L'OMAGGIO DI JULIEN TEMPLE AL GENIO PUNK DI JOE STRUMMER

Roma, 19 feb. (Apcom) - Martin Scorsese, Johnny Depp, Jim Jarmush, Matt Dillon, John Cusack, Steve Buscemi, Bono Vox sono solo alcune delle star che hanno voluto prendere parte al film di Julien Temple "Il futuro non è scritto - Joe Strummer" (nelle sale dal 29 febbraio), un omaggio ad uno dei più grandi profeti della musica, morto a soli 50 anni nel 2002. "Mi hanno cercato loro stessi, quando hanno saputo che volevo ricordare il mio amico Joe attraverso questo film", ha affermato il regista inglese, oggi a Roma - Tutti hanno confessato che Strummer è stato fondamentale per loro dal punto di vista creativo, una grande fonte d'ispirazione". Nato ad Ankara nel 1952 con il nome di Johnny Mellor, figlio di un diplomatico inglese comunista, Joe Strummer visse da bambino tra Il Cairo, Messico, Germania, Inghilterra. Le rigide regole delle college inglese dove fu mandato a studiare lo portarono ad esasperare il suo spirito ribelle. Ma fu la musica degli Stones che lo spinse ad "uscire allo scoperto" e a imbracciare una chitarra. E quando vide un concerto dei Sex Pistols, che diedero il via all'onda dissacrante del punk inglese, decise che era arrivato il suo momento: con Mick Jones e Paul Simonon formò The Clash. In cinque anni marcarono a fuoco la storia della musica, realizzando album indimenticabili come "London Calling" e "Sandinista". Arrivarono al numero uno negli Usa con "Rock in the Casbah", riempirono gli stadi di tutto il mondo. Joe divenne un mito grazie ai suoi testi impegnati, dissacratori, alle sue invettive contro il sistema, alle sue prese di posizione in difesa delle minoranze, quella nera in particolare. Temple ricostruisce luci ed ombre della sua personalità, attraverso filmati di repertorio, fotografie, documentari, spezzoni televisivi e film animati. Un collage emozionante di una leggenda della musica che non riuscì mai a venire a patti con la sua celebrità: "Joe compì un fantastico viaggio, in cui comunicò con milioni di persone, ma l'essere famoso lo metteva a disagio. Per tutta la sua vita si è battuto contro questa cultura della fama, contro la mitizzazione delle persone". Quando all'apice del successo il gruppo si sciolse, Strummer stentò a ritrovare una nuova strada creativa: per tutto il mondo lui era sempre "il leader dei Clash". "La loro musica ha ancora una grande influenza sui giovani. "spiega Temple - Il film vuole diffondere la forza delle idee di Joe: lui voleva che le persone pensassero con la propria testa, e oggi che siamo bombardati da mille informazioni c'è bisogno di questo messaggio". E Bono Vox, uno dei suoi più grandi estimatori, nel film ricorda: "Dopo il '77 le idee divennero più importanti di qualsiasi assolo di chitarra. Vidi i Clash la prima volta a Dublino, avevo 17 anni: ero terrorizzato ed emozionato di fronte a quello spettacolo. Mi aprirono un mondo. Quella band straordinaria dovrebbe esistere ancora oggi".
alice.it