Skinhead!... Dai spiega!

Skinhead, ovvero "testa rasata" in lingua inglese, è il soprannome con cui vennero identificati alcuni gruppi giovanili, nati a metà degli anni sessanta nel Regno Unito. Gli skinhead erano ragazzi che avevano seguito, ispirandosi e riadattandolo, lo stile dei Mod e degli Hard Mod, due movimenti tipici degli anni sessanta e settanta da cui ereditano la passione per le Vespa e Lambretta; e per l'altra metà figli dei Rude Boy, da entrambi ereditano inoltre la passione per la musica nera. I primi erano bianchi di origine proletaria e inglese mentre i secondi, immigrati e figli degli immigrati jamaicani degli anni sessanta. Dalla loro fusione nacque la cultura urbana degli skinhead, le cui prime icone musicali furono le musiche cosiddette "nere" quali Ska, Reggae e Rocksteady, ma anche Soul e R&B. Nella seconda metà degli anni settanta l'Inghilterra, assiste alla nascita del punk ed è con ciò che verso fine del decennio e inizi degli anni ottanta si assiste al risorgere della cultura Skinhead. Il movimento comincia a riemergere con i gruppi inglesi Street Punk (solo dopo chiamato Oi!), come Sham 69, Cockney Rejects, Infa Riot, The 4 Skins, Cock Sparrer, The Business, The Last Resort, The Oppressed, Skrewdriver, Blitz e Angelic Upstart. Il movimento ha anche forti connotazioni estetiche, iconografiche ed ideologiche che lo ramificano in infinite derivazioni molto differenziate tra loro.
Storia del movimento: dagli anni sessanta al 1977 Lo Skinhead quindi evolve dalla fusione di due culture: La proletaria e britannica cultura Mod, ma soprattutto Hard Mod, ragazzi innamorati della musica nera, particolarmente Soul, Jazz e Ska e i primi a dare una forte importanza al modo di porsi all'interno della società. Da essi ereditarono inoltre la passione per la Vespa e Lambretta, mezzo di trasporto preferito dai ragazzi della classe operaia inglese perché economico e duraturo. I Mod ne avevano portato il culto all’eccesso anche in contrapposizione alla moto di grossa cilindrata adoperata dai nemici Rocker. La cultura giamaicana dei Rude Boy, importata da ragazzi immigrati appartenenti alla classe operaia e poco accettati dalla società, per gli scontri violenti con la polizia (in seguito ai quali il governo ordinò per rappresaglia di distruggere un quartiere) e per il consumo eccessivo di marijuana. L’incontro tra queste due subculture giovanili alla metà degli anni sessanta, abbia dato vita ad un nuovo modello giovanile, fatto di abbigliamento, amore per la musica nera, prevalentemente Ska e Reggae e fede calcistica, molti Skinhead appartengono infatti alla schiera degli Hooligan. Questa fase è detta dei Trojan Skinhead o Skinhead Original. È con la nascita del punk ed il declino dei generi sopra citati che gli skinhead torneranno a nuova vita, riportando però in auge un culto diverso da quello originario : ora la nuova musica eletta è l’Oi!, nata da una versione più proletaria e classista del punk : lo Street Punk/Oi!. Mentre l’abbigliamento estremizza quelli che erano i tratti caratteristici dello skinhead lavoratore: boot, bretelle, camicie a scacchi, bomber, testa rasata e jeans. La rinascita dello Skin durante i fine anni settanta e primi anni ottanta del XX secolo portò allo sviluppo di subculture strettamente collegate e direttamente derivanti da essa, come gli Herbert, gli Scooter Boy e i Gay Skinhead. Verso i primi anni ottanta partiti dell’estrema destra, come il National Front ed il British Nazi Party, cominciano a fare opera di propaganda ai concerti Oi! della capitale britannica e nel circuito degli hooligan, segnando così l’irruzione della politica nel mondo skinhead; gli skin, già ripetutamente attaccati dalla stampa per atti di violenza verificatisi nella prima fase del movimento, verranno presto identificati nella loro totalità con gli appartenenti a partiti e movimenti esplicitamente nazi-fascisti, creando così un clima di sdegno attorno ai ragazzi dalla testa rasata da parte della classe borghese.
