VINCENT CASSEL: "I PAPARAZZI? PER ME SONO COME LE ZANZARE!"

“I paparazzi sono come le zanzare… Qui a Roma, per esempio, siamo in un bellissimo posto… pieno di zanzare”. E’ ormai ossessionato dai fotografi che lo perseguitano Vincent Cassel, attore di fama internazionale e marito dell’italianissima Monica Bellucci. Dopo essere stato gradito e divertente ospite al Festival di Sanremo Cassel è tornato nel Belpaese per il lancio del film “Nemico pubblico n.1”, in cui interpreta il celebre gangster Jacques Mesrine (per cui ha vinto il Cesar): “Lui – ha dichiarato a “Tu” - era ancora vivo quando Jean-Paul Belmondo pensava di interpretarlo! Per me è stato un parto. Non dico: “E’ il progetto della mia vita!”, altrimenti non dovrei più recitare. Ma credo sia necessario fare un film così ogni cinque anni, almeno. Quando mi hanno proposto “Nemico pubblico N.1”, sette anni fa, ho praticamente letto tutto quello che c’era, ho incontrato i testimoni, le sue donne. Soltanto la moglie, dalla quale si era separato dopo la nascita di tre figli, non ha voluto vedermi”. MARCELLO MENTE - Per recitare la parte è ingrassato venti chili, in controtendenza con la teoria di Marcello Mastroianni, secondo cui per interpretare bene una parte “Ci vuole solo un po’ di recitazione”: “Lo diceva, è vero, ma secondo me non lo pensava! Amo Mastroianni anche perché riusciva a mantenere un certo distacco. Vorrei riuscirci anch’io: do tutto di me stesso ma cerco un po’ di leggerezza. Recitare è un gioco nel quale però bisogna impegnarsi. Un attore deve essere sempre credibile”, la sua è una recitazione “fisica”: “Per questo uso il mio corpo, mi alleno, faccio arti marziali, anche se non sono certo uno sportivo. Me la cavo. A sedici anni sono andato anche alla scuola del circo, ho fatto un sacco di danza. Era inevitabile, sono cresciuto guardando mio padre, che è un grande ballerino. E ho fatto Kung fu, boxe e capoeira”. FACCIA DA CATTIVO - Recita sempre il ruolo del cattivo perché “ognuno deve fare i conti con se stesso. Non voglio dire che sono cattivo, ma mi piacciono i ruoli forti. Raccontano la realtà”, ma anche per il suo aspetto esteriore: “Le prime volte che mi guardavo sullo schermo inorridivo a vedere che ero magrino, non mi piacevano occhi, naso, niente… Poi ho imparato. Il problema da affrontare è: “Con questa faccia qui posso essere credibile?”. E allora ci gioco con la mia faccia, bella o brutta, uso tutto quello che ho”. Ama il suo mestiere, ma non lo consiglierebbe alla figlia: “Le direi di lasciar perdere, come ha fatto mio padre con me. In Francia si dice che devi mangiare “beaucoup de merde” per riuscirci. Io ce l’ho fatta. Ho una bella vita, ho incontrato persone meravigliose, mia moglie Monica per prima di tutti, ho viaggiato tanto, mi piace fare l’attore. Ma perché riesco a lavorare tanto”.