Live Nation svalutata, gli U2 vendono le loro azioni

Il contratto siglato a marzo con Live Nation (vedi News) prevedeva che il compenso pattuito con il quartetto irlandese venisse pagato anche in azioni: 1,6 milioni di titoli equivalenti a un totale di 25 milioni di dollari. Nel frattempo, però, le quotazioni della società a Wall Street sono crollate a 3,91 dollari per azione, e la quota in mano agli U2 si è fortemente svalutata scendendo a 6,3 milioni di dollari. Di qui la decisione del gruppo di esercitare l’opzione di vendita, che obbligherà Live Nation a rimborsargli la considerevole differenza (quasi 19 milioni di dollari). Come? Attingendo alla liquidità di cassa o ricorrendo a un prestito, come si evince dai documenti rivelati dal Wall Street Journal che la società ha depositato presso la Security and Exchange Commission, l’organo di controllo delle Borse americane.Che anche Madonna, titolare di azioni Live Nation per un valore di 25 milioni di dollari, possa decidere di fare altrettanto? Michael Rapino, amministratore delegato della multinazionale, si augura di no e intanto butta acqua sul fuoco: “Gli accordi con U2 e Madonna sono gli unici due a prevedere una clausola di questo tipo”, ha spiegato al Wall Street Journal. “Con Madonna le cose stanno andando alla grande, e non vediamo l’ora di monetizzare il nostro investimento sugli U2 l’anno prossimo”.Live Nation, che con Bono e compagni ha firmato un accordo della durata di 12 anni, ha infatti in gestione il prossimo tour mondiale della band, programmato per il 2009 a seguito dell’uscita del nuovo album “No line on the horizon” (vedi News).
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