Truffa alla Siae: da McCartney ai Radiohead, le canzoni rubate alle stelle rock

Con la complicità di una talpa all'interno della Siae si sarebbe appropriato della titolarità di centinaia di titoli di canzoni, riscuotendo il pagamento dei diritti musicali corrispondenti. Brani cantati da gruppi musicali famosi come i Radiohead e i Queen o da interpreti del calibro di Paul McCartney e Tom Jones. Oltre duecento le canzoni di cui Athos Poma sarebbe diventato "autore" presentando una semplice dichiarazione di paternità agli sportelli della società italiana degli autori e degli editori. A fornirgli i dati dei pezzi, che all'interno del database informatico della Siae ancora non erano stati abbinati al vero autore, sarebbe stato un dipendente infedele, Giuseppe Fedi.
Ieri per entrambi è arrivata la condanna del tribunale penale. Un anno e 8 mesi di reclusione per Fedi, ex addetto all'ufficio Ripartizione  società estere della sezione musica della Siae, e un anno e 6 mesi per Poma. Il risarcimento in favore di Siae, che si è costituita parte civile nel processo con l'assistenza dell'avvocato Paolo Scodanibbio, sarà stabilito in sede civile. L'accusa del pm Maria Caterina Sgrò nei confronti degli imputati è di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico, per aver provocato un ingiusto profitto di circa 250mila euro alle società di cui Poma era titolare, alle quali la Siae ha liquidato i soldi dei diritti musicali. Lo stesso Poma, invece, è stato assolto dal reato di plagio. Assoluzione, inoltre, per altri tre imputati finiti alla sbarra per truffa e difesi dall'avvocato Maria Grazia Parmiggiani. "L'assoluzione dal plagio e il mancato riconoscimento in via provvisionale di un danno a favore di Siae fa comprendere come questa decisione sia fondata su basi molto fragili  -  hanno commentato gli avvocati Giuseppe Vagiaco e Giovanni D'ammassa, difensori di Poma  -  Leggeremo le motivazioni e proporremo appello. Athos Poma è uno dei più importanti editori musicali italiani che ha svolto negli ultimi 25 anni la sua attività sempre con la massima serietà e professionalità: ogni valutazione sul suo operato in Siae potrà essere fatta solo dopo che la sentenza sarà divenuta definitiva".
L'inchiesta della procura è partita proprio in seguito alla denuncia formalizzata dalla Siae nell'aprile del 2008 e ha portato alla luce fatti che vanno dal primo semestre del 2006 al giugno del 2008. Poco prima di quel periodo, secondo l'accusa, Fedi, dipendente Siae, avrebbe fornito a Poma i dati relativi alle somme giacenti sul fondo Dem (Diritti esecuzioni musicali), creato dalla Siae per raccogliere i proventi dei brani che restano senza paternità a causa di errori di trascrizione. Poma, dopo aver ricevuto le informazioni riservate, avrebbe presentato alla Siae ben 220 richieste di paternità di altrettante opere musicali, rivendicandone edottenendone lo sblocco dei pagamenti dei relativi diritti di esecuzione. I pezzi però, in realtà, non sarebbero stati scritti da lui. In pratica i proventi di canzoni come "Sex bomb", cantata da Tom Jones, "Liar", interpretata dai Queen, "All I need", portata sul palcoscenico dai Radiohead, "My love", intonata da Paul McCartney e "People are strange", eseguita dai Doors, per due anni e mezzo sarebbero finiti tutti nelle sue tasche.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/02/15/news/da_mccartney_ai_radiohead_le_canzoni_rubate_alle_stelle_rock-107343297/