ISBN 978-88-541-0889-9
Pagine 192
Euro 9,
Vertigo n. 6

Solitario, asociale, sempre a caccia di cibo,sesso e denaro, Lupo è il protagonista di questo viaggio nei bassifondi metropolitani: quel mondo oscuro che spesso sfioriamo senza neanche rendercene conto. Un personaggio controverso, capace di esplosioni di violenza ma anche di sprazzi di ironia, con uno sguardo da monello stagionato che ce lo rende simpatico fin dalle prime battute. L’odissea di Lupo comincia con un coltello a serramanico trovato in un prato vicino a una mensa di carità, ruota attorno a un pacco pieno di banconote che passa da una mano all’altra e si conclude in modo imprevedibile. Dai bivacchi del “popolo dei rifiuti” all’ospedale psichiatrico, dal carcere alle orge sataniste, il protagonista è preda e predatore al tempo stesso, sempre in fuga e sempre all’attacco, in cerca di un rifugio o di un pasto, con una presenza minacciosa alle spalle e il traguardo sempre troppo distante. Tutt’intorno, una fetta di umanità dolente: piccola malavita, laidi primari ospedalieri, professionisti dalla doppia o tripla vita. Una storia a tinte forti raccontata con un linguaggio diretto, senza eufemismi né compiacimenti. Una storia che parla di fame, freddo, inganni, perversioni di ogni genere ma che offre anche inaspettati spunti poetici. Un romanzo che ci trascina senza pause dalla prima all’ultima pagina.
«Nel libro di Massimo Lugli il degrado della capitale diventata metropoli.» Corrado Augias, la Repubblica

(Roma, 1955), dopo aver lavorato per anni a «Paese sera» è attualmente inviato speciale de «la Repubblica». Dal 1975 si occupa di cronaca nera e alterna la passione per il giornalismo e la scrittura con quella delle arti marziali, che pratica fin da bambino. Ha pubblicato Roma maledetta (1998) e, con la Newton Compton, La legge di Lupo solitario (2007).