Who's that girl? O.M.P.S. '87 - Recensione

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Madonna aveva già partecipato con un cameo al film "A Vision Quest" poi fu la protagonista di "Cercasi Susan Disperatamente", aveva regalato alle colonne sonore omonime, due delle più importanti canzoni della sua carriera, rispettivamente "Crazy For You" e "Into The Groove". Ora si apprestava a pubblicare "Who'S That Girl?" un intera colonna sonora, tratta dall'omonimo film. Dopo l'esordio più che promettente di Susan nel film della regista Seidelman (1985), l'anno dopo con l'allora marito Sean Penn girò "Shangai Surprise" non un grande film,che fu prodotto dal compianto George Harrison che omaggiò la pellicola anche con l'inserimento di un paio di sue incisioni. Sicuramente rattristata per le critiche pessime a questo film, che si ritorsero come un boomerang sui risultati al botteghino, Madonna pensò, che per "Who's That Girl?" del regista James Foley ,che l'aveva diretta nel video di "Papa Don't Preach" , avrebbe curato personalmente la colonna sonora, questo sarebbe servito anche come lancio promozionale per il film. In fondo, allora come oggi, chi va a vedere un film con Madonna, lo fa prima di tutto proprio perchè nel film c'è Madonna. E poi si apprestava a partire con lo storico "Who's That Girl World Tour" che toccò l'Italia nel Settembre del 1987 per l'indimenticabile concerto allo Stadio Delle Alpi di Torino. Insomma, non c'era migliore pubblicità al tour e al film che un album con lo stesso titolo. Sicuramente una grandissima mossa, tipica di "Madonna-manager". Questa trovata infatti, spinse l'album in cima alle classifiche (rimane oggi un classico) fece incassare molti milioni di dollari al film, e 10 volte di più al tour, sold out ovunque.Madonna per "Who's that girl?" incise solo quattro canzoni. Oltre alla storica title-track dove, memore del successo planetario della sua "La Isla Bonita", si ispirava ancora una volta ai ritmi latini cantando il ritornello in spagnolo, ci sono il pop elettronico e contagioso di "Can't stop" e la bellissima ballata "The Look Of Love". Però delle quattro canzoni la più interessante è sicuramente "Causing a Commotion" una pezzo pop semplice e per questo efficace, un bellissimo giro di basso che s'insinua su una base di batteria spinta e a scattante. Il resto delle canzoni presenti ricrea perfettamente, così come il divertentissimo film, la tipica atmosfera urbana, eterogenea e cosmopolita della "New York '87" dove la storia è ambientata,il risultato è colorato,frizzante e deliziosamente yankee. Da segnalare fra gli altri brani "Best Thing Ever" degli Scritti Politti e la energica "Turn It Up" di Michael Davidson. Ancora una volta quindi: Brava Madonna.
Alberto Coultier