Madonna energy

MADONNA, regina del pop, ha aperto trionfalmente sabato al Millenium Stadium di Cardiff il suo nuovo tour mondiale “Sticky and Sweet”, entrando sul palco seduta su un trono nero e scintillante prima di cantare “Candy Shop” per quarantamila persone in delirio. La cantante, che ha compiuto 50 anni dieci giorni fa, ha dimostrato una eccezionale vitalità specialmente nei numeri “dance”. Il pubblico stava già cominciando a rumoreggiare, dopo un’ora e mezza di ritardo, quando un cubo al centro del palco, contornato da due grandi M, si è aperto in uno schermo con mille immagini computerizzate che scorrevano veloci. Poi l’entrata maestosa di Madonna in un micro coat di satin e una calzamaglia neri, tutto firmato da Riccardo Tischi per Givenchy, un bastone da passeggio in mano, alti stivali di pelle, una gamba di traverso sul bracciolo della poltrona. Subito dopo, durante “Beat Goes On”, Madonna ha attraversato il palco a bordo di una spider degli anni ’20, sfoggiando un cilindro bianco e imboccando una passerella che l’ha portata al centro del pubblico. Con un ritmo che non lasciava mai respiro, lo show è proseguito con Britney Spears che appare in un video durante “Human nature”, intrappolata in un ascensore e ripresa da una videocamera a circuito chiuso, metafora della sua vita assediata da stampa, paparazzi e televisioni. In altri video sono apparsi invece Pharrell Williams e Kanye West che hanno partecipato all’ultimo album della popstar “Hard Candy”. Con il più grande tour mai allestito da un’artista femminile, Madonna vuole dimostrare che può ancora richiamare folle di giovani e adulti: «Non possiamo pensare che abbia 50 anni, ne dimostra trenta» commenta una fan a Cardiff. «È incredibile, vorrei esserio come lei quando avrò la sua età» aggiunge un’altra ragazza. E conferma implicitamente che le 653 ore impiegate in prove dalla popstar e dal suo team si vedono tutte. A cominciare dal cambio di costumi, come i calzoncini e calzettoni da calciatrice indossati, in una delle sue numerose trasformazioni sul palco, durante “Into the Groove “ e “Borderline”, cantata accompagnandosi alla chitarra elettrica. Un cambio di look che, a ruota, viene consacrato da “She’s Not Me”, quella non sono io, in cui una pioggia di immagini ricorda allo stadio tutti i suoi camaleontici travestimenti. Mentre i ballerini le vibrano intorno, lei sorride nel riaffermare la più semplice delle sue verità: non mi fermerò mai, quindi anche tutte le mie espressioni del passato non mi toccano. Nello show non mancano remix di temi da un altro mondo, come “Die Another Day”, dalla colonna dell’omonimo film di 007, e Madonna ne approfitta per cambiare più volte identità: come quella di una moderna cantastorie gitana, ancora firmata da Riccardo Rischi per Givenchy, in “Spanish Lesson”, “Miles away”, “You must love me” e “La Isla bonita” . Ma il palco diventa una festa tzigana dell’Est europeo, con chitarre, violini, fisarmoniche. Poi l’ultima mutazione, durante un remix di “Get Stupid con Madonna solo in video”: quando riappare è stretta in una tutina scintillante e super aderente per cantare “4 Minutes”, duettando con un Justin Timberlake virtuale, quindi “Like A Prayer” e ”Ray Of Light” trascinanti e un finale molto più che rock con “Hung up” e con il nuovo singolo “Give It 2 Me”, dove l’energia di Madonna non sembra finire mai. Ma già sin d’ora uno dei temi che farà discutere è il cambio di marcia: non più provocazioni che portano alle polemiche, come la crocifissione durante l’ultimo tour, ma una gran voglia di sorprendere e sbalordire il pubblico con una tenuta atletica che farebbe invidia a uno sportivo. Nel caso di Madonna, poi, si tratterà di correre e ballare per altri 50 concerti, per una prova di resistenza fisica alla quale si sono sottoposte ben poche rockstar. Almeno sino ad oggi.
ilsecoloXIX