Madonna: finisce in rete la demo version dell'intero album

Tredici brani in forma non definitiva, confermate le collaborazioni con Avicii, Diplo e Nicki Minaj. La cantante su Facebook: “È uno stupro alla mia arte”
“Grazie per non aver ascoltato! Grazie per la vostra lealtà! Grazie perché aspettate, e se avete ascoltato per piacere sappiate che si tratta di demo non finiti rubati molto tempo fa e non ancora pronti per essere presentati al mondo”. 
Così Madonna ha commentato su Instagram la diffusione non autorizzata del suo ultimo disco, dal titolo ancora sconosciuto. Potrebbbe chiamarsi con uno dei vari hashtag che la cantante americana ha usato di recente: #rebelheart #unapologetic #iconic #venividivici. O magari, come pare più probabile, XIII, visto che sarà il suo tredicesimo album in studio, senza contare raccolte e colonne sonore.
Già qualche mese fa era trapelata una scaletta non confermata: le canzoni del disco, per come sono state diffuse, sarebbero appunto tredici. Confermata la collaborazione con Avicii in alcuni brani (uno, in particolare, Make The Devil Pray, pare ispirato al più famoso successo del deejay americano, Hey Brother), ma anche quelle con Diplo e Nicki Minaj (nella reggaeggiante Unapologetic Bitch). Niente duetto con Miley Cyrus, né con Katy Perry, ma c'è invece Alicia Keys al piano. Il disco, tuttavia, è ben lontano dall’essere in versione definitiva, come la stessa Madonna spiega su Facebook.
“È uno stupro alla mia arte - scrive - sono prime demo, di cui la metà non saranno nemmeno nel disco e l’altra metà sono cambiate e si sono evolute. È una forma di terrorismo. Perchè c’è qualcuno che vuole distruggere il processo di creazione artistica? Perchè rubare? Perchè non darmi la possibilità di finire e darvi il mio meglio?”
Rimane come sempre il dubbio su come sia stato possibile distribuire sul web le canzoni di Madonna contro la sua volontà. Tecnicamente si tratta di quello che viene definito “leak”, una perdita, una fuoriuscita incontrollabile. Eppure negli ultimi tempi altri grandi artisti sono riusciti a tenere nascosti fino all’ultimo i loro dischi, da David Bowie a Beyoncè fino agli U2, per lanciarli solo quando previsto. Pare comunque che, nel caso di Madonna, il responsabile possa essere una persona del suo stesso entourage.
http://www.lastampa.it/2014/12/17/spettacoli/rubato-e-messo-online-il-nuovo-album-di-madonna-Q98jtHNWw0qf83j6CkUeCI/pagina.html