Meryl Streep scrive al Congresso Usa per la parità dei diritti delle donne

La battaglia di Meryl Streep per la parità dei diritti delle donne.
L’attrice Meryl Streep ha deciso di intraprendere una battaglia affinché alle donne sia assicurata una vera e piena parità di diritti negli Stati Uniti. 
Vi “scrivo per chiedervi di combattere per l’uguaglianza, per vostra madre, vostra figlia, vostra sorella, vostra moglie o voi stessi, sostenendo attivamente l’emendamento sulla parità di diritti“, così si legge in una accorata lettera che Meryl Streep ha inviato a ciascun membro del Congresso degli Stati Uniti e i cui stralci sono stati riportati dall’agenzia Adnkronos.
L’attrice ha scritto ai parlamentari americani per riproporre un’iniziativa già avviata decenni fa negli Stati Uniti, ma che non si è mai concretizzata: quella di introdurre nella Costituzione Usa un emendamento sulla parità dei diritti (Equal Rights Amendment) tra uomini e donne. In modo che la parità dei diritti per le donne sia sancita esplicitamente dalla Costituzione.
La proposta di questo emendamento risale addirittura al 1920, quando negli Usa fu riconosciuto alle donne il diritto di voto. Il testo è stato presentato al Congresso per l’approvazione a partire dal 1923, ma di rinvio in rinvio è stato approvato solo nel 1972. Quindi è stato inviato a ciascuno dei 50 Stati che compongono la Repubblica federale, per essere ratificato, ma negli Anni ’80 non aveva ancora raggiunto il quorum della ratifica di 38 Stati per poter essere inserito in Costituzione. Il procedimento si è così arenato e non se n’è fatto più nulla.
Nel testo dell’emendamento si legge: “La parità di diritti in base alla legge non deve essere negata o limitata dagli Stati Uniti o da qualsiasi Stato a causa del sesso”.
Meryl Streep ha sollecitato i membri del Congresso con queste parole: “Un’intera nuova generazione di donne e ragazze sta parlando di uguaglianza, parità di retribuzione, una eguale tutela dalla violenza sessuale, parità di diritti”. Insieme alla lettera, l’attrice ha inviato ai parlamentari americani anche il libro ‘Equal Means Equal’ di Jessica Neuwirth, presidente dell’associazione Era Coalition, che si batte per aggiornare la Costituzione Usa.
Nel Paese più all’avanguardia del mondo non è sancita in modo esplicito in Costituzione la parità dei diritti tra uomini e donne. In Italia sì, che poi sia applicata anche nella pratica è un’altra storia.

http://www.chedonna.it/2015/06/25/meryl-streep-scrive-al-congresso-usa-per-la-parita-dei-diritti-delle-donne/