Meryl Streep: una vita da Oscar

La cerimonia degli Oscar si svolgerà il prossimo 22 febbraio. Meryl Streep ha ricevuto la nomination come migliore attrice non protagonista per il film Into the Woods. Aspettando di sapere se vincerà o meno l'ambita statuetta, ripercorriamo i suoi trentasette anni di carriera.
Il prossimo 22 febbraio, al Dolby Theatre di Los Angeles, avrà luogo l'87esima edizione della cerimonia degli Oscar. Ventiquattro premi da assegnare e tanti attori e registi in cerca del successo. E tra i tanti c'è lei, Meryl Streep, che in trentasette anni di carriera è diventata l'attrice che ha ricevuto il maggior numero di nomination agli Oscar, ben diciannove, e che per tre volte ha portato a casa la tanto desiderata statuetta. 
Mary Louise Streep nasce a Summit (New Jersey, USA) il 22 giugno 1949. Sin da piccola dimostra subito una grande passione per il canto e l'opera e, decisa a diventare cantante, scopre anche il teatro durante i suoi studi. Nel 1977 riesce ad ottenere, così, il suo primo ruolo cinematografico in Giulia, film diretto da Fred Zinneman. La sua prima prova le fa ottenere una parte nel telefilm americano Olocausto, grazie al quale vince un Emmy Award, ma è il ruolo ne Il Cacciatore, di Michael Cimino, in cui recita a fianco di Robert de Niro, che le aggiudica la prima nomination agli Oscar, che diventa un trampolino di lancio per la sua carriera. Da quel momento, Meryl si specializza nei ruoli drammatici: nel 1979, Woody Allen le fa interpretare la parte di una donna bisex in Manhattan, mentre l'anno seguente riesce a vincere l'Oscar come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo in Kramer contro Kramer. Ma è con La scelta di Sophie, che nel 1983, l'attrice riceve il premio tanto ambito: l'Oscar come migliore attrice - questa volta - protagonista.
Dopo una tale vittoria, riesce ad ottenere tutto ciò che un'attrice del suo calibro possa desiderare e, grazie alla parte in Un grido nella notte, del 1988, riceve un altro premio a Cannes. Ma Meryl vuole dimostrare che non è adatta solo ai ruoli drammatici, e nel 1989 si getta a capofitto nella commedia She-Devil – Lei, il diavolo, in cui interpreta il ruolo di una biondina che mette tanto scompiglio all'interno di una famiglia. Nel 1992, invece, scopre gli inconvenienti della “vita eterna” con La Morte ti fa Bella, di Robert Zemeckis, in cui recita a fianco di un esilarante Bruce Willis.
Ma quando Meryl interpreta ruoli drammatici, le lacrime sono assicurate: lo abbiamo visto, ad esempio, con I Ponti di Madison County, del 1995, ma anche con The Hours, del 2003, in cui l'attrice recita a fianco di Ed Harris, malato di AIDS. Questo film le consente di aggiungere un'altra statuetta a quelle già vinte nel corso della sua carriera come migliore attrice: l'Orso d'argento al Festival di Berlino. Nonostante i vari riconoscimenti ottenuti, però, Meryl mantiene sempre alta la sua umiltà, e si diverte ad accettare anche ruoli più comici, diversi rispetto a quelli a cui ci ha abituati, come ne Il Diavolo veste Prada, del 2006, in cui interpreta una vera e propria Crudelia Demon, ruolo che le consente di ottenere un Golden Globe e un'altra nomination agli Oscar. E non finisce qui. Due anni dopo, nel 2008, la ritroviamo nella splendida commedia musicale, Mamma Mia!, un trionfo ai botteghini. Nel 2011 arriva il suo terzo Oscar con il film The Iron Lady in cui interpreta l'ex primo ministro britannico, Margaret Thatcher che, ormai giunta agli 80 anni e malata di Alzheimer, rivive con nostalgia i momenti della sua vita.
E come si suol dire, se “non c'è due senza tre... e il quattro vien da sé”, Meryl è una delle probabili vincitrici del premio Oscar 2015 come migliore attrice non protagonista con il film del 2014 (nelle sale italiane a partire dal 2 aprile 2015), Into the Woods, diretto da Rob Marshall. Nel film, Meryl interpreta il ruolo della strega cattiva, ma nella vita reale, l'attrice è tutt'altro che malvagia, anzi è l'emblema della discrezione. Da sempre, si è tenuta lontana dagli scandali hollywoodiani e nonostante la sua carriera sia ricca di collaborazioni, non ha mai negato tempo alla sua famiglia, alla quale dedica interamente sei mesi l'anno, allontanandosi dalle cineprese; questo perché, a quasi 66 anni, Meryl Streep è una delle attrici più richieste dai registi, al contrario di altre colleghe che, arrivate alla soglia dei 40, fanno fatica a trovare un posticino nei set.
Domenica 22 febbraio la vedremo contendersi il titolo con Patricia Arquette (Boyhood), Laura Dern (Wild), Keira Knightley (The Imitation Game) ed Emma Stone (Birdman). Che vinca la migliore, ma Meryl, dal 1977, ha già dimostrato di esserlo, con o senza statuetta.
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