Dominique Fernández ripercorre il cammino dell'omosessualità dalla civiltà greca e romana alla Francia moderna di Gide e Proust, soffermandosi sull'ambiguità di artisti come Leonardo e Michelangelo. Il testo presenta tesi differenti: dall'affermazione che l'omosessualità è insita nella natura umana, al paradosso di una grande cultura omosessuale legata alla repressione. Il saggio è diviso in due parti: la prima racconta la persecuzione, per lo più politica, degli omosessuali; la seconda analizza l'omosessualità attraverso la pittura e la scultura, il melodramma e il cinema, fino al 1987.