Negli Usa, sfonda il film antiproibizionista

Scoppia un caso nel mondo dello spettacolo americano: al debutto, il film sulla legalizzazione della marijuana "Pineapple Express " ha incassato 12 milioni di dollari balzando in vetta alla classifica delle pellicole più viste. Fino al mese scorso, i produttori non avevano deciso se farlo uscire nelle sale o venderlo in dvd. Il problema era il marchio Restricted applicato dalla commissione americana della censura, che impedisce ai minori di 17 anni (non accompagnati da un adulto) di comprare il biglietto. In genere, la classificazione R conduce al fallimento economico. Diretto da David Gordon Green, "Pineapple Express" parla di un tossicodipendente (Seth Rogen) che vede una poliziotta corrotta (Rosie Perez) ed un grande trafficante di droga (Gary Cole) commettere un omicidio. Il personaggio interpretato da Rogen, è costretto alla fuga e chiede aiuto al suo spacciatore di fiducia (James Franco) con il quale condivide uno stile di vita basato sull'ozio. A differenza di altre commedie, "Pineapple Express" affronta il problema del proibizionismo nei confronti delle droghe "leggere" e fa capire che bisognerebbe legalizzarle. I successo di "Pineapple Express" indica che il pubblico americano è maturato. Non evita più film che affrontano un argomento scottante e non si cura del giudizio della commissione per la censura.
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