Ed eccoci qua, ci risiamo ancora una volta, la solita, triste e conosciuta Italietta, la repubblica delle banane come si suol dire...questo in Economia, Politica, Sport. Vi domanderete, cosa c'entra con la musica???C'entra, eccome.Da mesi ormai alla vetta di tutte le classifiche di vendita, in digitale e non, si trova una ragazzetta italiana, che sembrerebbe rappresentare un nuovo vero talento,niente male per il desolante panorama musicale italiano, dove per esplodere o vendi, o vendi. Prodotti di qualità o che comunque riuscirebbero a riscuotere un discreto e sufficiente riscontro vengono relegati ai margini di una scena che vive ormai da qualche decennio in constante affanno, vittima dei suoi stessi errori, e dell'esplosione di fenomeni che dall'estero invadono il nostro, già sterile, mercato.
Insomma, il talento in questione è Giusy Ferreri, 29enne siciliana, con alle spalle un pò di gavetta, e qualche esperienza sotto contratto con Major, tant'è vero che la Bmg si era gia assicurata le prestazioni della palermitana, che aveva pubblicato con il poco convincente pseudonimo di "Gaetana", un primo singolo che non era andato molto bene. Provinata (Riciclata??) dalla produzione di X-Factor riesce ad attirare su di sè l'attenzione degli autori e della conduttrice Simona Ventura, che la inseriscono nel programma.
Detto fatto, Giusy entra ed è subito successo su larga scala, il vocione stile retrò, e l'immagine da Cenerentola del 2000 colpiscono il pubblico che la porta sino in finale dove viene sconfitta dai semisconosciuti e talentuosi ( ? ) Aram Quartet (cosa che può far capire il livello del programma), non che Giusy sia il nuovo genio della musica, però a onor del vero bisogna dirlo, avrebbe meritato la vittoria. Il programma finisce e lei schizza in vetta alle classifiche di tutto il BelPaese, prima con il singolo "Non ti Scordar Di Me" e poi con l'Ep relativo al singolo, "arricchito" (e usiamo un eufemismo) di cinque cover che Giusy rimarca a proprio modo. Ora, che la canzone in questione abbia un qualcosa di interessante, è fuori dubbio, sarà il motivo, sarà la voce, sarà che è indovinata ma la canzone effettivamente funziona ... questo forse l'unico punto a favore della palermitana.Dietro il super successo "Non ti Scordar di Me" si nasconde infatti la penna del Tiziano Ferro che tutti ben conosciamo, che ha donato all'amica un brano di tutto rispetto. Tutto questo sarebbe fantastico se non fosse che basta ascoltare trenta secondi di una canzone di Amy Winehouse (Back To Black in particolare, o anche I'm Not Good) per capire che praticamente hanno ripreso il fenomeno inglese e lo hanno scopiazzato alla meno peggioper regalare al pubblico italiano una mera copia, che puzza gia di vecchio e sentito.
Ma perchè anche nella musica, dobbiamo fare sempre i soliti, vecchi, avidi italiani, che pur di fare di soldi si venderebbero la casa?
La poca sostanza e l'assenza di talento ( ? ), purtroppo, della cantante sono confermate dall'uscita di un ep pieno zeppo di cover, e di un solo inedito ("Non ti scordar di me") che, nonostante il contenuto scarno e poco interessante, è diventato disco d'oro prima dell'uscita con 40000 prenotazioni. Che tutto questo sia un po troppo, per una ragazza che non ha dimostrato ancora niente? Quel poco che ha mostrato tra l'altro è ripreso interamente, da un vero e proprio fenomeno musicale inglese (Amy Winehouse). Questo, in sostanza, è il vero limite del panorama italiano, il puntare e dare fiducia a persone e artisti che magari a volte non meriterebbero tutta questa considerazione ... niente contro la buona e combattiva (ma pur sempre copiona) Giusy, pero' i bassifondi musicali italiani sono pieni zeppi di talenti pronti a spiccare il volo, forse non avranno un potenziale da disco d'oro, ma almeno ascolteremo qualcosa di interessante e stimolante.
Sono ormai vent'anni che ascoltiamo sempre la stessa musica, ed un programma televisivo costruito per gli ascolti che si disinteressa in modo totale della qualità musicale espressa non aiuterà di certo la situazione.In definitiva, quello di cui l'Italia non aveva bisogno.


Alessandro Paldo