Peter Lauria del New York Post, abbonato a “scoop” e anticipazioni che il più delle volte si rivelano fondate, scrive di trattative avanzate per il passaggio di proprietà a Live Nation della ditta di merchandising Signatures Network. La multinazionale guidata da Michael Rapino sarebbe pronta a sborsare 50 milioni di dollari per mettere mano su un’azienda che ne fattura circa 120 milioni all’anno ma che, secondo le informazioni raccolte da Lauria, opera con bassi margini di profitto: tra gli oltre 125 artisti di cui detiene i diritti di merchandising e di sfruttamento dell’immagine figurano pezzi grossi come U2, Kanye West, Bruce Springsteen e la stessa Madonna, che con Live Nation ha appena formalizzato un contratto di collaborazione professionale a tutto campo (vedi News).Alla ricerca di business complementari alla sua attività principale che consiste nell’organizzazione di concerti, nel corso dell’anno Live Nation ha già acquisito il controllo di altre (più piccole) ditte di merchandising, servizi di biglietteria per fan club e una società, UltraStar, che gestisce i website ufficiali di gruppi come Police e Red Hot Chili Peppers.