L'anteprima in italiano dell'articolo di Vanity Fair "MADONNARAMA!"

Madonna appare per la decima volta in copertina di Vanity Fair immortalata da Steven Meisel, suo collaboratore storico. Il numero è intitolato "Green Issue". L'ispirazione per la foto di copertina (Madonna che abbraccia un globo dal diametro di poco più di un metro) è nata grazie ad una fotografia pubblicata intorno agli anni '20 su un giornale di moda. Lo scatto era firmato dal fotografo cecoslovacco Frantisek Drtikol. Madonna ha raccontato a Rich Cohen, editor di Vanity Fair, che quando era alle superiori, “era una di quelle ragazze con cui la gente era crudele. Non ero nè una hippie nè una punk e così venivo etichettata come 'strana'. Mi piaceva la danza classica, la musica, e i ragazzini sanno essere molto crudeli quando sei diversa dagli altri... Ma anzichè sentirmi uno zerbino, ho deciso di dare ancora più risalto alla mia diversità. Non mi depilavo le gambe, mi facevo crescere i peli sotto le ascelle. Mi rifiutavo di truccarmi o di adattarmi all'ideale convenzionale di come doveva essere una ragazza carina. E naturalmente venivo torturata ancora di più, ma tutto questo è servito a rendermi superiore, mi ha aiutato a sopravvivere e a dire 'me ne andrò via da questo posto, da questa scuola dove tutti sono imbecilli - dove non hanno idea di chi sia Mahler!’” Madonna ricorre alle stesse tecniche di sopravvivenza ancora oggi quando si tratta di convivere con l'attenzione dei media. “Devi arrivare a un punto in cui non te ne frega niente. E questo accade quando ti fanno diventare un capro espiatorio. Perchè non possono fare meno di inventare stronzate. Bisogna continuare a fare il proprio lavoro e sperare che qualcuno ogni tanto lo comprenda. Se la tua felicità su basa su ciò che la società pensa di te allora sarai eternamente deluso.” Madonna ha poi parlato di una serie di argomenti:
BRITNEY SPEARS:“So già quello che mi sta per dire. E' doloroso. Il che ci riporta alla domanda iniziale: cosa penso quando vedo il modo in cui la gente si relaziona in Africa, quando vedo le stregonerie o persone che infliggono torture e poi, tornata qui, mi ritrovo gente alla ricerca di foto scattate nelle case, negli ospedali. Immagini di persone che soffrono che vengono messe in vendita e che portano grandi guadagni. Trovo che sia una tortura altrettanto crudele. Cosa è peggio? Capisce che voglio dire?”
I PAPARAZZI:“I paparazzi sono fuori controllo. Non vengo a Los Angeles da parecchio, e non guardo la tv nè quando sono qui nè quando sono in Inghilterra. Mi avevano detto che c'era quasto programma dove i paparazzi sono i protagonisti dello show - è vero? Che filmano altri paparazzi mentre fanno il loro lavoro? La cosa sembra dargli parecchia carica. In genere ho incontrato fotografi che si mantengono a una certa distanza - certamente funziona così a Londra, perchè è illegale fotografare i bambini. Ma qui è un'altra cosa. Si avvicinano tantissimo e non gli interessa affatto di quanto i tuoi figli si possano spaventare. Essere famosi è cambiato tantissimo, perchè oggi ci sono tanti altri modi per venire perseguitat: oltre ai magazine ci sono internet, dozzine di programmi tv... E siamo noi che abbiamo creato questa mostruosità.”
LA REGIA DEL SUO PRIMO FILM:“I film mi ispirano da quando ho iniziato a ballare. Mio marito è un regista e credo che fare la regista sia uno dei miei desideri segreti da sempre. Solo che avevo timore di dire 'voglio essere una regista'. Ma un giorno mi sono detta basta sognare, è ora di farlo. Solo che non ho voluto farlo in stile hollywoodiano, contattando milioni di agenti. Ho deciso che tutto doveva nascere da me e così l'ho scritto. E' stata la mia accademia di regia."
COME E' CAMBIATA NEW YORK:“Non è più il posto entusiasmante di una volta. Ha ancora quell'energia incredibile, è capace di darmi la scossa. Ma mi pare che non ci sia più quella vitalità, quella sinergia tra arte e musica e moda che c'era negli anni ottanta. Forse è perchè molti sono morti.”
IL MUSIC BUSINESS:“C'è almeno una cosa che non può essere scaricata: è una performance live. E io so come mettere in piedi uno show, mi piace esibirmi e nessuno potrà mai togliermi questa cosa.”
LA LUNGA CARRIERA:“Onestamente non è una cosa a cui penso molto. Chi è il mio modello e quanto ancora continuerò a fare musica? Mi guardo in giro, mi ispiro a diverse cose e poi torno alla musica, provo a fare film e poi continuo a fare dischi. Scrivo libri per bambini e poi ritorno a incidere.”
COME I SUOI FILM SONO DIVERSI DA QUELLI DEL MARITO:“Facciamo generi diversi. Io non ho la sua competenza tecnica. Lui è un visionario e i suoi film sono pieni di testosterone. I miei sono fatti da una prospettiva femminile e non riesco a non essere autobiografica in ogni cosa che faccio.”
COME I BAMBINI L'HANNO CAMBIATA:“Se hai un figlio sei responsabile di qualcun altro. Capisci che vieni imitato, che il tuo credo e le tue priorità hanno un'influenza su di loro, che sono come fiori in un giardino. Perciò inizi a rivalutare tutto ciò che credi importante, e vedere altri bambini che soffrono diventa ancora più insopportabile.”
I SUOI LIBRI PER L'INFANZIA PREFERITI:“Winnie the Pooh, Pippi Calze Lunghe, Horrid Henry.”
LA MORTE DI SUA MADRE:“Si prova un senso di perdita e di abbandono costante. I bambini pensano sempre che sia colpa loro quando muore un genitore.”
Il numero di Maggio 2008 di Vanity Fair arriverà nelle edicole di New York e Los Angeles il 2 Aprile. Nel resto della nazione sarà distribuito l'8 Aprile.
madonnatribe.com
Photo credit: Steven Meisel in esclusiva per Vanity Fair. Grazie a Conde' Nast International. Visitate il sito ufficiale di Vanity Fair all'indirizzo www.vanityfair.com.