Skinhead e loro orientamenti politici Lo skinhead è prima di tutto un movimento che poggia su basi sociali, prima che politiche. Nasce nelle periferie delle città inglesi, abitate da famiglie sottoproletarie, miscelando elementi culturali provenienti sia dall'Inghilterra stessa che dalle Indie Occidentali (Jamaica soprattutto). Originariamente lo skinhead non aveva orientamenti politici specifici. I Rude Boy erano per la maggior parte neri, quindi pare improbabile che propugnassero i pensieri di estrema destra relativi alla superiorità bianca, anche i Mod non avevano mai connotato atteggiamenti razzisti. Inoltre vi erano anche skinhead di colore. La musica, che è il collante fra le due comunità, è lo ska tradizionale, che evolverà nel rocksteady e reggae. L'Oi! giungerà quasi un decennio dopo, sull'onda del punk, con la comunità skin che si spacca fra politicizzati e non, dove alcuni subiscono il fascino delle politiche del National Front. Negli anni ottanta si torna a parlare di skin antirazzisti con la formazione della SHARP (Skin Heads Against Racial Prejudice) nati a New York per contrastare la presenza degli skinhead neonazisti, e qualche anno dopo si formano i primi gruppi RASH (Red & Anarchist Skin Heads), che oltre all'antirazzismo connotano ideali prossimi al comunismo e all'anarchismo. Il senso comune identifica erroneamente la sottocultura skinhead unicamente con l'appartenenza a movimenti d'estrema destra a causa dell'influenza dei media, che distorcendo l'immagine del movimento originale, si rivolgono unicamente al movimento neonazista, ignorando l'esistenza del movimento degli inizi, ben lontano da pensieri di estrema destra, essendo una cultura svilluppatasi grazie anche ai Rude Boy giamaicani. Paki Bashing Del primo skinhead, l'unica attitudine che puo ricordare atteggiamenti razzisti dei successivi skinhead neonazisti (sviluppati oltre un decennio dopo), era il fatto che alcuni skinheads dell'epoca (è bene precisare alcuni) erano soliti al cosìdetto Paki Bashing, ovvero "Pestaggio di Pakistani", ma anche degli asiatici, che risultavano culture più chiuse rispetto a quelle dei rude boys giamaicani, con cui gli skinhead condivisero le radici e la vita di strada. In sostanza i pestaggi non erano provocati da un razzismo radicato, ma dalle diverse culture di alcuni immigrati, che potevano rivelarsi molto distinte dalla vita di strada degli skinhead. Se la cultura skinhead in origine fosse stata fondata su principi di estrema destra, la cultura stessa non si sarebbe potuta sviluppare per principio, poiché questa si sviluppo proprio ereditando parte della cultura degli immigrati giamaicani di colore. Nell'immediato dopoguerra, l'immigrazione dal Commonwealth (principalmente dai Caraibi e dal Pakistan) aveva portato allo sviluppo di alcuni ghetti proliferi di extracomunitari a Londra (Brixton) e a Liverpool (Toxteth), popolati prevalentemente da sottoccupati. Durante gli anni sessanta i pakistani e gli asiatici erano stati vittime di persecuzioni razziali ad opera di alcuni inglesi, tra cui alcuni skinhead. Molti inglesi sostenevano che l'afflusso di stranieri, soprattutto pakistani ed asiatici, stava danneggiando le loro prospettive di lavoro e i valori tradizionali. Era quindi una forma di conservatorismo più che razzismo ideologico, anche per via dei pensieri patriottici a cui lo skinhead era molto legato, ma per il resto non presentavano connotazioni razziste, ma anzi, come già accennato, vi era molto legame con la cultura nera giamaicana (Rude Boy) da cui la stessa cultura vi si era sviluppata. Dopotutto le gang di skinheads e rude boys erano molto unite, condividevano gli stessi ambienti, la stessa attitudine e vita di strada, e soprattutto in