Nella predica di Sinéad O’Connor c’è tutta la sua vita. L’amore, il sesso, la maternità, gli uomini, la fede e l’omosessualità, in una danza di verità assolute e infinite contraddizioni. Mentre Faith And Courage rivela tentazioni pop, benediciamo la musica, la messa è iniziata.

È tornata la donna ribelle, la sacerdotessa iconoclasta, la madre lesbica, la rockstar femmina rapata a zero. In un mondo di opinioni pronte per essere rimasticate, Sinéad O’Connor sputa quello che pensa. Il Papa, l’inno nazionale americano, l’I.R.A., la Chiesa Cattolica, il sesso, il matrimonio: Sinéad dovrebbe girare con addosso l’etichetta “Attenzione! Contenuti espliciti”, simile a quella dei dischi hip hop. L’anno scorso è stata ordinata sacerdotessa dal vescovo ribelle Michael Cox e ha preso il nome di madre Bernadette Maria. Il suo Ordine Mater Dei non è riconosciuto dalla Chiesa Cattolica ma questo non le impedisce di dire messa e amministrare i sacramenti. Voi stessi li potete ricevere da lei scrivendole all’Atlantic Records di New York o alla East West a Londra. È di pochi giorni fa la confessione della sua omosessualità dopo una vita da etero con due figli avuti da due uomini diversi. Più che un’intervista ci aspettavamo una predica di mezz’ora. Sinéad O’Connor si è invece rivelata arguta e per niente noisosa. Nessuna banalità, anche nelle risposte alle domande più neutre.Faith And Courage è il tuo ritorno nel mondo del rock a tre anni dall’EP “Gospel Oak”. In tutto questo tempo come hai tenuto in allenamento la tua voce?«Ho preso lezioni di “bel canto” (uno stile che ha caratterizzato il melodramma italiano fino al 1800, ndr). Nel ‘92, prima di incidere Universal Mother, ho cominciato ad andare a scuola di canto tutti i giorni. Adesso, da quando ho avuto mia figlia non non ci vado più così spesso».La tua voce sembra aver acquistato maggiore profondità.«Beh, sono più vecchia e la voce cambia. Ora ho 33 anni e quando arrivi a 30 anni, come cantante sei al massimo. Anzi, il picco è nel lasso di tempo tra i 30 e i 40. Dunque, sono solo cresciuta assieme alla mia voce».Guardi mai le tue fotografie di anni fa?«No, non m’interessano. Non sono mai stata presa da queste… vanità».“Daddy I’m Fine”, uno dei nuovi brani, è formato da flash dei tuoi sogni di ragazza “che vuole guadagnarsi da vivere cantando/una donna che canta, forte, indipendente e pagana”. Ti senti ancora così? Quest’ultimo verso descrive come sei?«Sì, completamente» risponde ridendo. «Mi sento pagana perché pagano è qualcuno che ama Dio senza regole, in un modo quasi animalesco. Noi sentiamo Dio attraverso regole e leggi. Inoltre una religione pagana rispetta l’idea di Dio nella donna».“No Man’s Woman”, “La Donna Di Nessun Uomo”, è il tuo primo singolo da Faith And Courage. Viste le tue ultime dichiarazioni, non pensi che possa essere interpretato come un manifesto anti-maschio?«Non lo è. Se ascolti tutto l’album, puoi capire che è un disco che onora gli uomini. È un album che ho composto assieme a molti uomini. Le canzoni vertono sugli uomini e la maggior parte dei musicisti è di sesso maschile. “No Man’s Woman” parla di stabilire una relazione con un’anima più che una relazione amorosa con un uomo. Ma onora lo spirito dell’uomo. Parla di come, alle volte, avere una relazione con qualcosa al di fuor di te - in questo caso simbolizzata da un uomo - possa portarti via dalla relazione con l’anima o con Dio attraverso l’anima. Vedo tutto l’album come un atto di stima verso l’uomo, perciò sono totalmente in disaccordo con chi considera “No Man’s Woman” una canzone anti-maschio. È una canzone contro il matrimonio. Ha a che fare con il celibato e la questione del celibato: è meglio condurre una relazione con Dio attraverso un’anima o attraverso un uomo?».Ma non pensi che l’amore fisico, l’unione carnale, sia qualcosa di sacro, in qualche modo santificato da un’entità divina? «Sì, assolutamente sì. Può essere trasposizione terrena dell’amore di Dio per gli uomini. Dipende ovviamente con chi stai facendo l’amore o perché lo fai. O se stai facendo davvero l’amore. Alle volte il sesso può essere un modo per evitare l’intimità. Il sesso è qualcosa di glorioso ma ho provato per esperienza che avere un partner mi portava spesso lontano dalla mia capacità di avere una relazione con la mia anima. Trascorrevo così tanto tempo con i miei uomini e così poco con me stessa. Con tutto ciò, io amo gli uomini. Tutti i miei insegnanti sono stati uomini. A salvarmi il culo sono sempre stati gli uomini. Sono una femminista e adoro gli uomini».Ritieni che le femministe abbiano cercato, per certi aspetti, di far capire agli uomini quanto loro stessi siano importanti per le donne?«Oh, sì; gli uomini sono fondamentali, specialmente quelli con molti capelli!!!».E credi davvero, come canti in “The Lamb’s Book Of Life” che “Tutto in questo mondo sarebbe a posto/Se la gente credesse abbastanza in Dio da pregare”?«Sì, di questa cosa ho abbastanza esperienza nella mia vita per sapere che funziona. Ma posso capire perché altre persone non ci credono. Il “trucco” della preghiera è che devi credere che otterrai quello che chiedi. Devi cercare di convincere te stesso. È come pregare per un taxi. Se credi di riuscire a prenderne uno, allora il taxi arriverà. La preghiera è molto più potente se accoppiata alla fede. Fede e coraggio, faith and courage: provalo tu stesso. E comunque non credo che le persone debbano pregare con parole scritte da qualcun altro o con formule antiche. Puoi farlo come vuoi. Se preghi per qualcosa e ci credi, allora l’otterrai».E potrei ottenere anche la fede in Dio?«Non solo quella. Quando ne hai bisogno, le preghiere possono anche procurarti un taxi».
Le interviste esclusive di rockstar.it