Amy Winehouse ricoverata d’urgenza a Londra

LONDRA - Non c'è pace per Amy Winehouse, che oltre ai problemi con la giustizia, con i soldi, con la droga e con i paparazzi deve anche affrontare la sua malferma salute. La cantante, cui a giugno è stato diagnosticato un enfisema polmonare, è stata ricoverata d'urgenza lunedì sera in una clinica di Londra, lo University College Hospital (video). Il suo portavoce, Chris Goodman, ha detto che l'ambulanza l'ha prelevata direttamente dalla sua casa di Camden Town e ha aggiunto che «si è sentita male a casa dopo l'assunzione di un farmaco». Niente di grave a quanto pare, tanto che Amy è stata dimessa martedì mattina sopo essere stata tenuta sotto osservazione tutta la notte. Il padre della cantante, subito accorso in ospedale, ai giornalisti che gli chiedevano lumi sulla gravità del caso ha mostrato un grosso pacco di cibarie con il marchio del fast-food 'Kentucky Fried Chicken'. «Ecco quanto è grave» ha detto.
Fonti del Servizio Emergenze municipale hanno precisato di aver ricevuto la richiesta d'intervento da Camden, il quartiere alla moda nel nord della città dove risiede la 24enne, e di aver inviato subito un'ambulanza e un'auto-lettiga attrezzata per i casi difficili: «Ci hanno chiamato intorno alle 20.40» (le 21.40 italiane). La Winehouse, vincitrice quest'anno di cinque Grammy Awards, è stata più volte ricoverata per la sua dipendenza da eroina e crack in cliniche di disintossicazione. Per quanto riguarda l'enfisema, recentemente il padre Mitch ha spiegato ai tabloid che le condizioni della figlia sono gravi al punto che anche una sola sigaretta potrebbe costarle cara. L'uomo ha detto di temere che Amy potrebbe rischiare «una morte lenta e dolorosa» se non si darà una regolata con il fumo. La Winehouse ha assistito di recente anche alle disavventure del marito, Blake Fielder-Civil, finito in prigione dopo aver picchiato il gestore di un pub nel 2006.
Ha dovuto passare la notte al pronto soccorso dello ‘University College Hospital’ di Londra, dove i medici avevano preferito tenerla sotto stretta osservazione. Fonti sanitarie hanno poi reso noto che l’artista ha trascorso un sonno “tranquillo”, e che al risveglio “era di buon umore”. Chris Goodman, portavoce della discussa star, rompendo il riserbo ha confermato che non si sarebbe trattato di una recrudescenza dell’enfisema polmonare diagnosticatole di recente, ma di una “reazione” virulenta a un non meglio precisato “farmaco” che Winehouse aveva assunto appena prima di sentirsi male. Rimane pero’ il mistero sulla reale natura del medicinale in questione. La dominatrice dell’ultima edizione dei premi ‘Grammy’ha un passato di alcolismo e tossicodipendenza, con svariati tentativi di disintossicazione non del tutto andati a buon fine; negli ultimi tempi è risultata però affetta anche dalle conseguenze del tabagismo. Suo padre Mitch all’epoca spiegò ai tabloid come la figlia versi in uno stato così serio che anche un’unica sigaretta potrebbe costarle carissima; l’uomo affermò di temere che Amy rischiasse “una morte lenta e dolorosa” se non si fosse convinta della necessità di darsi una regolata: tanto più che non fuma solo tabacco, ma anche ingredienti assai più forti, crack compreso. Subito accorso al capezzale della scapestrata musicista, l’uomo era stato circondato dai giornalisti, i quali gli avevano chiesto lumi sulla gravità del caso: “Ecco quanto è grave”, aveva replicato, mostrando un grosso pacco di cibarie con il marchio del fast-food ‘Kentucky Fried Chicken’.
AGI