Il risiko del pop nell'èra internet,traslochi, fusioni, assunzioni....

A ben guardare, ne stanno succedendo di tutti i colori. Ha cominciato naturalmente Madonna, lasciando la Warner per Live Nation, a modificare le filosofie consolidate dei rapporti fra artisti e industria del disco e dei tour. Adesso, tutto il musicbusiness è in preda a un movimento che pare inarrestabile , sismico. Chissà quando si placherà. Si sta modificando strutturalmente il sistema sul quale si è retta finora la creazione e la divulgazione della musica popolare. Soggetti entrati in gioco da non molto allargano le loro competenze: I-Tunes sta cominciando a organizzare dei concerti a Londra, dal 21 febbraio al 2 marzo, e saranno poi scaricabili le registrazioni. Soggetti storici mutano pelle: forse scottata dall'affaire Madonna, in Italia la Warner con il manager Salzano ha dato vita a una fusione per una gestione totale dei vari aspetti della filiera musicale, dai dischi ai concerti fino alla produzione tv, in totale libertà rispetto agli artisti dell'etichetta (anche se voglio un po' vedere i nervosismi quando Laura Pausini, Warner, continuerà a lavorare dal vivo con Milano Concerti-Live Nation, rivale di questo nuovo pool). My Space è diventato il luogo dal quale una band che viene dal nulla, senza padri e zii in paradiso, può far fortuna alla faccia di conoscenze e raccomandazioni. Ma la più attiva è la telefonia. La Nokia ha assunto Dave Stewart, ex Eurythmics, per "aiutare gli artisti a sfruttare la tecnologia", ma soprattutto favorire il rapporto "fra la multinazionale finlandese e gli artisti". Timbaland ha deciso di scrivere in esclusiva canzoni per una società telefonica, Verizon. Tutto sembra indicare che il grande balzo non si fermerà. I soldi delle multinazionali telefoniche fanno gola agli artisti in cerca di nuove strade oltre il disco, il potenziale non ancora pienamente sfruttato del live sarà il motore per ulteriori sviluppi. I telefonini premono: sarà come dice Will.i.am, che diventeranno, queste multinazionali, il nuovo punto di partenza di ogni attività artistica...sempre che le major, in un ultimo guizzo di energia, non decidano di far loro concorrenza sul piano della telefonia. Ma ormai pare troppo tardi, il processo è avviato.
Marinella Venegoni