Thom Yorke dei Radiohead: «Google e Apple hanno svuotato la musica del suo valore»

Thom Yorke, leader dei Radiohead, si scaglia contro Apple e Google colpevoli di aver privato la musica del suo valore attraverso il modello digitale che ormai va affermandosi. Ritorna un tema non nuovo per il gruppo inglese.
La musica è senza valore e la colpa è di Google ed Apple. Questo quel che pensa Thom Yorke, cantante dei Radiohead,. In una recente e articolata intervista pubblicata dal The Guardian l'artista ha biasimato i due colossi colpevoli di aver reso la musica un accessorio dei loro prodotti e dei loro servizi, privandola del suo senso:
[Apple e Google] hanno dovuto mercificare i prodotti per mantenere alto il valore delle loro azioni ma così facendo hanno reso tutti i contenuti, tra cui musica e giornali, senza valore, al fine di ricavare i loro miliardi. E questo è quello che vogliamo? Continuo a pensare che ciò possa essere solo un compromesso in qualche modo. Non ha senso per me.
E' probabile che Yorke faccia riferimento più che altro alla smaterializzazione della musica, che sta sempre più abbandonando i riti e i "piaceri" legati alla fisicità del supporto, non più necessario, ma che alcuni affezionati iniziano a rimpiangere in maniera sempre più sentita, oltre alle divergenze filosofiche legate alla fruizione digitale.
Ricordiamo che la band con il lancio di In Rainbows hanno pesantemente fatto irruzione nella sperimentazione digitale rendendo il disco disponibili inizialmente solo online sul sito ufficiale; si erano però per anni opposti alla vendita di brani su iTunes, perché contrari all'idea di consentire il download di brani singoli, pratica che avrebbe vanificato il concetto di album, caro al gruppo. Nel 2008 però anche loro hanno ceduto al business. Ancora oggi i Radiohead sono considerati tra i pionieri del mondo della musica in digitale.