origine, vi erano anche molti skinheads di colore oltre ai rude boys biachi. Fazioni Attualmente le connotazioni socio-politiche sono le più variate esistendo appartenenti apolitici, antirazzisti, antifascisti, Neonazisti e gay. Quindi può essere delineata la seguente suddivisione. Gli skinhead semplicemente apolitici, o per meglio dire, che non identificano il movimento come un "movimento politico". Questi skinhead possono connotare quindi ideologie delle più varie: possono essercene conservatori, di sinistra, di destra, estremisti, moderati, liberali, democratici, razzisti, antirazzisti, gay, neri, bianchi, oppure semplicemente apolitici, ecc, che però non si identificano in alcuna fazione. E' possibile che alcuni di questi contrastino la attuali fazioni come i rash, sharp, skin88 o gay skinhead. Questo modello quindi ripropone la visione del movimento, nella sua più totale varietà, com'era in origine negli anni sessanta. Gli skinhead di diverse idee politiche ma esclusivamente antirazzisti uniti sotto un'unica bandiera, si rifanno al network denominato SHARP. Gli skinhead di chiare idee comuniste o anarchiche si rifanno al più recente network RASH. Gli skinhead di idee neonaziste o neofasciste sono raggruppati in numerose organizzazioni (ma nessuna di estensione internazionale) e si autodefiniscono Skin88: l'ottava lettera dell'alfabeto doppiata, HH che significherebbe "Heil Hitler". Questi skinhead, estremisti di destra, vengono identificati dagli skinhead antifascisti con il nome di "BoneHead". Gli skinhead della piccola ma agguerrita area dei Gay Skinhead. Le due organizzazioni più importanti sono: la EGSA (European Gay Skinhead Association) raggruppante gli skinhead gay apolitici e di sinistra. la GASH (Gay Aryan Skin Head), ragruppante gli skinhead gay ma di ispirazione Neonazista. Connotazione socioeconomica Un concetto fondamentale per poter comprendere la nascita degli skinhead è quello di working class (classe operaia in inglese): lo skin è solo l’ultimo, in ordine cronologico, dei rappresentanti della gioventù proletaria britannica, oggetto di critiche e disprezzo da parte della borghesia e dell’aristocrazia fin dalle sue origini, nell'Ottocento; disprezzo che veniva e viene spesso ampiamente ricambiato. Lo skinhead si riconosce totalmente nella classe sfruttata, quella operaia. Solitamente svolge lavori manuali, detesta borghesi e poliziotti. L’immagine stereotipata di questo giovane, caratterizzata da teste rasate e stivali anfibi deriva principalmente da esigenze lavorative: condizioni igieniche e di sicurezza scarse rendono necessarie precauzioni contro infortuni e infezioni; buona parte dell'abbigliamento però, comprende anche elementi tramandati dai Mods, da cui deriva lo Skinhead. Non si tratta, quindi, di una divisa da combattimento (almeno inizialmente), come molti hanno teorizzato, bensì di uno stile strettamente legato alle proprie origini, riprendendo elementi derivanti dalle culture mod e rude boy. Punx & Skins Il movimento skinhead cominciò a riemergere con l'ondata di punk rock britannica. Questa sintonia tra i due movimenti nacque appunto con la nascita nel punk britannico nella seconda metà degli anni settanta, dove il movimento skinhead, sviluppato negli anni sessanta ma decaduto qualche tempo prima, riemerse promuovendo il neonato punk rock come la nuova musica eletta, al contrario dei precedenti skinheads (skinhead original), che erano indirizzati sulla musica nera giamaicana (Ska, Rocksteady, Reggae ecc..). Il movimento punk e quello skinhead, promuovendo quindi la stessa musica, condividendo spesso la stessa filosofia, ed originando dalla stessa nazione, cominciarono ad avvicinarsi (non a caso skinhead e punk condividono alcuni