Meryl Streep: «Difendo i diritti e le donne della prateria»

«Anch’io, come tanti, quando penso all’immagine della donna nel cinema western ho negli occhi le belle sequenze di Katherine Ross in Butch Cassidy , al fianco di Robert Redford e Paul Newman», spiega Meryl Streep, parlando della sua partecipazione all’anomalo western scritto, diretto e interpretato da Tommy Lee Jones,tratto dal romanzo di Glendon Swarthout dallo stesso titolo, The Homesman .
Reduce da The Giver – Il mondo di Jonas , «in fondo un western dei tempi moderni che con Jeff Bridges abbiamo girato in Sud Africa, una sorta di far west con tutte le sue disparità e minoranze», Meryl è attualmente impegnata in Suffragette , in cui impersona Emmeline Pankhurst, l’attivista politica inglese che lottò per il diritto di voto alle donne. «Sono davvero felice che il mio amico Tommy Lee (suo partner in Il matrimonio che vorrei di David Frankel), abbia scelto tre figure di pioniere femminili, nei territori più impervi del Nebraska, per il suo secondo film da regista. Queste donne della prateria, sottoposte a vite e fatiche durissime, perdono la ragione, e un uomo solitario, che Hilary Swank salva dall’impiccagione, si offre di accompagnarle molto lontano, sulla costa dell’East dove io appaio alla fine, come una donna che deve aiutarle, restituire loro un’identità, reinserirle nella società. Altre immagini di donne simili al mio ruolo hanno popolato la storia del cinema western. Non c’erano solo figure femminili braccate dagli indiani, donne da saloon per i cercatori d’oro, emule di Calamity Jane o altre in qualche modo coinvolte nella costruzione delle ferrovie che poi cambiarono, come raccontano tanti film del genere, il volto al West».
Nel film di Tommy Lee Jones recita, come una delle donne vessate dalla vita, una delle figlie della Streep, Grace Gummer, e la cosa ha dato doppia soddisfazione a Meryl: «Ha ragione Tommy quando dice che con questo film ha voluto anche narrare, proprio sulla traccia della storia degli immensi scenari del West e nel viaggio dei protagonisti, l’inizio delle battaglie per i diritti, la creatività, le prese di coscienza individuali e collettive delle donne. Trovo anche molto bello che Tommy si riservi tutto il gusto dell’avventura sulle strade del West: perché, compiuto quanto sente di dover fare nei confronti di quelle tre figure femminili, il suo George Briggs riprende il suo viaggio senza meta».
Dice la Streep, che per impegni professionali e per non «rubare» la scena a chi ha ideato una pellicola a lungo rifiutata dagli studios, non ha partecipato al lancio di The Homesman sulla Croisette: «La mia è solo un’apparizione, ma significativa. Le donne della prateria, al di là di tanti stereotipi anche romantici del western, conducevano vite faticose. La mia , diciamo, “lady western” in crinolina di questo film, che Tommy non ama limitare con l’etichetta di western, è precisa: nell’America del 1855, donne come il mio personaggio, che nello Iowa accoglie quelle tre disperate figure femminili, avevano un compito sociale e anche religioso preciso e sarebbe davvero interessante raccontare anche il seguito della vita di quelle tre pioniere con le mani callose per i secchi d’acqua presi dai pozzi, spesso distrutte da troppe maternità, abituate a vivere nella più ardua solitudine degli scenari così isolati e maschilisti del West del passato».
Conferma Meryl che di questo film aveva sentito parlare, anni e anni fa, come di un progetto che doveva coinvolgere Paul Newman; mentre Hilary Swank, l’attrice che impersona la donna generosa e coraggiosa che porta a destinazione le tre pioniere, dichiara a sua volta: «La mia Mary Bee Cuddy non ce la fa. È troppa la sofferenza di vedere la follia e la fatica negli occhi delle tre donne. Meryl le accoglie, rappresenta il futuro possibile. Ho davvero amato quest western, non posso che dire grazie a chi ha dato a tanti personaggi femminili spessore, verità, prospettive in un genere visto quasi sempre per lo più “al maschile”».
http://www.passionetecno.com/2014/05/19/streep-difendo-i-diritti-e-le-donne-della-prateria-5934