TORNANO GLI OASIS

MILANO - "Per questo album, ci siamo fatti solo di limonate". Parola di Liam Gallagher, che non abbandona però, neanche stavolta, quell'atteggiamento fiero e altezzoso di chi, cresciuto nei sobborghi di Manchester, vive ora consapevole di essere una rock star, "dalla personalità accattivante, che attrae". Scontroso, con le battute lanciate alla svelta, senza mai sorridere, il più piccolo dei due fratelli 'terribili' del Brit-pop entra nella discoteca Hollywood di Milano, assieme al bassista Andy Bell, e senza l'amato-odiato Noel, per parlare del nuovo disco degli Oasis, 'Dig out your soul', e per dire, tra un'espressione colorita e l'altra: "Non facciamo più uso di droghe. La droga ti ammazza". Solo qualche giorno fa, il fratello Noel ha raccontato ai microfoni della Bbc, che nel '97, al culmine della Oasis-mania, quando il loro '(What's the story) morning glory?' era già nelle case di oltre venti milioni di persone, sniffò cocaina in un bagno di Downing Street, riservato alla regina Elisabetta. Liam oggi, pungolato dai giornalisti, torna a parlare di quell'episodio, ma a modo suo: "Tony Blair ci ha ricevuto e, ovviamente, da bravo politico, non s'è accorto di nulla, troppo impegnato a lucidare la sua Stratocaster". Ricorda quegli album, tra cui 'Definitely Maybe', che hanno inventato un genere, un nuovo rock dal sound britannico e post-beatlesiano, realizzati, come ha spesso dichiarato la band, facendo uso massiccio di stupefacenti. Poi si fa serio e dice: "La droga non ti aiuta, è da deficienti, ti butta completamente a terra, e non bisogna scherzarci". Arriva il momento di parlare del nuovo lavoro, realizzato in soli tre mesi, che uscirà in Italia venerdì prossimo per Big Brother - Sony Bmg, preceduto da un singolo 'The shock of the lightning', in vendita già da oggi, e che contiene anche 'Falling Down', remixata dai Chemical Brothers. Un album fatto non solo di chitarra, basso e batteria, in puro stile Oasis, e segnato dalla voce di Liam, aggressiva e inconfondibile, ma anche con molti sprazzi di rock 'progressivo', in brani come '(Get off your) high horse lady' e 'To be where there's lifé. Un disco che prosegue sulla strada della sperimentazione, mai eccessiva, degli ultimi album e che confonde ballate, scritte soprattutto da Liam, come 'I'm outta timé e 'Soldier on', con pezzi dal ritmo ipnotico e ossessivo, dalla batteria ben pestata, come 'The turning' e 'Waiting for the rapture'. "E' semplicemente un altro bel disco degli Oasis - commenta Liam deciso - Suona diverso? A me non sembra. Noi siamo rock. Niente chitarre acustiche, solo giacche di pelle". Nei testi delle nuove canzoni si trovano continui riferimenti a Dio e alle paure dell'uomo. "Sapete, il mercato religioso è molto vasto e bisogna approfittarne", spiega Liam a modo suo. A chi azzarda l'ennesimo paragone con i Beatles, risponde duro: "Noi non abbiamo modelli". Del panorama musicale contemporaneo, il cantante 36enne apprezza i Kasabian, ma non i Coldplay ("sono come Sting, troppo classici"). Tifoso accanito, come il fratello, del Manchester City, dice: "Vinceremo e domineremo il mondo e se non lo dominiamo, ce lo compriamo". Otto anni fa, proprio a Milano, l'ennesimo litigio tra i fratelli portò Noel ad abbandonare la band, che terminò il tour senza di lui. Per Liam, "queste sono solo cose che succedono". Ora il tour del nuovo album li porterà in giro per il mondo per 14 mesi ("il più lungo della nostra carriera"). Noel ha recentemente dichiarato che, al termine delle esibizioni live, si dedicherà a progetti da solista. E Liam? "Piuttosto mi costruisco un'arca. Se qualcuno vuole andare da solo, lo faccia pure, io non lo farò, non fa per me", risponde il 'fratellino'.
ANSA