tipi di abbigliamento). Nacque così anche il motto "Punx & Skins" promosso da diversi gruppi Street punk e Oi!. Non a caso, il genere street punk indica sia il genere sostenuto dagli street punx sia quello sostenuto dagli skinheads, ovvero l'Oi! (indicato in ogni caso anche come una forma di street punk). Diffusione del movimento skinhead Così come il punk, anche lo stile skinhead varca i confini del Regno Unito, espandendosi soprattutto nell’Europa continentale, ma facendo proseliti pure oltreoceano, diventando così una realtà su scala mondiale; se, però, in paesi come l’Italia e la Spagna solo verso la fine del decennio 1980-1989 si assisterà alla comparsa di veri e propri movimenti skinhead neofascisti, in paesi come Francia e Germania questo avverrà già dagli inizi, trovando terreno fertile per la propaganda xenofoba rivolta alla immigrazione extracomunitaria, prevalentemente turca e nordafricana. L'abbigliamento Skinhead Gli skinhead hanno spesso un abbigliamento molto riconoscibile, dato da caratteristiche comuni che vengono di seguito descritte. Deve essere precisato che descrivere l'usuale l'abbigliamento degli skinhead, come qui di seguito, non deve far pensare che chi indossi un abbigliamento simile debba per forza essere considerato appartenente a quella subcultura. Testa rasata: il taglio venne ereditato dagli Hard Mod che adottarono un taglio piu corto rispetto agli Original Mod perché piu adatto al lavoro nella classe operaia. Bretelle: ereditate dai Rude Boy giamaicani emigrati in Inghilterra. Ben Sherman: camicia a scacchi a mezze maniche, era parte integrante dell'abbigliamento dei Mod, e venne tramandata agli Skin. Sherman era inoltre di origine ebraica. Fred Perry: la polo usata dai Mod e successivamente ripresa dagli Skin. Al giorno d'oggi è diventato un marchio prestigioso e costoso, ma un tempo era usato come indumento da lavoro. Anche questi capi furono tramandati dalla precedente subcultura dei Mod. Perry è visto come simbolo di orgoglio nazionale inglese (il più grande tennista d' oltremanica). Anche Perry era d'origine ebraica. Lonsdale: la "Lonsdale" è la prima palestra a Londra accessibile ai ragazzi di colore. I capi d’abbigliamento piu usati come le felpe e la giacca di tipo harrington, sono stati adottati dagli skins di tutto il mondo e i tipici caratteri sono inoltre utilizzati per la produzione di vario materiale. Anche questi capi furono tramandati dai Mods. Boots: (in italiano sono detti "anfibi"), scarponi tipici della classe operaia britannica che gli skinhead usavano per il lavoro e per l’abbigliamento casual di tutti i giorni, solitamente Doc Martens. A volte vengono sostituiti i lacci neri con lacci rossi, bianchi o gialli. Scarpe da calcetto: sono state ammesse solo di recente, solitamente modelli Adidas o Puma, spesso neri con strisce bianche. Ragnatela tatuata sul gomito: il tatuaggio della tela sta ad indicare appartenenza e fedeltà allo stile. La leggenda narra che l’idea sia nata nei pub ai disoccupati inglesi tra i quali era diffuso il modo di dire "ci cresceranno le ragnatele addosso" a causa della disoccupazione. Secondo altre fonti, la tesi piu improbabile secondo il quale ogni "giro di tela" simboleggerebbe un anno di carcere; Rondine tatuata: significa libertà e fu ereditata dai galeotti e marinai inglesi. Blue jeans: pantaloni piu adatti al lavoro, solitamente vengono usati modelli attillati firmati Levis (Levi's 501), o modelli a chiazze più chiare. Vengono quindi ripiegati per evidenziare gli anfibi o le scarpe da calcetto. Bomber: giubbotto originariamente in uso tra gli aviatori inglesi, anch'esso ereditato dai Mod e Hard Mod. E questo è quanto. O no?...
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