CANNES: SUL FESTIVAL L'OMBRA DELLA CRISI

di Alessandra Magliaro
ROMA - Il festival di Cannes alla prova della crisi economica globale. L'anno è problematico e il rischio che l'evento cinematografico più importante e più lungo del mondo dello spettacolo perda una parte del glamour che lo ha reso così unico non è chiacchiera da vigilia. Se poi si aggiunge che è un'edizione con poca America e di conseguenza poche star, l'eventualità che Cannes 2009 (13-24 maggio) venga ricordata come sottotono, almeno per l'aspetto mondano, è piuttosto concreta. Gli alberghi a 5 stelle della Croisette dopo anni non hanno il tutto esaurito e accettano persino prenotazioni per pochi giorni anziché solo per l'intero periodo come di consueto. Dall'America arrivano i segnali maggiori di crisi: major importanti come la Warner Bros non saranno di stanza al Carlton come sempre e la motivazione ufficiale è che hanno un solo film in cartellone (Gli abbracci spezzati di Pedro Almodovar) e non sono gli unici; l'American Pavillion, la gigantesca struttura che ospita dibattiti importanti e anteprime oltre a coccolare con cibo e bevande tutti i media statunitensi, quest'anno sarà ridotta causa mancanza di sponsor.Le classiche starlette in costume da bagno non mancheranno, ma la mondanità, almeno alla vigilia, langue concentrandosi soprattutto sull'appuntamento del 21 maggio: l'annuale galà amfAR, evento benefico per aiutare la ricerca anti Aids, che quest'anno avrà super ospite l'ex presidente Usa Bill Clinton, battitore d'asta con Sharon Stone e il produttore Harvey Weinstein e Annie Lennox cantante, nella nuova (blindata) location dell'Hotel du Cap ad Antibes. Critica è anche la situazione delle star, a parte il superdivo Brad Pitt per Inglorious Basterds di Quentin Tarantino in concorso, restano la coppia hardcore di Antichrist di Lars Von Trier con Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg, Jim Carrey e Ewan McGregor per I love you Philipp Morris, Penelope Cruz per Almodovar, l'ex calciatore Cantona per Looking for Eric di Ken Loach, Monica Bellucci, Vincent Gallo per Tetro di Coppola, il musicista-attore Tom Waits che con Lily Cole e Christopher Plummer presenterà con Terry Gilliam The imaginarium of Doctor Parnassus, ultimo film di Heath Ledger. Poi il pattuglione delle star francesi: Fanny Ardant all'esordio come regista, oltre che nel cast di Visage di Tsai Ming Liang con Laetitia Casta e Jeanne Moreau; Johnny Hallyday per Jonnie To, Vincent Cassel per A Deriva in Un certain regard, Emmanuel Devos per A l'Origine di Xavier Giannoli (assente invece il coprotagonista Gerard Depardieu), Anna Mouglalis-Coco Chanel, Sophie Marceau per Ne te retourne pas di Marina De Van. Lo yacht di Roberto Cavalli ci sarà e quello di Dolce e Gabbana (che faranno festa come da tradizione a fine festival, ospite anche il mondo della Formula 1 per il Gp di Montecarlo) anche, ma l'incrocio moda-cinema sembra un po' in ribasso. L'Oreal Paris, main sponsor del festival con Chopard, avrà sulla Montee des Marches le testimonial Aishwarya Rai, Eva Longoria, Afef Jnifen, Michelle Yeoh e Milla Jovovich e visti i tempi non è poco.