Torino è presa, è arrivata Madonna e l'esercito dei Cuori Ribelli!

Madonna è a Torino da ieri e vi rimarrà fino a domenica. Domani 19, sabato 21 e domenica 22 i tre show della tappa italiana del Rebel Hearth Tour. Ecco tutto quello che dovete sapere se ci sarete...
Madonna è sbarcata a Torino nel primo pomeriggio di ieri, dopo un volo dalla Danimarca dirottato all’aeroporto di Nizza per la nebbia che avvolgeva la città. Ieri una giornata di riposo in vista dei concerti, tre da domani a domenica, che si annunciano blindati. Per le serate al PalaAlpitour la prefettura ha disposto misure eccezionali. E i 33 mila fan che hanno già comprato i biglietti dovranno prepararsi all’idea di dover superare una serie di controlli, tradizionalmente dedicati a un importante incontro calcistico piuttosto che a uno spettacolo. Anzi, l’ingresso al palazzetto sarà simile all’imbarco per un volo intercontinentale. La prima regola? Proprio come per salire su un aereo, è meglio evitare bagagli ingombranti e presentarsi agli ingressi con largo anticipo. Perché questa volta, i ritardatari, rischiano davvero di restare fuori dai cancelli. 

I BIGLIETTI
I concerti inizieranno alle 21 e i varchi apriranno due ore e mezza prima. Ma il consiglio, soprattutto per la data di giovedì, è di raggiungere il palazzetto non più tardi delle 17,30. Nel frattempo, ed è questa l’attività che non ha precedenti in Italia, è iniziato il controllo di tutti e 33 mila i biglietti venduti. E l’attenzione delle agenzie e della Questura si è subito concentrata sui 1200 spettatori in arrivo dall’estero e che hanno comprato i voucher fuori dal tradizionale circuito TicketOne. Oltre ai fan in arrivo da Francia e Belgio, sono stati confermati acquisti anche dal Sudafrica, da Tonga. dall’Arabia Saudita e dall’Afghanistan. Nome per nome, vengono analizzati tutti i profili per scongiurare la presenza di possibili infiltrati. 

GLI ANELLI CONCENTRICI
Poliziotti e carabinieri in borghese saranno mescolati tra i fan, attorno al palco, durante tutte le fasi di ogni evento. Ma è fuori dal palazzetto che si concentrerà l’attività preventiva. Dopo gli attentati di Parigi, i dispositivi antiterrorismo, disposti anche a Torino dopo la convocazione, lunedì, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, hanno di fatto stabilito di replicare le stesse precauzioni già adottate la scorsa primavera per l’Ostensione della Sindone. Gli effetti pratici? Attorno al PalaAlpitour, in un raggio di poco più di cento metri, le forze dell’ordine e gli steward filtreranno gli spettatori attraverso tre fasce di controllo.

COSA EVITARE
Ogni anello servirà a controllare i biglietti, gli zaini e le borse: la polizia raccomanda di evitare quelli più grossi, pena il sequestro preventivo. Come in un qualsiasi aeroporto, sarà proibito portare con sé oggetti affilati, anche le classiche forbici, e ogni sorta di bottiglia. Saranno presenti i cani antiesplosivo e pattuglie a cavallo nei giardini che circondano l’area alle spalle dello stadio Olimpico. Quindi saranno possibili perquisizioni prima di poter raggiungere gli spalti. La serata più critica sarà la prima: per l’esordio dei nuovi sistemi di controllo e per le ultime prove di Madonna, a ridosso del concerto.

Madonna al “Principi di Piemonte”, i primi fans davanti al PalaAlpitour

Irraggiungibile, causa nebbia, l’aeroporto di Caselle, Madonna è atterrata martedì notte, alle 2,30, allo scalo di Nizza-Costa Azzurra. Il suo jet privato è poi decollato alla volta di Torino-Caselle all’ora di pranzo. Intanto, davanti al Principi di Piemonte, si stanno radunando i fans. È questo l’hotel scelto dalla pop star per le sue notti torinesi, in vista del primo dei tre concerti al PalaAlpitour, in programma giovedì, sabato e domenica. Madonna, nel più assoluto riserbo, ha già raggiunto la propria suite. Fuori, all’ingresso di via Gobetti, sono già comparsi alcuni uomini dello staff e una delle guardie del corpo.

L’ESERCITO DEI FANS
Intanto davanti al PalaAlpitour sono arrivati i primi fans di Madonna, che trascorreranno due notti in tenda e sacco a pelo in attesa della prima tappa del concerto. Antonio Rotunno, 20 anni, di Milano, ha il timbro sulla mano numero «1»: «Sono arrivato con cinque amici, non ci muoveremo di un centimetro per non perdere la posizione straordinaria». Roberto Lipizzi di Avellino è atterrato a Caselle; nello zaino ha i biglietti per tutte e tre le date al Pala Alpitour della popstar. Ma tra i primi fans della cantante davanti all’ingresso c’è anche chi del «Rebel Heart Tour» ha già visto la data di Colonia, Praga, Berlino e Stoccolma.
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