo aspettare il 5 giugno, quando Incompresa uscirà nelle sale cinematografiche.
Per adesso, le due (anzi, tre) donne si sono presentate a Cannes sorridenti e in forma, nonostante il tempo disastroso che si è abbattuto sulla Costa Azzurra. Look da rocker per la regista, con mega tatuaggio in vista, e più femminile (con trasparenze) per Charlotte.
Insomma, noi siamo proprio curiosi di vedere Incompresa, e voi?
http://www.look-dei-vip.it/media/charlotte-gainsbourg-e-asia-argento-la_m20752#1

Cher ieri ha spento 68 Candeline

Il segreto del suo elisir di giovinezza? Sentirsi sempre come una 25enne
Avere quasi 70 anni e non sentirli. In pratica è il senso di quello che pensa e dice la diva del pop Cher. Ieri ha compiuto 68 anni e l'eterna giovinezza non l'ha abbandonata e probabilmente mai l'abbandonerà.
Da twitter ha ringraziato tutti i suoi numerosi fan e i suoi amici che le hanno fatto gli auguri di un felice compleanno, li ha ringraziati con un affettuoso commento che recitava così: "Non è un compleanno semplice per me questo poichè mi sento di aver e 25 anni..." ed è chiaro che, anche perchè lo confessa la stessa Cher, aver realizzato di aver terminato 67 anni le porta un senso di confusione, ma pensare di mollare nemmeno per l'anticamera del cervello.
In questo momento Cher è impegnata nel suo 'Dressed to Kill Farewell Tour' che prevede ancora molte date tra USA e Canada fino alla metà di luglio da Las Vegas a Los Angeles, Seattle, Portland, Chicago, Kansas City, Calgary, Vancouver e via dicendo.
L'elisir della giovinezza di Cher è quello di essere giovane oltre che sentirsi di avere 25 anni, ma in fondo chi fra noi non crede e non sa di essere più giovane di quello che la carta d'identità riporta?
Una famosa rockstar diceva, 'voglio moririe prima di invecchiare...'. Cher è sempre giovane, quindi lunga vita a Cher...
http://www.myword.it/rock/news/58820

Madonna e Katy Perry per la cover sadomaso di V Magazine

Ecco, per ora, la cover che ha per protagoniste Katy Perry e Madonna. Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo numero di V Magazine? Sicuramente le due artiste sono riuscite ad inventarsi qualcosa di interessante, che farà impazzire i loro fan. Ecco intanto qualche scatto che anticipa quello che sarà presto svelato dalla rivista, per la precisione lunedì 26 maggio.








http://www.cinefilos.it/musica-news/katy-perry-madonna-per-cover-sadomaso-v-magazine-124439

James Franco contro Spring Breakers 2: "Vogliono fare soldi facili", i produttori rispondono

James Franco e Harmony Korine non hanno accolto bene la notizia del sequel di Spring Breakers in sviluppo dalla Wild Bunch. A giudicare dalle reazioni, pare che i due autori del piccolo cult che ha incassato 31 milioni dollari non siano stati consultati dallo studio.
Ecco cosa ha scritto Franco su instagram:
DICHIARAZIONE SU SPRING BREAKERS 2
"Io e Harmony Korine non abbiamo dato il nostro consenso. Il film originale è stata una creazione di Harmony. Questi produttori intendono capitalizzare su quel film innovativo per fare soldi facili con un seguito debole. Voglio che tutti sappiano che chiunque sia coinvolto in questo sequel è a bordo di una nave velenosa. Sarà un film terribile, con una orribile ragione d’être: sfruttare la creatività altrui per fare soldi. Riuscite a immaginare un sequel di Taxi Driver senza il consenso di Scorsese e De Niro? Follia! Parlo anche a nome di Harmony e della sua visione, e per tutte le persone che hanno a cuore l'integrità artistica."
Non c'è stato bisogno di attendere molto prima di ottenere una risposta dalle "vittime", che non hanno dato troppo peso alle accuse come si evince da alcune dichiarazioni rilasciate a Variety.
"Vediamo se ricordo tutti i sequel che James ha fatto" ha detto Chris Hanely di Muse Productions. "Il Grande e Potente Oz, Spider-Man 2, Il Pianeta delle Scimmie. E pare che stia facendo di tutto per un seguito degli Strafumati. Immagino creda che solo i 'film troppo celebri per fallire' siano una via artisticamente valida".
Ha poi fatto notare, con toni più seri, che il film sarà diretto dal regista di "Spun" Jonas Akerlund su uno script di Irvine Welsh. “Questi non mi sembrano artisti deboli e incapaci, senza contare che il nostro trascorso nell'industria parla da sè".
Roberta Gertner ha poi precisato che l'operazione rientra nei termini della authorship della totale legalità: “Siamo in possesso di tutti i diritti di sfruttamento: prequel, sequel, remake e spin-off di animazione".
Probabilmente la storia non finirà qui. Nel frattempo a Cannes è stato esposto il primo banner di Spring Breakers: The Second Coming (questo il titolo del progetto), che sarà presentato ai distributori.
Irvine Welsh (Trainspotting, Filth) scriverà la sceneggiatura di questo seguito, mentre alla regia troveremo lo svedese Jonas Akerlund (Spun, Piccoli appartamenti, nonché autore di un gran numero di videoclip di Madonna).
http://www.badtaste.it/articoli/james-franco-contro-spring-breakers-2-vogliono-fare-soldi-facili-i-produttori-rispondono

I musicisti muoiono prima? Sì, lo dice la scienza

Ormai lo chiamano “il club dei 27”. Ventisette sono gli anni, un’età drammaticamente correlata con la morte di tanti musicisti famosi. Brian Hones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse: tutti morti a quell’età. Ma sono tanti, comunque, i musicisti che scompaiono ben prima della maggior parte delle persone: una ricerca inglese ha preso in esame la vita di 1.500 musicisti e artisti su un periodo di 40 anni, comparandola con le medie delle persone “normali”. E hanno scoperto che il “gruppo” sociale dei musicisti ha un’aspettativa di vita che solo nell’87 per cento dei casi è pari a quella della persona media. È il dato più basso in assoluto.
Se la scienza dà un primo risultato, le ragioni di questa vita “accorciata” sono tutte, evidentemente, da ritrovare negli stili di vita dei musicisti: l’uso e abuso di droghe e alcool, e in generale una vita con ritmi imprevedibili difficilmente allunga la permanenza su questa terra. E ad aggiungersi c’è l’effetto imitazione. Di sicuro c’è che, rispetto agli anni ‘60 e ‘70, i musicisti tendono ad essere meno autodistruttivi e a vivere mediamente di più.
http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/05/21/ARBHCKM-musicisti_muoiono_scienza.shtml

IL NUOVO ALBUM DEI COLDPLAY, GHOST STORIES, È USCITO!

L’attesa è finalmente finita e il nuovo album dei Coldplay, Ghost Stories - con le hit Magic and A Sky Full Of Stars - è disponibile available qui proprio dove sei ora. Clicca i link qui sotto per avere la tua copia di Ghost Stories, descritto dall’ Evening Standard come "l’album più toccante dei Coldplay dal loro debutto".


ASCOLTA LA PERFORMANCE DEL SATURDAY'S RADIO 1'S BIG WEEKEND
Questo sabato (24 Maggio) la band sarà protagonista del Saturday night della BBC Radio 1's Big Weekend festival a Glasgow, Scozia. Lo show sarà live in mondovisione su BBC Radio 1 - sarà possibile ascoltarli da ovunque ti trovi. Per ulteriori info, controlla il sito di Radio 1's Big Weekend.

Madonna: "No alle dittature! No al fascismo!"

"C'era un tempo in cui l'arte rifletteva ciò che succedeva nella società. Artisti come Marvin Gaye, Stevie Wonder, Richard Pryor o Jean-Luc Godard facevano dichiarazioni politiche attraverso la loro arte". Sono le parole di Madonna, che dalle pagine del nuovo numero di maggio/giugno de L'Uomo Vogue - che le dedica la copertina, e un conturbante servizio fotografico firmato da Tom Munro - racconta del suo nuovo progetto "Art For Freedom". Si tratta di una piattaforma digitale, in collaborazione con Vice Media, che ospita video, foto, illustrazioni e documentazioni di performance che parlano di intolleranza e persecuzione. L'obiettivo di "Art For Freedom" è "incoraggiare le persone a credere che con l'arte possono produrre un cambiamento nel mondo", ma è anche un urlo contro la mercificazione della creatività. "Lasciandoci consumare dal corporate branding, preoccupandoci dell'approvazione altrui e promuovendo solo quel che è accettabile e popolare, uccidiamo la nostra arte e ciò che è unico al suo riguardo", afferma Madonna. "Art For Freedom" combatte contro stereotipi, bigottismo e discriminazione, in favore dei diritti civili e dell'accettazione delle differenze. Ci sono nemici, tiranni, fascisti e dittatori, persone che distruggono la vita di altre persone o tolgono loro la libertà: come Putin o il primo ministro del Venezuela", si anima la star. "In realtà il nemico è dentro di noi. Consapevoli o meno, siamo costantemente nello stato di discriminare e giudicare gli altri.
La prima cosa che dobbiamo cambiare, quindi, è noi stessi. Lo hanno detto tutti i grandi leader, da Gandhi a Martin Luther King, da John Kennedy a Nelson Mandela". Il suo prossimo disco sarà connesso ad "Art For Freedom" e c'è da aspettarsi di vederla sempre più coinvolta e impegnata. "Non ho altra scelta. Non c'è modo di tornare indietro a questo punto. Questo è il mio ruolo nel mondo, questo il mio lavoro come artista: ho una voce e ho bisogno di usarla".
http://www.huffingtonpost.it/2014/05/19/madonna-tiranni-fascisti-come-putin-dist_hp_ref=italy